Cari tutti,
uno tra i miei problemi principali è che ho troppi libri sul comodino, tra gli elastici per capelli e i peli di gatto. È frustrante. Nella vita vorrei solo leggere e invece vado avanti piano piano, addormentandomi ogni sera dopo cinque o sei pagine.
I libri sono la mia decompressione. Un buon libro è un motivo sufficiente per rivalutare una pessima giornata. Che cosa ve lo dico a fare, lo sapete perfettamente, perché siete lettori forti e acuti, e infatti non ho capito perché leggete anche il mio blog. ;)
Oggi vi racconto quali libri ho sul comodino: naturalmente non ho un blog per scrivere in maniera unilaterale, come se fosse un magazine, dunque qualora voleste dirmi che libri avete sul comodino, mi interesserebbe.
I primi due libri sono di due autrici che hanno anche blog che leggo con piacere (certamente tra i miei preferiti). Secondo me non capita spesso che i blogger funzionino bene sulla carta e i giornalisti/autori funzionino bene sui blog: i blogger hanno un background che si avvicina a quello dei social media blabla e a mio avviso, quando si cimentano nella prova della scrittura “lunga” a volte replicano i blog in maniera spenta; mentre agli autori che si cimentano nel web a volte sfuggono dinamiche tipiche del web, come la simpatia (e la sincerità e il non prendersi sul serio).
Invece Paola Maraone è una brava giornalista e una brava blogger (su Ero una brava mamma prima di avere figli): la sua scrittura è impeccabile ma informale, cioè, fa ridere davvero, e io vi assicuro che non sono tipa da risata forzata, e inoltre, mi pare che per certi versi mi assomigli abbastanza, quindi è figa :). Per questo sul comodino ho il suo ultimo libro, “Straziami ma di tofu saziami” (scritto con Paola La Rosa). Procedo a rilento per via del fatto che la stanchezza non mi lascia mai tregua epperò mi incuriosisce perché parla di lei che diventa vegana per star dietro a un tipo super-eroe salva-animali, e mi incuriosisce sapere che conclusioni traggono le autrici, sulla possibilità di essere davvero coerenti, pur intrappolati nella catena di consumo che è la nostra vita, senza cadere nel grottesco; e sulla sostenibilità, per una persona, della ricorsa di un ideale che forse non è davvero il suo.
Poi c’ Annamaria Testa, copywriter e blogger su Nuovo e Utile. Se vi interessa il tema della creatività e non solo, seguitela perché non sbaglia un articolo. Sul comodino ho uno dei suoi libri cult, "La parola immaginata": non l’ho ancora cominciato ma sono certa che ci saranno molti spunti per chi, come me, maneggia le parole molto più di otto ore al giorno.
Ho terminato ieri, in treno, Ghiaccio-nove di Vonnegut. E' stato pazzesco, peccato solo che accanto avevo due tipe che ascoltavano in vivavoce gli 883. Ho detto tanto volte che dovreste leggerlo e mi sono stati obiettati comprensibilissimi “non mi piace”. Spezzo solo un’altra lancia a favore del mio guru di vita: lo stile è particolare, le metafore sono sui generis, ammetto che può non piacere, MA non ditemi che è fantascienza, vi prego, sennò significa che sia io che lui siamo pazzi. Parla di nient’altro che della realtà, e io la vedo più o meno come lui.
Infine, non so se sapete che sono un’utente bulimica della biblioteca comunale. Vado, restituisco, dico non prendo nulla perché ho già troppe robe sul comodino, mi trattengo dal giro sugli scaffali, ma irrimediabilmente afferro qualcosa, pur senza aver fatto tour approfonditi. Ultimamente mi è venuta la paglia dei fumetti, ovvero, immagino continuamente la mia vita a fumetti ma purtroppo non posso dirmi un'esperta del genere, a parte qualche lontana incursione in Dylan Dog, Topolino e i meravigliosi Peanuts. Sono cresciuta circondata da Tex e canne da pesca, ma non mi sono mai messa nello state of mind di considerare un fumetto alla stregua di un romanzo. Ora però vorrei farlo. Ho preso in biblioteca Vincent, la storia di Van Gogh a fumetti, Bao edizioni. Mia figlia me l'ha già requisito. Accetto suggerimenti, sono una profana.
uno tra i miei problemi principali è che ho troppi libri sul comodino, tra gli elastici per capelli e i peli di gatto. È frustrante. Nella vita vorrei solo leggere e invece vado avanti piano piano, addormentandomi ogni sera dopo cinque o sei pagine.
I libri sono la mia decompressione. Un buon libro è un motivo sufficiente per rivalutare una pessima giornata. Che cosa ve lo dico a fare, lo sapete perfettamente, perché siete lettori forti e acuti, e infatti non ho capito perché leggete anche il mio blog. ;)
Oggi vi racconto quali libri ho sul comodino: naturalmente non ho un blog per scrivere in maniera unilaterale, come se fosse un magazine, dunque qualora voleste dirmi che libri avete sul comodino, mi interesserebbe.
I primi due libri sono di due autrici che hanno anche blog che leggo con piacere (certamente tra i miei preferiti). Secondo me non capita spesso che i blogger funzionino bene sulla carta e i giornalisti/autori funzionino bene sui blog: i blogger hanno un background che si avvicina a quello dei social media blabla e a mio avviso, quando si cimentano nella prova della scrittura “lunga” a volte replicano i blog in maniera spenta; mentre agli autori che si cimentano nel web a volte sfuggono dinamiche tipiche del web, come la simpatia (e la sincerità e il non prendersi sul serio).
Invece Paola Maraone è una brava giornalista e una brava blogger (su Ero una brava mamma prima di avere figli): la sua scrittura è impeccabile ma informale, cioè, fa ridere davvero, e io vi assicuro che non sono tipa da risata forzata, e inoltre, mi pare che per certi versi mi assomigli abbastanza, quindi è figa :). Per questo sul comodino ho il suo ultimo libro, “Straziami ma di tofu saziami” (scritto con Paola La Rosa). Procedo a rilento per via del fatto che la stanchezza non mi lascia mai tregua epperò mi incuriosisce perché parla di lei che diventa vegana per star dietro a un tipo super-eroe salva-animali, e mi incuriosisce sapere che conclusioni traggono le autrici, sulla possibilità di essere davvero coerenti, pur intrappolati nella catena di consumo che è la nostra vita, senza cadere nel grottesco; e sulla sostenibilità, per una persona, della ricorsa di un ideale che forse non è davvero il suo.
Poi c’ Annamaria Testa, copywriter e blogger su Nuovo e Utile. Se vi interessa il tema della creatività e non solo, seguitela perché non sbaglia un articolo. Sul comodino ho uno dei suoi libri cult, "La parola immaginata": non l’ho ancora cominciato ma sono certa che ci saranno molti spunti per chi, come me, maneggia le parole molto più di otto ore al giorno.
Ho terminato ieri, in treno, Ghiaccio-nove di Vonnegut. E' stato pazzesco, peccato solo che accanto avevo due tipe che ascoltavano in vivavoce gli 883. Ho detto tanto volte che dovreste leggerlo e mi sono stati obiettati comprensibilissimi “non mi piace”. Spezzo solo un’altra lancia a favore del mio guru di vita: lo stile è particolare, le metafore sono sui generis, ammetto che può non piacere, MA non ditemi che è fantascienza, vi prego, sennò significa che sia io che lui siamo pazzi. Parla di nient’altro che della realtà, e io la vedo più o meno come lui.
Infine, non so se sapete che sono un’utente bulimica della biblioteca comunale. Vado, restituisco, dico non prendo nulla perché ho già troppe robe sul comodino, mi trattengo dal giro sugli scaffali, ma irrimediabilmente afferro qualcosa, pur senza aver fatto tour approfonditi. Ultimamente mi è venuta la paglia dei fumetti, ovvero, immagino continuamente la mia vita a fumetti ma purtroppo non posso dirmi un'esperta del genere, a parte qualche lontana incursione in Dylan Dog, Topolino e i meravigliosi Peanuts. Sono cresciuta circondata da Tex e canne da pesca, ma non mi sono mai messa nello state of mind di considerare un fumetto alla stregua di un romanzo. Ora però vorrei farlo. Ho preso in biblioteca Vincent, la storia di Van Gogh a fumetti, Bao edizioni. Mia figlia me l'ha già requisito. Accetto suggerimenti, sono una profana.
Ciao Polly, sul mio tavolino giacciono: "Mamma che fatica?! Come vivere la materinità senza troppe complicazioni" di Federica Schiavon, del 2005, ma sempre attuale: leggero, scorrevole, ma comunque non banale; il "tuo" Steinbeck, con "Furore", molto crudo, ma epico; credo che prima o poi lo finirò. "Guerra e Pace, ovviamente; mai iniziato, ma bisogna; tra poco prendo l'ebook della casalinga ideale: http://www.lacasalingaideale.it/ebook-libro/ ; "Un'estate fa" di Camilla Baresani; "Vita" di Melania Mazzucco...e mille altri... Giulia (Parma).
RispondiEliminaUn Ps in merito al veganismo: ne parlavamo con un'amica settimana scorsa: in una società caratterizzata dall'l'industria alimentare, vale la pena essere vegani? Dal punto di vista etico la critica sociale secondo noi è più efficace se passa dall'agricoltura biologica piuttosto che dal veganismo (per esempio tenendo le galline e trattandole "umanamente" piuttosto che mangiando insalata in busta). Chiaramente è un'opinione. Baci
Ciao! Furore ni ha fatto impazzire però non è certo il suo romanzo più leggero :). Ti consiglio di proseguire con Steinbeck perché secondo me è uno tra i migliori se non IL migliore.
EliminaRiguardo al veganesimo, non so bene che cosa risponderti. Nel senso che io ho introdotto pasti vegani pperché sto cercando di scoprire quali cibi sballano gli IgE a mia figlia dunque ho pensato di prestare più attenzione a quello che mangiamo. Invece mi sto chiedendo da anni quale sia un modo sensato per criticare il sistema.Non so ancora.
Sul mio comodino che non ho, perché al suo posto ho una pila di 40 Vanity Fair del 2008, anno in cui sono diventata mamma per la seconda volta ed ho disdetto l'abbonamento, ma ho lasciato lì le copie a fungere da appoggiatutto, giacciono inermi "La ladra della primavera" di M.Fiorato, "Libertà"di J.Franzen che mi ha fatto innamorare con "Le correzioni" ma con questo non vado oltre pag.50, e "La verità vi spiego sull'amore" dall'omonimo blog di Enrica Tesio, che adoro ma avendo letto tutti i suoi post, il libro ne è la somma.
RispondiEliminaPoi arriva sera...un tempo leggevo dalle 5 alle 50 pagine a seconda del sonno, e adesso maledetti smartphone, tablet e social, scorro Facebook, guardo un po' di Instagram, pinno due o tre cose su Pinterest...ed è subito sonno, mannaggia.
Mannaggia sto smartphone, fotte un po' anche a me.
EliminaAh, scusa...doppio "sto sto" nel titolo ;)
RispondiEliminaAwwww. Grazie. Non ho ancora avuto il tempo di correggere...accedo al mio blog quasi solo dal cellulare e il backend di blogger da cellulare è un incubo vero.
EliminaAh, dimenticavo: ho ordinato "Le regole" di Ellen Fein e Sherrie Schneider (ammazzatemi!!!), perchè una mia amica nel lontano 2005 mi regalò "le regole 2", sostenendo che non potevo assolutamente farne a meno e, ripescato tra i buoni propositi di inizio anno, ho ritenuto opportuno procurarmi anche il primo ;);) Giulia
RispondiEliminaNon conobbi. Mi informerò.
EliminaVonnegut è un figo della madonna. Ghiaccio nove e Mattatoio 5 spaccano,
RispondiEliminainvece ho letto madre notte e non mi è piaciuto niente. sembra scritto da un altro, o da vonnegut mentre ascolta gli 883 in vivavoce.
Dio la benedica mrs rosewater + La colazione dei campioni sono il top, se ti piace il suo stile. Bellissimi. alla fine del secondo ho pianto. Ed io non piango mai.
Sul comodino ho La scopa del sistema, è bello, Wallace ne sa più di tutti, dovresti leggerlo, se non l'hai già fatto.
C'è l'eleganza del riccio, che credo non inizierò mai, e Castaneda.
Ho finito.
Letti tutti i libri di vonnegut che citi, confermo che sono spaziali.
EliminaL'eleganza del riccio fa cagare ;), se ti interessa anni fa scrissi qui che cosa ne pensavo. Cerca nel motorino di ricerca qui a dx.
Wallace boh. Ho letto due libri. Quello della crociera è molto divertente. La ragazza dai capelli strani l'ho trovatoin alcuni punti forzatamente volgare e ho abbandonato l'autore. Ma se mi dici che non avrei dovuto farlo gli do un'altra chance.
Quando avrai moooolto tempo libero (ose mai succederà) corri in biblio e prendi Infinite Jest,
Eliminapreparati alle note delle note.
Malato.
Eccezionale.
Fratello, son mille pagine.
EliminaPer le graphic novel i grandi classici sono Persepolis di Marjane Satrapi, Pyongyang di Guy Delisle, Maus di Art Spiegelman e V for Vendetta di Alan Moore ;)
RispondiEliminaSegno, grazie.
Eliminasono sul comodino perchè sono sono tra i libri della vita.
RispondiEliminaLi ho qui ( anche se non ho un comodino, ma un vecchio " como'..).
Il sole dei morenti, di J. C.Jzzo.
Il grande Meaulnes, di A. Fournier..
Sono due libri che consiglierei per tutta la vita a tutti. Per me sono I LIBRI. Emanuela
Non conosco, cerco le recensioni :)
Eliminamadò, che belle le graphic novel... "Vincent" mi manca, però! Ti piacciono i Nirvana? C'è "Nevermind" di Tuono Pettinato, un fumettista italiano molto bravo: per chi ha amato il grunge e Kurt Cobain, è veramente un tuffo al cuore! La "mia" graphic novel del cuore, comunque, a parte Persepolis che ti hanno già citato, è Blankets di Craig Thompson... Blankets è lungo, ti serve un bel viaggio in treno di quelli corposi per leggertelo (possibilmente senza fan degli 883 vicino) ma prepara gli occhiali da sole, perchè è bello da commuoversi :)
RispondiEliminaNevermind l'ho sfogliato molte volte in libreria, diciamo che alla fine l'ho letto. Mi scoccia solo che costano 15 euro e durano un'ora :(
EliminaLeggo il tuo blog da un po' di tempo, ma è la prima volta che commento, quindi per prima cosa ti spettano dei complimenti: sei una scrittrice e una donna di una sensibilità fuori dal comune, dallo stile incisivo e diretto. Anche se ho solo 16 anni e vengo da un contesto sociale completamente diverso dal tuo, riesco a immedesimarmi nella tua vita quasi la vivessi io, tanto la descrivi precisamente. Perdona la filippica ;-) Non ho libri sul comodino, ma... una libreria ebook che aspetta di essere letta, il mio grande cruccio! Attualmente, finita La tregua di Levi, mi sono buttata su Una vita di Svevo... pesantuccio, ma vedremo leggendo :) E poi, mi aspetta innanzitutto Controcorrente di Huysmans (che deve essere spettacolare) e tanti altri... devo decidere da dove cominciare a smaltire ;) Penso che mi terrò più leggera con il terzo della serie del commissario Wallander. Perdona il poema, ma quando parlo di me non smetterei più, almeno sul web :) Ancora complimenti per il blog!
RispondiEliminaBravissima, ottime letture. Ti segnalo una cosa che avrei voluto leggere prima, è una specie di introduzione alla filosofia classica: Etica per un figlio di Savater.
EliminaNe sto leggendo anch'io uno di Vonnegut (che però non è un libro, è l'ultima raccolta di discorsi appena uscita per minimum fax, si chiama "Quando siete felici fateci caso"), e sto leggendo anche "Me parlare bello un giorno" di Sedaris che ti consiglio molto.
RispondiEliminaP.S. Leggiamo il tuo blog perché siamo lettori forti e acuti e qualora tu decidessi di scrivere anche un libro lo compreremmo, pensa! :)
EliminaAle TVB!
Eliminai miei primi libri dell'anno, molto amati, sono stati Americanah, di Chimamanda Ngozi Adichie (anche Metà di un sole giallo, una storia d'amore ambientata nella Nigeria della guerra del Biafra merita di essere letto) e Os transparentes di Ondjaki (ma vedo non tradotto in italiano purtroppo, o non ancora perlomeno). Ora sto leggendo Ghana Must Go, di Taye Selasi: insomma, ho la fissa della letteratura africana contemporanea. Americanh merita di essere letto, comunque.
RispondiEliminaroberta
In effetti me l'hanno detto. Segno.
EliminaAnnamaria Testa carino, ma non illuminante.
RispondiEliminaTemevo ;)
EliminaPer le graphicnovelz ti consiglio quelle che per me durante l'adolescenza e anche oltre sono state illuminanti: Sandman e poi tutti i librini illustrati di Gaiman e McKean.
RispondiEliminaSul comodino c'è la sveglia, c'è Drobo e una lampada ikea non attaccata alla presa. Quindi inutile. Dentro al comodino le mutande.
I libri sono sulla libreria. Oppure in bagno.
Ho finito di leggere qualche giorno fa Galveston di Nic Pizzolatto (l'autore di True Detective). Non è il mio genere, ma il romanzo scorre veloce come un film.
E poi appena prima avevo letto Il corpo non dimentica di V. Bellocchio. A tratti molto bello. A tratti di un presuntuoso da far paura. Poi ho letto chi fosse l'autrice e ho pensato Ah vabbè... la solita storia dei privilegiati.
E prima ancora avevo letto L'ultimo dio di Emidio Clementi. Che forse ti avevo consigliato. Emidio Clementi spacca. Come sempre.
Scusa se scrivo ancora ma non si può eliminare sta roba che devo dire sempre che non sono un robot? Cioè sembro un robot? Forse sono un clone.
RispondiEliminaNon ci sono i captcha, dove li vedi?
EliminaTi faccio però presente che a google non piaci perché quando mi scrivi mi dà spesso avvertimenti strani...non so perché però.
ogni volta che commento devo inserire i caz**ocaptcha. So di non piacere a gugol. è reciproco. The dark side of google.
RispondiEliminaciao cara. grazie per la citazione. ti dico come sto messa: me ne sono accorta solo ora. un bacio. dio ti benedica.
RispondiEliminaio ti ripropongo la quadrilogia della Ferrante (vorrei tanto leggere la tua opinione) che mi snobbasti a suo tempo e per i fumetti Gipi LMVDM. ciao LIG
RispondiEliminaPrima o poi leggerò. Non so, i libri si palesano al momento giusto e lei non s 'è palesata. ;)
EliminaMi vergogno quasi per la lentezza con cui porto a termine le mie letture.
RispondiEliminaNon ho comodino accanto al letto, ma sulle mio comodino virtuale attualmente trovani una mole imbatazzante di libri iniziati e mai terminati.
Cominciando dall' ultimo :
Vittorio Zucconi, Gli spiriti non dimenticano. Non è roba spiritista ma un saggio storico sugli indiani Sioux e la vita di Cavallo Pazzo. Interessante e molto ben scritto e scorrevole, eppure, mi cala la palpebra.
Morte in mare aperto di Camilleri. Letto prima pagina poiché smarrito in qualche borsa. Ritrovato qualche settimana fa, ma siccome ho altre letture in atto...
Sofri, La notte che Pinelli. Iniziato circa un anno fa poi mollato perché non reggevo a livello di stress emotivo... Ehm... Sono un caso disperato.
Ishiguro. Gli incobsolabili. Preso su indicazione di amica intellettuale. Letto un cento pagine poi il rifiuto. Marò, non ci capivo una mazza, e poi lentissimo e di una pesantezza difficilmente eguagliata. La narrazione proprio non si schioda e sembrano tutti personaggi da neuro.
Saramago. Manuale di pittura e calligrafia. Iniziato più o meno un due anni fa. Uno dei pochi libri di Saramago che proprio non mi pigliano... È bello ma decisamente poco scorrevole e non mi ambiento nelle situazioni.
Potrei continuare, ma ti lascio in pace
Del resto, chissà se leggerai il commento a questo vecchio post?
Perdona i refusi numerosi. Scrivo da cellulare e mi risulta difficile scorrere per rileggere i commenti più lunghi. A parte che molti refusi li crea lui, come quel dannatissimo poiché in luogo di poi...
EliminaFumetti:se non l'hai mai fatto leggi Pazienza (qualsiasi cosa)baci!
RispondiEliminaVale/Valeria