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Routine estiva con tre figlie e pochi soldi

Ogni genitore non saprebbe dire se la fine della scuola è una cosa bella o una cosa brutta. Se ci liberiamo dalle sveglie antelucane, dai temibili compiti a casa, e dalla via crucis mensile per pagare il pulmino, pagare la mensa, pagare le attività extrascolastische, pagare le attività scolastiche ma extracurriculari, pagare il materiale, e così via; è anche vero che ci esponiamo a intere giornate da riempire - per ben tre mesi.

Al fiume nelle Marche

Io mi ritengo fortunata perché mia madre è sempre riuscita a darmi una grande mano, e tra le mie ferie, le ferie del babbo delle bimbe e mia madre tutto il resto del tempo, siamo riuscite a sfangare 12 lunghe estati. D'altra parte, la grande risorsa nonna, supplisce a un impiego che fino a un anno fa aveva orari rigidissimi e tempi di pendolarismo che rendevano quasi nulla la mia disponibilità a fronte di un imprevisto; inoltre, con tre figlie, non mi potrei permettere altro che la nonna.
Ora che mi sono regalata una vita più facile (in un'azienda dove si sta bene e un'abitazione - in affitto - di fronte al mare), l'estate per le mie figlie è una gran bazza, ma io devo comunque farmi i conti in tasca.
Ecco come faccio.

Tenere i bambini impegnati

Negli anni scorsi ho sempre promosso il cazzeggio estivo selvaggio. Stavamo in un posto verde, piccolo e sicuro; durante la settimana sfruttavano, con la nonna, l'abbonamento in piscina, mentre nel weekend o stavamo con le mie amiche con figlie della loro età, sciallate al mare o in un prato, oppure se ne andavano in tenda al fiume con il loro babbo.
Oggi che sono grandine, ho pensato di proporre anche un po' di attività: primo, perché passare tutto il giorno con loro, per me come per mia madre, è sfiancante; secondo perché ora hanno quella terribile consolazione alla noia che è il cellulare. Così, ho previsto un corso di nuoto (alla piscina più economica) e le ho iscritte a un'attività settimanale gratuita.
Per il resto, ogni mattina aiutano la nonna nel riordino, spesa e preparazione dei pasti (cucinano benissimo); la sera leggiamo assieme o passeggiamo o pedaliamo. Il pomeriggio vanno quasi sempre al mare, anche se non abbiamo un ombrellone/lettino/cabina fissi.
Sono sempre attenta e aggiornata sugli eventi gratuiti in giro. Gli eventi a pagamento, solo se ci teniamo davvero, come il Pennabilli Buskers Festival. Niente Acquafan, Mirabilandia, niente gelati quotidiani in spiaggia, i libri si noleggiano in biblioteca.
Sono le piccole spese mancate che a settembre mi consentiranno di pagare l'apparecchio per i denti a tutte e tre.

Child holding a cat. #catofinstagram #cats #family #kid #children

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Fare vacanze low cost

Come sapete, le mie figlie non amano affatto i viaggi, ed è per questo che a volte ne faccio senza di loro. Facciamo anche dei viaggetti assieme, spesso ospitate da amici. Per settembre ho comprato un volo con molto anticipo a un prezzo stracciato. Soggiorneremo a casa di amici e credo che sarà un'esperienza davvero bella, molto più che stare in hotel (in Abruzzo per esempio è stato indimenticabile. In queste occasioni le mie figlie smettono di essere delle rompipalle annoiate e diventano ragazze aperte, adattabili, educate e simpatiche, e tutti riempiono me di complimenti per come le ho cresciute :D).
Ho anche comprato una tenda da 49 euro: io odio stare in tenda, ma volete mettere la possibilità di andare al Conero, uno tra i miei posti preferiti, con i panini da casa, spendendo poche decine di euro a testa a weekend?

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Non invidiare gli altri

Lavoro nel marketing di una multinazionale che vende viaggi a privati e agenzie. Ogni giorno promuovo voli e hotel; passo il tempo con colleghi che viaggiano molto più di me; e tengo i rapporti con i travel blogger, i quali vivono in viaggio.
Vivo di fianco a un hotel e ogni mattina, quando esco di casa, incontro gente che sta andando in spiaggia.
Ci pensate che vita d'inferno sarebbe la mia, se fossi invidiosa? Negli anni ho imparato (davvero!), a godere della felicità degli altri. Non so, tipo godere dell'energia vacanziera che nei dintorni di casa: anche se io non sono in vacanza, anche se ogni sera, quando mi metto a letto, sempre presto, ci sono quelli dell'albergo che giocano a calcio balilla sotto la mia finestra; o quelli del centro sociale che ballano il liscio; o il tunz tunz del locale sulla spiaggia; o i gabbiani che gridano in coro.
Le ragazze questa mattina mi hanno detto che una loro vecchia amica è stata portata al concertone del loro idolo. Ha la fortuna di avere una mamma bella, allegrissima, giovane e casalinga, e molti soldi di famiglia. Io sono stata davvero felice a pensare a che razza di opportunità questa fortunata combinazione di fattori può offrire a quella famiglia; e non mi sono interrogata sul perché io sono meno bella, ho meno tempo e meno disponibilità economica: che c'entra? Così ho convinto (forse) le bimbe che questa cosa del concerto fosse davvero bella di per sé, senza fare paragoni.
Anche perché, la nostra estate di cazzeggio al mare, non ha davvero nulla da invidiare a quella degli altri.
Insomma: faccio parte di quei genitori che a giugno sono più felici che non. Anche se, a parte il risveglio un'ora più tardi, la mia routine settimanale è simile a quella invernale. Se se la godono loro, è come se me la stessi godendo io.

Commenti

  1. tu sei una bella persone, e ti sei coltivata molto questa bellezza da quel che si vede da qua. io ho compiuto quest'anno i 40 e questo nostro sempre stare attenti, non essere mai sicuri di che soldi guadagneremo tra un mese o un anno, mi sta sfiancando. ho ben chiaro che non siamo noi i poveri della societa', che comunque l'estate dei miei figli, ma anche mia, sara' una bella estate, mi faccio un mazzo cosi' di rinunce per infilarci anche un mini viaggio a settembre, ci riesco. ma sono stanca di fare fatica, sono stanca di non essere spensierata mai, di non potermi mai concedere il superfluo e di stare sempre sul chi vive per non far passare l'idea ai miei figli che non abbiamo abbastanza soldi per essere felici. io a volte, invece, provo proprio questo. insomma, comunque a giugno sono molto piu' felice che a settembre, e non e' poco.
    anna231410

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    1. Immagino che non avere la certezza di quanto ti entra sia terribile.
      Se penso a come starei guadagnando 1000 euro in più al mese, penso che sarebbe un gran sollievo. Ma poi se prendo esempi pratici di persone che hanno più soldi di me, credo che anche al loro posto avrei qualcosa per cui lamentarmi.
      Dunque finché non muoriamo di fame va bene.

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    2. eh, di esempi pratici ne ho anche io molti ma comunque piu' spesso di quanto vorrei mi ritrovo ad invidiare, o a pensare cose tipo "cazzo, io con tutti quei soldi vivrei mooolto meglio di loro". oddio, con i soldi, con la tranquillita' forse, la certezza di cui sopra, che ogni mese ci siano entrate. vivere in grecia oggi non aiuta, soprattutto la psicologia della crisi non aiuta. in compenso e' facile raggiungere mare da sogno senza aerei, e non e' poco nemmeno questo. se ti va condividi i trucchi e il percorso fino alla non invidia, te ne sarei grata a vita (davvero!).
      anna231410

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    3. Io credo che l'invidia sia naturale, non ho lavorato per non provarla. Ho lavorato di più sul "non giudizio". E sul cercare di capire quali dei miei bisogni sono veri (non so, il bisogno di silenzio) e quali indotti (non so, il bisogno di un paio di scarpe). Quando capisci che passiamo la vita a soddisfare bisogni finti, il numero di persone da invidiare si restringe da solo. :)

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  2. È molto vera e molto bella questa cosa che stai provando a insegnare loro, di non farsi fregare dall'invidia, perché è il contrario della felicità.
    Io con lei mie, che sono ancora in quella magica età in ci l'entusiasmo per i nuovo rende eccezionale anche la più piccola esperienza vissuta insieme, riesco ancora al non farmi sopraffare dal confronto con le altrui felicità o fortune, reali o presunte. Ma temo un poco io momento in cui, di confronti con l'esterno, cominceranno a farne loro, non tanto perché so che alcuni "lussi" non potrei mai concederli loro, quanto perché non sono sicura di essere capace a trasmettere loro la sicurezza di non aver veramente bisogno di "quello che hanno gli altri" per poter essere felici, soddisfatte, e serene. Anzi, spesso avere tutto a portata è un ostacolo alla comprensione di quella stessa felicità chè inseguiamo

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    1. Ma sai, forse le mie figlie fanno i confronti, magari soffrono pure, e io continuo a pensare stoltamente che va tutto bene, chissà. Però credo che rispetto a quando ero una ragazzina io, in questi tempi chi ha un po' di soldini, come un piccolo imprenditore, un artigiano...vive in una tale insicurezza, in Italia, che non ostenta. Ho l'impressione che sembrino tutti "più uguali".

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  3. Frequenti mezzavalle molto più di me che vivo a 20 km di distanza! Non posso paragonare l'estate delle tue figlie con la mia di 20 anni fa, ma le situazioni sono, per certi versi, simili. Pochi soldi,nessun ombrellone affittato in uno stabilimento balneare, si andava al mare sotto casa (non a Mezzavalle! ;) ) e si facevano escursioni di un giorno o due. Nonostante ciò non mi sono mai sentita particolarmente invidiosa delle situazioni vacanziere dei miei amici, forse perché simili. È crescendo che ho capito quanto mi piaccia viaggiare e conoscere luoghi... E sto decidendo che viaggio a prezzo stracciato regalarmi a ottobre! Comunque, ti segnalo che tra 10 giorni, a Senigallia, inizia il Caterraduno... A parte la cena cucinata da Moreno Cedroni, i concerti di Irene Grandi (all'alba), Max Gazzè e Gabbani sono gratuiti ! Io spero di arrivarci viva a quei giorni, che lo stress è bello alto! ;)

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    1. Io poi sono andata più spesso a sirolo che a mezzavalle. Ultimamente però ho scoperto Vallugola (sotto a Gabicce) e quasi quasi mi pare ci sia meno casino nel weekend, ma magari mi sbaglio. Comunque è decisamente più vicino a me :)

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  4. Qui nella grande metropoli, le vacanze dei bambini sono un salasso maggiore della scuola, se i genitori lavorano e non si può chiedere ai nonni baby sitting no stop. È vero che esiste l'oratorio a costo moderato (circa 50€/settimana) e quest'anno stiamo facendo la prova, ma lo si paga in indottrinamento, bambino che parla del "don" e vuole cantare una zuccherosa canzone pseudo-edificante, tema sonoro delle giornate. Non resisteremo a lungo. È vero che la scuola offre un campus ma non è comunque economico, è aumentato di molto, e poi non ho cuore di sbatterli ancora in un luogo con orari esasperanti, nemmeno un fazzoletto di erba e gite con un cartellino appeso con lo spago come badge. Per il resto, la città offre tantissime alternative private, ad un costo settimanale dai 120€ a salire. Che moltiplicato per due figli e per varie settimane..oh my! Quest'anno faranno arte e cura di piccoli animali. E così sia..fino a settembre, quando ancora la prima settimana saremo da capo con un altro campus. Magari scelto educazione ai lavori domestici.

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    1. Ma sai che per un attimo qualche anno fa mi è dispiaciuto privarle dell'esperienza di un campo estivo che mi potessi permettere (sai quando con la parrocchia li portano qualche giorno in una casa colonica o in campeggio). Poi ho pensato all'indottrinamento e no, piuttosto niente. Però capisco bene che piazzarli in giro per tre mesi è un problema concreto, anche in termini economici. Fai quello che puoi, andrà bene.

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  5. Se volete un po' di Roma, scrivi che ci stringiamo, che qui pure siamo troppi e con pochi soldi. :)
    Anche noi Conero ad agosto ;)

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