Sono sempre stata magra, ma non mi sono mai sentita bella.
Ho le gambe lunghe e una quaranta eppure mi guardo allo specchio e vedo un sedere sproporzionato rispetto al resto, una taglia prima di reggiseno, un viso che comincia a mostrare i suoi trent’anni, eccetera eccetera eccetera.
Certo, tra tutti i problemi che ho avuto nella vita, non c’è mai stata la paranoia delle gonne troppo corte. Tutte le altre paranoie possibili immaginabili le ho avute.
Spesso leggo dei post sui social o sui blog dove le ragazze rivendicano un concetto di femminilità e bellezza che non è quello che ci propinano le riviste. A volte lo fanno proponendo la loro stessa immagine, spesso a colpi di fotoritocco.
Ma spesso, l'ostentata accettazione delle proprie curve, scade nell'insulto alle ragazze magre.
Se una ha una taglia inferiore alla 44 sarebbe anoressica, o non tromberebbe, o sarebbe una stronza, o…o…(inserire insulto a caso).
Quando Instagram, la scorsa estate, bannò l'hashtag curvy, perché ritenuto non conforme alle policy del social, la rete si scatenò. Io suppongo che Instagram avesse fatto questa operazione in manier automatica: probabilmente avranno spesso ricevuto segnalazioni di contenuto non appropriato che conteneva quell'hashtag. Per contenuto non appropriato intendo a sfondo sessuale, ovvero vietato dalle regole di Instagram. Ma poco importa, se aveva ragione Instagram o la rete. Ho letto articoli e tweet che rivendicavano l'orgoglio di avere tette e culi, ma immancabilmente finivano per puntare il dito contro gli hashtag sulla "magrezza": perché curvy no e thin sì?
Ora, sappiamo che ci sono ragazzine su internet che inneggiano l'anoressia (secondo me spesso senza essere anoressiche), e questo è molto triste. Ma io ho visto anche parecchi inni all'obesità. Essere magre non significa essere anoressiche, essere formose non significa essere obese.
Io credo che un peso "normale" sia quello che garantisce la salute del corpo, e la gioia di vivere dentro a un corpo che sente, e non c'entra con la circonferenza dei fianchi misurata in centimetri. Gli eccessi in un senso o nell'altro sono pericolosi per la salute.
Credo di non aver mai offeso una ragazza perché in carne. Non mi sono mai rivolta a nessuna chiamandola (direttamente o alle spalle) “cicciona”. Non ho mai detto, né pensato: “non trombi perché sei grassa”. Tra l'altro la maggior parte delle persone che conosco sono più grasse di me eppure trombano tutte tranne io, dunque “non trombi perché sei grassa” non regge.
Non ci si può rivolgere a una donna formosa schernendo il suo aspetto fisico perché è volgare, ma se è magra si può e non è più volgare.
Come quelli che quando Berlusconi offendeva la Bindi o la Merkel, gli davano del nano. Ma questa gente si vede?
Addirittura una volta c’era una campagna pubblicitaria, dove queste ragazze, formose ma non certo grasse, to’, saranno state delle 44, dicevano “Ciao magre” con soddisfazione. Ciao. Embè?
È lodevole che una casa di moda si dissoci da coloro che utilizzano i corpi delle modelle come manichini, rendendo l'odio per il corpo un modello universale. Ma quelle campagne non erano rivolte alle case di moda, o meglio, non solo: erano rivolte soprattutto alle donne vere, che avrebbero dovuto, NON solo prendere coscienza delle proprie belle e morbide forme ma fare una bella pernacchia alle magre. Ma perché?
Perché il canone su cui ci misuriamo e su cui ci confrontiamo come persone continua a essere squisitamente fisico?
Beccatevi invece le campagne Dove, che non si rivolgono solo alle ragazze grasse, ma alle ragazze vere.
La vedete la differenza tra gli argomenti di Dove e gli argomenti che usano spesso le ragazze curvy sui social?
Dove ha capito che il focus del problema non è il peso. Dove anzi si guarda bene da fare apologie della ciccia. Chiedetevi perché.
Il mio adorato Céline diceva che i comunisti non sono altro che proletari che sognano di diventare borghesi di destra.
Per favore, smettete di sostituire uno stereotipo che vi offende con un altro che offende un'altra donna.
Siete bellissime con le vostre curve, i vostri nasi e le vostre rughe ma non siete un modello, perché un modello di fisicità non lo vogliamo e non ci serve.
Grazie.
Certo, tra tutti i problemi che ho avuto nella vita, non c’è mai stata la paranoia delle gonne troppo corte. Tutte le altre paranoie possibili immaginabili le ho avute.
Spesso leggo dei post sui social o sui blog dove le ragazze rivendicano un concetto di femminilità e bellezza che non è quello che ci propinano le riviste. A volte lo fanno proponendo la loro stessa immagine, spesso a colpi di fotoritocco.
Ma spesso, l'ostentata accettazione delle proprie curve, scade nell'insulto alle ragazze magre.
Se una ha una taglia inferiore alla 44 sarebbe anoressica, o non tromberebbe, o sarebbe una stronza, o…o…(inserire insulto a caso).
Quando Instagram, la scorsa estate, bannò l'hashtag curvy, perché ritenuto non conforme alle policy del social, la rete si scatenò. Io suppongo che Instagram avesse fatto questa operazione in manier automatica: probabilmente avranno spesso ricevuto segnalazioni di contenuto non appropriato che conteneva quell'hashtag. Per contenuto non appropriato intendo a sfondo sessuale, ovvero vietato dalle regole di Instagram. Ma poco importa, se aveva ragione Instagram o la rete. Ho letto articoli e tweet che rivendicavano l'orgoglio di avere tette e culi, ma immancabilmente finivano per puntare il dito contro gli hashtag sulla "magrezza": perché curvy no e thin sì?
Ora, sappiamo che ci sono ragazzine su internet che inneggiano l'anoressia (secondo me spesso senza essere anoressiche), e questo è molto triste. Ma io ho visto anche parecchi inni all'obesità. Essere magre non significa essere anoressiche, essere formose non significa essere obese.
Io credo che un peso "normale" sia quello che garantisce la salute del corpo, e la gioia di vivere dentro a un corpo che sente, e non c'entra con la circonferenza dei fianchi misurata in centimetri. Gli eccessi in un senso o nell'altro sono pericolosi per la salute.
Credo di non aver mai offeso una ragazza perché in carne. Non mi sono mai rivolta a nessuna chiamandola (direttamente o alle spalle) “cicciona”. Non ho mai detto, né pensato: “non trombi perché sei grassa”. Tra l'altro la maggior parte delle persone che conosco sono più grasse di me eppure trombano tutte tranne io, dunque “non trombi perché sei grassa” non regge.
Non ci si può rivolgere a una donna formosa schernendo il suo aspetto fisico perché è volgare, ma se è magra si può e non è più volgare.
Come quelli che quando Berlusconi offendeva la Bindi o la Merkel, gli davano del nano. Ma questa gente si vede?
Addirittura una volta c’era una campagna pubblicitaria, dove queste ragazze, formose ma non certo grasse, to’, saranno state delle 44, dicevano “Ciao magre” con soddisfazione. Ciao. Embè?
È lodevole che una casa di moda si dissoci da coloro che utilizzano i corpi delle modelle come manichini, rendendo l'odio per il corpo un modello universale. Ma quelle campagne non erano rivolte alle case di moda, o meglio, non solo: erano rivolte soprattutto alle donne vere, che avrebbero dovuto, NON solo prendere coscienza delle proprie belle e morbide forme ma fare una bella pernacchia alle magre. Ma perché?
Perché il canone su cui ci misuriamo e su cui ci confrontiamo come persone continua a essere squisitamente fisico?
Beccatevi invece le campagne Dove, che non si rivolgono solo alle ragazze grasse, ma alle ragazze vere.
La vedete la differenza tra gli argomenti di Dove e gli argomenti che usano spesso le ragazze curvy sui social?
Dove ha capito che il focus del problema non è il peso. Dove anzi si guarda bene da fare apologie della ciccia. Chiedetevi perché.
Il mio adorato Céline diceva che i comunisti non sono altro che proletari che sognano di diventare borghesi di destra.
Per favore, smettete di sostituire uno stereotipo che vi offende con un altro che offende un'altra donna.
Siete bellissime con le vostre curve, i vostri nasi e le vostre rughe ma non siete un modello, perché un modello di fisicità non lo vogliamo e non ci serve.
Grazie.
finalmente leggo qualcosa di intelligente.
RispondiEliminabrava vale.
hai scritto delle cose piene di senso.
complimenti. un abbraccio. sabri
Il problema secondo me sta tutto nei tuoi ultimi capoversi, io sono normopeso, per i canoni estetici attuali invece sono sicuramente "troppo" e mi sono accorta che spesso mi è successo di provare invidia verso chi è più magro perchè lego la magrezza ad un'idea di felicità : se fossi più magra sarei più felice. Quello che mi stupisce sempre e quindi mi fa capire quanto poco siano davvero importanti le mie paturnie è vedere che nessuno è mai soddisfatto del proprio aspetto, una continua ricerca del perfetto senza fine e senza scopo. Chissà come sarà quando ci accorgeremo di aver speso un sacco di energie nella direzione sbagliata aumentandoci le tette e sgonfiandoci il cervello.
RispondiEliminaSecondo me quello che frega sempre è il "pensiero di default", quello indotto, quello prefabbricato. Poi basta che ci fermiamo a riflettere un secondo e torna la ragione e l'umanità.
EliminaÈ come dico tu senza dubbio alcuno.
RispondiEliminaIl pensiero più che sensato di imparare a stare bene con se stessi si trasforma in degli eccessi stereotipati e francamente pericolosi da tutte e due le parti. Per cui si fa addirittura apologia di comportamenti che qualunque medico spiega dannosi, dalle due parti.
Ma è più facile no? Si impiegano meno energie e ci si sente parte di un gruppo e poco importa se non è positivo...
bello, grazie
RispondiEliminaIo ho sempre avito il complesso di essere troppo magro, soprattutto da adolescente, sognando canoni in effetti piuttosto standardizzati e "commerciali".
RispondiEliminaDa un po' di anni invece ho trovato il mio equilibrio, coltivando un po' la mia forma fisica con il solo obiettivo di trovare un benessere generale, senza stereotipi da inseguire, e direi che questo dovrebbe essere la norma per tutti...
Chi sta bene è bello per definizione ;)
Bello il tuo post. Bé anche io sono sempre stata "anoressica" per gli altri. Per i miei 45kg di peso che ho avuto dai 13 anni a oggi. E anche io ho avuto un sacco di paranoie ma mai, è vero, per la gonna corta... ehehheh
RispondiEliminaAnoressica. Come se io dicessi che le altre donne hanno le tette perché sono malate.
Eliminabravaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. detto da una super grassona, eh. si intende
RispondiEliminaChe grassona e grassona, va' va'
Elimina<3
bravi anche quelli della Dove.
RispondiEliminaIl mondo è così, mi ha insegnato south park! E' tutto stereotipato!
il nodo del problema? Il fatto che ci si confronti tra persone utilizzando sempre e quasi soltanto il canone della fisicità. come se non esistesse altro.Triste, ma non solo è così, è SEMPRE più così.E si va avanti di stereotipo in stereotipo, perdendo sempre più la bussola verso ciò che davvero conta: stare bene e, soprattutto, se vogliamo parlare di " aspetto fisico", la salute! E non è un luogo comune, questo....
RispondiEliminanon sopporto poi chi, per offendere o denigrare, utilizza addirittura veri e propri handicap fisici. Esempio? Brunetta, persona che, personalmente, non mi piace affatto: ma mi piace ancor meno chi lo insulta per il suo handicap, lo trovo veramente vergognoso e segno di una straordinaria pochezza.
Emanuela
E' una cosa che avevo notato anche io e mi chiedevo se un giorno alle magre sarebbe toccato di dover scusarsi di esistere. Come se per poter affermare la propria fisicità bisognasse negare quella di qualcun altro...
RispondiEliminaE' anche umano, dopo essere stati oggetto di discriminazioni, prendersela con uno a caso. Ma se non abbiamo la razionalità di capire che stiamo perpetuando un modello foriero solo di disagio, allora quando ci comportiamo così dovremmo considerarci ufficialmente dalla parte dei carnefici.
EliminaIl tuo discorso mi piace molto, sei riuscita ad esprimere quello che penso in maniera organizzata, mentre io pasticcio un po' quando tentò di esprimere questo concetto. Mi hanno sempre tormentata parecchio, da bambina e ragazzina perché mangiassi, visto che ero troppo magra; da una quindicina d'anni perché smetta di mangiare perché sono un po' cicciotta. Io direi che a cinquanta anni ci sta prendere qualche chilo.
RispondiEliminaMa non sarebbe meglio che si convincessero in santa pace che sia quando pesavo 40 chili sia adesso che ne peso 60 ero e sono in pace con me stessa? Peso quel che peso, fatevene una ragione e lasciatemi vivere. E smettetela di farmi sentire a disagio.
Una volta in metropolitana ho sentito due ragazze sui 17 anni che dicevano che una donna che esce di casa senza essersi truccata è una donna indegna. Dopodiché una delle due si è accorta che le facevo gli occhiacci - struccatissimi - e ha aggiunto "ma in fin dei conti se si è stanche si può". Grazie della concessione.
RispondiEliminaLe pubblicità della Dove sono fantastiche, trovo il loro progetto per l'autostima davvero ben fatto, centra il problema alla perfezione.
Concordo del tutto con te, ma ammetto che a volte faccio fatica a seguire i miei stessi principi, anche perché devo ancora raggiungere il livello zen definitivo di pace con me stessa e il mio fisico. Chissà perché è così difficile?
Da antropologa ho provato a studiare il problema, ma è difficile farlo senza preconcetti. Ho trovato interessantissimo questo articolo in proposito (scusa, non mi ricordo come te la cavi con l'inglese, quindi ti linko la mia traduzione: http://conigliodellamoda.blogspot.it/2011/05/il-mito-della-bellezzathe-beauty-myth.html).
Mi ha fatto venire in mente, non so perché, Contessa miseria, di Carmen Consoli.
Elimina"Il mio adorato Céline diceva che i comunisti non sono altro che proletari che sognano di diventare borghesi di destra."
RispondiEliminaSempre pensato che il comunismo nasca dall'invidia della ricchezza altrui. In Italia anche dal senso di colpa cattolico. Ho i soldi ma devo far finta di non averli perché nostro signore predicava la povertà... Cose che mi fanno venire l'orticaria.
Non so, io credo che il capitalismo sia l'origine di tutti i mali, ma anche la chiesa, in Italia, è un bel guaio, e, ammetto a malincuore, neanche il comunismo ha mai funzionato da nessuna parte. Sono affascinata dalle ideologie comuniste, dall'operaismo, dall'anarchismo, dal pacifismo, dal pastafarianesimo, dallo zen. Ma niente pare funzionare, solo la corsa al soldo.
Eliminaok, tu hai sicuramente ragione, su piu' livelli. perche' gli stereotipi sono sempre trappole in cui e' difficile non cadere. ma bisogna anche riconoscere che, oggi, essere magri e' piu' facile, come e' piu' facile essere bianchi ed occidentali,no?
RispondiEliminaanna
anna, non sono convinta che sia così. Certo, il wasp ha la vita più facile in alcuni ambiti, magari sul lavoro. Ma se sei una donna (magra o grassa) è più difficile trovare lavoro che se sei un uomo. Se sei una donna bella, rimorchiare è più facile che sei sei una donna brutta, ma se sei una donna brutta rimorchiare è più facile che se sei un uomo brutto. Se sei una donna (magra o grassa) atea, nei paesini sarai più emarginata di una donna cattolica (magra o grassa). Se sei una donna bella, magra e velata, trovare lavoro è più difficile che se sei cicciotta e non velata. Se hai i soldi e offri da bere (anche se sei cicciotta), mediamente hai più amici attorno di chi scrocca (anche se è magra).
EliminaSe sei magra, è più facile vestirti da Zara che sei sei cicciotta. Ma se non hai il seno, fatichi a trovare reggiseni non imbottiti, in qualunque catena. Insomma...chiunque ha qualcosa per cui verrà discriminato, secondo me. Se se la piglia con il resto del mondo, fa il gioco di chi lo discrimina.
caisco le tue argomentazioni,eppure non sono convinta. forse perche' non sono magra ma solo quasi magra, ma non sono nemmeno curvy, e anchio fatico a trovare reggiseni non imbottiti...inomma, se perdo 5 kg tutti mi trovano benissimo, bellissima. 5 idiotissimi kg, il mio confine tra normale e magra diciamo. certo non fa che peggiorare la situazione, di tutti, prendersela con il resto del mondo ma e' ingenuo ignorare, o giocare ad ignorare, che certe caratteristiche che ora e qui sono esaltate dalla societa'ti fanno essere ammirata e non discriminata. insomma, le magre che si lamentano mi sembrano spesso un po' fuori luogo, e ultimmente ne sento diverse.
RispondiEliminaanna
Mah, io alle medie mi sparavo delle gran patatine e avevo fatto dei bei fiancotti tondi. Negli anni scorsi sono arrivata a pesare quasi 10 kg in meno di quando ero alle medie e a me non hanno fatto questa gran differenza. La differenza sta nella percezione che tu hai di te stessa, forse con 5 kg andresti in spiaggia più disinibita, ti stringerebbero meno i jeans, ti piaceresti di più (finché non scopri che oh cazzo sì, sono magra, ma mi sono accorta di avere un naso orribile. Certo che quelle col nasino hanno proprio la vita più facile). Voglio dire che non perdi un lavoro per 5 kg in più, non vieni lasciata da tuo marito, dalle amiche e dalla famiglia, non hai problemi di salute, non diventi da bellissima a bruttissima, per 5 kg in più.
EliminaPoi se ti paio fuori luogo perché mi lamento del fatto che le persone sono giudicate per il loro aspetto fisico, pur essendo magra, se vuoi riscrivo il post omettendo la mia taglia e dicendoti che ho dei denti orribili.
sembra che, non e' la prima volta, la parola scritta sul web non abbia reso le ie intenzioni. mi spiace, tra l'altro i 5 kg li indicavo proprio per sottolineare l'insignificanza degli stessi e del credere che siano quelli o il naso piccolo a discriminare veramente. no, a discriminare e' il pensiero di poter valutare e attribuire valore a certe caratteristiche fisiche o ad altre. peccato che questo dialogo stia degenerando, non era il tuo post ad essere fuori luogo, comunque.
Eliminaanna
A me non pareva stesse degenerando...ci si stava scambiando opinioni contrastanti. :)
EliminaSono sempre stata cicciottella (leggi grassa) e non ho avuto mai nessun tipo di problema con gli altri, forse perché mi amo così come sono. Credo che tu abbia perfettamente ragione, odio chi giudica o discrimina, grasse o magre che siano.
RispondiEliminaDi norma si viene valutati per l'aspetto fisico principalmente perché e quello più immediato, secondo, a livello di società consumistica, si innesca un circolo molto più remunerativo per il consumo per curare l'aspetto fisico che non quello caratteriale. La cultura e l'intelligenza o la simpatia e la disponibilità non sono molto consumistici. E per cultura non intendo una laurea, purtroppo quella al giorno d'oggi non sempre lo è
RispondiEliminaio credo che questa questione sia più ampia rispetto al capitalismo, i soldi e il consumo che comunque sono l'origine di tutti i mali. L'ossessione sul corpo delle donne, ahimè, anche da parte delle donne stesse, secondo me nasce nel bisogno "sociale" di controllo della capacità riproduttiva e trova la sua degenerazione nel sessismo. Poi ci sono un sacco di altri temi, come la mercificazione del corpo, la percezione di sé, la "cultura" degli stereotipi, eccetera eccetera.
EliminaCiao, arrivo dal blog di Piky e sono molto molto lienta di essere approdata qui, perché questo è uno dei post migliori che io abbia mai letto. E da donna "curvy" (ebbene sono una 44 ma per la mia altezza dovrei essere una 40 ah-ah) ti dirò che non avevo mai pensato la cosa dal punto di vista opposto quindi ti ringrazio per avermi dato qualcosa su cui riflettere.
RispondiEliminaSecondo me non è proprio la stessa cosa; sono stata magra e sono stata grassa, ma la mia vita è stata notevolmente più complessa da grassa. Poi certo, da grassa non insultavo le magre e da magra non insultavo le grasse. So che la mia è solo un'esperienza fra miliardi di altre esperienze, però insomma, volevo contribuire. :)
RispondiEliminaMa notevolmente più complessa in che senso? Non sto parlando di obesità, di bulimia o di altri problemi di salute, sto dicendo che non capisco perché si dovrebbe odiare una persona solo perché ha la 40. Cioè, voglio dire che se hai la 40 puoi avere altri mille motivi per non piacerti. Puoi essere brutta, puoi essere bassina, puoi essere stronza e non avere un'amica, puoi essere sottovalutata al lavoro, puoi avere un naso abominevole, puoi essere mega-sfigata, puoi avere problemi di salute. Non capisco il vostro punto di vista, e mi dispiace.
EliminaNon parlo di malattie ma solo di "un po' troppo magra" e "un po' troppo grassa". :)
RispondiEliminaInsultare è sempre sbagliato, a parer mio. Non voglio giustificare le grasse che insultano le magre, ma solo far notare che essere grassa ed essere magra sono due cose diverse, ed è per questo che ci sono donne in carne che ostentano l'orgoglio curvy. Spesso le tizie magre che insultano le grasse sono orgogliose della loro magrezza, mentre le grasse che insultano le magre lo fanno con invidia, perché negli ultimi 20/30 anni il culto della donna magra ha preso il sopravvento. È come se le grasse inneggiassero lla grassezza per ribellarsi. Perché si sentono "sbagliate".
Grasso = schifo.
Magro = bello.
Da magra mi sono sentita dire le solite frasette irritanti: "mangia di più", "sei tutta pelle e ossa" etc etc, ma se sei grassa molta gente non ti guarda in faccia. Provano schifo. Fatichi a trovare amici. Dal panettiere fanno finta di non vederti e ti servono dopo. In banca non possono farti la battuttina ammiccante - non che ne sentissi la mancanza - e ti trattano da mentecatta. Il dottore ti guarda con sufficienza se dici che fai fatica a dimagrire. Ci sono amici che si sentono a disagio a uscire con te. Qualsiasi vestito ti sta male. Devi andare al negozio per taglie forti per comprare una 46 (non una 54). Trovi immagini di donne magre in biancheria intima ovunque. Sei dalla parte del torto. Brutta, troppa.
Credo che sia per questo che alcune donne grasse insultano le magre. Ovviamente non condivido.
RispondiEliminaQuesto è un post stupendo e ti sei spiegata divinamente. Sono una curvy e solo ora, che ho 24 anni mi piaccio come sono.
RispondiEliminaHo passato due anni a combattere l'anoressia, per colpa di chi diceva che ero grassa e quando mi sono ritrovata per merito di mia sorella dalla mia dottoressa, ho capito l'errore che ho commesso.
Un giorno mi aveva detto" c'è chi ha ossa grandi e chi piccole.. Questo gli altri non lo capiscono e fanno di tutto per farti male"
Ora io vado fiera delle mie misure: 85- 65- 105
Ossa grandi per familiarità