Faccio dei pensieri, mi arrivano dei segni, anche di notte. Che bello.
Tipo l'altra notte continuava a girarmi in testa questa frase (che non è frutto delle mie sinapsi, spero lo sappiate):
Tipo stanotte invece continuava ad arrivarmi in testa questa metafora che invece so benissimo a quale situazione si riferiva. Tipo c'ero io che mi dicevo:
"È come se...come se avessi acquistato dello squacquerone freschissimo. No, di più, una burrata. No, di più, una stracciatella. E questa stracciatella sta in frigo, perché oggi non c'è il contorno adatto, oggi non c'è il vino di accompagnamento, oggi non c'è la persona giusta, a tavola, con cui condividerla. E così ancora non sono arrivate le condizioni ottimali, ma comunque la tiri fuori dal frigo per pregustarla, e oddio, sta per scadere, tra poco avrà un pessimo sapore amaro. Ma ancora non fai niente, ancora non c'è il vino giusto, o il pane quello buono, non so, il toscano cotto al forno a legna. Poi la tiri fuori di nuovo, che ancora non sei pronta a mangiarla, e ti accorgi che è scaduta, e sei delusa e niente, non puoi più decidere, aspettare il momento perfetto e le condizioni giuste, è scaduta, se la mangi sarà fottutamente amara, è finita, punto."
Che altro.
Leggo l'Eneide, tradotta da Sermonti. Più leggo i classici più li trovo diversi, anche come vibes, da quello che ci hanno insegnato a scuola. Voglio dire, non mi verrete a dire che Achille e Patroclo, nell'Iliade, non si amavano? E di Achille maschione muscoloso travestito da ragazza, che cosa diciamo? Le baccanti che se ne vanno in giro a fare orgie? E Venere che scrocca un'armatura per Enea a Vulcano, infilandosi tra le sue lenzuola e facendolo eccitare finché non acconsente?
Poi ieri mi è successa una cosa bella. Pazzesco, io non rispondo mai al telefono perché mi dà noia, eppure ho risposto. Mi ha detto "Ciao, sono T. ti ricordi di me?" e io sinceramente non mi ricordavo. Un amico del Donatore. Mmm. Ti ricordi, sono il falegname che vi ha fatto il parquet. Oh sì, aspetta, comincio a ricordare che se non fosse stato un amico del Donatore, avrei avuto un colpo di fulmine per lui. Ah, sì, ricordo, sono dieci anni che non ci sentiamo, tutto bene, che fai ora, e tuo figlio, sì anche le bimbe stanno bene. Mi sono ricordata di quando montava i listelli e ricevette una chiamata tremenda, era morto suo fratello, se ne andò e non tornò mai più. E ora, dopo dieci anni, era lì da quelle parti, e ci era venuto a trovare, e aveva appreso che io mi ero trasferita, ma prima di me si era trasferito il Donatore, che non stavamo più assieme. Aveva cercato di rintracciarlo, il fornaio conosceva il mio numero e così eccolo qua. Con la semplicità di chi ha chiuso un cerchio.
Un buon auspicio, certamente.
Tipo l'altra notte continuava a girarmi in testa questa frase (che non è frutto delle mie sinapsi, spero lo sappiate):
Ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni.Non so se devo farci qualcosa, con questa frase che mi è arrivata, come la devo interpretare. È già un po' il nostro mantra familiare, però una cosa devo dirla, io sento un po' di essere una che dà secondo le sue capacità ma che non riceve secondo i suoi bisogni, o almeno non sempre, o almeno non ora, che avrei bisogno di più appoggio, più stabilità, o "semplicemente" qualcuno vicino, molto vicino.
Tipo stanotte invece continuava ad arrivarmi in testa questa metafora che invece so benissimo a quale situazione si riferiva. Tipo c'ero io che mi dicevo:
"È come se...come se avessi acquistato dello squacquerone freschissimo. No, di più, una burrata. No, di più, una stracciatella. E questa stracciatella sta in frigo, perché oggi non c'è il contorno adatto, oggi non c'è il vino di accompagnamento, oggi non c'è la persona giusta, a tavola, con cui condividerla. E così ancora non sono arrivate le condizioni ottimali, ma comunque la tiri fuori dal frigo per pregustarla, e oddio, sta per scadere, tra poco avrà un pessimo sapore amaro. Ma ancora non fai niente, ancora non c'è il vino giusto, o il pane quello buono, non so, il toscano cotto al forno a legna. Poi la tiri fuori di nuovo, che ancora non sei pronta a mangiarla, e ti accorgi che è scaduta, e sei delusa e niente, non puoi più decidere, aspettare il momento perfetto e le condizioni giuste, è scaduta, se la mangi sarà fottutamente amara, è finita, punto."
Che altro.
Leggo l'Eneide, tradotta da Sermonti. Più leggo i classici più li trovo diversi, anche come vibes, da quello che ci hanno insegnato a scuola. Voglio dire, non mi verrete a dire che Achille e Patroclo, nell'Iliade, non si amavano? E di Achille maschione muscoloso travestito da ragazza, che cosa diciamo? Le baccanti che se ne vanno in giro a fare orgie? E Venere che scrocca un'armatura per Enea a Vulcano, infilandosi tra le sue lenzuola e facendolo eccitare finché non acconsente?
Poi ieri mi è successa una cosa bella. Pazzesco, io non rispondo mai al telefono perché mi dà noia, eppure ho risposto. Mi ha detto "Ciao, sono T. ti ricordi di me?" e io sinceramente non mi ricordavo. Un amico del Donatore. Mmm. Ti ricordi, sono il falegname che vi ha fatto il parquet. Oh sì, aspetta, comincio a ricordare che se non fosse stato un amico del Donatore, avrei avuto un colpo di fulmine per lui. Ah, sì, ricordo, sono dieci anni che non ci sentiamo, tutto bene, che fai ora, e tuo figlio, sì anche le bimbe stanno bene. Mi sono ricordata di quando montava i listelli e ricevette una chiamata tremenda, era morto suo fratello, se ne andò e non tornò mai più. E ora, dopo dieci anni, era lì da quelle parti, e ci era venuto a trovare, e aveva appreso che io mi ero trasferita, ma prima di me si era trasferito il Donatore, che non stavamo più assieme. Aveva cercato di rintracciarlo, il fornaio conosceva il mio numero e così eccolo qua. Con la semplicità di chi ha chiuso un cerchio.
Un buon auspicio, certamente.
La vita è come un classico. Se ti prendi la briga di leggerla e non di fermarti a ciò che sembra raccontata dagli altri scopri molte cose che non ti aspetti...
RispondiEliminaP.S. La prossima volta che compri la stracciatella fresca, per accompagnarla abbrustolisci il pane che hai in casa... sarà croccante e buonissimo!! ;-)
Lo farò. :)
EliminaUn mese di silenzio, mi mancavi da morire. Anche a me di notte girano frasi in testa (più che altro frasi di canzoni o film o libri)... e anche io ultimamente mi sento di "ricevere" poco. O forse sono diventata troppo esigente?
RispondiEliminaSe sai a quale situazione si riferisce il tuo pensiero notturno.. lavora per sbloccare la situazione. Buona fortuna e un abbraccio!
(quando qualcuno mi dice che manco mi stupisco e mi viene voglia di scrivere di più :) )
EliminaAllora te lo dico pure io: manchi. Scrivi di più, che io ti aspetto
EliminaDiciamo che circa ogni due giorni guardo se hai scritto qualcosa di nuovo.. mi piace come scrivi, mi piace cosa scrivi, ho studiato in Romagna... sì, quando non scrivi, manchi! :)
Eliminasottoscrivo, manchi anche a me
EliminaHai centrato perfettamente come mi sento io! in questo momento sono lo squaqquerone che sta per scadere! manca poco, pochissimo e non vorrei doverlo/mi buttare....Federica
RispondiEliminaNel momento in cui ho scritto mi sentivo come se quella cosa di cui parlavo fosse già scaduta :)
EliminaI classici sono tutto e il contrario di tutto: un momento sono misurati, decorosi, inflessibili, l’attimo seguente sono sfrenati, scollacciati, gioiosi. Sì, è certo che Achille e Patroclo fossero amanti, la tua intuizione è corretta. La cosa è lasciata intendere tuttavia mai dichiarata apertamente: per i Greci, lo scandalo risiedeva nel fatto che entrambi fossero uomini adulti, mentre la cultura greca accettava le relazioni omosessuali solo fra un uomo adulto e un ragazzino (a cui l’adulto facesse da guida spirituale e fisica). Venere al povero Vulcano ne ha combinate di ogni, tradendolo ripetutamente con Marte. L’amore e la guerra. L’amore e la morte.
RispondiEliminaAhh, ora capisco perché Adriano e Antinoo (li tratto come letteratura perché ho conosciuto il loro amore leggendo Memorie di Adriano di M. Yourcenar, anche se si tratta di personaggi storici e di letteratura contemporanea, quindi vado un po' fuori tema) e Eurialo e Niso vengono presentati quasi come coppia ufficiale e Achille e Patroclo no :).
EliminaMa a di là di questo, quello che volevo dire nel post è che, tra le tante interpretazioni, tra le tante sfumature presenti, al liceo avevo sentito parlare solo degli episodi meno indigesti al cattolicesimo, o almeno così mi pare oggi, ma magari mi sbaglio. :)
Avevo inteso e magari in certe scuole è avvenuto (o avviene) così. Nel mio liceo, per fortuna, i professori ce ne parlavano tranquillamente... erano gli ultimissimi anni Ottanta! In ogni caso, molte cose relative alla sensibilità greca e a quella romana (abbastanza diverse, fra di loro), le ho approfondite durante l’università e il quadro mi si è molto chiarito. Se ti interessa, ti consiglio un piccolo saggio facile facile su questo tema
EliminaMolto volentieri. :)
Elimina“Secondo natura. La bisessualità nel mondo antico” Eva Cantarella
Eliminamess in wish list <3
EliminaBello tutto.
RispondiElimina...Ma Malevich no!
Ma come :P
Elimina(bravo che hai colto :*)