E così ero lì che scrivevo un post inutile, visto che su Weinstein era già stato scritto tutto, che entra mamma con quell' aria afflitta che assume quando, ciclicamente, pensa che uno di noi stia per lasciarci le penne, e dice: "Hey, non ti spaventare, ma ho portato la tua lastra al medico, dice che è grave e che devi andare all'ospedale."
Io giuro di sì, che andrò domattina, ma poi passo la notte a fare incubi dove i medici mi sedano con punture e sono ufficialmente una matta.
Così la mattina dopo mamma mi chiama, le bimbe mi chiamano, e io dico che non mi muovo di lì è in effetti sto chiusa in camera fino alle 11.
Carolina a un certo punto fa quello che facevo sempre io per svegliarle, quando stavamo a BucoDelCulo e avevamo il juke box: mette su Alleluja degli Highway Men (ma su youtube).
Poi le bimbe vanno a scuola e mia madre chiama il Donatore, per farsi sentire da me: "Valentina è impazzita, non vuole andare all' ospedale, vieni a prendere le bambine".
Ma non ero impazzita, ero solo in preda al panico.
Lui arriva, e mi giura che se mi forano con una siringa, dovranno forare prima lui, così tergiverso ma alla fine acconsento.
Insomma, non era vero quello che dicevo nel post scorso, cioè che mi sono ammazzata di disturbi psicosomatici, stavo proprio male fisicamente, sempre peggio da agosto in poi. Dopo l'ennesimo tour in pronto soccorso terminato con un altro: "non è vero che non respiri, è tutto nella tua testa", avevo anche prenotato un appuntamento con uno psicologo.
Poi ho deciso di non credere al mio medico di base, né a quello del pronto soccorso, e ho investito le 70 euro dello psicologo in una visita medica privata.
Sapevo che quei dolori intercostali, la proteina C reattiva alle stelle e la febbre non potevano venire dal mio cervello bacato.
Infatti il medico privato mi prescrive una tac nel suo ospedale, ma la macchina per la tac si rompe due volte.
Cambio ospedale e si rifiutano di farmi la tac urgente prima di tre settimane, io stavolta m' incazzo come una pantera, chiamano il primario, il primario accetta e io in effetti ho una polmonite estesa e complicata.
Sono in ospedale. È la seconda volta nella vita che rischio di lasciarci le penne, e ho solo 34 anni. Stavo per morire di parto, una volta.
Non so se dovrei pensare che sono fortunata ad essere qui o che sono stata sfigata a incontrare medici negligenti più di una volta.
Però ora che sono in ospedale e ho tanto tempo silenzioso, mi chiedo se forse lo psicologo non dovrei prenotarlo comunque. Perché va bene, a questo giro ho avuto una gran sfiga, però è anche vero che il modo in cui io mi pongo, specie agli uomini è: "so che mi deluderai e mi abbandonerai, ma sappi che ce la farò lo stesso".
Forse tutta questa negligenza l'ho un po' richiamata io, con quello che non dico.
Che ci crediate o no, i polmoni rappresentano l'organo che assorbe l'energia vitale, cioè il prana, e la capacità di dare e ricevere, lo scambio tra noi e l'universo. Se non ci credete, tranquilli, l'antibiotico lo prendo.
Ma mi piace pensare che non siamo solo pezzi di carne che funzionano o si ammalano in modo meccanico, mi piace pensare che ci sia qualcosa di più, un Tutto non necessariamente afferrabile dalla ragione e spiegabile dalla medicina e dalla scienza. C'è chi lo cerca nella religione o nel mhytos. Un po' come vaccinare poi battezzare un neonato: logos e mhytos.
Rifugge da ogni definizione per me accettabile, ma lo lascio essere.
Mi sto affidando, il mio corpo vuole dare e anche ricevere, ora.
Io giuro di sì, che andrò domattina, ma poi passo la notte a fare incubi dove i medici mi sedano con punture e sono ufficialmente una matta.
Così la mattina dopo mamma mi chiama, le bimbe mi chiamano, e io dico che non mi muovo di lì è in effetti sto chiusa in camera fino alle 11.
Carolina a un certo punto fa quello che facevo sempre io per svegliarle, quando stavamo a BucoDelCulo e avevamo il juke box: mette su Alleluja degli Highway Men (ma su youtube).
Poi le bimbe vanno a scuola e mia madre chiama il Donatore, per farsi sentire da me: "Valentina è impazzita, non vuole andare all' ospedale, vieni a prendere le bambine".
Ma non ero impazzita, ero solo in preda al panico.
Lui arriva, e mi giura che se mi forano con una siringa, dovranno forare prima lui, così tergiverso ma alla fine acconsento.
Insomma, non era vero quello che dicevo nel post scorso, cioè che mi sono ammazzata di disturbi psicosomatici, stavo proprio male fisicamente, sempre peggio da agosto in poi. Dopo l'ennesimo tour in pronto soccorso terminato con un altro: "non è vero che non respiri, è tutto nella tua testa", avevo anche prenotato un appuntamento con uno psicologo.
Poi ho deciso di non credere al mio medico di base, né a quello del pronto soccorso, e ho investito le 70 euro dello psicologo in una visita medica privata.
Sapevo che quei dolori intercostali, la proteina C reattiva alle stelle e la febbre non potevano venire dal mio cervello bacato.
Infatti il medico privato mi prescrive una tac nel suo ospedale, ma la macchina per la tac si rompe due volte.
Cambio ospedale e si rifiutano di farmi la tac urgente prima di tre settimane, io stavolta m' incazzo come una pantera, chiamano il primario, il primario accetta e io in effetti ho una polmonite estesa e complicata.
Sono in ospedale. È la seconda volta nella vita che rischio di lasciarci le penne, e ho solo 34 anni. Stavo per morire di parto, una volta.
Non so se dovrei pensare che sono fortunata ad essere qui o che sono stata sfigata a incontrare medici negligenti più di una volta.
Però ora che sono in ospedale e ho tanto tempo silenzioso, mi chiedo se forse lo psicologo non dovrei prenotarlo comunque. Perché va bene, a questo giro ho avuto una gran sfiga, però è anche vero che il modo in cui io mi pongo, specie agli uomini è: "so che mi deluderai e mi abbandonerai, ma sappi che ce la farò lo stesso".
Forse tutta questa negligenza l'ho un po' richiamata io, con quello che non dico.
Che ci crediate o no, i polmoni rappresentano l'organo che assorbe l'energia vitale, cioè il prana, e la capacità di dare e ricevere, lo scambio tra noi e l'universo. Se non ci credete, tranquilli, l'antibiotico lo prendo.
Ma mi piace pensare che non siamo solo pezzi di carne che funzionano o si ammalano in modo meccanico, mi piace pensare che ci sia qualcosa di più, un Tutto non necessariamente afferrabile dalla ragione e spiegabile dalla medicina e dalla scienza. C'è chi lo cerca nella religione o nel mhytos. Un po' come vaccinare poi battezzare un neonato: logos e mhytos.
Rifugge da ogni definizione per me accettabile, ma lo lascio essere.
Mi sto affidando, il mio corpo vuole dare e anche ricevere, ora.
La prima cosa che mi è venuta da dire è stata ti giuro "oh ca@@o!!!" mi dispiace veramente Valentina di questa tua situazione. Che ci siano medici che non capiscono un'emerita mazza è assodato, ma che a te ne siano capitati diversi in sequenza è davvero un sfiga. Quello che mi viene da dirti in questo difficile momento è "tieni duro, non lasciarti andare e pensa a te stessa".
RispondiEliminaSono appena stata dimessa ed è partito il programma "cura di me stessa" :)
EliminaCiao Valentina, seguo il tuo blog da sempre e lo ritengo il più intelligente e insieme onesto del web. Cavoli mi spiace che non stai bene, spero che stavolta i medici ti curino come si deve, con l'antibiotico giusto, io in passato ho avuto una bronchite persistente che non passava ed e stato necessario cambiare diversi antibiotici...pensa a rimetterti in sesto e delega le incombenze agli altri, ce la faranno, vedrai. Giulia (Parma)
RispondiEliminadavvero grazie Giulia.
EliminaMi spiace un sacco, per fortuna che hai deciso di approfondire!! Ragazzi c'è da aver paura dei medici, non delle malattie..Anch'io credo che ci sia una causa connessa con le nostre emozioni che ci porta ad ammalarci e come te prendo comunque l'antibiotico quando serve ;) Ti auguro di rimetterti in forma presto!
RispondiEliminaSono umani anche loro. Ma quando sbagliano ti girano :)
EliminaQuoto le parole "Daydreamer Mum" sulle qualità del tuo blog. Per il resto ti auguro di tornare in forma presto. Un abbraccio
RispondiEliminaUn abbraccio gigante, forza valentina
RispondiEliminaEnrica
Mi hanno dimesso, grazie mille.
EliminaE nel post deprimente e impanicato risalta l'affetto...della tua mamma, del Donatore, delle bimbe.......sei amata.....
EliminaCiao
Enrica
I tuoi post sono sempre una ventata di aria fresca e pulita e li seguo con piacere. Tanti auguri di pronta guarigione e per tanti giorni felici.
RispondiEliminaGrazie, anche se questo post era leggermente deprimente :)
EliminaCavolo Valentina! Cavolo cavolo cavolo!
RispondiEliminaPorca miseria, è vero che non accade mai niente per caso ma ogni tanto la strada in discesa sarebbe opportuno la trovassi ogni tanto... ti serve che mi attivi da addetti ai lavori molto competenti un buon medico che ti segua in zona?
Grazie, ho cambiato medico e mi sembra molto attento.
EliminaSpacchi sempre.
RispondiEliminaQuel
Stavo per morire di parto, una volta
È una bomba.
Riguardati e guarisci presto!
Oddeoh, perché? :D
EliminaSì anche io sono convinta della commistione corpo-anima e mi sembra evidente il fatto che il nostro corpo utilizzi un suo linguaggio per far capire alla nostra anima quale sia la strada giusta per il nostro benessere. Questo perché - scava scava - “sentire” è sempre più forte che “conoscere”, così come il mythos ci consente di vedere più di quanto possa e/o sappia fare il logos.
RispondiEliminaPerò no, non credo che possa essere attribuibile ad un nostro errato atteggiamento mentale la negligenza (o la superficialità o la scarsa attenzione) di chi per mestiere è tenuto a diagnosticare i nostri malanni. Non è un’attenuante che sono disponibile a concedere. Mai e in nessun caso. Non perché dal medico io pretenda l’infallibilità: chiedo solo reale disponibilità all’ascolto che purtroppo spesso manca (ed io parlo per dolorosissima esperienza personale).
Mi spiace per la tua disavventura che non deve essere stata facile; per questo mi complimento per la forza d’animo con cui hai ottenuto le cure adeguate. Non è da tutti: a volte è più facile accontentarsi, anche della diagnosi sbagliata.
(Ps però il post sulla vicenda Weinstein, pubblicalo lo stesso: mi piacerebbe leggere il tuo punto di vista perché è un punto di vista sempre acuto e mai banale)
“sentire” è sempre più forte che “conoscere”
EliminaVero. Grazie.
Tanti auguri di pronta guarigione. I tuoi post sono sempre molto belli duri e leggeri come una piuma allo stesso tempo. Riguardati e il donatore comunque in questa occasione è stato carino.....ciao Tiziana
RispondiEliminaSiamo come fratelli :)
Eliminail nostro corpo ci parla, dobbiamo avere una grossa pazienza per ascoltarlo, e per permettergli di farci arrivare quello che è giusto che arrivi... ti auguro tu possa rimetterti il prima possibile
RispondiEliminaCiao Valentina, se vuoi mandami pure a quel paese...devi assolutamente prenderti cura di te, non hai bisogno che ti spieghi il perchè! A parte questa cosa, mi dispiace che tu non stia bene e sono certa che, così come hai saputo fare per il lavoro, la casa e le scelte importanti della tua vita, anche questa volta, saprai prendere in mano la situazione! In bocca al lupo...e un forte abbraccio ;-)
RispondiEliminameno male che stai meglio!! guarisci presto!!!
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