Quando ho aperto questo blog, i momenti di scoramento erano frequenti. Come sapete mi ero da poco lasciata con il Donatore e al senso di fallimento per aver mandato a puttane (o subìto la scelta di lui di mandare a puttane) qualcosa su cui, stupidamente o no, avevo investito TUTTO, si univano le difficoltà quotidiane: gestire tre bambine piccole, un lavoro a tempo pieno (per fortuna avevo un capo umano che, vista la situazione mi concesse un contratto da dipendente anziché a progetto), una casa e una macchina.
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea