Domani mattina vado al mare con le bimbe e vorrei dire che è tutto pronto invece non è pronta una strasega di niente, non ho ancora tirato fuori i vestiti e gli spazzolini.
Mi sono accorta ieri che le mie due scarpe "top" estive, quelle per intenderci che vanno bene in ufficio, ma anche per uscire e sono piatte tipo girare scalza e in più sono di colore neutro e si abbinano a tutto, sono entrambe rotte.
Una volta ho letto che gli indiani in tutta la vita si comprano poche paia di infradito di gomma e dunque da quella volta ho pensato che non mi serve granché, però è inutile, le mie havaianas tarocche che fanno flat flat quando cammini, non sono adatte alla vita che conduco.
In ferie però le posso usare credo nell'80% delle occasioni, quindi poco male. Faccio ferie solo mare e libri e tramonti e mi piacerebbe anche dire silenzio ma no, quello non c'è.
La macchina fotografica è rotta, fortuna che c'è il telefono che fa praticamente tutto, peccato poi la batteria.
Nell'appartamento che ho affittato non c'è internet. Zio cantante non c'è neanche l'acqua potabile, me l'ha detto dopo che ho pagato (il mio collega dice che quando dico zio cantante gli piace, che si sente tipo nello spogliatoio di una partita di calcio).
Poco male.
Il libro del mare è Il maestro e Margherita.
L'anno scorso era La colazione dei campioni e l'anno prima Pastorale americana. Mi pare che sia così, almeno.
Dicono tutti che al mare leggono tantissimi libri ma io no, solo uno, perché sto con le bambine oppure tante volte mi fermo e penso oppure osservo. Osservare mi piace quanto leggere. Scrivere no, è una fatica bestia. Scrivo una parte di quello che osservo perché così poi posso rileggerlo. Fondamentalmente scrivo per leggermi. Mi s'è manifestata una storia fotonica, forse dovrei scriverla.
Ok, domani parto per le vacanze e non c'è nulla di pronto.
Ho invitato mia madre, così la porto un po' fuori. Però c'è una cosa che mi fa particolarmente incazzare di lei, e cioè che io sono minimalista e lei è sovrabbondante.
Il navigatore satellitare l'ho prestato a qualcuno.
Sono stata così previdente che stamattina ho fatto la ceretta.
Sono andata dall'estetista e ed era un po' che non andavo in città, in centro, di mattino presto. C'era odore di caffè e rumore di tazzine. Donne giovani che passeggiavano con la carrozzina e le commesse che aprivano i negozi. E certe signore che conoscono tutte le commesse di tutti i negozi. Qualcuno che lavora in ufficio in centro, la mia città è piena di hipster.
Io credo che un giorno me ne andrò, però a Faenza mi sento davvero molto a casa.
Domani vado e quando torno mi aspetta la gatta più grassa e le piante più rigogliose, perché il mio vicino è così: se avesse solo quarant'anni in meno lo vorrei sposare.
Ho in ufficio ho lasciato tutto sistemato: ogni estate mi stupisco di quanto sono ligia al lavoro, per poi dimenticarmi completamente di tutto il primo sabato di vacanza.
Credo che al mare sono molto me stessa.
Ci si vede.
Mi sono accorta ieri che le mie due scarpe "top" estive, quelle per intenderci che vanno bene in ufficio, ma anche per uscire e sono piatte tipo girare scalza e in più sono di colore neutro e si abbinano a tutto, sono entrambe rotte.
Una volta ho letto che gli indiani in tutta la vita si comprano poche paia di infradito di gomma e dunque da quella volta ho pensato che non mi serve granché, però è inutile, le mie havaianas tarocche che fanno flat flat quando cammini, non sono adatte alla vita che conduco.
In ferie però le posso usare credo nell'80% delle occasioni, quindi poco male. Faccio ferie solo mare e libri e tramonti e mi piacerebbe anche dire silenzio ma no, quello non c'è.
La macchina fotografica è rotta, fortuna che c'è il telefono che fa praticamente tutto, peccato poi la batteria.
Nell'appartamento che ho affittato non c'è internet. Zio cantante non c'è neanche l'acqua potabile, me l'ha detto dopo che ho pagato (il mio collega dice che quando dico zio cantante gli piace, che si sente tipo nello spogliatoio di una partita di calcio).
Poco male.
Il libro del mare è Il maestro e Margherita.
L'anno scorso era La colazione dei campioni e l'anno prima Pastorale americana. Mi pare che sia così, almeno.
Dicono tutti che al mare leggono tantissimi libri ma io no, solo uno, perché sto con le bambine oppure tante volte mi fermo e penso oppure osservo. Osservare mi piace quanto leggere. Scrivere no, è una fatica bestia. Scrivo una parte di quello che osservo perché così poi posso rileggerlo. Fondamentalmente scrivo per leggermi. Mi s'è manifestata una storia fotonica, forse dovrei scriverla.
Ok, domani parto per le vacanze e non c'è nulla di pronto.
Ho invitato mia madre, così la porto un po' fuori. Però c'è una cosa che mi fa particolarmente incazzare di lei, e cioè che io sono minimalista e lei è sovrabbondante.
Il navigatore satellitare l'ho prestato a qualcuno.
Sono stata così previdente che stamattina ho fatto la ceretta.
Sono andata dall'estetista e ed era un po' che non andavo in città, in centro, di mattino presto. C'era odore di caffè e rumore di tazzine. Donne giovani che passeggiavano con la carrozzina e le commesse che aprivano i negozi. E certe signore che conoscono tutte le commesse di tutti i negozi. Qualcuno che lavora in ufficio in centro, la mia città è piena di hipster.
Io credo che un giorno me ne andrò, però a Faenza mi sento davvero molto a casa.
Domani vado e quando torno mi aspetta la gatta più grassa e le piante più rigogliose, perché il mio vicino è così: se avesse solo quarant'anni in meno lo vorrei sposare.
Ho in ufficio ho lasciato tutto sistemato: ogni estate mi stupisco di quanto sono ligia al lavoro, per poi dimenticarmi completamente di tutto il primo sabato di vacanza.
Credo che al mare sono molto me stessa.
Ci si vede.
Ho adorato il Maestro e Margherita. Ma è molto impegnativo a parer mio, ci vuole coraggio a leggerlo sotto l'ombrellone. Buone vacanze!
RispondiEliminaNu, non lo trovo così impegnativo, poi a me piace astrarmi, se sono sotto l'ombrellone ancora di più.
EliminaBuone vacanze e cerca di riposarti per quanto è possibile con le bimbe e si..penso anch'io che al mare siamo più noi stesse o almeno è quello che capita anche a me..
RispondiEliminaMe la sono goduta e mentre facevo la strada del ritorno il primo pensiero è stato: "cosa posso escogitare per vivere senza lavorare tutto il giorno?".
EliminaSi, ma dove vai? In riviera?
RispondiEliminaComunque il Maestro e Margherita non mi è piaciuto... Forse avevo aspettative troppo alte ....
Un abbraccio Polly
Boccadirosa
E' strano questo libro...un po' romanzo dell'800, un po' fantasy, un po' film di Dario Argento, mi piace molto.
EliminaBuone vacanze!!! Beata te (intendo per il vicino così disponibile)!
RispondiEliminaMaira
Quando sono tornata mi attendeva sul mio tavolo una cesta di verdura del suo orto!
Eliminaio una volta sotto l'ombrellone ho trovato una cacca :-(
RispondiEliminaMeno male che il libro (Paperinik) l'avevo lasciato a casa :-)
Allora ho spostato l'ombrellone, vicino a un tipo tutto capelluto e dalla carnagione diafana e lentigginosa, che da lì a qualche anno è diventato mio marito
quindi non è stata proprio una giornata di cacca
i casi della vita :)
Eliminabello il maestro e margherita. ti si addice proprio (come tipo di lettura)
RispondiEliminabuone vacanzeeeeee
Buoneeeee vacanzeeee!
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