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Piano inclinato

In questi giorni ragionavo sui piani inclinati e su una cosa che diceva sempre mia nonna Giovanna. Ve la dico dopo, prima voglio riportare quello che ho scritto su Facebook l'altro giorno.

“Oggi io e L. abbiamo inaugurato la stagione balneare, ed era caldo come a giugno inoltrato con il beneficio che a San Giuliano non ci sono ancora gli ombrelloni e tutta la spiaggia è libera per i gruppi di ragazzi e ragazzini locali, giunti in bici o in vespa.

Accanto a me una mamma e una figlia forse diciottenne ridono forte e vagliano ristoranti per la cena; scelgono La cappa, un po' le invidio.

Poco più in là ci sono loro, li riconosco sempre: sono una decina, hanno dai quattordici ai diciassette anni (non uno di più, per forza), in maggioranza maschi, alcuni credo abbiano genitori stranieri, e sono accompagnati da un adulto. Vanno sempre via prima degli altri, mi immagino che facciano i turni per fare la doccia nei due bagni della casa-famiglia.

Dietro agli occhiali da sole, ho paura. Io ho sempre paura. Vivo nella paura.

Chi non ha paura che vada tutto a rotoli da un momento all'altro, ha un privilegio, buon per lui.

Penso alle parole di mio fratello D.: tutti cadono, ma è una stronzata dire che la differenza la fa solo la capacità di rialzarsi. La differenza è quanto è inclinato il piano sotto di te.

Vanno via ridendo ma non troppo; una ragazza piccolina, pallida e vestita tutta di nero sta in disparte, dietro all'accompagnatore.

Dietro agli occhiali da sole vorrei tanto che il loro piano, da oggi in poi, fosse il meno inclinato possibile.”

Mia nonna Giovanna diceva sempre che i figli terribili capitano anche ai signori, ma che se un ricco fa una cazzata cade sempre in piedi.

Oggi lo so, che cosa c’era dietro quegli occhi lucidi: l’immagine di mio padre a processo senza avvocato, mentre i suoi amici ne uscivano puliti, o quasi.

Io qualche mese fa al Metropoliz, Roma

Pensavo che il suo fosse il tipico disfattismo delle persone umili. In realtà i miei nonni paterni erano due persone per bene, due artigiani cattolici che avevano persino ottenuto una casa popolare bellina, curata, pulita, con due bei terrazzini. Però, come i nonni materni con cui sono cresciuta, erano figli della campagna e avevano visto la fame e la guerra dritte in faccia.

Io no, io la pensavo diversamente. Io e tutti quelli al mondo oggi non abbiamo visto né la fame né la guerra, e adesso credo sia veramente un peccato che la società abbia perso questo punto di vista così crudo, così attaccato alla vita, così scevro dal privilegio. Se sta andando tutto a puttane è anche per questo, perché loro non ci sono più.

Comunque io credevo che quel modo di pensare in fondo fosse solo parte di quello stagno delle case popolari. Oggi che frequento quasi solo persone laureate che arrivano alla fine del mese, noto ancora di più queste abissali differenze di mentalità.

Comunque, quello che diceva era vero.

Adesso che mi imbatto nell’incredibile impeto adolescenziale, lo vedo bene che quasi tutti i ragazzini sono problematici, ma il piano sotto di loro non è inclinato allo stesso modo. 

Comunque, il mio era molto inclinato ma finora me la sono cavata lo stesso. Ma non sono certa di avere le forze per rialzarmi sempre come un buon cane.



(Nota: ho regalato centinaia di pensieri e scenette a Facebook, vorrei salvarli, mi sa che un giorno li ricopierò qui. Ho sempre pensato sarebbero stati delle belle strisce tipo Peanuts - ho anche il cane - ma non so disegnare.).

Commenti

  1. Trovo che sia una splendida idea la raccolta e per il resto prima o poi le persone che se la sono cavata, non ci riusciranno più...non sono certa di vedere il karma inazione per tutti ma essere positivi serve!!!

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    1. L'idea del karma non è: va bene se fai bene e va male se fai male, ma la fiducia nel fatto che ogni cosa ha conseguenze in questa o altre vite. È chiaro che bisogna stare un po' al di là del bene e del male <3

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  2. Uh, credo che ricorderò a lungo questo post. Hai proprio ragione.

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  3. rispetto e silenzio. Bellissimo post

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  4. Potresti cercare un illustratore. Io quando lo cercai per un mio lavoro ne trovai tantissimi, tipo che misi l'annuncio nel blog a gennaio e ad agosto ancora ricevevo candidature. Se vuoi spulcio i contatti. Sandra Frollini

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    1. A dire il vero al momento mi manca un progetto specifico che giustifichi un investimento in un illustratore. E secondo me o l'illustratore è esattamente la matita che voglio (e in quel caso l* pago, e non escludo che ciò un domani possa avvenire), oppure c'è un incontro fortuito di due persone che vogliono raccontare la stessa cosa e decidono di raccontarla solo per il gusto di raccontarla e si dividono quello che eventualmente salta fuori.

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  5. Vorrei farlo con garbo e gentilezza, di raccontare questa cosa, ma poi finisce che se ci penso troppo non lo faccio mai. Certamente sono fuori argomento su questo post, ma se aspetto quello giusto stessa cosa, non lo faccio mai.

    Non mi piacciono le fiction e d’altra parte seguo poco la TV in genere, a meno che non si tratti di cose divertenti tipo Volevo fare la rockstar, che ho divorato sparandomi le puntate una dietro l’altra attingendole da Raiplay. Fatto questo non ho potuto fare a meno di andare a curiosare sul blog della vera Valentina. Curiosando curiosando mi sono sparato quasi tutto anche quello, in fondo leggere un blog è come leggere un libro. E a proposito di libro prima o poi arrivo anche a quello.

    Ne è venuto fuori un bel ritratto, di donna forte e coraggiosa, che nemmeno un bel quadro avrebbe saputo meglio rappresentare. Una sola osservazione dunque mi resta da fare:

    Non mollare mai,

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