Ho lavorato per alcuni anni in un centro medico e ho conosciuto, a volte, professionisti in gamba, preparati, umani, dediti alla loro missione.
Ciò non toglie che io ultimamente mi stia chiedendo se il medico serve sempre o se i nostri corpi sono ancora qualcosa di piuttosto misterioso.
Il particolare il medico ha meno efficacia se è pubblico e dunque non lo paghiamo direttamente in moneta sonante, ma "solo" indirettamente, come contribuenti.
Dovremmo ricordarlo, quando ci rechiamo in una struttura pubblica. "Buongiorno, mi chiamo Valentina e sono dipendente, quindi anche se volessi non riuscirei a evadere le tasse, e quindi la stipendio, ma eccezionalmente può darmi del tu".
Vi faccio l'esempio dei miei ultimi due disturbi.
Luglio, tossisco come una matta, una sera vado al pronto soccorso, perché il mio medico è in ferie e perché non mi è MAI capitato che la guardia medica si producesse in una diagnosi verosimile.
"Salve, mi ammalo mensilmente e nella fattispecie ho la tosse da quindici giorni. Ho avuto già due broncopolmoniti"
"Ha la febbre?"
"Sì, lo so lo so che per avere la broncopolmonite ci vorrebbe la febbre, ma io vorrei curarmi prima di avere la broncopolmonite, perché vorrei andare in ferie. In definitiva no, non ho la febbre, probabilmente neanche la broncopolmonite, però non sto bene"
"Mah, io non sento rumori nei polmoni, le prescrivo un areosol"
Il giorno dopo mi reco dal sostituto del mio medico di base. Stesso preambolo.
"Mah, io non sento rumori nei polmoni, però ha una bronchite acuta, si pigli degli antibiotici. Se si ammala mensilmente è sfiga".
Dopo gli antibiotici sto bene per un paio di mesi, poi mi torna la tosse, questa volta con la febbre. Vado dal medico di base, che adoro.
"Mah, io non sento rumori nei polmoni"
"Che ti devo dire, ho come un bambino seduto sullo sterno, sto proprio male"
"Ah. Allora vai a fare una rx urgente".
Avevo una bella broncopolmonite. Recentemente sono stata dallo pneumologo (della mutua) per una visita di follow up, il quale mi ha fatto la spirometria tre volte.
"Impossibile" ha commentato osservando il tracciato. "Lei è asmatica? Allergica? Bè, allora prenda l'appuntamento per rifare la spiro. E mangi di più".
Finiti i disturbi polmonari, mi capita questa roba agli occhi che vi dicevo.
Primo medico, primario, ps oculistico: "Il dolore che dici non è compatibile con la diagnosi, santo cielo, forse stai esagerando. Hai solo una lesioncina alla cornea". Già, ma allora perché ho male a entrambi gli occhi?
Settimana successiva, ps oculistico. Il medico non mi rivolge la parola, né ascolta i sintomi. Mi "visita" per sessanta secondi complessivi. "Congiuntivite", sentenzia lapidario.
"Ah. Ma stavo male anche sette giorni fa, ho fatto una cura"
"Era sbagliata"
"Devo tornare per un follow up?"
"No".
Terzo medico, sempre pubblico. Mi visita davvero. Mi tratta gentilmente. Mi rivede per un follow up. Produce un quadro clinico mediamente dettagliato e nessuna diagnosi.
"Non so. Il 30% delle infezioni oculistiche rimane un mistero".
Sarò sfigata. Avrò strane patologie psicosomatiche.
Ma ieri ho preso appuntamento con una costosa oculista privata, che ho trovato brava, gentile, puntuale. Dice che non ho né lesioni, né congiuntivite, né glaucoma pigmentario, né uveite (ipotesi ventilate dal terzo medico), bensì un danneggiamento importante del film lacrimale dovuto a un uso sconsiderato delle lenti: in pratica mi si sono seccati gli occhi.
Non sono particolarmente felice di dover abbandonare le lenti per un bel po', né di dovermi abbonare a gel serali e lacrime artificiali per alcuni mesi, ma almeno non sto per diventare cieca.
E adesso che sono sollevata, posso tornare a occuparmi di cose futili come: dove si è nascosto l'uomo della mia vita?
Ciò non toglie che io ultimamente mi stia chiedendo se il medico serve sempre o se i nostri corpi sono ancora qualcosa di piuttosto misterioso.
Il particolare il medico ha meno efficacia se è pubblico e dunque non lo paghiamo direttamente in moneta sonante, ma "solo" indirettamente, come contribuenti.
Dovremmo ricordarlo, quando ci rechiamo in una struttura pubblica. "Buongiorno, mi chiamo Valentina e sono dipendente, quindi anche se volessi non riuscirei a evadere le tasse, e quindi la stipendio, ma eccezionalmente può darmi del tu".
Vi faccio l'esempio dei miei ultimi due disturbi.
Luglio, tossisco come una matta, una sera vado al pronto soccorso, perché il mio medico è in ferie e perché non mi è MAI capitato che la guardia medica si producesse in una diagnosi verosimile.
"Salve, mi ammalo mensilmente e nella fattispecie ho la tosse da quindici giorni. Ho avuto già due broncopolmoniti"
"Ha la febbre?"
"Sì, lo so lo so che per avere la broncopolmonite ci vorrebbe la febbre, ma io vorrei curarmi prima di avere la broncopolmonite, perché vorrei andare in ferie. In definitiva no, non ho la febbre, probabilmente neanche la broncopolmonite, però non sto bene"
"Mah, io non sento rumori nei polmoni, le prescrivo un areosol"
Il giorno dopo mi reco dal sostituto del mio medico di base. Stesso preambolo.
"Mah, io non sento rumori nei polmoni, però ha una bronchite acuta, si pigli degli antibiotici. Se si ammala mensilmente è sfiga".
Dopo gli antibiotici sto bene per un paio di mesi, poi mi torna la tosse, questa volta con la febbre. Vado dal medico di base, che adoro.
"Mah, io non sento rumori nei polmoni"
"Che ti devo dire, ho come un bambino seduto sullo sterno, sto proprio male"
"Ah. Allora vai a fare una rx urgente".
Avevo una bella broncopolmonite. Recentemente sono stata dallo pneumologo (della mutua) per una visita di follow up, il quale mi ha fatto la spirometria tre volte.
"Impossibile" ha commentato osservando il tracciato. "Lei è asmatica? Allergica? Bè, allora prenda l'appuntamento per rifare la spiro. E mangi di più".
Finiti i disturbi polmonari, mi capita questa roba agli occhi che vi dicevo.
Primo medico, primario, ps oculistico: "Il dolore che dici non è compatibile con la diagnosi, santo cielo, forse stai esagerando. Hai solo una lesioncina alla cornea". Già, ma allora perché ho male a entrambi gli occhi?
Settimana successiva, ps oculistico. Il medico non mi rivolge la parola, né ascolta i sintomi. Mi "visita" per sessanta secondi complessivi. "Congiuntivite", sentenzia lapidario.
"Ah. Ma stavo male anche sette giorni fa, ho fatto una cura"
"Era sbagliata"
"Devo tornare per un follow up?"
"No".
Terzo medico, sempre pubblico. Mi visita davvero. Mi tratta gentilmente. Mi rivede per un follow up. Produce un quadro clinico mediamente dettagliato e nessuna diagnosi.
"Non so. Il 30% delle infezioni oculistiche rimane un mistero".
Sarò sfigata. Avrò strane patologie psicosomatiche.
Ma ieri ho preso appuntamento con una costosa oculista privata, che ho trovato brava, gentile, puntuale. Dice che non ho né lesioni, né congiuntivite, né glaucoma pigmentario, né uveite (ipotesi ventilate dal terzo medico), bensì un danneggiamento importante del film lacrimale dovuto a un uso sconsiderato delle lenti: in pratica mi si sono seccati gli occhi.
Non sono particolarmente felice di dover abbandonare le lenti per un bel po', né di dovermi abbonare a gel serali e lacrime artificiali per alcuni mesi, ma almeno non sto per diventare cieca.
E adesso che sono sollevata, posso tornare a occuparmi di cose futili come: dove si è nascosto l'uomo della mia vita?
È troppo occupato a gestire 3 ASL contemporaneamente, secondo me. Nei rari momenti di tregua, tra un reclamo, un trasferimento di primari e una lettura di bilancio, si pone la tua stessa (complementare) domanda.
RispondiEliminaMi fa piacere scoprire che i tuoi occhi hanno almeno ricevuto una diagnosi affidabile. Trovati una o più montature belline, compresi gli occhiali da vista graduati, e vedrai che ci piglierai gusto anche tu.
Pat, pat.
eh, infatti, pensavo di prendere una seconda montatura, rischio solo di perdere entrambi gli occhiali e poi sono nella merda.
EliminaCome sai mia moglie è medico e sono convinto che sia bravissima come medico "pubblico". Forse è anche per questo che non fa attività privata.
RispondiEliminaGae confermo con te . A volte i medici pubblici hanno molta più competenza avendo miliardi di casistiche che i privati spesso non hanno . E x te cara Polly ... X te un augurio di qualcosa di grande e bello .
EliminaCiao Gae, non volevo dire che tutti i medici pubblici non sono bravi, tipo la mia pediatra e il mio medico di base sono in gamba. Però che ti devo dire, il primo oculista che mi ha visto al ps, aveva visto anni fa anche mia figlia, privatamente, e le aveva dedicato molta più attenzione. Io peraltro, per lo stesso motivo che dice chanel, preferisco sempre una struttura a uno studio privato.
EliminaMiopia? Sono anni che tra lenti e occhiali valuto l'operazione per eliminarli entrambi. Ma c'ho fifa
RispondiEliminaEh, quando mi si ferma la miopia valuto anch'io.
Eliminanon potrei essere più d'accordo. il mio problema oculistico è stato risolto solo da un medico privato, il ps oculistico ha seriamente rischiato di rovinarmi .
RispondiEliminaIn bocca al lupo,
Simona
"Pagare moneta, vedere cammello" è una legge universale. Hai ragione, dovremmo ricordar loro più spesso che i soldini della loro paga vengono dal ns portafoglio, così giusto per chiarezza. Comunque pagherei oro un medico per sentirmi dire "mangia di più.." ;-)
RispondiEliminaprobabilmente è un problema del pubblico, non tanto dei medici...
Eliminaè davvero sconfortante dover ricorrere sempre ai soldi per ottenere qualcosa che già paghiamo abbondantemente...
RispondiEliminama almeno una soluzione nel tuo caso sembrano averla individuata, direi che sei stata fortunata alla fine ;)
Intanto sono contento che si è capito da cosa proveniva il problema... per il resto stendo un velo pietoso sulla sanità. Credo che molti abbiano dimenticato cosa vuol dire principalmente essere medico, cioè ascoltare le persone, ricordarsi che davanti si hanno donne e uomini e non numeri di mutuati da fare come se fossero piombini. Rimarrà un'utopia anche questa, può essere.
RispondiEliminaun saluto
Beh meglio così. Anche mio marito ha avuto sta cosa, più o meno due anni fa. Da allora quasi niente più lenti, solo occhiali. La diagnosi però gliel'hanno fatta subito al ps oftalmico di Roma. Adesso risparmiamo per l'operazione correttiva della miopia.
RispondiEliminaSu una cosa concordo: ogni medico dice la sua. Io poi sono una pazza ipocondriaca e non credo a nessuno. Se non al Doc. Google. Mannaggia a loro e a me :)
non farlooooo :)
EliminaBene che hai avuto una diagnosi precisa. Non dico nulla sui medici perché ho avuto delle pessime esperienze sia con i pubblici che con i privati. E' che spesso non ci capiscono nulla ma vanno per supposizioni (sulle diagnosi) e tentativi (per le cure) solo che ti parlano come se avessero la verità in tasca. Si muovono per tabelle e schemi e dati statistici (anche per tutelarsi ovviamente) e questo secondo me annebbia la capacità di "sentire" e quindi curare. Sei bella anche con gli occhiali. Jane
RispondiEliminai dottori fanno schifo.
RispondiEliminacome i veterinari.
ognuno fa una diagnosi a cazzo e devi sempre sentirne diversi per avere un'idea di ciò che potresti avere.
Si, io vado dal veterinario.
E per l'uomo guarda in macchina sotto il sedile del passeggero, io trovo tutto lì.
E guarda THE WRISTCUTTERS, un film con tanta roba sotto il sedile del passeggero.
no, aspetta dài non generalizzare.
Elimina(non ho capito cosa c'è sotto al sedile del passeggero...io ho il caricatore cd)
Bella roba.
RispondiElimina...l'uomo della tua vità ha sicuramente problemi alla vista peggiori dei tuoi se non ti ha ancora notata...
RispondiElimina(ps. in bocca al lupo... ti capisco... mi riferisco agli occhi..non agli uomini)
probabilmente sono io, che non lo vedo.
EliminaGrazie per l'articolo, aiuta a fare luce in un settore (il nostro) nel quale non è spesso facile muoversi (e ottenere risposte). Come ha scritto un utente poco sopra, "ogni medico dice la sua", ma la medicina non è una scienza esatta, ecco perché occorre anzitutto saper descrivere bene il proprio problema, ed è anche importante chiedere più pareri.
RispondiEliminaPer certe patologie vado solo da privati.
RispondiEliminaPoi fanno lo screening gratuito, tipo il pap test, e ti trattano come un'appestata solo perché ne hai usufruito.