Leggo in giro che la scuola sta per ricominciare (no, ne sono certa, l'ho chiesto stamattina a Serena) e la cosa mi scoccia leggermente perché questo significa che devo mettere mano a quel groviglio inestricabile di zaini, grembiuli, merende, disegni e quaderni che ho accantonato a giugno; ma da un lato sono anche un po' felice.
Le mie figlie durante l'estate sono diventate delle piccole selvagge generatrici di versi di svariato tipo e finanche di ultrasuoni.
Sto accusando.
Se ne sono accorti i quattro amici con cui ho fatto colazione domenica mattina, i quali ridevano dei ruggiti di mia figlia Carolina ma sotto sotto lo vedevo che prendevano la decisione di ritardare i figli di alcuni decenni, così come il nostro prossimo incontro.
Se ne accorge la gatta, quando ci vede entrare con l'auto nel cortiletto di casa, e io metto fuori la testa sussurrando "Lamici!" con l'aria di un'esaurita che si è appena calata una pasta che sta salendo proprio in quel momento, e dopo un secondo alle mie spalle spuntano tre teste malefiche che ghignano "Guarda, Lamici ci aspettava!".
Se ne accorge la gente che mi incrocia al supermercato, che compro con aria assente dieci scatolette per il gatto e quindici scatole di sofficini, mentre la mia dolcissima progenie si rincorre entrando e uscendo attraverso le porte automatiche.
Se n'è accorta la collega, quando al termine di una riunione mi ha sentita dire al telefono "Che è successo? Vengo subito a prenderla e la porto dal pediatra", e, chiedendomi se andava tutto bene, s'è sentita rispondere "Mah, mia figlia ha l'orticaria ma mi dicono che respira, suppongo sopravviverà".
Io credo che tutto questo sia causato dal rilassamento dei ritmi, in mancanza di scuola e soprattutto di maestre arcigne.
Hanno anche cominciato a dire alcune parolacce, e per questo non posso certo incolpare il governo dei padroni, il cattocomunismo dilagante o il sistema imperialista.
E'fottutamente colpa mia. Cazzo cazzo cazzo.
Però cosa ci devo fare se minchia rende meglio di acciderbolina.
Si sono completamente dimenticate le tabelline, ma anche lì, non so che farci, perché io non le ho mai sapute.
Le posate e soprattutto il tovagliolo stanno diventando oggetti di livello troppo alto di civiltà. Non parliamo della carta igienica o dello scopino per il cesso (non ce l'ho. Ho un fichissimo e igienicissimo idro-scopino. Un giorno credo che ve ne parlerò, lo adoro).
Mi sento esausta e arida e in galera più o meno come sempre. Suppongo che anch'io, sopravviverò.
Volevo stare un po' da sola per pensare tu lo sai,
ed ho sentito nel silenzio una voce dentro me
e tornan vive troppe cose che credevo morte ormai
(...)
ed improvvisamente ti accorgi che il silenzio
ha il volto delle cose che hai perduto
(Mina, La voce del silenzio)
Le mie figlie durante l'estate sono diventate delle piccole selvagge generatrici di versi di svariato tipo e finanche di ultrasuoni.
Sto accusando.
Se ne sono accorti i quattro amici con cui ho fatto colazione domenica mattina, i quali ridevano dei ruggiti di mia figlia Carolina ma sotto sotto lo vedevo che prendevano la decisione di ritardare i figli di alcuni decenni, così come il nostro prossimo incontro.
Se ne accorge la gatta, quando ci vede entrare con l'auto nel cortiletto di casa, e io metto fuori la testa sussurrando "Lamici!" con l'aria di un'esaurita che si è appena calata una pasta che sta salendo proprio in quel momento, e dopo un secondo alle mie spalle spuntano tre teste malefiche che ghignano "Guarda, Lamici ci aspettava!".
Se ne accorge la gente che mi incrocia al supermercato, che compro con aria assente dieci scatolette per il gatto e quindici scatole di sofficini, mentre la mia dolcissima progenie si rincorre entrando e uscendo attraverso le porte automatiche.
Se n'è accorta la collega, quando al termine di una riunione mi ha sentita dire al telefono "Che è successo? Vengo subito a prenderla e la porto dal pediatra", e, chiedendomi se andava tutto bene, s'è sentita rispondere "Mah, mia figlia ha l'orticaria ma mi dicono che respira, suppongo sopravviverà".
Io credo che tutto questo sia causato dal rilassamento dei ritmi, in mancanza di scuola e soprattutto di maestre arcigne.
Hanno anche cominciato a dire alcune parolacce, e per questo non posso certo incolpare il governo dei padroni, il cattocomunismo dilagante o il sistema imperialista.
E'
Però cosa ci devo fare se minchia rende meglio di acciderbolina.
Si sono completamente dimenticate le tabelline, ma anche lì, non so che farci, perché io non le ho mai sapute.
Le posate e soprattutto il tovagliolo stanno diventando oggetti di livello troppo alto di civiltà. Non parliamo della carta igienica o dello scopino per il cesso (non ce l'ho. Ho un fichissimo e igienicissimo idro-scopino. Un giorno credo che ve ne parlerò, lo adoro).
Mi sento esausta e arida e in galera più o meno come sempre. Suppongo che anch'io, sopravviverò.
credits: alvimann (morguefile) |
Volevo stare un po' da sola per pensare tu lo sai,
ed ho sentito nel silenzio una voce dentro me
e tornan vive troppe cose che credevo morte ormai
(...)
ed improvvisamente ti accorgi che il silenzio
ha il volto delle cose che hai perduto
(Mina, La voce del silenzio)
Sìsì, sopravviverai! La mia ha iniziato ieri la II elementare ed anch'io sono stata colta all'improvviso dalla lucidità di dover fare e organizzare il tutto. Al pomeriggio mi è pure venuta la febbre dal contraccolpo. E mi dicevo che è così, l'ho fatto anche l'anno scorso, dai che ce la fai, non buttarti giù, lo fai tu e lo fanno mille altre, dai su, resisti. Ecco. Mi dicevo così.
RispondiEliminaBuona giornata
Giulia
Tutto normale, tranquilla, per me sarebbe strano il contrario! E si Minchia è molto più efficace e liberatorio di accidenti! L idroscopino per il Vater che figata lo desidero da sempre...
RispondiEliminafarò un post ad hoc, a questo punto :)
Eliminafra poco inizia anche la scuola materna. ultimo anno.
RispondiEliminadevo solo comprare un paio di pantofole e consegnarle con un cambio di vestiti assieme al pargolo. Mi godo l'ultimo anno di pace. Poi mi sa che dovrò anch'io fare in conti col groviglio di grembiule zaino quaderni etc....
Idro-scopino!?! Wow!
RispondiElimina(sulle parolacce non posso darti torto - e in fondo anche sulle tabelline, io uso ancora le dita. Sob)
Quest'anno sono orgogliosa di me per aver già ordinato e ritirato i libri di seconda media, tranne uno. Peccato che poi me li hanno offerti usati.
RispondiEliminaLe tabelline del 7, dell'8 e del 9 me le sono sempre dovute sciorinare con le dita...
dai dai ce la puoi fare!!!
RispondiEliminaNon è l'inzio che mi spaventa è il durante..... Claudia
RispondiEliminai sabati coi compiti...e la sveglia alle 6.45 che mi uccide.
EliminaLa tabellina dell'8 e del 9 sono difficilissime. Io trovo che la parola COGLIONE sia totalmente liberatora....attendo notizie sull'idroscopino. Potrebbe dare la svolta al mio matrimonio...:-)
RispondiEliminaVorrei spezzare una lancia in favore della tabellina del 9, che è deliziosamente ed elegantemente simmetrica:
RispondiElimina9 come potete vedere,
18 la prima cifra cresce di un'unità
27 ad ogni passaggio (mettete uno zero immaginario
36 davanti al primo 9)
45 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
54 la seconda cifra diminuisce di un'unità
63 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
72
81 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
90 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
Le tabelline del 7 e dell'8 invece continuano a darmi qualche piccolo problema.
ant (eh sì, le persone che leggono in silenzio si palesano per i più assurdi motivi)
ma infatti quella del 9 è l'unica che so, per questo motivo. Mega marone 6, 7, 8.
Eliminaanche i miei sono dei selvaggi e conto nel ritorno a scuola. L'ultima settimana l'hanno passata a ruttare versi che, in confronto, Spartacus ed i suoi compagni di ventura erano un salottino di damine ottocentesche.
RispondiEliminadio mio, mandiamoli piuttosto al collegio svizzero, tutti e 6.
EliminaHo sempre adorato le tabelline. Così come ho sempre amato la scuola, studiare e anche fare i compiti. Non sono mai stata la prima della classe ma sempre la seconda o la terza. Una posizione favolosa che consiglio vivamente. La regola "fai bene i primi due mesi che poi vivi di rendita" con me ha sempre funzionato. La reputazione è tutto eheheheh A parte questo mio sproloquio sulla mia infanzia scolastica, credo che le parolacce liberatorie siano una salvezza, basta solo capire in quale luoghi e quando ci si debba astenere. E ce la fari, certo che ce la farai e passati i primi giorni troverai il ritmo giusto e ballerai. Ballerai su quest'anno che ti aspetta e che ti sorpenderà :-) jane
RispondiEliminache mi sorprenda. Voglio solo quello. Ma non sono convinta lo farà.
EliminaBella lì, non sono l'unica ad avere qualche problemino con le tabelline. (Dico qualche tanto per dire...in realtà io ho TERRIBILI problemi con le tabelline). Comunque...questo post mi piace. Però adesso ci devi svelare il mistero dell'idroscopino. Non so manco come funziona, ma già lo voglio.
RispondiEliminaSolo io leggo "aiuto" tra le righe?
RispondiEliminaIo penso che sei forte, sei ganzissima e non c'è niente di male se chiedi a qualcuno di aiutarti o solo di farti svagare o solo un abbraccio, se lo vuoi (ma magari ho capito male). :*
leggi bene, mi sento sopraffatta. Ma il fatto è che da sola riesco a fare meno del minimo indispensabile e che le poche volte che ho chiesto aiuto a mia mamma o al mio ex mi hanno creato solo casini. No way. Impasse.
EliminaOki!
EliminaVoglio l'idroscopino gia'! E voglio un po' anche della tua ironia. Sei fantastica!
RispondiEliminaIo le tabelline non le ho mai sapute.
RispondiEliminaSono laureata.
In matematica.
Per il resto, ce la possiamo farcela!
occazzo.
Elimina"Però cosa ci devo fare se minchia rende meglio di acciderbolina.".. Parole Sante! Mio figlio che parla da post vacanza nonostate i quasi 4 anni ha esordito in mezzo al parco dove ero circondata da fighe di legno con un "Mamma faccio na scureggia" ..calandosi i pantaloni.
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