In compenso le mie figlie stanno diventando la definizione vivente di “malmostoso”, una in particolare, ma non la nominerò.
Ogni giorno, quando torno a casa, vengo salutata con un cordiale "sgrunt" e mi viene riferito che ha menato almeno una delle sue sorelle. Ieri ne ha morsicata una. Morsicata, capito? Quei tre anni in cui le bimbe non dormivano mai contemporaneamente in fondo sono stati anche belli, visti i tempi bui in arrivo.
A sua discolpa devo dire che a volte fa i compiti per tutte.
Questa mattina, quel dolce cucciolo, s’è rifiutata di fare colazione perché la nostra compagnia non le dava gioia. Alle 7.30 ha annunciato che sarebbe uscita ad aspettare il pulmino. Dalla cucina le ho urlato che non poteva aspettare mezz’ora in strada, che trovasse qualcosa da fare dentro casa. Dopo qualche secondo, mentre addentavo il mio toast (alla cieca, perché di prima mattina non metto mai gli occhiali e oltrepassati i -4 gradi, sarebbe ora che prendessi atto del fatto che non vedo una fava e che diventerò cieca come mia nonna), sento un clacson suonare vigorosamente. Mi alzo di scatto col cuore in gola, sto per lanciarmi in strada urlando il nome della bambina, quando la ritrovo beffarda sul divano: “Mi avevi detto di non uscire, sono una ragazza ubbidiente”.
E insomma, questo è quello che trovo la sera a casa, anche dopo quelle giornate che mi piacerebbe stendermi sul divano in silenzio, dopo aver partecipato attivamente, per tutto il giorno, alla fiera del cagacazzo.
Ieri faccio per riportare mia madre a casa, la quale chissà perché, ultimamente non desidera rimanere un minuto di più con le bimbe, apro la portiera dell’auto, lancio la borsa sui sedili dietro e vi ritrovo la gatta, che non ha intenzione di tornare a casa, neanche lei.
Io, mia madre e la gatta stiamo pensando di lasciare la casa alle bimbe e di trasferirci in macchina.
Se non che, mentre appunto porto a casa mia madre, passa un camion pieno di letame, che perde pezzi a destra e a manca sulla strada. Sento “stonf” e una palla marrone si stampa sul mio parabrezza. Un avvertimento, tipo.
Ogni giorno, quando torno a casa, vengo salutata con un cordiale "sgrunt" e mi viene riferito che ha menato almeno una delle sue sorelle. Ieri ne ha morsicata una. Morsicata, capito? Quei tre anni in cui le bimbe non dormivano mai contemporaneamente in fondo sono stati anche belli, visti i tempi bui in arrivo.
A sua discolpa devo dire che a volte fa i compiti per tutte.
Questa mattina, quel dolce cucciolo, s’è rifiutata di fare colazione perché la nostra compagnia non le dava gioia. Alle 7.30 ha annunciato che sarebbe uscita ad aspettare il pulmino. Dalla cucina le ho urlato che non poteva aspettare mezz’ora in strada, che trovasse qualcosa da fare dentro casa. Dopo qualche secondo, mentre addentavo il mio toast (alla cieca, perché di prima mattina non metto mai gli occhiali e oltrepassati i -4 gradi, sarebbe ora che prendessi atto del fatto che non vedo una fava e che diventerò cieca come mia nonna), sento un clacson suonare vigorosamente. Mi alzo di scatto col cuore in gola, sto per lanciarmi in strada urlando il nome della bambina, quando la ritrovo beffarda sul divano: “Mi avevi detto di non uscire, sono una ragazza ubbidiente”.
E insomma, questo è quello che trovo la sera a casa, anche dopo quelle giornate che mi piacerebbe stendermi sul divano in silenzio, dopo aver partecipato attivamente, per tutto il giorno, alla fiera del cagacazzo.
Ieri faccio per riportare mia madre a casa, la quale chissà perché, ultimamente non desidera rimanere un minuto di più con le bimbe, apro la portiera dell’auto, lancio la borsa sui sedili dietro e vi ritrovo la gatta, che non ha intenzione di tornare a casa, neanche lei.
Io, mia madre e la gatta stiamo pensando di lasciare la casa alle bimbe e di trasferirci in macchina.
Se non che, mentre appunto porto a casa mia madre, passa un camion pieno di letame, che perde pezzi a destra e a manca sulla strada. Sento “stonf” e una palla marrone si stampa sul mio parabrezza. Un avvertimento, tipo.
Che ridere!!! Non so perchè ma sono riuscita a visualizzare il tutto, a partire dalla bambina storta ed oppositiva che litiga con le sorelle e fa sgrunt ad ogni domanda, alla stanchezza serale, alla situazione in macchina un po' fantozziana...
RispondiEliminaCome ti capisco...oh come ti capisco!!!
Quindi le notti in bianco che ANCORA ci capita di passare sono niente rispetto a quello che ci attende?
RispondiEliminaBene...
No dai le notti in bianco finora sono state il peggio. Quando diventano adolescenti vere però mi riservo di dirti che le notti in bianco erano meglio.
Eliminabuaaaaaaaaaaaa la mia è così già a quattro anni aiutoooooooooooooo e io vivo attanagliata dai sensi di colpa per quanto le urlo dietro quando mi parte l'embolo oltrepassata la soglia della pazienza!! sighsigh
RispondiEliminaCerca di non farti partire l'embolo. So che è difficile ma ti migliora la vita. Lo zen è la via :)))
Eliminaci provo ogni giorno giuro....e quando ci riesco sto di un bene :)) .
Eliminaieri mi ha detto : mamma, voglio tornare a quand'ero piccola ed ero brava e non facevo i capricci......ecco mi sono sciolta
So che lo sai già e che comunque ci ha già pensato la palla marrone a farti cambiare idea, ma dormire in macchina potrebbe snervarti di più di tua figlia!
RispondiEliminaEh lo so, io non posso fare a meno di dormite diagonali nel letto doppio. In macchina a dire il vero non ci dormirei mai.
EliminaL'immagine più bella del post - per me - è la gatta che vuole andare via di casa. Credo che lo vogliano anche i miei due, quando il "non peloso" duenne di casa li rincorre urlando "CALEZZA???"
RispondiEliminaPoveri.
EliminaDicono che porti fortuna... fortuna che non l'hai presa in faccia, per l'appunto!
RispondiEliminacome rispose - a chi gli diceva "porta fortuna" - il mio collega di studi Fabio dopo aver acciaccato una merda la mattina del test di ammissione appena davanti alla facoltà ... "...figurati la sfiga".
EliminaEcco.
EliminaCome macchina hai la HR-V? Una delle mie preferite!
RispondiEliminaL'avvertimento non è da sottovalutare :)
Propongo di lasciare la casa alla gatta, le bimbe nel pulmino e voi due in macchina.
Confermo, Honda, almeno lei, non tradisce mai.
EliminaLa honda è eredità fel mio ex e io la odio abbastanza: troppo larga, solo 4 posti, consuma tantino, l'impianto a gas mi abbandona periodicamente.
EliminaVeramente solo 4? Ci sono stata 2 minuti da passeggera e non ci ho fatto caso, ma la proprietaria ne era soddisfatta. Eppure è veramente larga, credevo avesse di scomodo le 3 porte semmai.
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Eliminasgrunt!
RispondiEliminaho avuto per casa tre adolescenti in contemporanea (...anche io due gemelli, maschio e femmina, venuti dopo la primogenita) . Che bello quando arrivavano in cucina per colazione e ringhiavano.......
RispondiEliminala soluzione di lasciar loro la casa la trovo davvero ottima!
con... TANTA SOLIDARIETA'.....Emanuela
secondo me porta fortuna!
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