E insomma, diciamocelo chiaramente che essere single di ritorno, a più di trent'anni, specie con un tot di figli, presenta diverse controindicazioni, soprattutto per gli altri.
Se sei single di ritorno da un lato ti sembra di essere maggiorenne per la prima volta. Specie per chi, come me, a quindici anni ci aveva il fidanzatino che ha mollato per un altro fidanzatino e così via in loop fino ai -enta.
Maggiorenne con uno stipendio, però.
Maggiorenne senza le paturnie sul tuo aspetto fisico. Son bella, non sono bella, sticazzi, sono io.
Maggiorenne con un minimo di coscienza dei propri limiti e di quelli altrui.
Te ne sbatti della morale, ora sai che esistono i giardini segreti.
Te la vedi solo con te stessa.
Tua madre non può più demolirti, ne vedi limiti e debolezze e ti ricorda sempre più tua nonna, le vuoi persino più bene.
E però.
E però, dopo averla abbassata, hai rialzato irrimediabilmente l'asticella dei requisiti minimi che le persone devono possedere per piacerti.
Non hai davvero bisogno di nessuno. E del resto nessuno ha bisogno di te.
Per passare mezza giornata con te e la tua famiglia allargata ci vogliono gli otoprotettori. Per portarvi fuori tutti a cena ci vuole mezzo stipendio.
Nessuno ha intenzione di mettersi con te e di spartire le tue attenzioni e il tuo divano con altre quarantacinque persone. La tua camera da letto alla domenica mattina è come stare in un'aiuola sulla circonvallazione. E comunque sulla tua soleggiata aiuola sulla circonvallazione non intendi invitare chi capita.
Nessuno può sublimare il tuo istinto materno più di così. E parliamone, ne hai per le palle di procurare ulteriori pasti, panni puliti e regali di compleanno. Ne hai per le palle di accoppiare altri calzini, di ricordare altre visite mediche, di aggiungere al tuo tour de force quotidiano qualcun altro di cui prendersi cura. Specie se nel tuo background non si è mai visto qualcuno che si prendesse cura di te: un uomo, un padre. Erano sempre tutti matasse ambulanti di problemi da risolvere. Sempre. Tutti.
Così, finisci, tuo malgrado, di far credere che vuoi sesso e non amore. Oppure che non vuoi nulla, né sesso, né amore, vuoi solo mantenere funzionante il dissuasore mobile che protegge il tuo personalissimo traffico emotivo limitato.
Ma tu non cerchi il sesso.
In tv sembra che le donne siano profferte viventi di sesso, ma poi nella vita, ti giudicano. Tipo che se una donna viene violentata a volte persino i giudici decretano che ci era stata.
Però non cerchi neanche l'amore, come lo avresti cercato a vent'anni. L'amore sono i tuoi figli. I tuoi figli non ti hanno (ancora) fregata, tradita, delusa.
E comunque non sei più libera di spendere il tuo stipendio, né di programmare le vacanze, spesso nemmeno di programmare una sera fuori, né tantomeno di invitare a casa chi vuoi.
Però hai qualcosa da dire. Tanta vita alle spalle, anche se non puoi condividerla tutta.
E sai che il tuo amore non si divide, ma si moltiplica.
E che quello di bello che hai fatto, puoi farlo ancora. Puoi farlo meglio. Puoi farlo diversamente.
Non hai più bisogno di costruirti e di conoscerti guardandoti riflessa negli occhi di qualcun altro.
E però. Com'è diventato tutto difficile.
E no, non è colpa (solamente) degli altri, che non sarebbero alla tua altezza.
Se sei single di ritorno da un lato ti sembra di essere maggiorenne per la prima volta. Specie per chi, come me, a quindici anni ci aveva il fidanzatino che ha mollato per un altro fidanzatino e così via in loop fino ai -enta.
Maggiorenne con uno stipendio, però.
Maggiorenne senza le paturnie sul tuo aspetto fisico. Son bella, non sono bella, sticazzi, sono io.
Maggiorenne con un minimo di coscienza dei propri limiti e di quelli altrui.
Te ne sbatti della morale, ora sai che esistono i giardini segreti.
Te la vedi solo con te stessa.
Tua madre non può più demolirti, ne vedi limiti e debolezze e ti ricorda sempre più tua nonna, le vuoi persino più bene.
E però.
E però, dopo averla abbassata, hai rialzato irrimediabilmente l'asticella dei requisiti minimi che le persone devono possedere per piacerti.
Non hai davvero bisogno di nessuno. E del resto nessuno ha bisogno di te.
Per passare mezza giornata con te e la tua famiglia allargata ci vogliono gli otoprotettori. Per portarvi fuori tutti a cena ci vuole mezzo stipendio.
Nessuno ha intenzione di mettersi con te e di spartire le tue attenzioni e il tuo divano con altre quarantacinque persone. La tua camera da letto alla domenica mattina è come stare in un'aiuola sulla circonvallazione. E comunque sulla tua soleggiata aiuola sulla circonvallazione non intendi invitare chi capita.
Nessuno può sublimare il tuo istinto materno più di così. E parliamone, ne hai per le palle di procurare ulteriori pasti, panni puliti e regali di compleanno. Ne hai per le palle di accoppiare altri calzini, di ricordare altre visite mediche, di aggiungere al tuo tour de force quotidiano qualcun altro di cui prendersi cura. Specie se nel tuo background non si è mai visto qualcuno che si prendesse cura di te: un uomo, un padre. Erano sempre tutti matasse ambulanti di problemi da risolvere. Sempre. Tutti.
Così, finisci, tuo malgrado, di far credere che vuoi sesso e non amore. Oppure che non vuoi nulla, né sesso, né amore, vuoi solo mantenere funzionante il dissuasore mobile che protegge il tuo personalissimo traffico emotivo limitato.
Ma tu non cerchi il sesso.
In tv sembra che le donne siano profferte viventi di sesso, ma poi nella vita, ti giudicano. Tipo che se una donna viene violentata a volte persino i giudici decretano che ci era stata.
Però non cerchi neanche l'amore, come lo avresti cercato a vent'anni. L'amore sono i tuoi figli. I tuoi figli non ti hanno (ancora) fregata, tradita, delusa.
E comunque non sei più libera di spendere il tuo stipendio, né di programmare le vacanze, spesso nemmeno di programmare una sera fuori, né tantomeno di invitare a casa chi vuoi.
Però hai qualcosa da dire. Tanta vita alle spalle, anche se non puoi condividerla tutta.
E sai che il tuo amore non si divide, ma si moltiplica.
E che quello di bello che hai fatto, puoi farlo ancora. Puoi farlo meglio. Puoi farlo diversamente.
Non hai più bisogno di costruirti e di conoscerti guardandoti riflessa negli occhi di qualcun altro.
E però. Com'è diventato tutto difficile.
E no, non è colpa (solamente) degli altri, che non sarebbero alla tua altezza.
Sante parole!! Hai descritto perfettamente quel che penso anch'io :)
RispondiEliminaTutto vero. Maggiorenni per la prima volta, potenzialmente leggere, in realtà ancorate a terra da pesi specifici, quelle piccole persone che danno un senso a tutto. Off topic: un annetto fa mi hai detto che sarebbe andata meglio, e va meglio. I cocci non si sono ricomposti ma hanno trovato un'altra forma, non perfetta direi ma molto efficace. Grazie.
RispondiEliminaAzz, è passato un anno? Mi fa piacere che pian piano i cocci si assemblino. Non saranno mai perfetti, ma non ce n'è bisogno. Credo.
EliminaDifficile anche a cinquanta.......
RispondiEliminaImmagino.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
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RispondiEliminaIeri ho rispolverato anch'io alanis dopo un bel pezzo che non l'ascoltavo.
RispondiEliminaè grande.
Quel disco sono io.
EliminaPosso piangere? Solo un pochino.
RispondiEliminaAscoltavo "You'll learn", ieri sera, tornando a casa, sempre Alanis, forse stesso album, non ricordo. E poi ho letto il tuo bellissimo post.
E' tutto vero.
Io ho un solo figlio e mercoledì prossimo ho l'udienza di separazione.
Sono single, fa strano scriverlo.
Perché quando lo sei a 15-20-25 è diverso.
Ora sono consapevole di me stessa, di cosa voglio, non devo fingere che mi piaccia il fritto misto alla piemontese perché piace a lui.
Non devo proprio fingere nulla.
Ma sai che alle volte al mattino correvo in bagno prima di lui perché non mi vedesse senza trucco?
Dio, è ridicolo.
Hai ragione quando dici "io sono io".
Senza trucco, coi capelli a carciofino del pre-ciclo e lo sguardo incazzoso del primo mattino...
E questo ti deve piacere, non quando ho la piega fatta e i tacchi e si esce a cena. Facile, così.
Mi viene in mente una citazione molto anni 90:
"Tu non sei perfetto, campione.
E ti dirò di più. Nemmeno lei lo è. La cosa importante è se siete perfetti l'uno per l'altra".
Grazie Valentina.
Ahah, anche per me è stata una liberazione ammettere finalmente che preferivo mille volte il mare al fiume, lui c'è rimasto di merda.
EliminaGrazie. Grazie!
RispondiEliminaE' difficile ma bisogna riuscirci, anche sacrificando qualcosina
RispondiEliminaMi guardo bene dai verbi "bisogna" e "sacrificare".
EliminaIn realta', io sono totalmente convinta che l'amore sia "uno scambio di interessi che pone le fondamenta su una serie di compromessi" (che riconoscerai come canzone di JAX). Mo'
EliminaIo sono totalmente convinta che se per caso mi innamorero di qualcuno e vorremo vivere assieme, allora è probabile che divremo accettare dei compromessi. Credo anche che più aumenta la dose di compromessi, meno valga la pena convivere.
EliminaIl sacrificio come stile di vita e come fine ultimo, pur di non essere sola, fa parte di una cultura che non è la mia.
Dipende credo da cosa si intende per compromessi e sacrifici. Uno dei miei compromessi e' stato (ad esempio) venire a Londra. (ma stavamo gia' all'estero e comunque non ero felice dove stavamo). Condivido in toto che ci siamo compromessi e compromessi. Uno che mi tradisce, che mi ha tradito, che mi risponde male, etc etc, lo lancerei senza mezze misure. Io mi riferisco a compromessi che si decidono e vanno bene a tutti e due. Chiamale, se vuoi, flessibilita' =) Mo'
EliminaOppure che non vuoi nulla, né sesso, né amore, vuoi solo mantenere funzionante il dissuasore mobile che protegge il tuo personalissimo traffico emotivo limitato.
RispondiEliminaI luv u.
O forse sono gli uomini che non vogliono me.
EliminaE' difficile...tanto...difficile esserlo e difficile smettere di esserlo...perchè impari a volerti bene e a piacerti sempre e non riesci più a farti andare bene qualcuno solo per non rimanere sola...perchè impari a cavartela in quasi tutte le situazioni e ti rendi conto che non è poi tanto male non avere più camicie aggiuntive da lavare o discussioni infinite da sopportare...perchè impari a goderti i momenti sola con tua figlia e a guardare anche con un po' di compassione le famiglie della domenica, quelle in cui la mamma corre dietro ai figli nel centro commerciale e lui se ne strafregra perchè ascolta la partita alla radio...perchè capisci che se mai ritroverai la condivisione con qualcuno stavolta si fa a modo tuo, stavolta vieni tu prima di tutto il resto, e non ti accontenti più di nulla...ecco, finito il percorso di studio e di presa di coscienza di sè allora puoi dare spazio ancora a qualcuno che dimostra di meritarlo...perchè come diceva Alessia A. ama la te struccata e disordinata e non la bambolina in tiro per la serata...ama la te in pigiama e incazzata, ama la te con il ciclo e la voglia di urlare, ama la te con le infradito e le scarpe da ginnastica, ama la te vera, quella che anche te hai imparato ad amare. Ecco, se trovi qualcuno così c'è spazio per ricominciare, dicendo che forse stavolta andrà meglio...succede, sì, succede, ma ci credi solo quando stai facendo gli scatoloni per ricominciare a lavare altre camicie, che stavolta però hanno la leggerezza della felicità.
RispondiEliminaHo passato l'inferno di una brutta separazione con una bambina che all'epoca aveva tre anni...sono arrivata ad un divorzio tutto sommato tranquillo e pensavo davvero di rimanere sola per sempre...ma poi è arrivato lui, che mi ama come ho descritto sopra...e allora mi sono detta che forse valeva la pena provarci. Come andrà non lo so, ma ora vedo solo una nuova casa e una nuova vita. Di nuovo in due, di nuovo col cuore a metà.
I nostri percorsi sono praticamente uguali: io però ho un maschio e al momento ha 4 anni.
EliminaL'udienza di separazione sarà la settimana prossima.
Anche io non ne potevo più di quelle discussioni infinite, di quel dover essere diversa, di quel sentirmi sbagliata...
E anche io adesso mi stragodo i momenti col mio piccolo, e pure io guardo con un po' di compassione quelle madri che anelano alla perfezione (di cosa poi??) e il marito che nemmeno si degna di raccogliere un calzino...
Non so se mi innamorerò ancora...sono nella fase iniziale e, ovviamente, molto sfiduciata.
Ma sì, gli dovrò piacere per come sono, niente finzione. Perché ora sto davvero bene con me stessa!
Ti abbraccio, Chiara.
Io non vorrei qualcuno a cui mostrare il mio lato peggiore, ma inevitabilmente salta fuori, se mi si frequenta spesso.
EliminaFelice che tu ti stia riprendendo, in bocca al lupo. :)
"Lato peggiore" nel senso che deve accettarmi per come sono, poi se c'ho voglia di farmi la piega, mettermi il tacco e il vestitino ben venga! ;)
EliminaPer il mio ex-marito dovevo avere sempre i capelli lisci (e io sono riccissima!), le unghie curatissime, la cena pronta e il bagno pulito.
Metaforicamente parlando anche io ho finto mi piacesse il fiume anziché il mare...non succederà più!
Come dici in qualche commento più su "rimetterò a posto i cocci", quelli del cuore. Ci proverò. :*
Praticamente Alessia A. abbiamo affrontato lo stesso percorso...almeno inizialmente ovvio, perchè io sono già un passo avanti a te per via del tempo che è passato....inutile dirti che anche io, quando ero nei momenti che stai passando tu, ero sfiduciata, stavo male, mi sentivo una mamma di merda che toglieva la famiglia alla bambina etc etc...sono diventata un fascio di nervi, ho perso chili e il sorriso, mi sembrava di dover scontare una colpa e per questo rifiutavo tutto e tutti e pensavo solo a mia figlia...mi sono rimessa in piedi da sola come da sola sono finita in fondo al pozzo....e se prima ero forte e indipendente ora nemmeno un uragano mi fa spostare....so di aver fatto un buon lavoro quando guardo lei e le vedo la felicità negli occhi per la nuova vita che stiamo iniziando...ora tutto il passato nemmeno lo voglio rammentare, ora guardo solo avanti ... alla mia nuova casa, alla mia nuova vita, ma il "per sempre" non riesco a dirlo più..anche se il mio compagno attuale è l'esatto opposto del precedente ...amo farmi bella per lui quando usciamo, ma lui non guarda il capello perfetto o il tacco...lui guarda me, sempre....e mi ama, sempre....per questo mi sono decisa a dargli fiducia (ma per conquistarla ci ha messo quasi tre anni, ostinato come un mulo)...ora Alessia A. ti sembra impossibile e lo dico con cognizione di causa, ma fidati che poi riprenderai a sorridere.
EliminaGrazie del tuo messaggio Chiara, grazie davvero.
RispondiEliminaE' tutto uguale a ciò che scrivi (perdere peso, sentirsi madre di emme, rifiutare tutto...).
Però anche io adesso inizio a vedere un piccolo spiraglio, una piccola porta socchiusa da cui filtra una luce fioca.
E voglio aprirla questa porta. Spalancarla.
e non spostarmi nemmeno con l'uragano, come hai detto tu!
Mio figlio adesso è sereno, non sente più litigi, malumori e stress...
Lui ed io siamo stati una settimana in vacanza assieme, è stata una delle più belle vacanze della mia vita.
Lui ed io, senza chiedere niente a nessuno, coi nostri ritmi e i nostri sorrisi appena ci svegliavamo la mattina, nel lettone, e ci guardavamo mezzi addormentati.
Il mio ex-marito è molto bravo a farmi provare sensi di colpa.
Tipo che non l'ha visto per 10 gg., l'ha tenuto una sera e mi ha fatto sentire madre di emme perché, quella sera, sono andata a suonare alla scuola di musica.
Non so il tuo, ma il mio ex ha una visione un po' primitiva della donna...
Donna anni 50, per capirci. Non esiste che esci con le amiche (ma persino se andavo al cine con mia madre si inalberava), che vai a prendere aperitivo con colleghi, che frequenti la scuola di musica o un corso di pilates, che prendi la macchina per andare a fare un giro all'outlet...
No, tu devi avere bisogno solo di lui, altri bisogni zero, fiducia zero, battutine (pesanti) a raffica...
Se mi metto a raccontare cosa ho accettato per amore la Vale mi banna! :)
Gioia mia, è tutto vero quello che dici. Ma è vero anche che lasciarsi aperta l'idea di ritrovare e riprovare, e nessuno dice che vi ritroviate oggi o domani,e neanche che il sesso era, non serva, amore ci serva più, o meno del sesso, insomma, prenderla con la leggerezza che il lavoro, la singletudine e le figlie ti consentono, fa. voglio dire che è vero, l' idea di prendersi un' altra persona da accudire anche no, grazie. Ma l'idea che ci si accudisce a vicenda non escluderla a priori.
RispondiEliminache accidenti sto a scrivere anyway
RispondiEliminaCerto è che l'essersi dei maschi — un ahimè — s'è proprio una minuscola vita da coglioni
RispondiEliminaNon volevo dire questo.
EliminaSpecie se nel tuo background non si è mai visto qualcuno che si prendesse cura di te: un uomo, un padre. Erano sempre tutti matasse ambulanti di problemi da risolvere. Sempre. Tutti.
RispondiEliminaecco.
ma davvero nel 2015 ci sono ancora donne che stirano le camicie del partner? non va, non va...
RispondiEliminaè il default setting, secondo me moltissimi uomini se lo aspettano e basta
EliminaMolto meglio farne a meno, degli uomini. A meno che non arrivi LUI, ma non è mica facile vista la gente che c'è in giro. Baci and good luck!
RispondiElimina