(Questo post è stato ispirato da un post analogo di una blogger storica: Claudia di la casa nella prateria ) Quando ho aperto questo blog, avevo 26 anni e il padre delle mie figlie mi aveva lasciato…stavolta per davvero. Prima di riorganizzare tutta la mia vita, cosa che non mi spaventava perché la convivenza tra noi era stata difficile e ora poteva solo andare meglio, c’era da accettare il mio primo fallimento personale. Io che ero sempre stata la pecora bianca di famiglia, quella che tutti prendevano in giro perché studiava, quella che si pensava avrebbe fatto strada grazie alla tigna inenarrabile, ecco, ora anche io dovevo scendere dal pero: post-adolescente, mamma single di tre figlie, non guadagnavo neanche mille euro al mese. E una gatta ogni sera miagolava insistentemente fuori dalla mia porta: avevo notato che la sua pancia era gonfia e non avevo il coraggio di lasciarla fuori. Attaccata al wifi del bar di BucoDelCulo, aprii un blog e lo chiamai: Quasi ventisette anni e già
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea