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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Freelance vs dipendenti: che guerra è?

Delle volte leggo i blog dei freelance e ho la sensazione che si sentano, vi sentiate, molto contrapposti a noi dipendenti (o collaboratori, o precari vari). Non sempre eh: leggo anche gente che fa belle cose e non si chiede che cosa stiano facendo in quel momento i compagni dipendenti. Però spesso colgo toni un po' acidi, frasi come che se noi dipendenti ci lamentiamo al rientro dalle ferie, è perché abbiamo sbagliato lavoro, o che cosa ci crediamo, non abbiamo il posto fisso neanche noi, le aziende falliscono eccome (vero).

Single con figli, com'è difficile

E insomma, diciamocelo chiaramente che essere single di ritorno, a più di trent'anni, specie con un tot di figli, presenta diverse controindicazioni, soprattutto per gli altri. Se sei single di ritorno da un lato ti sembra di essere maggiorenne per la prima volta. Specie per chi, come me, a quindici anni ci aveva il fidanzatino che ha mollato per un altro fidanzatino e così via in loop fino ai -enta. Maggiorenne con uno stipendio, però.

Scusate, sono monotasking

Scusate, sono monotasking. Non riesco a fare più di una cosa alla volta, però sono in grado di fare una cosa alla volta per molte ore di seguito, sono una resistente (no facile ironia, please). Non riesco ad ascoltare più di una persona alla volta, e quando vado in overload non ascolto più nessuno. Però fingo bene.

Gita al Conero

Non ricordo se vi ho detto qualcosa delle nostre due settimane sul Conero (o meglio, io mi sono fatta solo una settimana e un weekend lungo, le bimbe due settimane intere). Se state al nord o al centro, lato Adriatico, forse il Conero è il posto più bello e vicino dove andare al mare. Io ero già stata, ma in occasione di brevi viaggi.

L'Aquila e poi

Con Barbara e Fausto ci siamo incontrati in una lugubre L'Aquila un mezzogiorno di agosto, ma i loro occhi, a differenza dei miei a di quelli attoniti delle bambine, non vedevano solo i palazzi sventrati e la sfilata di impalcature; i loro occhi ricordavano la vita su quei corsi e scorgevano sprazzi di ricostruzione.

Perché non ho la tv (e penso che i bambini dovrebbero starci lontani)

Fino a otto anni fa, se c’era un appuntamento che non mi perdevo, era quello settimanale con la mia serie televisiva preferita. Ci sono stati anni e anni di cartoni animati (impazzivo per Hello Spank e per la bambina che aveva perso il padre), ci sono stati Beautiful e i Simpson dopo pranzo, per ultime ci sono state le serate con le patatine di fronte ai Cesaroni. Ho sempre preferito le storie che mi sapevano tenere allacciata fino alla puntata seguente, i film invece sono procrastinabili, terminando in meno di due ore, facciamo un’altra volta va’ che ci ho sonno. Io ho un problema con tutto ciò che è procrastinabile. Comunque, io alla tv ci guardavo.