L’altro giorno ero a pranzo con degli amici di un amico, e devo dire che certe contaminazioni sono per me piacevolissime. Io che sono sempre stata una persona “radicata” in Romagna (pur avendo cambiato città tre volte e viaggiato più che potevo), adoro ritrovarmi in situazioni “temporanee”, di condivisione anche profonda con persone che forse non rivedrò mai più. Mi lasciano sempre qualcosa di importante. Perché se ti conosci per una giornata, in quella giornata porti di te ciò che vuoi, non il pacchetto completo, non la complessità del tuo karma; solo la tua apparenza, che forse è ciò di più vero che hai. E quindi niente, ci si trova a pranzo io e L. con questo mio amico, una esperta di numerologia, una musicista e un ingegnere trasfertista che viaggia il mondo. Questo hanno detto a me a L.: che siamo evidentemente anime gemelle. Mi piace pensare lo abbiano detto per il fatto che siamo vicendevolmente gentili (più lui, comunque). E allora pensavo a una cosa importante che ho svi
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea