L'ultima volta che mio fratello è tornato a casa devo avergli fatto due palle così con la storia della sua dignità e del suo valore, tanto che abbiamo quasi litigato.
Ma forse ho sortito qualche effetto, perché questa sera mi ha chiamato.
"Ora spacco tutto"
"Sto arrivando. Conta fino a un'ora"
Ci siamo trovati in un parcheggio. Lui era in divisa da maitre, felice come non lo vedevo da tempo. Aveva appena speso tutti i suoi averi in birre. Parlava e cantava e gesticolava.
"Prima urlavo per strada che sono stato vittima di un'ingiustizia per sei mesi: dodici ore al giorno e mai un giorno di riposo settimanale. Una vecchia mi guardava da dietro le tende e io ho urlato che se qualcuno si fosse lamentato che ero molesto, avrei spaccato tutto, e se la sarebbe vista brutta anche chi mi spiava da dietro le tende. S'è chiusa dentro a doppia mandata."
Siamo andati a prendere le sue cose dalla macchina, che tiene parcheggiata, rotta, dalle parti della circonvallazione.
Dentro c'era un trolley e tre buste di plastica piene di panni sporchi.
"E questa?", ho chiesto indicando una sedia rovesciata nel sedile del passeggero.
"E' Shabby, l'ultima sedia della mia collezione. L'ho pagata centocinquanta euro."
"Ma sei scemo?"
"Ne vale almeno centocinquantacinque. Sai quanto tengo alla mia collezione di sedie."
Mio fratello negli ultimi sei mesi ha dormito in una brandina nello sgabuzzino dell'hotel dove lavorava fino a un'ora fa, tra la lavanderia e la sala riunioni dove si trovano a volte quelli del PD. Stava cercando casa vicino al nuovo lavoro, ma non aveva mai lasciato l'appartamento precedente. Nella sua ricerca, tra l'altro, s'era imbattuto in un'agente immobiliare che lo aveva convinto a comprare un appartamento, versando due stipendi come caparra in attesa dell'approvazione del mutuo da parte della banca. Mutuo che non verrà mai approvato, perché mio fratello è momentaneamente disoccupato.
Ma finalmente è tornato.
ps Ho scritto questo post mercoledì sera, e da giovedì mio fratello s'è spalmato sul mio divano. La casa è piena di panni stesi e i suoi amici lo cercano su Facebook e al telefono di casa, perché ha rotto il cellulare.
La mia salute ha subìto un altro colpo di cui vi racconterò. In questi due giorni mi sono sentita un po' Grecia Colmenares in Topazio (citazione per intenditori).
Mia madre recita il namio renghe chio, in contemporanea con mio zio, per me e per mio fratello.
Che me ne farei della televisione?
E insomma, citando il mio medico, il mio avvocato e la mia psicologa, direi che siamo piuttosto sfigatelli, però ridiamo molto, quindi va bene.
Ma forse ho sortito qualche effetto, perché questa sera mi ha chiamato.
"Ora spacco tutto"
"Sto arrivando. Conta fino a un'ora"
Ci siamo trovati in un parcheggio. Lui era in divisa da maitre, felice come non lo vedevo da tempo. Aveva appena speso tutti i suoi averi in birre. Parlava e cantava e gesticolava.
"Prima urlavo per strada che sono stato vittima di un'ingiustizia per sei mesi: dodici ore al giorno e mai un giorno di riposo settimanale. Una vecchia mi guardava da dietro le tende e io ho urlato che se qualcuno si fosse lamentato che ero molesto, avrei spaccato tutto, e se la sarebbe vista brutta anche chi mi spiava da dietro le tende. S'è chiusa dentro a doppia mandata."
Siamo andati a prendere le sue cose dalla macchina, che tiene parcheggiata, rotta, dalle parti della circonvallazione.
Dentro c'era un trolley e tre buste di plastica piene di panni sporchi.
"E questa?", ho chiesto indicando una sedia rovesciata nel sedile del passeggero.
"E' Shabby, l'ultima sedia della mia collezione. L'ho pagata centocinquanta euro."
"Ma sei scemo?"
"Ne vale almeno centocinquantacinque. Sai quanto tengo alla mia collezione di sedie."
Mio fratello negli ultimi sei mesi ha dormito in una brandina nello sgabuzzino dell'hotel dove lavorava fino a un'ora fa, tra la lavanderia e la sala riunioni dove si trovano a volte quelli del PD. Stava cercando casa vicino al nuovo lavoro, ma non aveva mai lasciato l'appartamento precedente. Nella sua ricerca, tra l'altro, s'era imbattuto in un'agente immobiliare che lo aveva convinto a comprare un appartamento, versando due stipendi come caparra in attesa dell'approvazione del mutuo da parte della banca. Mutuo che non verrà mai approvato, perché mio fratello è momentaneamente disoccupato.
Ma finalmente è tornato.
ps Ho scritto questo post mercoledì sera, e da giovedì mio fratello s'è spalmato sul mio divano. La casa è piena di panni stesi e i suoi amici lo cercano su Facebook e al telefono di casa, perché ha rotto il cellulare.
La mia salute ha subìto un altro colpo di cui vi racconterò. In questi due giorni mi sono sentita un po' Grecia Colmenares in Topazio (citazione per intenditori).
Mia madre recita il namio renghe chio, in contemporanea con mio zio, per me e per mio fratello.
Che me ne farei della televisione?
E insomma, citando il mio medico, il mio avvocato e la mia psicologa, direi che siamo piuttosto sfigatelli, però ridiamo molto, quindi va bene.
Ma io ti stimo.
RispondiEliminaAhahah!
RispondiEliminaTopazio, cosa mi ha ricordato.
RispondiEliminaTuo fratello è un mito (e tu di più )
RispondiEliminaPiù che un mito è un rompipalle fotonico. Sabato sera è stato ritirato dalla sua migliore amica, con un certo sollievo mio.
Eliminaahah, Topazio e il sutra del loto, non riesco a smettere di ridere (scusami, non dovrei ridere delle sfighe altrui ;)
RispondiElimina(dài, ci sono sfighe peggiori di queste, ammettiamolo. Puoi ridere)
EliminaVado subito a chiedere a mia mamma cosa caspita combinava Topazio....lei sì che è un'intenditrice!
RispondiEliminaSono felice di sentirti felice...
Era una cieca che poi riacquistava la vista.
Eliminaah la fratellanza! che belli che siete.
RispondiEliminaNon ci sopportiamo per più di tre giorni, però.
EliminaMamma mia Topazio! La guardavo da mia nonna...che ricordi. Tu curati però eh!
RispondiEliminaTopazio e il Sutra del loto in un solo post. Genio che non sei altro. (ti amo, non ci conosciamo ma ti leggo semprissimo).Vittoria.
RispondiEliminaIo sono più Topazio, actually. :)
EliminaCiao Famiglia! Mi sembra di vedervi.
RispondiEliminaun po' wes anderson, un po' almodovar: what a cute family :-) jane
RispondiEliminapurtroppo non conosco wes anderson: qualunque schermo mi provoca un effetto fortemente soporifero e dunque non ho una grande cultura cine. Ma consigliamo qualcosa di costui, pls, che me lo citano spesso.
Eliminamassì che lo conosci, non puoi non aver visto i Tenenbaum :-) Ti consiglio anche Il treno per il Darjeeling e Moonrise Kingdom e se vuoi strafare anche Le avventure acquatiche di Steve Zissou,. Buona settimana sweety. Jane
EliminaSiete fantastici!! Topazio....che ridere.
RispondiElimina"però ridiamo molto, quindi va bene"
RispondiEliminaEcco il segreto... ;)