Ciao, non ci ho nulla da scrivere, nulla da dire, a volte non provo neanche nulla, la gente mi chiede come sto, e io a rispondere tutto bene non ce la faccio sempre, allora a volte rispondo che sono normalmente in crisi e qualcuno approfondisce no? mi chiede in che senso in crisi, altri mi ignorano, come se avessi risposto tutto bene.
Non ho voglia di uscire, a parte se qualcuno mi tira fuori, che dico di sì perché sennò ho paura di rimanere sola come un cane. Ad aprile c’è Carmen Consoli a Modena, credo, e dovrei andare con una collega, non vedo l’ora, quello sì.
Sono sempre stanca, quello sì.
Mi bruciano sempre gli occhi e si sono fatti piccoli piccoli, quello sì.
Delle volte, poche, provo delle emozioni, delle volte le provo tutte in una volta. Tipo non so, l’altra sera leggevo Gli inquilini, di Malamud. Non sapevo chi fosse: mi è stato regalato, c’era scritto premio Nobel e io coi premi Nobel ci vado d’accordo, però se sono Pulitzer va bene lo stesso. Ma che due coglioni sti americani però eh. A me mi hanno proprio rotto i coglioni, lo abbiamo capito che sono tutti dei fulminati, ora basta scrivere romanzi, Steinbeck è morto, e voialtri che fate gli intellettuali e poi dite no Vonnengut no la fantascienza no, va' va', non avete mica capito niente.
In questo libro comunque c’era qualcosa che mi prendeva, che mi emozionava, anche se la narrazione era un po’ destrutturata (un po’ ma non tanto. Cioè, era destrutturata rispetto al classico impianto cinematografico della letteratura americana, ma non rispetto a che ne so, il Céline di Da un castello all'altro, che lo dice anche il titolo che è un romanzo destrutturato), e, ho scoperto dopo, il finale era pavido.
Però dicevo, qualcosa mi ha emozionato, e ho pensato bello che riesco a provare inquietudine, e anche un po’ di paura pensando alle stanze vuote del palazzo de Gli inquilini, e anche voglia di mettermi a scrivere, ora, subito, un romanzo, come i due protagonisti del libro, e bello che riesco a provare emozione per un amore che leggo soltanto e sì, se provo delle emozioni credo di essere ancora viva, quello sì.
Non ho voglia di uscire, a parte se qualcuno mi tira fuori, che dico di sì perché sennò ho paura di rimanere sola come un cane. Ad aprile c’è Carmen Consoli a Modena, credo, e dovrei andare con una collega, non vedo l’ora, quello sì.
Sono sempre stanca, quello sì.
Mi bruciano sempre gli occhi e si sono fatti piccoli piccoli, quello sì.
Delle volte, poche, provo delle emozioni, delle volte le provo tutte in una volta. Tipo non so, l’altra sera leggevo Gli inquilini, di Malamud. Non sapevo chi fosse: mi è stato regalato, c’era scritto premio Nobel e io coi premi Nobel ci vado d’accordo, però se sono Pulitzer va bene lo stesso. Ma che due coglioni sti americani però eh. A me mi hanno proprio rotto i coglioni, lo abbiamo capito che sono tutti dei fulminati, ora basta scrivere romanzi, Steinbeck è morto, e voialtri che fate gli intellettuali e poi dite no Vonnengut no la fantascienza no, va' va', non avete mica capito niente.
In questo libro comunque c’era qualcosa che mi prendeva, che mi emozionava, anche se la narrazione era un po’ destrutturata (un po’ ma non tanto. Cioè, era destrutturata rispetto al classico impianto cinematografico della letteratura americana, ma non rispetto a che ne so, il Céline di Da un castello all'altro, che lo dice anche il titolo che è un romanzo destrutturato), e, ho scoperto dopo, il finale era pavido.
Però dicevo, qualcosa mi ha emozionato, e ho pensato bello che riesco a provare inquietudine, e anche un po’ di paura pensando alle stanze vuote del palazzo de Gli inquilini, e anche voglia di mettermi a scrivere, ora, subito, un romanzo, come i due protagonisti del libro, e bello che riesco a provare emozione per un amore che leggo soltanto e sì, se provo delle emozioni credo di essere ancora viva, quello sì.
a me mi sa di PMS, no? Mi appunto sul calendario di venire a chiederti come stai tra un paio di settimane?
RispondiEliminaChe poi anche a me sta capitando che tutto ma quasi tutto -o per lo meno le cose più importanti- va maluccio. Non catastrofico, meno male, ma piuttosto male e siamo stanchissimi e nervosissimi e non dormiamo ed è una specie di logorio che si protrae e non ne vediamo la fine. E sento la gente chiedermi come va... e non ne posso più di sentirmi raccontare le piccole medie beghe e manifestare fastidio. Eppure nom mi viene neppure da fingere e mentire, allora forse l'alternativa è scappare o mimetizzarsi contro la tappezzeria e aspettare che giri il vento... Per fortuna che vedo germogliare alcuni semini che ho piantato nei momenti di forza. Allora trovano un senso le stagioni e i cicli della vita, chè non si può essere sempre allegri e spensierati (anche se poi, detto sinceramente, in questo momento di pace e tranquillità, mi dico che fanno due anni e mezzo quasi e sono gli anni della prima infanzia del mio cucciolo e allora lì se ci penso piango di nuovo un pochino e mi sento malissimo. Ma ora asciugo le lacrime e vado a cercare il sole ed aspettare la primavera, che quella sì che in genere ci salva!!)
Però si il romanzo si! Si che lo devi scrivere
un abbraccio, se posso
La primavera fa e io sono certa che se vivessi in un posto caldo sarei più felice.
EliminaIl romanzo era solo per emulare i due protagonisti del libro. Ne ho uno in testa da anni però scrivere è faticosissimo, e poi tutti hanno già detto tutto.
I romanzi servono a questo! (sì, che palle gli americani)
RispondiElimina(scherzo)
Elimina(Perché scherzi?)
Elimina(perché da una parte mi annoiano, si somigliano tutti. Dall'altra, sono dei pilastri della letteratura. Che probabilmente finirò di leggere da vecchio)
EliminaSto passando un periodo molto intenso sia sotto il punto di vista lavorativo che sotto quello personale che mi porta ad avere sbalzi di umore degni della peggiore sindrome premestruale di sempre. All'inizio l'avevo presa male, mi abbrutivo e mi lamentavo in continuazione, poi una persona mi ha fatto notare che la vita è bella perché cambia in continuazione, perché niente è scontato. Ho ancora giornate no (tipo quella di oggi), ma poi penso come te che se sento qualcosa è perché sono viva e allora vado avanti, conscia che arriveranno anche giornate sì.
RispondiEliminaUn abbraccio.
A volte poi basta cogliere la poesia di una piccola cosa bella o regalarsi dieci minuti di sogni a occhi aperti, per stare un po' meglio. Un abbraccio a te.
Eliminamagari è pure vero che, come dici tu...tutti hanno già detto tutto. Secondo me ha già detto tutto Omero e sono passati un pochino di anni.....ma questo è solo il pensiero di una vecchia rinco ....
RispondiEliminaSai però che cosa fa la differenza? Il MODO in cui si scrive e, per modo, non intendo certo la forma. E se tutti hanno già detto tutto è perchè, in fondo, tutto è molto semplice.
Cambia però l'occhio di fronte a questa " semplicità". Cambia la pancia, la testa, il cuore, cambiano le percezioni,cambia l'emozione, cambia la mano. cambiamo noi, cambiano i dieci minuti di sogni ad occhi aperti, cambiano le piccole cose, a volte grandi e subito dopo no, ma ancora più importanti.
....Tutto ciò per dirti che..... SCRIVI, ragazza bella! Scrivi, che hai un mondo così grande, dentro ,che NON PUOI ESSERE EGOISTA E TENERTELO PER TE!!!Ed hai parole così belle, per narrarlo,ed hai una tale ironia e lucidità da.....doverlo fare! Regalaci tutto ciò e, soprattutto, regala tutto questo a te stessa. Sfrutta questo tuo grande dono. Emanuela
bocca liberata dalla sua cerniera: sputa fiori e cuori! bello!
RispondiEliminasono sicura che tu troveresti il modo di dire quello che hanno già detto tutti da un punto di vista assolutamente inedito.provaci!!!dai!!!;-)
RispondiEliminasiccome Vonnegut è un fottuto genio nonchè uno dei miei autori preferiti (anche se ora sto leggendo madre notte che, rispetto a mattatoio 5, la colazione dei campioni, ghiaccio nove e perle ai porci, è veramente un libro brutto e spento e non sembra nemmeno scritto da lui), e se tu l'hai letto vuol dire che hai dei buoni gusti, metterò in lista lettura "gli inquilini".
RispondiEliminaDetto ciò, io provo emozioni solo coi libri e le canzoni.
Il resto del tempo sono inemotivo o a-emotivo. Come Josh Hartnett in Slevin.
Adoro Josh Hartnett in Slevin. Mi ci sento un po' anche io.
EliminaSono come Josh Hartnett in Slevin.
EliminaTu adori Josh Hartnett in Slevin.
Che faccio? ti lascio il numero e andiamo a cena fuori? Intimo nero, grazie.
Oddio che emozione questi scambi tra due dei miei preferiti :)
EliminaIntimo nero anche per te Bill Lee, banditi i calzini bianchi di spugna! E poi vabbé sono una darkettona inside, vesto sempre solo di nero.
EliminaPolly nei giorni così non ti resta che farti una maratona di True Detective. Giuro che funziona.
RispondiEliminaScriviamo un romanzo insieme su tutto quello che è stato vià detto? Tipo un bestiario del dejavu... Il titolo potrebbe essere: Tim Burton s'è bruciato il cervello...
RispondiEliminaCi sto. ordinaria follia.
EliminaOk. Da dove cominciamo? Dal classicone spaccamaroni sull'arrivo del messia, the one, eri tu il prescelto. Oppure cominciamo con sta canzone che fa have u got blue eyes have u got dry eyes and I'd never met anyone just like u before...
Eliminadopo aver letto il tuo blog sono corsa a comprare un paio di libri di vonnegut...ma con imbarazzo e senso di inferiorita' sono costretta ad ammettere che non riesco a leggerne piu' di 5 pagine, lo trovo incomprensibile e noioso. dov'e' la chiave? voglio apprezzarlo anch'io!
RispondiEliminaAmmetto che kurt potrebbe non piacere. Ma al di là delle tecniche narrative io vado pazza per tutto il suo, come chiamarlo, impianto valoriale, che trovo molto compatibile col mio.
Elimina