Oggi è una giornataccia.
Mi sono alzata sul tardi, ho fatto colazione al bar, sono andata in biblioteca. Volevo qualcosa di divertente e intelligente e ho scelto Daniel Pennac.
Poi qualcosa s'è inceppato. Ho litigato con mia madre per un principio. Non ve lo sto a spiegare.
Non si può litigare per i princìpi.
Se la persona che hai davanti non capisce i princìpi, spiegarglieli è assolutamente inutile. E' come tentare di spiegarli al gatto.
Io invece stupidamente mi sono impuntata.
A volte anche al lavoro lo faccio, ma sempre meno.
E' una cosa molto stupida, l'ho imparato negli anni. Però, e qui spezzo una lancia in mio favore, è una cosa stupida e molto diffusa.
Perché non t'impunti da solo. T'impunti quando anche l'altro s'impunta.
Quando ero una ragazzina, e ci avevo i morosi, si perdeva un casino di tempo a spiegarsi e a chiarirsi. Adesso, metti caso che vedo qualcuno, non c'è mai niente da chiarire: i fatti parlano da soli. Gli "io vorrei non vorrei ma se vuoi" vanno bene per i poeti, o per le persone che hanno un sacco di tempo libero. Io non ne ho.
Sono contraria alle parole. Odio le spiegazioni.
Quando t'impunti per principio finisce che sembri scemo. Ti dicono che esageri. E con il senno di poi anche tu, ti dici che hai esagerato. Ma se tu t'impunti che vuoi spiegare un principio al tuo gatto, e il tuo gatto non capisce, non si tratta di esagerare. Si tratta che manco dovevi iniziare, a spiegare il principio al gatto.
E così, oggi, sono entrata in questo loop di rabbia.
Quando sei arrabbiato non riesci a fare niente. La rabbia è un sentimento fagocitante. Se qualcuno ora mi chiamasse e mi chiedesse cosa sto facendo, risponderei "sono arrabbiata". Essere arrabbiati è un'azione, anche molto stancante.
Mi sta passando.
Non mi capita spesso di essere arrabbiata tanto per alcune ore, perché quasi sempre lascio perdere.
In queste ore non ho fatto assolutamente niente. Non ho letto il mio libro, non ho mangiato, non ho fumato: sono stata arrabbiata.
Che sentimento sterile.
Io credo che alla luce di queste considerazioni, se fossi un datore di lavoro, non farei mai arrabbiare i dipendenti, perché le persone arrabbiate non sono in grado di fare niente di buono per te.
Ora passa dài.
Quante menate che mi faccio
(...)
e mi sembra di bloccarmi
con i piedi nell'asfalto
e non lascio alcuna impronta
e che cosa me ne importa?
(Bugo, Quante menate che mi faccio)
Mi sono alzata sul tardi, ho fatto colazione al bar, sono andata in biblioteca. Volevo qualcosa di divertente e intelligente e ho scelto Daniel Pennac.
Poi qualcosa s'è inceppato. Ho litigato con mia madre per un principio. Non ve lo sto a spiegare.
Non si può litigare per i princìpi.
Se la persona che hai davanti non capisce i princìpi, spiegarglieli è assolutamente inutile. E' come tentare di spiegarli al gatto.
Io invece stupidamente mi sono impuntata.
A volte anche al lavoro lo faccio, ma sempre meno.
E' una cosa molto stupida, l'ho imparato negli anni. Però, e qui spezzo una lancia in mio favore, è una cosa stupida e molto diffusa.
Perché non t'impunti da solo. T'impunti quando anche l'altro s'impunta.
Quando ero una ragazzina, e ci avevo i morosi, si perdeva un casino di tempo a spiegarsi e a chiarirsi. Adesso, metti caso che vedo qualcuno, non c'è mai niente da chiarire: i fatti parlano da soli. Gli "io vorrei non vorrei ma se vuoi" vanno bene per i poeti, o per le persone che hanno un sacco di tempo libero. Io non ne ho.
Sono contraria alle parole. Odio le spiegazioni.
Quando t'impunti per principio finisce che sembri scemo. Ti dicono che esageri. E con il senno di poi anche tu, ti dici che hai esagerato. Ma se tu t'impunti che vuoi spiegare un principio al tuo gatto, e il tuo gatto non capisce, non si tratta di esagerare. Si tratta che manco dovevi iniziare, a spiegare il principio al gatto.
E così, oggi, sono entrata in questo loop di rabbia.
Quando sei arrabbiato non riesci a fare niente. La rabbia è un sentimento fagocitante. Se qualcuno ora mi chiamasse e mi chiedesse cosa sto facendo, risponderei "sono arrabbiata". Essere arrabbiati è un'azione, anche molto stancante.
Mi sta passando.
Non mi capita spesso di essere arrabbiata tanto per alcune ore, perché quasi sempre lascio perdere.
In queste ore non ho fatto assolutamente niente. Non ho letto il mio libro, non ho mangiato, non ho fumato: sono stata arrabbiata.
Che sentimento sterile.
Io credo che alla luce di queste considerazioni, se fossi un datore di lavoro, non farei mai arrabbiare i dipendenti, perché le persone arrabbiate non sono in grado di fare niente di buono per te.
Ora passa dài.
Quante menate che mi faccio
(...)
e mi sembra di bloccarmi
con i piedi nell'asfalto
e non lascio alcuna impronta
e che cosa me ne importa?
(Bugo, Quante menate che mi faccio)
Ciao! Io mi arrabbio facilmente (e confermo che è totalmente controproducente). Negli ultimi mesi, per alcune questioni che sto vivendo, ho una sorta di rabbia perenne, ma non di quelle fagocitanti che non fai niente altro e sei arrabbiata, di quelle sottili che non ti accorgi di averle e ti sembra di avere solo mal di stomaco...mi sento meglio solo se penso che è una situazione che passerà a breve (dato che è causata da un progetto che sta per finire).
RispondiEliminaalmeno sai la causa. In bocca al lupo.
EliminaMa se t'impunti non è significa anche che ti sembra importante quel principio? Non è che significa anche che ci credi?
RispondiEliminaLe persone intelligenti non avranno bisogno di spiegare i loro principi, ma magari ci credono anche meno...
secondo me hai ragione. Che poi, non provare neanche a spiegare secondo me è un'atto di arroganza, è come dare per scontato che l'interlocutore è stupido e non ci arriva.
EliminaAvete ragione, non mi sono spiegata bene.
EliminaIl 90% delle volte non mi arrabbio perché il problema è insignificante. Se per esempio siamo sul lavoro, difficilmente cerco di convincerti che il giallo è meglio del blu, perché so che potrei sbagliare e quindi non ha senso impuntarmi; perché mi fido della tua professionalità; perché risparmio le energie per le questioni importanti. Dico sempre la mia, ma raramente pretendo l'ultima parola, e non perché dubito dell'intelligenza degli altri.
Poi ci sono il 10% delle discussioni, sui princìpi. Di princìpi io ne ho pochi, ma imprescindibili. Se tu sei un omofobo, io non cerco di convincerti a cambiare visione, perché ti considero di intelligenza pari al mio gatto. Gli argomenti che toccano le mie figlie, stessa cosa. In questi casi sì, probabilmente sono arrogante.
Io sono un'iraconda pentita.
RispondiEliminaOgni volta mi pento, ogni singola volta e poi di nuovo. ..
Ma anch'io un tempo m'incazzavo. Però se l'autostima migliore smetti di arrabbiarti, fidati.
Eliminavedi che gran cosa Internet a casa
RispondiEliminasorella grazie a te e a Silvia per il sostegno psicologico live. Se non ci foste state voi probabilmente avrei sgridato le bambine che c'entravano davvero poco.
Eliminadai, però, come riescono a far arrabbiare le mamme non ci riesce nessuno. secondo me hanno un talento particolare.
RispondiEliminap.s. ora non iniziamo con la storia che la vita è una ruota, eh. Che poi, se è vero, a maggior ragione mando a quel paese mia mamma visto che è il mio turno.
madonna santa. Le madri.
EliminaEcco perchè non mi arrabbio mai. Perché mi sento sterile quando lo faccio. Perchè mi dico che è inutile. E soprattutto perché non do alla gente questo potere. Il potere di farmi arrabbiare.
RispondiEliminaE' difficile, uff quanto è difficile!! Però ci provo!
L'importante è che tu davvero sei così forte da non arrabbiarti. Se ti arrabbi e lo tieni sempre dentro ti fa male lo stesso.
Eliminacerco di esserlo. Però non credere...ogni tanto sbotto pure io eh :) ma proprio ogni tanto
EliminaHai detto due cose molto giuste importanti. E' davvero sterile l'essere arrabbiate, fa perdere tempo prezioso...ma com'e' difficile non esserlo a volte..davvero troppo. C'e' un modo per sostituire l'arrabbiatura con un sentimento piu' ricco ma ugualmente efficace nel farci sfogare?
RispondiEliminaNon so se si può sostituire la rabbia con un altro sentimento, però mi accorgo che la rabbia la somatizziamo, per cui credo che per farla uscire serva uno sfogo fisico, tipo fare l'amore (eh, è una parola), oppure anche tipo fare yoga (cosa che non posso fare perché pago già un corso di danza e due di thai chi), o anche andare a cavallo (vedi sopra). Quindi ecco, potremmo organizzare dei gruppi di autocoscienza a mo' di femministe anni 70, dove sparliamo delle nostre madri. Tipo ora, in effetti :)
EliminaVedi, se stavi qua venivi al nostro pizza outing con altre 15 persone e in 15 ti facevamo una testa cosi' e non eri piu' arrabbiata. La domenica dura troppo poco per essere arrabbiate, spero tu lo sia ancora meno di quando hai postato. bacini
RispondiEliminaIeri, dopo più di due ore di arrabbiatura, sono stata al compleanno della figlia di un'amica. Ero spossata, come se fossi stata piena di tossine. A letto, ho pianto un altro po', finché la pelle del viso non bruciava. Ho dormito male. Mi sono svegliata stanca. Poi oggi sono stata con mio fratello e mi è un po' passata.
EliminaMa la tua mamma non voleva far pace con te ?
RispondiEliminain genere no, vuole solo che le chieda umilmente scusa. Non accade praticamente mai, peraltro.
EliminaA volte si ha bisogno anche di questo.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutte e quattro <3
Una volta non ero una che si arrabbiava. Poi sono accadute molto cose: non riuscivo a rimanere incinta, è morto mio padre, miracolosamente sono rimasta incinta (dopo 5 anni) e mio figlio non ha dormito per tre anni (parlo di 3 o 4 risevgli a notte e il giorno dopo un lavoro a tempo pieno)...Così è accaduto che mi sono arrabbiata con la vita. Ma tanto. E per tanto tempo. Ogni giorno (dopo una notte con 4 risevgli) ero più arrabbiata del giorno prima. Poi un giorno ho preso una gran paura e la rabbia è sparita ma mi ha lasciato i calcoli alla colecisti, la dermatite e uno squilibrio ormonale.
RispondiEliminaLa rabbia è veleno, ti intossica più che respirare direttamente da un tubo di scappamento e non ti fa vedere alcuna soluzione. Sono ancora una "collerica" ma cerco di farmela passare subito perché come diceva mia nonna "la vita può essere un grande schifo ma se ti arrabbi e lamenti sarà ancora peggio". Bacio Jane
anche io sono stata sveglia per tre anni, un incubo. solidarietà infinita.
Eliminaé la rabbia rancorosa, quella che ti prende infondo alle viscere e che ti morde la giugulare. é vero, capita quando calpestano un tuo principio. A me capita poi che sotto la doccia mi vengono in mente tutte le frasi ad effetto che avrei potuto dire per svangare il mio nemico. Oggi sono arrabbiata anche io....con il mio capo...quindi leggo post in giro per il web....e stasera una bella doccia non me la leva nessuno!
RispondiEliminaa me le cattiverie vengono fuori real time. Quando arrivi a farmi arrabbiare in genere te ne vai piangendo. Non me ne vanto ma purtroppo sono così.
EliminaQuella del datore di lavoro che non deve fare arrabbiare è una genialata. Me la rigioco, pagando quel che devo ;)
RispondiEliminaricorda i credits :)
Eliminac'è una puntata della Pimpa in cui lei non riesce a montare la tenda canadese e più non ci riesce e più non si arrabbia e più non ci riesce, in loop.
RispondiEliminaPoi arriva un cavallino che le spiega che non ci riesce perchè è arrabbiata e per far passare la rabbia le spiega che bisogna nitrire e scalciare.
Piacerebbe molto avere un metodo analogo per fare sfogare rabbia e frustrazioni. come dici tu ci vuole qualcosa di un po' fisico e bestiale.
Comunque anche a me con mia madre capita ancora adesso di impuntarmi per questioni di principio. è perchè infondo, ci speri sempre che lei possa "capirti". e invece mi sa che bisogna arrendersi. Per certe cose mi capisco da sola.
esatto. E' dura ammettere che alle nostre madri a volte sfuggano i fondamentali.
Eliminanon mi ricordo con quale cronologia di pagine web sono arrivato qui, sta di fatto che il tuo blog è una delle 3 cose dignitose che mi ha offerto questo incazzoso martedì di lavoro.. bella storia! grazie: non ho idea di chi tu sia ma mi hai reso meno devastante il pomeriggio
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