Fa strano che vado su a casa a portare via gli ultimi scatoloni, quelli che dicevo tanto non mi servono, sono diventata minimalista. Fa strano che lo aiuto a smontare il letto a soppalco, e dopo tutti questi anni è ancora così difficile fare qualcosa assieme, se uno dei due non si sottomette per amor di pace (in questo caso io). Fa strano poi che, coincidenza, mentre smonto io arrivano loro, i miei inquilini, con le loro cose, e la mia casa si riempie di cose non mie, di un odore che non è il mio, di voci che non sono le nostre (e che parlano un’altra lingua).
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea