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Sono diventata un tiro al piattello

Stamattina come al solito c’era una delle mie tre figlie che aveva voglia di sfogare una legittima frustrazione adolescenziale sulla propria madre e pertanto ha attaccato con la sempiterna solfa secondo cui a casa non ci sarebbe mai abbastanza da mangiare, rifiutando la mia profferta di yogurt, toast, crackers, biscotti, the, latte, succo di frutta (“è marcio!”, ha dichiarato di fronte a una confezione di succo ACE comprato il giorno prima, in scadenza a novembre dell’anno prossimo, rea di essere stata macchiata da degli schizzi di salsa di soia, la quale peraltro era stata rovesciata da lei stesso o da una delle sue sorelle, le quali tuttavia hanno dichiarato all’unisono “non sono stata io”).

Posto felice sull'isola di Skye

Le mie figlie mi stanno letteralmente tiranneggiando. Questo è deprimente. Vedono che c’è una sola persona adulta tra me, il padre, la nonna, gli insegnanti che non si arrabbia quasi mai, si prende ogni singola responsabilità, dà tutto senza lamentarsi, e decidono di calpestarla credendo sia la più debole, la preda più facile. Io glielo lascio fare, è pazzesco come il mio istinto di protezione nei loro confronti sia più forte del mio amor proprio. 

Questo mio modo di essere a volte non viene capito, ma mi ferisce che non venga capito proprio da loro. A me non sembra che questo mio modo sia sbagliato, è la mia strategia di sopravvivenza: non mi lascio andare alla rabbia, non mi lascio andare all’euforia, non giudico, il mio modo di voler bene comprende la consapevolezza che le relazioni, anche quelle parentali, finiscono. Un' amicizia a cui tenevo è finita per questo motivo. La cosa pazzesca è che probabilmente sono finite amicizie senza che io me ne accorgessi. 

Se non ci sei non ti chiamo perché vivo nel qui e nell’ora. Se sparisci, può darsi che non me ne accorgo. Se le ragazze vanno dal padre per una settimana, può essere che non le chiamo mai. Il mio mondo è quasi tutto al sicuro dentro di me, che sono l’unica casa che non perderò. 

Comunque, lungo prologo, al solito, per dire che dopo l’ennesimo tiro al bersaglio dove il bersaglio ero io, mi sono ritrovata con venti minuti di tempo e sono andata al supermercato a comprare tutte quelle cose che quando erano bambine somministravo con molta parsimonia, ma che ora vanno bene di fronte al ricatto: “o quello o niente”. Ho preso succhi, frutta secca, panini, merendine, biscotti. Ho riempito il carrello per loro. Poi mi sono trovata di fronte a una focaccia con lo stracchino che aveva l’aria di una perfetta merenda per l’ufficio, ho guardato il prezzo, costava un euro e ventinove centesimi – non che io non li abbia, beninteso, è che qualunque euro io spenda per me, ci penso a lungo, come se non avessi diritto ai soldi che mi guadagno lavorando da quando avevo quattordici anni – poi mi sono detta: “no dai, Vale, quella roba unta ti resta sullo stomaco”. È vero, ultimamente tocca mangiare meglio, credo sia la vecchiaia. O lo stress che mi stringe lo stomaco, che tanto è sempre colpa dello stress, potrei veramente fare il medico. Comunque. Il punto non è spendere per me, né il mal di stomaco, il punto è che per decidere se concedermi un piccolo piacere come una focaccia con lo stracchino a merenda ci ho dovuto pensare cinque minuti e poi ho deciso di no, e sono talmente mentale che ora rimugino sul mio rimuginare, praticamente è un metarimugino.


Commenti

  1. Posso essere brutalmente sincera non vorrei mai essere figlia tua. nei tuoi post non c'è mai un racconto di queste adolescenti in quanto tali!!!ma soltanto di quanto sei sta brava tu nel cresce queste adolescenti da te definite ingrate.
    E penso con molta presunzione, per cui potrei sbagliare, che lo rinfaccia che gli rinfacci ogni singolo sacrificio. L' esempio della piadina sacrificata è quello che ogni madre fa...nulla di eroico
    Probabilmente se tu fossi meno eroina e più umana avresti dalle tue figli più rispetto

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    1. Lasciami azzardare un'ipotesi: il confronto con le altre ti fa sentire inadeguata, e ti consoli pensando che quello che ho in fondo me lo sono cercata.
      Se ti consola, è ok.
      Ciao!

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    2. Presunzione infinita la tua narcisismo puro!!! Assolutamente no!! ho solo un gran rispetto e simpatia per le tue figlie...
      Tutti i genitori di adolescenti sono fallibili...

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    3. In questo caso credo che tu sia nel posto sbagliato: le mie figlie sono grandi, sanno parlare da un po', si raccontano con la loro voce e il loro stile e hanno decine di amici!
      Qui scrivo solo io e prevalentemente di me: se cerchi le bimbe non le troverai. So di essere bizzarra, ma è una scelta di rispetto per loro.

      Ciao!

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    4. Da Castagna, che talvolta ti ritrova a anni di distanza: so benissimo cosa vuol dire quando pur di far mangiare un figlio gli metti in tavola le schifezze che avevi sempre cercato di evitare . So bene anche cosa vuol dire essere l'unico o il quasi unico punto di riferimento, quella che se le prende tutte, quella che c'è sempre, e se lo so io con un marito che fa il suo e una figlia sola, posso solo immaginare a stento come possa andare lì. Quello che mi stupisce è che tu non ti riconosca il merito e non ti conceda facilmente una coccola meritata, io ho imparato a farlo, anche e soprattutto per dare a mia figlia l'esempio di come si possa essere anche sereni e indulgenti con se stessi. È inutile cercare di essere perfetti, se poi si è sempre frustrati. Va già bene che poi esistono le madri perfette come la signora dei precedenti commenti, che infatti compiono meravigliosi atti di abnegazione senza fiatare per i propri figli e poi circolano per la rete a fare la lezione agli altri con acrimonia, perché sono serene e realizzate.

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    5. ma poi tornano... Chiara

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    6. Castagna: non mi ferisce il commento altrui perché so perfettamente di raccontare una visione parziale della mia vita. Ad esempio su fb scrivo cose divertenti che le bimbe dicono o fanno, perché ho un parziale controllo di chi leggerà; qui scrivo solo come mi sento io, perché è tutto pubblico. Né dall'una né dall'altra parte si può capire davvero che succede a casa mia, e capisco che l'opinione che uno se ne può fare a me possa ritornare falsata. Sono meccanismi che conosciamo da molti anni e che molti influencer sfruttano per ottenere reach ed engagement; e che io ignoro da 13 anni :)

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  2. Mi sembra la mia vita con la mia adolescente....

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    1. E se ne andranno di casa??????????

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    2. Non abbiate troppa fretta: quando se ne vanno fa un male porco. Castagna

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    3. (lo immagino, per quello ho risposto tra parentesi)

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  3. Io ero vittima di qualcosa di simile, lo chiamo spirito di abnegazione, poi ho avuto anni fa una crisi nera e ora sono più autorevole e ho messo dei paletti... Sono contenta che i miei figli un po' mi temano... Ma purtroppo la serenità non l'ho ancora trovata e gestire la prole è sempre impegnativo, mi prosciuga

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    1. Io credo che bene e male non esistano, specie se valutati nel breve periodo. Ciò che oggi è bene, col senno di poi potrebbe essere male e viceversa, e poi, col senno di poi poi, potrebbe tornare bene.
      Viviamo come meglio sappiamo fare, e andrà come deve andare :)
      In bocca al lupo!

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  4. Ciao Vale, forse cerchi semplicemente di dare alle tue figlie ciò che ti è mancato. Credi, probabilmente sbagliando, che loro dovrebbero comprenderlo perché le hai partorite tu ma loro non ti capiscono o se ne fregano. Succede a tutti i genitori di voler dare di più o almeno ciò che hanno ricevuto e di non essere capiti e di rimuginare pensando di star sbagliando qualcosa. Io credo che i figli siano egoisti e che succhino ogni linfa vitale del genitore più attento a loro.

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    1. È così, e credo sia una "normale" fase di sviluppo dell'essere umano nella società occidentale. :)

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  5. Ciao Valentina,madre single tiranneggiata anch'io, eppure il potere della gentilezza e della comprensione non voglio lasciarlo mai,spesso mi sono chiesta,se con i figli,o con la vita,stessi tristemente solo porgendo l'altra guancia.
    Invece credo che sia la forza della consapevolezza,dell' amore compassionevole,della comprensione senza giudizio,non voglio essere chi non voglio essere.
    Le tue figlie avranno un grande esempio e soprattutto cresceranno,che in fondo da adolescenti tutti si sentono che i loro genitori sono dei vecchi incapaci.
    Un bacio!

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    1. Già. Infatti stamattina ho somministrato succo e panino imperterrita e mi hanno detto, di striscio, sulla porta "ti voglio bene". :)

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  6. Abbracciamoci cara in particolare su due cose: gli euro spesi per noi: Perché veramente quel poco che ci compriamo Silvana ed io cerchiamo sempre di giustificarlo come qualcosa che serve anche a loro e i loro mantra fastidiosi tipo "non sono stato io" o "l'ho già fatto ieri" o "lo faccio sempre io" che, mi chiedo, ma se in tre davvero dite che fate sempre tutto voi, perché poi mi rimane la sensazione che facciamo tutto noi? Mah!?

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    1. Non si capisce proprio come sia possibile che non è mai stato nessuno. Tutti i giorni torno a casa alle 19, trovo la tavola apparecchiata dal pranzo, ma nessuno ha mangiato, quindi nessuno era tenuto a sparecchiare. Io boh.

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  7. È esattamente, ma proprio esattamente, quello che succede a me. Da anni. Solidarietà. Valeria

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  8. Io credo che ognuno di noi faccia il meglio che può e che crede. Noi abbiamo 5 figlie. Siamo in due contro cinque. Siamo presenti ma anche defilati. Generosi ma parsimooniosi. Vecchi ma anche giovani. Aperti ma anche bigotti. Dipende dalla giornata. Se le due adolescenti sono di buon umore o no. (Le altre tre sono ancora piccole). E quindi ci danno appellativi diversi a seconda del momento. E dopo una giornata di mugugni chiedono il bacio della buonanotte. E noi 2 pirla ci sciogliamo come neve al sole. Io e mio marito alla sera, quando cala il silenzio e siamo a letto, ci diciamo: sei bravissimo. Sei bravissima. Fallo anche tu. Un abbraccio

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  9. Ma io mi domando se quello che scrivi -visto che come hai ricordato è pubblico- venga letto dalle tue figlie. Suppongo di sì. E allora mi chiedo se in fondo non è a loro che parli. E immagino che loro, dopo aver letto quello che hai scritto e i commenti che hai ricevuto, si bevano il succo di frutta e si scusino a modo loro con te dicendoti qualcosa di carino.
    La focaccia allo stracchino secondo me comprala (se torni oggi al super la trovi a metà prezzo perché vicina alla scadenza) (e così -visto che non credo che 65 centesimi risparmiati siano uno stimolo ad acquistare- se non altro hai l'alibi di evitare uno spreco alimentare).
    Il meterimugino mi fa schiantare.
    Marianna

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    1. Le bimbe non leggono quello che scrivo e mediamente non si interessano di ciò che faccio. Ma è qui, e forse un giorno leggeranno. Giustamente, per loro in questo momento la priorità sono loro stesse. Ogni tanto i pianeti sono allineati, ci parliamo, ci raccontiamo come ci sentiamo, io a volte mi scuso, loro meno ma va bene. Diciamo che il nostro livello di dialogo attuale mi sembra compatibile con l'età e la mia sofferenza mi sembra compatibile con la mia (e la nostra) storia e la mia sensibilità :)

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