Nonostante io sia nata nel 1983, sono stata cresciuta dai miei nonni proprio come è stata cresciuta mia madre e i miei zii nati negli anni sessanta. Mio nonno veniva da una famiglia di contadini repubblicani, sfollati in una casa popolare a Faenza dopo la guerra; mia nonna invece per sposarsi con mio nonno, si era trasferita da Castel Bolognese. Una dozzina di chilometri, ma una grande distanza per lei che non aveva la patente. Sono stata cresciuta in un piccolo appartamento senza riscaldamento, come se fossi nata anche io negli anni sessanta e non nel decennio più edonista del secolo. Sono stata cresciuta senza pulizia e senza igiene, neanche minime: stavamo come saremmo stati in una stalla dell’entroterra romagnolo. Eppure, non mi sono mai ammalata. Ho passato le domeniche della mia infanzia a bordo del camion di mio nonno, a far visita ai parenti delle campagne che ristrutturavano le loro abitazioni secondo la moda dell’epoca - mobilio imponente e standardizzato, atto a contenere m
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea