Una volta (e ancora oggi, a occhio e croce) non scrivevo mai recensioni perché, prendiamo uno tra i miei libri preferiti, Viaggio al termine della notte, ecco, leggetevelo e ditemi che straminchia ho da aggiungere io. La cosa più bella che ho fatto a un libro è stato regalarlo, che recensirlo!
Un paio di anni fa, invece, ho recensito dalle mie amiche di Zebuk due o tre libri che non erano capolavori che si raccontavano da sé, però insomma erano robe molto gradevoli (questo soprattutto. Mezzo geniale) , allora mi sono detta, alla fine, le recensioni d'accordo non mi piacciono, però se capita di dover raccontare un libro, posso farlo.
A sto giro ho letto Storia di un corpo di Daniel Pennac, e sapete, l'ho finito sabato, e la parte finale, anche se non voglio fare la spoiler, è piuttosto triste, perché provate a immaginare no? C'è lui che racconta tutta la sua vita dal punto di vista del suo corpo.
Cos'è il corpo di un ragazzo? Bè, non sono un ragazzo ma credo che l'adolescenza di un corpo sia soprattutto l'auto-scoperta e la scoperta di quello che di buono possono fare per noi gli altri corpi.
Quindi, dicevo, in quel libro il suo corpo bambino cresceva, il suo corpo adulto soprattutto provava piacere, mentre il suo corpo di vecchio decadeva lentamente. E io, quando sono arrivata alla vecchiaia del protagonista e alla fine del libro, ecco, non è che mi sia sentita autorizzata a sottovalutare il mio raffreddore.
Pennac, per quello che ho letto, non è uno scrittore che scrive da farti perdere il fiato, come, che ne so, un Saramago. Pennac però è uno che racconta storie belle, cosa nient'affatto scontata.
Storia di un corpo è un romanzo che non vanta una scrittura travolgente e neanche una storia e dei personaggi incredibilmente ben architettati: però è un romanzo pieno di sensibilità, di delicatezza, di consapevolezza. Di bellezza.
Allora vi copio qui un passaggio, che racconta di come il protagonista e Mona (sua moglie, veneti non ridete, in francese si legge Monà) hanno smesso di fare l'amore. Ricordo una volta di aver letto un romanzo americano, ma in questo momento non ricordo quale, in cui la moglie a un certo punto aveva detto al marito di non voler più fare l'amore, e mi ricordo che se mi mettevo nei panni del protagonista, mi sentivo molto molto male. Invece qui c'è naturalezza, rispetto e crescita. Bella storia.
Se dovessi dirvi cos'è l'amore vi direi questo.
Un paio di anni fa, invece, ho recensito dalle mie amiche di Zebuk due o tre libri che non erano capolavori che si raccontavano da sé, però insomma erano robe molto gradevoli (questo soprattutto. Mezzo geniale) , allora mi sono detta, alla fine, le recensioni d'accordo non mi piacciono, però se capita di dover raccontare un libro, posso farlo.
A sto giro ho letto Storia di un corpo di Daniel Pennac, e sapete, l'ho finito sabato, e la parte finale, anche se non voglio fare la spoiler, è piuttosto triste, perché provate a immaginare no? C'è lui che racconta tutta la sua vita dal punto di vista del suo corpo.
Cos'è il corpo di un ragazzo? Bè, non sono un ragazzo ma credo che l'adolescenza di un corpo sia soprattutto l'auto-scoperta e la scoperta di quello che di buono possono fare per noi gli altri corpi.
Quindi, dicevo, in quel libro il suo corpo bambino cresceva, il suo corpo adulto soprattutto provava piacere, mentre il suo corpo di vecchio decadeva lentamente. E io, quando sono arrivata alla vecchiaia del protagonista e alla fine del libro, ecco, non è che mi sia sentita autorizzata a sottovalutare il mio raffreddore.
Pennac, per quello che ho letto, non è uno scrittore che scrive da farti perdere il fiato, come, che ne so, un Saramago. Pennac però è uno che racconta storie belle, cosa nient'affatto scontata.
Storia di un corpo è un romanzo che non vanta una scrittura travolgente e neanche una storia e dei personaggi incredibilmente ben architettati: però è un romanzo pieno di sensibilità, di delicatezza, di consapevolezza. Di bellezza.
Allora vi copio qui un passaggio, che racconta di come il protagonista e Mona (sua moglie, veneti non ridete, in francese si legge Monà) hanno smesso di fare l'amore. Ricordo una volta di aver letto un romanzo americano, ma in questo momento non ricordo quale, in cui la moglie a un certo punto aveva detto al marito di non voler più fare l'amore, e mi ricordo che se mi mettevo nei panni del protagonista, mi sentivo molto molto male. Invece qui c'è naturalezza, rispetto e crescita. Bella storia.
Se dovessi dirvi cos'è l'amore vi direi questo.
Il problema non è tanto sapere da quanto tempo non facciamo l'amore (curiosità da rotocalco), ma come i nostri corpi siano riusciti ad affrontare senza scosse il passaggio dalla copula perenne al godimento del nostro semplice calore. [...]Nei primi mesi facevamo l'amore più volte al giorno, l'abbiamo fatto tutte le notti della nostra giovinezza e così per almeno due decenni, come se fosse inconcepibile che ci addormentassimo fuori l'uno dall'altra, poi meno spesso, poi quasi più, poi più per niente, ma i nostri corpi rimanevano abbracciati, il mio braccio sinistro intorno a Mona, la sua testa nell'incavo della mia spalla, la sua gamba di traverso sulle mie, il braccio sul mio petto, la nostra pelle nuda nel calore comune, il respiro e il sudore mescolati, quel profumo di coppia...Il nostro desiderio si è spento sotto l'odorosa protezione del nostro amore.
Ancora odori... mi ha fatto riflettere questa cosa...devo annusare di più mio marito Claudia
RispondiEliminafallo! :)
EliminaQuando il Nano finisce nel lettone, cosa che per fortuna capita poco, il suo odore di caldo e di sudaticcio ai biscotti mi fa pensare che niente può andare male, finché io ho la possibilità di annusarlo ogni tanto.
RispondiEliminaComprerò il libro, in questo momento ho iniziato un giallo (hai letto la trilogia di Larsson?), ma Pennac mi piace tantissimo!
Di Saramago mi ha sconvolta Cecità.
unsecondoederoincinta.blogspot.it
laarson non mi ha mai ispirato...
EliminaCecità secondo me non è uno tra i libri più belli di Saramago, troppo crudo, mi è piaciuto mediamente.
la frase finale è fantastica!!
RispondiEliminaè delicato davvero
mammina74
Bellissimo.
RispondiEliminaquesto sì è amore!
RispondiEliminaoh che dolcezza inifinita...:-) jane
RispondiEliminaPennac lo usavo a scuola. I ragazzi si sintonizzano subito sulla sua grande capacità di trasmettere senso al di là delle parole. Bella la descrizione del desiderio che si affievolisce mentre l'intimità dei corpi rimane intatta. Coraggiosa l'intenzione di sfidare un tabù come quello dell'evoluzione del desiderio nelle relazioni di coppia.
RispondiEliminamah, in realtà ultimamente ho letto diversi autori, soprattutto americani, affrontare argomenti "tabù" legati all'invecchiamento del corpo...di questo pezzo mi piace soprattutto il pensiero che si sono assieme e non c'è uno dei due che ha cominciato a rifiutare l'altro...(anch'io avrei voluto un'insegnante che facesse leggere più Pennac e meno Promessi Sposi).
EliminaViaggio al termine della notte...in assoluto il mio libro preferito!!
RispondiEliminaintenditrice.
EliminaUn passo molto poetico.
RispondiEliminaInfatti si tratta di un romanzo... Talvolta l'odore del sudore del tuo partner non è poi così dolce. Ma io sono assai meno olfattiva di te!!! (E più prosaica)
ma sai, il babbo delle mie figlie aveva (ha) un odore di sudore identico al mio e quindi non mi dà fastidio, quando sentivo odore di sudore non sapevo mai chi era di noi due (so che non è poetico ma è così)
EliminaSai che ogni volta che ti leggo è poesia.
RispondiEliminaIl fatto delle recensioni, poi, è oggetto di molte discussioni nel nostro staff: hai ragione a dire che su certi libri non c'è da dire proprio niente, l'unica cosa da fare è leggerli. E immergersi.
Però spesso succede che - tra le tante parole scritte e stampate che circolano in giro - uno può perdersi quelle giuste da leggere, prima di altre. E' allora che abbiamo bisogni di parole come le tue. Che ci facciano fermare per un attimo. E poi correre a leggere QUEL libro!
Grazie, ancora una volta <3
polepole (e tutta Zebuk!)
tutto vero, escluso il fatto che sono poetica XD. Un bacio!
EliminaA casa ce l'ho: aspetta solo me!
RispondiEliminaleggilo e dimmi che ne pensi.
Eliminachesil beach?
RispondiEliminano...
EliminaCiao! Hai notizie del blog separatiecontenti.blogspot.it ?
RispondiElimina*nuovalettrice*
direi che lo devo leggere assolutamente
RispondiElimina,,,,l'ho appena iniziato!
RispondiEliminaAndrea è Pennac-dipendente
Ciao Polly, ti scrivo qui perchè è su questo post che ho preso ispirazione per leggere 'Storia di un corpo' di Pennac e volevo ringraziarti per la notevole dritta. E' vero, un diario d'amore nel senso più ampio del termine.
RispondiEliminaAlmeno fino all'età a cui sono arrivato concordo in pieno con le sue sensazioni a proposito del corpo. Tranne su una: è assolutamente possibile farsi le pippe con la mano sinistra essendo destrimani! :)
Buon Natale!