Mio fratello dice che ultimamente, nella vita, sto perdendo l'aurea da sfigata cronica che mi ha sempre caratterizzato, quella con tre figlie, quella mollata dal compagno, quella con un incisivo inscurito causa schianto contro una porta a vetri, quella che si riconosce dai buchi nelle sopracciglia causa tricotillomania allo stadio avanzato, quella con le scarpe rotte e il maglioncino di H&M, che prega dio di non sudare. Quella con occhiaie atomiche, quella che canta da sola. Dice che forse sono le mie scelte lessicali, che mi penalizzano. Dice che ho cominciato a usare troppe parole inglese pronunciate in romagnolo che fanno un po' wannabe.
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea