(siccome sono in fase depressiva post ovulatoria, non sono certa che a qualcuno interessi davvero di capirmi) Mi dicono che sono umorale e lunatica, la verità è che sono solo molto sensibile. Le vibrazioni delle persone attorno a me mi condizionano molto, e reggo con fatica la “stanchezza sociale” (ovvero la sensazione di sovraccarico derivante dalla vicinanza costante di altre persone): è per questo che quando esco dall’ufficio, dopo essere stata tutto il giorno in una stanza con almeno cinque o sei persone, e dopo aver passato un paio d’ore con la mia numerosa famiglia, considero uno sforzo uscire, anche se è sabato o domenica, specie se ho passato tutto il weekend in balia delle mie adolescenti (se esco è per fuggire di casa). È per questo che è fuori dalla mia comfort zone frequentare gruppi di persone, ancora di più se possono esserci persone che non conosco (se lo faccio è perché, al contrario, so che le persone con una storia da raccontare mi riempiono così tanto, che val
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea