La situa in pratica è la seguente: che qualche giorno fa ho cominciato a dubitare di essere una persona normale. Aspè, c'è poco da ridere, voi che mi leggete probabilmente sapete che io la penso un po' a modo mio su tutto; dal vivo posso risultare persino urticante, se si passa molto tempo con me. Il punto è che però io sono sempre stata una che rigava dritta, un po' la pecora bianca della famiglia. L'unica da generazioni che non è stata mai bocciata. Mi sono laureata. Non ho mai assunto droghe pesanti. Le poche relazioni superficiali che intrattengo sono assolutamente normali, mi rapporto in maniera abbastanza normale, mi comporto in maniera abbastanza normale. Sono in grado di recitare un parte, anche quando non so che ci faccio in quella situazione, non so, a una riunione di lavoro dove le persone si prendono terribilmente sul serio e parlano di soldi o di numeri, argomenti per me aberranti. Crescendo ho anche smesso di vestirmi con cose appariscenti, esagerate.
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea