Ho 33 anni e le persone, alla mia età, normalmente acquisiscono alcune consapevolezze sulla vita, per esempio che non è eterna e che forse, se non si è ancora fatta carriera, bisogna sbrigarsi, e che forse, se non si sa ancora cosa si vuole fare da grandi, bisogna pensarci, e che forse si è passato troppo tempo a soffrire per cose inutili, ad avere paura di cose che non erano davvero spaventose, e che forse si sono passate troppe domeniche mattine in hangover anziché sulla spiaggia a correre, d'inverno, o a nuotare, d'estate. Spesso i miei coetanei, cominciano a cercare i figli. Spesso hanno un lavoro, magari stanno comprando casa con qualcuno con cui pensano staranno per sempre, magari lo hanno sposato, quel qualcuno. A volte, dopo aver creduto per qualche anno di essere liberi, riscoprono un confortevole conformismo.
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea