La distanza fisica mi piace. Mi piace percorrere le strade pensando a dove vado, qui e ora. Preferirei se ci fossero i mezzi, piuttosto che guidare.
Ancora per oggi, lavoro a venti minuti di auto da casa, venti minuti di strada tutta dritta, che dalle colline scende in città, costeggia i campi e le stagioni, si immerge nella nebbia.
All’andata mi carico e al ritorno mi scarico. Casa e lavoro sono cose diverse, non posso mantenere lo stesso mood, sono felice ci sia una strada, in mezzo.
Quando facevo l’università andavo spesso a Bologna e percorrevo 50 chilometri con il treno. Era come se mi lasciassi dietro la provincia, i mostri, la mia famiglia spesso imbarazzante, mia madre che non capivo e che non mi capiva.
A quell’epoca il Donatore fu trasferito e non viveva più a Bologna ma a San Remo, dunque quando andavo, facevo sei ore di strada, sei ore di treno durante le quali mi lasciavo dietro tutto. Un paio di volte sono andata in macchina e ricordo che sono andata velocissima attraverso i tunnel dell'autostrada dei fiori, e non mi sono mai fermata.
Prima di aspettare le bimbe stavo in centro, con mia madre e lavoravo da Intimissimi, quasi fronte a casa. Odiavo il fatto che ci fosse solo un minuto a piedi di distanza.
Da lunedì lavorerò a Rimini. Il nuovo lavoro assomiglia al vecchio ma è più belll. Lavoravo per un’azienda che faceva un software per newsletter, e ora farò le stesse cose (contenuto e campagne web) per un portale travel, non vedo l'ora. Al colloquio sono arrivata in ritardo di 45 minuti, mi ero persa. Mi perdo spesso.
Rimini è lontana da casa, ma c’è l’autostrada. Poi a giugno cercheremo casa là e credo sarà tutto più facile. Ho progetti per le bimbe. Vorrei che la piscina dove imparare a nuotare non fosse a venti chilometri da casa, e così il corso di manga. Vorrei che alle superiori non dovessero prendere il treno alle 7.23 per tornare a casa alle 14.
Guadagnerò di più e staranno al mare quattro mesi all’anno. E poi proveremo a fare lo scambio casa per andarcene in vacanza da qualche parte.
Lasciamo il nido e andiamo in uno dei posti più divertenti dell’Italia.
Ma nei prossimi sei mesi, ogni mattina sarò io a lasciarmi alle spalle le bimbe. Sento un po’ la loro mancanza fisica, anche solo a pensarci. Tipo un po’ di pelle d’oca e un po’ di groppo alla gola. Tipo come se il respiro si fermasse all’altezza della gola.
Ancora per oggi, lavoro a venti minuti di auto da casa, venti minuti di strada tutta dritta, che dalle colline scende in città, costeggia i campi e le stagioni, si immerge nella nebbia.
All’andata mi carico e al ritorno mi scarico. Casa e lavoro sono cose diverse, non posso mantenere lo stesso mood, sono felice ci sia una strada, in mezzo.
Quando facevo l’università andavo spesso a Bologna e percorrevo 50 chilometri con il treno. Era come se mi lasciassi dietro la provincia, i mostri, la mia famiglia spesso imbarazzante, mia madre che non capivo e che non mi capiva.
A quell’epoca il Donatore fu trasferito e non viveva più a Bologna ma a San Remo, dunque quando andavo, facevo sei ore di strada, sei ore di treno durante le quali mi lasciavo dietro tutto. Un paio di volte sono andata in macchina e ricordo che sono andata velocissima attraverso i tunnel dell'autostrada dei fiori, e non mi sono mai fermata.
Prima di aspettare le bimbe stavo in centro, con mia madre e lavoravo da Intimissimi, quasi fronte a casa. Odiavo il fatto che ci fosse solo un minuto a piedi di distanza.
Da lunedì lavorerò a Rimini. Il nuovo lavoro assomiglia al vecchio ma è più belll. Lavoravo per un’azienda che faceva un software per newsletter, e ora farò le stesse cose (contenuto e campagne web) per un portale travel, non vedo l'ora. Al colloquio sono arrivata in ritardo di 45 minuti, mi ero persa. Mi perdo spesso.
Rimini è lontana da casa, ma c’è l’autostrada. Poi a giugno cercheremo casa là e credo sarà tutto più facile. Ho progetti per le bimbe. Vorrei che la piscina dove imparare a nuotare non fosse a venti chilometri da casa, e così il corso di manga. Vorrei che alle superiori non dovessero prendere il treno alle 7.23 per tornare a casa alle 14.
Guadagnerò di più e staranno al mare quattro mesi all’anno. E poi proveremo a fare lo scambio casa per andarcene in vacanza da qualche parte.
Lasciamo il nido e andiamo in uno dei posti più divertenti dell’Italia.
Ma nei prossimi sei mesi, ogni mattina sarò io a lasciarmi alle spalle le bimbe. Sento un po’ la loro mancanza fisica, anche solo a pensarci. Tipo un po’ di pelle d’oca e un po’ di groppo alla gola. Tipo come se il respiro si fermasse all’altezza della gola.
Dai che andrà tutto bene. E' solo per poco tempo!!! Ti auguro tanta fortuna e di riuscire ad affittare la tua casa.
RispondiEliminaHo ricevuto diverse richieste, vediamo!
EliminaChe meraviglia! Il lavoro, Rimini, il corso di Manga. Tutto. Auguri auguri auguri per questo cambiamento :-)
RispondiEliminaBe' groppo in gola a parte, mi sembra una bella avventura. In bocca al lupo!
RispondiEliminaAnche io lavoro a Rimini e quella mezz'ora/quaranta minuti di bus che mi separano da Cesenatico me li godo. Certo, a volte preferirei essere a casa alle 20 (stacco alle 19.30) e non alle 20.35 ma va bene così. Stare un po' da sola mi rigenera. In bocca al lupo. Andrà benissimo.
RispondiEliminaA me per ora quell'ora è sembrata una gran fatica e una gran spesa...però mi ascolto dei podcast e poi è una cosa temporanea :)
EliminaTi abituerai. Qua un'ora di commute e' praticamente scontata (io e marito facciamo 45 minuti, lui treno+piedi, io bicicletta). non per sminuire, ovviamente, ma per dire che e' solo una questione di mentalita' ed abitudine. Che in Italia si tende a voler stare vicino al posto di lavoro, qua sei miracolato se riesci a incastrare le cose senza fare cambi (di metro). ce la farai. anzi, come ho detto stamattina, you will fly. Monica
EliminaE di nuovo, non voglio dire che tu in particolare vuoi stare vicino al posto di lavoro, e' che in Italia i mezzi di trasporto sono unreliable e uno deve per forza usare la macchina. quello che voglio dire e' che sono 4 anni che facciamo questo commute e prima a Liverpool io stavo a 5 munuti a piedi dall'uni. Il primo mese ci arrivi in ginocchio a sera, ma poi diventa abitudine.
Eliminacome sempre in sintonia. sono felice per te, portami con te. al mare e a lavorare segnando distanze. baci tanti e fermati per un bacio con le bimbe
RispondiEliminaMolto volentieri prima che ci trasferiamo.
EliminaNon mi è mai capitato di viaggiare giornalmente...ma credo sia una cosa buona da fare comunque..è stressante ma piacevole
RispondiEliminaLo capisco quel groppo in gola...ma poi ci saranno tante belle novità per te e per le bimbe e sarà fantastico!!! In bocca al lupo e buona avventura...:-)
RispondiEliminaIn bocca al lupo per tutto. Sarete bravissime, tu sarai bravissima. Coraggio. :)
RispondiEliminacerto che ti mancano già da ora, ala pensiero e certo che ti mancheranno fisicamente.....normale, giusto?
RispondiEliminama poi la sera torni, le abbracci, vi abbracciate, vi annusate, vi raccontate.
e poi.... cavolo, tutte a Rimini,voi quattro grandi donne! la conosco molto bene, centro storico splendido - che magari uno può pensare che Rimini sia solo mare e lungomare - , e poi è vero che le piscine sono vicine e ci sono scuole di ogni genere che Rimini è una città grande.
e una passeggiata a san Giuliano ritempra corpo e spirito!
un abbraccio
Emanuela
Non la conosco ancora. Secondo me la cosa più bella di rimini è che sembrano tutti carichi. In più l'entroterra è molto bello.
EliminaQuando andavo al liceo mi facevo ogni giorno 70 km in corriera. All'andata potevo fare il tema per storia dell'arte, al ritorno il pisolino postcannino. Era piacevole la distanza, teneva separati il mio essere nel mondo dal mio essere al mondo. Da adulta ho ricercato quelle stesse distanze in lunghe camminate insonorizzando i miei passi con della buona musica nelle orecchie. La musica accompagna sempre le idee. Credo. E Che le distanze vengano colmate dai pensieri. Così tutti i percorsi sono diventati meglio di qualsiasi corso di meditazione. I percorsi ma non solo quelli. Le pause sigaretta. E perché no persino le sedute al cesso. Momenti di astrazione. Io li chiamo assenze filosofiche. E Rimini Polly vi piacerà. Perché è un posto con due anime, ed è bello scoprirla piano piano, con tutta la distanza che merita.
RispondiEliminalo vedi che sei rock? coraggiosissima... brava, davvero! in bocca al lupo con tutto il cuore!!!
RispondiEliminaMa otto ore di lavoro, lunghe percorrenze per andare e tornare...con le bimbe come si fa? Con chi stanno?
RispondiEliminaSi fa.
EliminaCongratulazioni, che bello!
RispondiElimina(Allora non sono la sola che si perde e arriva in ritardo ai colloqui...)
Leggendo il post ho pensato al film Rimini Rimini.
RispondiEliminaMa dubito che ci possa essere un collegamento...
Non so il film ma io ho in loop in testa Rriminirriminirrimini.:)
EliminaTantissimi in bocca al lupo!!! Un abbraccio
RispondiEliminaUh diventerai mia vicina! Ma poi ce lo dirai dove andrai a lavorare?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaFormerai strade di parole fra te e le tue cucciole, sentieri disseminati di sapienti briciole da seguire per trovare la via giusta al ritorno
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