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Sulla circonferenza dei miei fianchi

Ultimamente sono “ingrassata”: qualcuno me lo fa notare, più o meno benevolmente, e io ne sono felice. Mi piaccio di più. Il mio sedere è una taglia in più, ho sempre la vita stretta ma a fine serata se bevo due birre di troppo la pancia sotto all’ombelico si vede.
A dire la verità anche senza birre. Non bevo quasi più alcolici, a parte qualche volta un vinello prima di cena.

Mi prendo cura di me, per la prima volta. Non è che faccio chissà cosa: mi passo regolarmente il filo interdentale, cerco di muovermi un po’, e mi concedo a volte di non fare assolutamente niente, come piace a me. Non fare proprio niente, neanche leggere.
La mia taglia in più sui fianchi dice di me che ho portato in grembo tre figlie. E dice di me che sono nata così, con i fianchi tondi, come Carolina, che ricordo benissimo di quando l’ho presa in braccio nella nursery della maternità e, cristo, appena nata aveva già i fianchi rotondi.
La mia taglia in più dice che non sono intenzionata a scomparire. Sono spesso stanca, sia se mi guardo indietro che se guardo avanti e mi chiedo se davvero tutto deve andare sempre nella maniera più tortuosa possibile, però niente da fare, fintanto che sono qui, mi dovete tenere.
La mia taglia in più dice anche che per quattro giorni alla settimana mia madre cucina per noi e sono meno sola. E che a volte vado a mangiare fuori, e che scelgo sempre la pasta, meglio se tradizionale romagnola (non saprei vivere senza le tagliatelle al ragù).

Dicono che il bombardamento di corpi perfetti, anzi, fotoscioppati, a cui sono sottoposte le nostre figlie su Internet, specie su Instagram, è molto molto più intenso del bombardamento che subivamo noi, quell’ora alla sera quando stavamo davanti alla tv e ci sopportavamo un’ora di veline e comparse mute, burrose e succinte. E molto molto molto molto più intenso del bombardamento di immagini a cui erano sottoposte le nostre mamme o le nostre nonne quando compravano le riviste, una volta alla settimana o una volta al mese.
Ecco, io sto facendo l’esperimento contrario: mi bombardo di immagini di donne vere, alcune delle quali (tra cui @Spora) hanno il coraggio di mostrarsi senza ritoccarsi e senza truccarsi. E così, per me è diventato normale avere di fronte la diversità, e attenzione, non la sto chiamando imperfezione,  perché non c’è una circonferenza giusta dei fianchi, o un’altezza giusta del seno rispetto all’ombelico, o una giusta quantità di peli sulle gambe, sul viso, sotto le ascelle. O un'età socialmente accettabile, per mostrarsi in foto o dal vivo, nude, vestite o svestite.
L'esperimento sta abbastanza funzionando, e forse è per questo che mi piace il mio nuovo fondoschiena.

Ha voglia Chiara Ferragni, di difendere le sue amiche formosette dal body shaming dei giornali. Il body shaming fa schifo, ma chi fa male alle donne sono anche quelle che propongono un’ideale di donna sempre pesantemente truccata, dalle forme di un’anoressica (non dico che lei sia anoressica, magari ha solo fatto in passato ampio uso di photoshop, ma poco conta stabilire se ha disturbi alimentari o meno, quello che conta è che è perverso spacciare un corpo provato e sofferente per bellezza), e in fondo in fondo anche un po’ porca, come piace al sistema maschilista e patriarcale. Io la seguo e non mi dispiace neanche, sia chiaro, la seguo come quando da piccola sfogliavo i Novella 2000 o i Grand Hotel di nonna Cloe. Mi interessa e mi incuriosisce come i miei romanzi, o le interviste a Marilyn Manson su Rolling Stone.
Rispetto alle altre modelle ha un’aria più indipendente, più millenial, non sembra la solita vittima sacrificale di un manager maschio. Sembra avere un suo stile, un suo carattere. E proprio in virtù del suo essere in qualche modo artefice e cartefice del fashion, non mi pare questa grande paladina delle donne in un sistema perverso per cui la donna è merce, dalla produzione dei capi in poi. Non risponde a chi l'accusa di non stare abbastanza con suo figlio, a chi pretende, per tutte noi, il solito modello di madre angelo del focolare, però prende finalmente il microfono quando si tratta di difendere i suoi piedi poco aggraziati o le sue amiche formose. Un peccato, secondo me.

Ora che finalmente vedo le donne vere, mi accorgo che sono le modelle ad essere strane.

Commenti

  1. Non so, io con una taglia in più finalmente "ti vedo". Per quel che posso intravedere dalla foto da dietro, posso dire che stai meglio ora di tante altre foto che hai postato. Probabilmente da ciò che leggo stia meglio anche con te stessa e questo sarebbe la mia massima aspirazione!!! Un bacio.

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    1. Grazie. A dire il vero non credo di aver mai postato una foto dove si vedeva il mio sedere, ma non era minuscolo neanche quando ero più magra :D

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    2. Comunque un anno fa non ero ai miei minimi storici ed ero così: https://www.instagram.com/p/BX0pHZKD5S-/

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  2. W quella taglia in più...e quando dici che questo significa anche, che ora non vuoi più scomparire, mi piace un sacco!!! :-)

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  3. Siccome sta iniziando a valere anche per i maschi (le pare che si fa mio figlio per gli addominali di Cristiano Ronaldo), confermo tutto. Sentirsi bene e stare bene (io sono dimagrito per motivi di salute) è ciò che conta di più. Alla fine, anche se magari è solo un'illusione, pare che venga tutto meno tortuoso.

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    1. Certo, su instagram ci sono anche i figacci, quindi immagino che anche i ragazzi subiscano una bella pressione.

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  4. sei bellissima! anche i miei fianchi sono così e io ne vado fiera! :)

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    1. E comunque le illustratrici "erotiche" che becco ogni tanto su Instagram - in questo momento mi sfugge il nome di una tipa bravissima che seguo - disegnano donne sensualissime nella loro normalità, a differenza dei loro colleghi maschi.

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  5. Sei splendida. Al contrario di te, io combatto col mio peso dai tempi dell'adolescenza.. ma ora che sono stata molto magra (per i miei standard) in un periodo un po' difficile, penso che i fianchi più rotondi significano che sto meglio. E non me ne lamento.
    Brava, voglìti sempre bene!

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  6. Seguo la Spora da anni e adoro il lavoro che sta facendo per combattere il bodyshaming!

    Io ho visto la foto del post in primis su IG...lì per lì pensavo fosse la foto di una delle tue ragazze!

    Io credo che la felicità non possa né debba passare dalla circonferenza dei fianchi.

    Io leggo Valentina, mi piaceva il suo blog quando lei aveva la taglia più piccola e mi piace ora che ha una taglia più grande.

    Mi piace molto la circonferenza del suo cervello, l'unica che conta, IMO ;)

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    1. Tutte sono capaci di criticare il body shaming, poi però mostrarsi al naturale è un'altra cosa, e spora devo dire che lo fa alla grande.
      L'ultima frase è un complimento che conserverò per i momenti peggiori :)

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  7. Un giorno spero anch'io di riuscire a vedermi con gli occhi di chi si ama così com'è. Ci sto lavorando, ma è molto difficile. Per quanto io sappia che è tutto vero (siamo tutte bellissime, non c'è una forma giusta e una sbagliata, le imperfezioni dicono al mondo chi sei...), ogni volta che mi guardo allo specchio, invece di vedere il bello che è in me, vedo i difetti. Non sono ossessionata dall'estetica, questo no. Non mi trucco, porto i capelli cortissimi perché diosolosa quanto mi annoia andare dal parrucchiere o anche solo pensare di trascorrere venti minuti davanti allo specchio del bagno a passarmi la piastra o qualche altro aggeggio infernale sui capelli e non sono nemmeno un'estetista addicted. Per non parlare di come mi vesto. Nonostante ciò, quando mi guardo i miei pensieri sono: oddio ma questa è cellulite, guarda che schifo di smagliature di merda, maledetti capillari che si spaccano vi odio, guarda che tette imperfette che ho, ma quando butterò giù sti fianchi, porca miseria che pancia gonfia. E questo succede perché mi paragono a tutte quelle ragazze e donne che, invece, mi appaiono perfette. Mi odio per questo. Mi odio perché so ma non faccio. Dannata me.

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    1. Lo so che non è facile ma...prova a eliminare le modelle dal tuo feed Instagram. Io l'ho fatto, ha funzionato e, pur non avendo mai avuto problemi grossi con il mio corpo - a volte mi sono stata sul cazzo, ma mai per le mie gambe o per il mio sedere - inaspettatamente la mia percezione dei corpi sta cambiando.

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  8. Adesso che è estate, io - mentre cammino per le strade, mentre percorro i cunicoli della metro, mentre siedo in treno - guardo le donne che mi sono vicine, che in questa stagione hanno lasciato negli armadi le loro corazze invernali... ecco, in ognuna di loro trovo particolari che letteralmente mi incantano. Particolari diversi, a volte armoniosi, altre volte disarmonici, ma sempre sempre sempre incantevoli. Confesso che non so ancora accettare il mio corpo, ma finalmente ho acquisito un nuovo punto di vista che mi aiuta ad essere più libera. Un passo alla volta. Possiamo farcela tutte.

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