Nella mia wish list c’è questo saggio, si chiama “Programma o sarai programmato” di questo Douglas Rushcuff , guru, ma non l’ho ancora letto. Se fino a tre o quattro anni fa la tecnologia mi interessava come mezzo per il mio lavoro (il marketing) e anche il mio hobby (scrivere), a un certo punto ho dovuto fare i conti con il fatto che in casa tre persone su quattro sono native digitali, e ho cominciato a leggere sempre di più, a scavare sempre più indietro e anche sempre più avanti e anche sempre più a fondo, finché la tecnologia non ha cominciato a interessarmi quasi come fosse un fine. Sto anche tenendo un corso di computer per anziani, di cui vado orgogliosissima. Più divento tech savvy più cresce l’entusiasmo, ma è indubbio che ci siano delle storture, di cui a volte ho parlato anche qua. Sapete che non sono mai impazzita per i social network e forse sapete che, in generale, non mi piace affatto Instagram. Eppure, sentite che mi è successo. Photo by Zac Durant on Unsplash
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea