Ciao cary,
bando ai preamboli: si avvicina un momento strano e importante per me e moltissime persone che mi leggono o che mi sono amiche mi chiedono cose, mi fanno le congratulazioni e le felicitazioni, e quindi sono qui a riassumere un po’ di considerazioni mie personali sull’imminente uscita della serie Volevo fare la rockstar e del libro (sì, c’è anche un libro, magari una volta ve ne parlo in un post dedicato. È una piccola parte del progetto ma paradossalmente è sempre stata quella a cui tenevo di più).
La prima cosa che vorrei dirvi, e ci tengo che lo sappiate, è che la serie è ispirata al blog ma NON è la storia della mia vita, né tantomeno la storia delle bambine, o di mia madre, o di mio fratello, o del babbo delle bambine. La protagonista, come tipa, assomiglia a me, questo è vero, e infatti sono felicissima che sia stata interpretata da Valentina Bellè, che ho trovato una donna di personalità eccezionale.
Una curiosità: più o meno un anno fa sono andata al cinema all’aperto con un mio amico a vedere Una questione privata, e la protagonista femminile era Valentina, non l’avevo mai vista prima. Il giorno dopo ho saputo che era lei, la protagonista della serie, e che voleva conoscermi: non ci ho dormito per alcune notti, poi l'ho conosciuta e ogni paura si è dileguata.
Tornando a noi.
Non vi aspettate la storia della mia vita! Primo, perché non sono Madre Teresa di Calcutta (per fortuna! Ho letto che è stata un personaggio molto controverso), e di una serie sulla mia vita non se ne sentiva il bisogno. Secondo perché dei miei familiari se ci fate caso ho parlato relativamente poco, per esempio del Donatore non sapete praticamente niente (se vi siete fatti un’idea, è un’idea vostra).
Quello che è stato fedelmente conservato è il mood del blog (io amo molto il lato surreale della vita, spesso lo provoco, e questo c'è!) e, nonostante la mia conoscenza delle serie tv italiane sia scarsa, mi dicono che è nuovo parlare della working class, delle famiglie monogenitoriali, ed essere orgogliosamente brutti sporchi e cattivi.
Trovo che sia fantastico che si parli della vita vera senza giudizi lombrosiani, né fighetteria: fare fatica ad arrivare a fine mese, in Italia, è diventato normale, ma non per questo tutto è Gomorra. La mia generazione è povera e colta, negletta e creativa; morto lo stato sociale, cresce i figli con l'aiuto dei genitori (e a volte cresce i genitori con l'aiuto dei figli): ecco qua noi tardo-millenials italiani, non edulcorati.
La serie è ambientata nei luoghi del regista, Matteo Oleotto, e quindi in Friuli, e precisamente nella zona di Gorizia. Ovviamente io avevo pensato il soggetto nell’Appennino tosco – romagnolo, ma poco cambia, sempre di provincia estrema si tratta.
Il team degli sceneggiatori e della produzione è eccellente, il regista pure, e del cast vi dico solo un paio di nomi che conoscerete: oltre a Valentina Bellè, Giuseppe Battiston, Riccardo Maria Manera (interpreta il fratello della protagonista e oltre ad essere un ottimo attore, vi dico solo che assomiglia ad Alain Delon, io e le bimbe ce ne siamo innamorate nel momento esatto in cui gli abbiamo stretto la mano), Angela Finocchiaro, Emanuela Grimalda, Ernesto D'Argenio.
Il libro invece, scritto a posteriori, per me è stata un po’ un’operazione “torna a casa Olivia” e siete abituati a leggermi qui, nel libro mi riconoscerete molto.
Oggi volevo dirvi solo come mi sento, visto che mi dite spesso che dimostro molto understatement. Ovviamente sono curiosissima (non ho visto la serie e ho anche una paura fottuta di vederla) ma anche serena perché so che il lavoro è ottimo. Non mi vedrete spararmi le pose semplicemente perché io non sono una che sta davanti ai riflettori, sono fatta così.
Mi sento intanto davvero grata ad alcune persone, soprattutto a Maria Grazia Saccà, che mi ha trovata qui, e ad Elisabetta Trautteur, che ci ha messo una professionalità incredibile da quel giorno che sono arrivata con il netbook rosa senza il pacchetto Office. Raramente ammiro qualcuno, ma ammiro loro. E ovviamente sono grata a voi che ci siete sempre stati e che mi avete presa per come sono.
Poi mi sento anche un po’ orgogliosa, ma cerco di non montarmi la testa, perché come sapete sono molto sensibile e tendo a prendere le distanze quando ho paura di non essere salda, di cadere nel vuoto, che sia un vuoto eccitante e pieno di sorprese, o un vuoto spaventoso. Se cado io, cade tutto.
Ricordo sempre da dove vengo, però ora non posso più materialmente dire alla bambina che sono stata “non hai avuto niente perché non lo meriti” e le dico “hai avuto un bel culo!”.
Quello che mi fa più paura è il casino che ho dentro, però devo dire che mi fanno un po’ paura (anche se meno) gli psicopatici là fuori. Ricordo che anni fa, tra i vari troll, ebbi il piacere di subirne una che continuava a scrivermi email terribili, dicendo che non mi meritavo le mie figlie, e che le avrebbe meritate lei e sul momento mi fece male, anche se ora proverei sincera compassione.
Temo ancora di più le persone non psicopatiche, quelle che dicono che sono felici per te, poi ti arriva una stilettata che apparentemente non c’entra nulla, non ti spieghi l’astio, non hai il coraggio di ammettere che è invidia e invece è così, trattasi di invidia nuda e cruda: praticamente tutti sognano di essere dei creativi, ma pochi hanno il coraggio di vivere con creatività. Purtroppo i danni che l’invidia può creare non sono solo morali, ma anche reali, quotidiani.
Spero comunque che da questa esperienza derivino persone belle, esperienze belle da raccontare ai miei nipotini sul letto di morte, ma questo può accadere solo se io ora non mi chiudo in me e non mi nascondo sotto al divano, come la Micy quando Carolina vuole acchiapparla.
Vedrò che posso fare. Insomma, salgo sul tagadà ma allaccio le cinture.
Voi nel frattempo statemi vicini, per favore.
bando ai preamboli: si avvicina un momento strano e importante per me e moltissime persone che mi leggono o che mi sono amiche mi chiedono cose, mi fanno le congratulazioni e le felicitazioni, e quindi sono qui a riassumere un po’ di considerazioni mie personali sull’imminente uscita della serie Volevo fare la rockstar e del libro (sì, c’è anche un libro, magari una volta ve ne parlo in un post dedicato. È una piccola parte del progetto ma paradossalmente è sempre stata quella a cui tenevo di più).
Io al bosco del Sasseto |
La prima cosa che vorrei dirvi, e ci tengo che lo sappiate, è che la serie è ispirata al blog ma NON è la storia della mia vita, né tantomeno la storia delle bambine, o di mia madre, o di mio fratello, o del babbo delle bambine. La protagonista, come tipa, assomiglia a me, questo è vero, e infatti sono felicissima che sia stata interpretata da Valentina Bellè, che ho trovato una donna di personalità eccezionale.
Una curiosità: più o meno un anno fa sono andata al cinema all’aperto con un mio amico a vedere Una questione privata, e la protagonista femminile era Valentina, non l’avevo mai vista prima. Il giorno dopo ho saputo che era lei, la protagonista della serie, e che voleva conoscermi: non ci ho dormito per alcune notti, poi l'ho conosciuta e ogni paura si è dileguata.
Tornando a noi.
Non vi aspettate la storia della mia vita! Primo, perché non sono Madre Teresa di Calcutta (per fortuna! Ho letto che è stata un personaggio molto controverso), e di una serie sulla mia vita non se ne sentiva il bisogno. Secondo perché dei miei familiari se ci fate caso ho parlato relativamente poco, per esempio del Donatore non sapete praticamente niente (se vi siete fatti un’idea, è un’idea vostra).
Quello che è stato fedelmente conservato è il mood del blog (io amo molto il lato surreale della vita, spesso lo provoco, e questo c'è!) e, nonostante la mia conoscenza delle serie tv italiane sia scarsa, mi dicono che è nuovo parlare della working class, delle famiglie monogenitoriali, ed essere orgogliosamente brutti sporchi e cattivi.
Trovo che sia fantastico che si parli della vita vera senza giudizi lombrosiani, né fighetteria: fare fatica ad arrivare a fine mese, in Italia, è diventato normale, ma non per questo tutto è Gomorra. La mia generazione è povera e colta, negletta e creativa; morto lo stato sociale, cresce i figli con l'aiuto dei genitori (e a volte cresce i genitori con l'aiuto dei figli): ecco qua noi tardo-millenials italiani, non edulcorati.
La serie è ambientata nei luoghi del regista, Matteo Oleotto, e quindi in Friuli, e precisamente nella zona di Gorizia. Ovviamente io avevo pensato il soggetto nell’Appennino tosco – romagnolo, ma poco cambia, sempre di provincia estrema si tratta.
Il team degli sceneggiatori e della produzione è eccellente, il regista pure, e del cast vi dico solo un paio di nomi che conoscerete: oltre a Valentina Bellè, Giuseppe Battiston, Riccardo Maria Manera (interpreta il fratello della protagonista e oltre ad essere un ottimo attore, vi dico solo che assomiglia ad Alain Delon, io e le bimbe ce ne siamo innamorate nel momento esatto in cui gli abbiamo stretto la mano), Angela Finocchiaro, Emanuela Grimalda, Ernesto D'Argenio.
Il libro invece, scritto a posteriori, per me è stata un po’ un’operazione “torna a casa Olivia” e siete abituati a leggermi qui, nel libro mi riconoscerete molto.
Oggi volevo dirvi solo come mi sento, visto che mi dite spesso che dimostro molto understatement. Ovviamente sono curiosissima (non ho visto la serie e ho anche una paura fottuta di vederla) ma anche serena perché so che il lavoro è ottimo. Non mi vedrete spararmi le pose semplicemente perché io non sono una che sta davanti ai riflettori, sono fatta così.
Mi sento intanto davvero grata ad alcune persone, soprattutto a Maria Grazia Saccà, che mi ha trovata qui, e ad Elisabetta Trautteur, che ci ha messo una professionalità incredibile da quel giorno che sono arrivata con il netbook rosa senza il pacchetto Office. Raramente ammiro qualcuno, ma ammiro loro. E ovviamente sono grata a voi che ci siete sempre stati e che mi avete presa per come sono.
Poi mi sento anche un po’ orgogliosa, ma cerco di non montarmi la testa, perché come sapete sono molto sensibile e tendo a prendere le distanze quando ho paura di non essere salda, di cadere nel vuoto, che sia un vuoto eccitante e pieno di sorprese, o un vuoto spaventoso. Se cado io, cade tutto.
Ricordo sempre da dove vengo, però ora non posso più materialmente dire alla bambina che sono stata “non hai avuto niente perché non lo meriti” e le dico “hai avuto un bel culo!”.
Quello che mi fa più paura è il casino che ho dentro, però devo dire che mi fanno un po’ paura (anche se meno) gli psicopatici là fuori. Ricordo che anni fa, tra i vari troll, ebbi il piacere di subirne una che continuava a scrivermi email terribili, dicendo che non mi meritavo le mie figlie, e che le avrebbe meritate lei e sul momento mi fece male, anche se ora proverei sincera compassione.
Temo ancora di più le persone non psicopatiche, quelle che dicono che sono felici per te, poi ti arriva una stilettata che apparentemente non c’entra nulla, non ti spieghi l’astio, non hai il coraggio di ammettere che è invidia e invece è così, trattasi di invidia nuda e cruda: praticamente tutti sognano di essere dei creativi, ma pochi hanno il coraggio di vivere con creatività. Purtroppo i danni che l’invidia può creare non sono solo morali, ma anche reali, quotidiani.
Spero comunque che da questa esperienza derivino persone belle, esperienze belle da raccontare ai miei nipotini sul letto di morte, ma questo può accadere solo se io ora non mi chiudo in me e non mi nascondo sotto al divano, come la Micy quando Carolina vuole acchiapparla.
Vedrò che posso fare. Insomma, salgo sul tagadà ma allaccio le cinture.
Voi nel frattempo statemi vicini, per favore.
Aspettavo questo post. Sono andata in cerca subito di notizie perché ancora non avevo letto niente. Mi sono emozionata io che non c'entro niente quindi sei brava a tenere le distanze. Io non sono creativa. Anzi, sono abbastanza quadrata. Ma non sono invidiosa. Sei brava e ti meriti il giusto riconoscimento. Ora tocca aspettare ottobre. In bocca al lupo e congratulazioni!!
RispondiEliminaMa certo, non volevo dire che sono tutti invidiosi. Volevo dire che tipicamente quando ne imbrocchi una arriva anche qualche inculata apparentemente senza collegamenti all'evento fortuito.
Eliminaah per quel che posso ti sto vicina! Fiction non ne guardo mai e la TV non ce l'ho ma immagino si potrà vedere anche in streaming ... un tentativo lo faccio. e poi il friuli è uno dei miei posti di provincia preferiti. Il libro invece quando arriva ?
RispondiEliminaNon so, credo vada in stampa in questi giorni.
EliminaNon vedo l'ora di vederla!
RispondiEliminaAnche io, in fondo :)
EliminaAvoglia ❤️ che bello!
RispondiElimina<3
EliminaDaje, sono troppo felice per te e per voi!!
RispondiEliminaGrazie cara!
EliminaNoi qui facciamo sempre il tifo per te. Sei una "vera"!!!! Ci fai ridere e riflettere, insegni e trasmetti sensazioni, mondi. Brava!
RispondiEliminaOddio, odio la parola "insegnare", per tutto il resto grazie mille :)
EliminaValentina, io concordo con quello che ha scritto Paola sopra. È una ricchezza leggerti! La serie TV mi fa pensare alla mossa di Manuel Agnelli che da leader di un gruppo di nicchia è diventato giudice a X Factor...
RispondiEliminaMa noooo! Io resto qui, nella mia bolla :)
EliminaSono curiosissimo anche io e mi fa tanto strano che in questa serie recita anche Davide Iacopini, che ho conosciuto ed è mio vicino di casa, oltre ad essere una persona deliziosa e da poco papà. Sono grata a questo mondo strano nel web, che fa incrociare persone che probabilmente mai nella vita avrebbero avuto occasione di incontrarsi. Penso a quando ci siamo trovare a condividere un bungalow al Grande Prato una vita fa e ancora oggi mi chiedo che caspita ci facevamo là. Ma ne sono venute tante cose belle. Brava, Polly. Non ci vuole solo il coraggio, che non ti manca certo, ma anche il talento. Quello neanche ce l'hanno tutti e tu decisamente ce l'hai.
RispondiEliminaMa infatti, che coincidenza :)
Elimina"non posso più materialmente dire alla bambina che sono stata “non hai avuto niente perché non lo meriti” e le dico “hai avuto un bel culo!”". Culo? Sicura? Cioè, può essere, ma io non credo che sia solo questo: ci va la capacità di riconoscere l'occasione quando passa e poi starci dietro come il seme di una pianta rara. Spero ovviamente di non essere un troll ;) ma io questo ti invidierei: non la notorietà, ma la capacità di salire sul treno che passa senza vivere in stazione a sperare che ne passino ancora.
RispondiEliminama infatti, alla faccia del culo, se c'è una persona di mia conoscenza che davvero si è fatta da sola, e pure con un braccio legato dietro alla schiena, sei tu. Tutto quello di bello che ti capita, direttamente o indirettamente ti sei fatta un gran culo per ottenerlo, se proprio bisogna descriverlo a culo
EliminaDai raga, diciamoci la verità: scrive bene un sacco di gente, è anche questione di culo che ho avuto in questa occasione e non ho avuto in altre occasioni :)
EliminaMa non è solo scrivere bene, è trasmettere le emozioni, trasmettere te... Non saprei dirlo meglio. Quello che hai scritto a me ha consolato e rincuorato piu' di una volta. Chiara
EliminaComplimenti,
RispondiEliminavedrò la serie ma sono ancora più desiderosa di leggere il libro perché la tua scrittura mi coinvolge sempre moltissimo!
Che bello, speriamo sia venuto carino (io non ci capisco più niente, l'ho riletto 50 volte).
EliminaCompletamente all'oscuro, ma è davvero una bella sorpresa scoprire ciò, e anche se non vedo fiction televisive proverò a vedere questa ;)
RispondiEliminaMagari non ti piace, non garantisco :)
Eliminaper me che ti leggo dal duemilaepoco per me l'unico commento al post di oggi è un DAJE FORTE Vale!
RispondiEliminaGrazie :)
EliminaSono davvero molto curiosa anch'io...la faranno vedere ad Ottobre, giusto? Avvertici con esattezza!!! Certo che sarò con te...comunque vada, tu sei molto in gamba...io lo so, adesso credici anche tu!!! In bocca al lupo, in culo alla balena, merda...qualsiasi cosa occorra dire in questi casi di debutto!!! Un super abbraccio
RispondiEliminaIl 2 ottobre sintonizzatiiiii! Ve lo ricordo cmq!
EliminaPerfetto!!! Ci sarò...;-)
EliminaNon ho la tv da 13 anni, ma esiste lo streaming *.* Complimenti Valentina, ma non per tutte queste cose assai belle che però rimangono un corollario e una manifestazione palese della cosa più importante: sei una bella persona e sei super in gamba!
RispondiEliminaSolo una precisazione (puntigliosa ma non ci posso fare niente, ci tengo): Gorizia non è in Friuli, ma nella negletta e sempre dimenticata Venezia Giulia :P
No no fai benissimo a puntualizzare, se mi dicessero che Rimini è in Emilia, me li mangerei!
EliminaGorizia fa parte del Friuli Orientale, e fino all'800 in tedesco si chiamava Görz im Friaul, non solo, la Filologica Friulana è stata fondata e ha sede a Gorizia, che poi negli ultimi 70 anni si siano sostanzialmente persi i tratti friulanofoni in luogo all'importazione triestina e istriana non conta molto. La Venezia Giulia è un'invenzione molto più recente per parlare dei vari territori del litorale non più in Italia, e comprende anche una parte del goriziano e Gorizia.
EliminaGorizia è in Friuli, come lo è Pordenone anche se là si parla veneziano. Mentre Trieste è in Venezia Giulia, se proprio vogliamo usare quel neologismo, e potrebbe rientrare nell'esempio Rimini-Emilia
Ho appena visto la pubblicità in tv... che dire se non EVVIVA! Spero la serie faccia onore al tuo bel blog... con ancora maggiore curiosità attendo il libro!!! Con che canzone festeggi? Con una di Carmen Consoli, visto che ricordo che ti piace e oggi è il suo compleanno? Io propongo "Blunotte" :)
RispondiEliminaBè, la serie non deve fare onore al mio blog, piuttosto raccontare una storia, e non si sentirà più solo la mia voce ma anche quella degli autori, quella del regista, quella degli attori, quella delle costumiste, le musiche...sarà necessariamente qualcosa di diverso <3
Eliminacomplimenti Valentina, non vedo l'ora di vedere la serie :) ho letto che sarà su raidue vero? fantastico�� forza che sei una grande facciamo tutti il tifo x te!
RispondiEliminaGiulia
Sì, su Rai 2 in prima serata tutti i mercoledì.
EliminaCome lettore saltuario del tuo blog e commentatore ancora più saltuario, e con nomi che non ricordo nemmeno, ho piacere nel farti i complimenti per i tuoi conseguimenti in ambito artistico: non è culo, hai coltivato te stessa. Del fatto che ti ammiro per come allevi le tue figlie cercando di insegnare loro lo spirito critico e lasciandole libere di esprimersi per quanto è materialmente possibile mi pare di avertelo già scritto in passato. In caso contrario, ho rimediato.
RispondiEliminaProbabilmente a qualcuno non andrai bene e non andrà bene il tuo lavoro ma tanto sarebbe stato lo stesso se avessi fatto il contrario o non avessi fatto niente. Dunque è stato meglio averlo fatto!
Invece io per quanto riguarda le cose "artistiche" sono di avviso contrario: o è una figata oppure meglio non farlo. :)
EliminaPensa che poco fa su Instagram stavo scorrendo la lista dei suggerimenti di persone da seguire, vedo un mio ex compagno di liceo, clicco distrattamente per vedere com'è diventato, e appare un monitor con la scritta Volevo fare la rockstar! credo che lui ne sia il montatore, pensa un po'! Comunque, se mai la seguirò (la tv è già tanto se so accenderla, preferisco leggere ma comunque se mi dici che sarà sottotitolata potrei pensarci sul serio) sarà molto difficile non identificarti. Complimenti in ogni caso!
RispondiEliminaDavvero? Dai però il libro leggilo :)
EliminaCiao Valentina, sono veramente contenta per te. Ti ho seguita tantissimo all'inizio del blog poi era qualche tempo che non tornavo a trovarti e mi fa davvero piacere leggere queste notizie! In bocca al lupo per tutto, vedro la serie in streaming da Cambridge dove abito al momento :)
RispondiEliminaLa serie è una bomba. Pensare che è RAI...fantastica...
RispondiEliminaSono arrivata a questo blog tramite la serie, che mi è Piaciuta tantissimo ed ora non vedo l'ora di seguirti qui!
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