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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Status quo: stanchezza cronica

Quando scrivo un post solo per dire "ci sono eh, sono solo stanca", mi sento vagamente monotematica. Vivo nella stanchezza cronica da diversi anni. Stanchezza che poi è anche paura di soffocare, come se le responsabilità mi prendessero per il collo ogni giorno. Ho una voglia disperata di libertà e di leggerezza, però mi fido ciecamente del mio istinto e il mio istinto mi dice di non scappare nella notte senza le bambine, perché è da idioti scappare quando stai raccogliendo anche un po' di frutti del tuo lavoro e per la prima volta nella tua vita stai dicendo "cazzarola, ma allora in fondo sono anche un po' brava".

A questo pensavo

Io e A. siamo andati in fiera il giorno prima, come al solito. Lui il tecnico, io il marketing. Lui ha portato le demo, io le brochure. Se la fiera è tutta finzione, cosce, e gadget, la fiera il giorno prima è tutta verità.

Scene di ordinario disagio

Sono nel bel mezzo del mio melodramma quotidiano. Oggi sono scesa a Faenza per comprarmi delle scarpe perché lunedì devo andare in fiera. Voi sapete naturalmente che a una che è abituata a portare All Star, sono preclusi i tacchi, anche bassi, per un'intera giornata di fiera, così, di botto, senza una preparazione graduale.

15 maggio

Ciao, oggi è il 15 di maggio e me ne ero dimenticata, perché ieri non sono stata in ufficio, ero malata, e ho perso il conto dei giorni. Questa mattina ho aperto Google Now, che è un'app, e non so bene spiegarti che cos'è un app, ecco, è una specie di funzionalità del telefono, ma in realtà non è una funzionalità perché se fosse una funzionalità non sarebbe un'app, però insomma, tu fidati, dicevo, è una specie funzionalità che fa delle cose che normalmente non servono a nulla.

Una mamma normale (più o meno)

Noura credo abbia appena cominciato le superiori. Ha un'aria simpatica, mi saluta sempre, suo fratello minore è in classe con mia figlia. L'aspetto della sua famiglia è quello di una famiglia tradizionalista musulmana.

Un'adolescenza romagnola

L'adolescenza è stato un momento leggermente critico, perché al liceo andava di moda l'omologazione, e io ero diversa. So che fa emo, ma è così, e gli emo non andavano ancora di moda. Per fortuna, dall'università in poi, facevano tutti gli strani e dunque mi trovavo a mio agio. Poi conobbi il Donatore e finalmente al mondo c'era qualcuno con più parenti in galera di me. Mi ricordo quella volta che mio fratello mi accompagnò all'università e aveva un cappello in lana arancione fatto proprio come un imbuto, no scusate, era più una coppetta mestruale, e mi disse (lo so, questa massima l'ho citata e stracitata): La differenza tra noi e gli altri è che gli altri fanno gli strani.