Passa ai contenuti principali

Tre cose da fare per non soccombere alle domeniche sole con figli


"Sole con figli" is a state of mind: lo status maritale non c'entra.

Care tutte,
a volte leggo madri in paranoia perché devono trascorrere un giorno/un week end/ del tempo sole con i figli, ergo ho pensato di condividere la mia esperienza per salvare l’umanità. Non prendetela come l’esperienza di una madre separata, perché quando io e il Donatore stavamo più o meno felicemente assieme, lui trovava ogni stratagemma per mandarci in vacanza da sole. Ricordo ancora con terrore quella vacanza in Abruzzo, con pancia di sette mesi e gemelle piccolissime, quando abbandonai sua sorella nottetempo sulle colline perché m’aveva fatto due palle così, pace all’anima sua: lui non era venuto con noi perché, era il 2006, c’erano i mondiali. Non so se ricordate gli 883 e quella trucidissima canzone di nome, forse, Week End, che faceva: “tanti uomini con le radioline, mogli incazzate di fianco”, ecco, il mio era peggio, col cazzo che mi seguiva in spiaggia con la radiolina.
Dunque care madri col marito in trasferta, in missione, a guardare la partita, affanculo, separato, ecco come passare periodi più o meno lunghi sole con i propri figli.
First: prendetela con filosofia. Questo è più facile se siete separate: se lui esiste ma latita non essere incazzate nere è complicato, ma provateci, fatelo almeno per il vostro stomaco.
Seconda cosa: cercate di stare sole in casa con i bimbi il meno possibile, soprattutto se i bimbi sono piccoli e rumorosi e la casa è piccola e rumorosa. Potete invitare qualcuno: anche il parente più becero a volte può risultare gradevole. Potete anche autoinvitarvi da qualcuno. Ricordate quell’invito a quel compleanno al circolo della parrocchia? Ecco, grattate il fondo del barile della raccolta differenziata della carta, prendete il numero della madre contenuto nell'invito e chiamatela. Non importa se non ricordate chi è: spesso è disperata quanto voi. E se non è disperata non arrendetevi al primo tentativo, chiamatene un’altra. Se nessuna passerà questo indimenticabile pomeriggio con voi, se non altro, forse, altre madri sapranno che apprezzate la loro compagnia e la prossima volta saranno loro a chiamare voi e non passerete più lunghi momenti di esilio. Ricordate sempre che siamo tutte sulla stessa barca e fare amicizia con le altre, anche quelle che apparentemente sembrano le solite, vituperate “altre mamme”, può, un giorno, tornarvi utile. Non fate mai l'errore di pensare che tanto siete sposate, lavorate, avete un sacco da fare e le amiche non vi servono. 
Se vi trovate ad interagire, al parchetto, solo con donne bugiarde, che millantano brillante carriera e altolocate amicizie, coltivano molteplici hobbies tra cui la lettura dei classici russi, che, dopo molti anni, praticano ancora sesso orale quotidianamente e addirittura col legittimo consorte, bè, sappiate che apprezzerebbero anche la compagnia di voi povere sfigate, tra un Tolstoj e un Cechov.
Ultimo consiglio: divertitevi con i vostri figli. Non prendete questo tempo che passate sole con loro come un gravoso impegno. Non fate programmi solo per loro o solo per voi sperando che riescano nonostante i bambini. Fate cose che divertano entrambi. Non eravate quelle dei classici della letteratura? E allora passate mezza giornata in biblioteca a leggere classici per bambini: esistono, e non sono meno piacevoli dei vostri russi! Io una volta ho trovato in biblioteca un libricino in francese con belle illustrazioni: nessuno capiva ciò che leggevo, ma sono arrivati anche i bambini degli altri, e io adoro leggere in francese (forse perché non lo so parlare molto bene). Oppure siamo andate alcune volte a cavallo quando le bimbe avevano uno o due anni: certo, mica abbiamo galoppato in spiaggia, però i cavalli piacevano sia a me che a loro. Ho smesso di pretendere di portarle al ristorante nella speranza che stiano buone sedute e le rarissime volte in cui ho voglia di fare un giro di saldi, mica pretendo che vengano con me ad annoiarsi facendomi strippare. Allo stesso tempo, ho smesso di andare a martellarmi i coglioni a tutte le feste dei compagni di scuola: devono scegliere solo i preferiti, in alternativa le porto e le torno a prendere senza fermarmi.
Dunque, a casa mia è stato fatto un patto sociale.
La mancanza di vostro marito è un’ottima opportunità, se non altro perché avete guadagnato un bonus per una giornata di solitudine a farvi gli affari vostri. Se siete single non avete vinto niente, as usual. 
Baci.

Commenti

  1. a me, in questo post, ha colpito più di tutto quel "quotidianamente"...:-)
    per il resto hai proprio ragione, su tutto, direi.
    io ho passato innumerevoli pomeriggi e weekend sola con i bambini e pagherei x riaverne indietro uno solo, ora che sono cresciuti o vogliono stare x conto loro.
    come dici te, basta organizzarsi e fare le cose che piacciono a loro e un pò anche a noi.
    non so quanti anni abbiano le tue bimbe, ma per i freddi pomeriggi di pioggia ti consiglio lo Scarabeo Junior. Io ho quello di Geronimo Stilton e ti assicuro che i bambini si divertono molto. Io portavo a casa i loro amichetti, così potevo distrarmi un pò per conto mio. :-)
    anche giocare a "campana" nel corridoio è divertente, bastano dei cartoncini colorati su cui scrivere i numeri (sempre d'inverno). Nelle belle giornate il parco è insostituibile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scarabeo mi piace perché vinco XD.
      Parco e piscina belli, ma purtroppo viviamo in un paese freddo :(

      Elimina
    2. ahahahah...ma non vale! Devi far vincere loro ogni tanto. :-)
      Quest'anno anche a Roma il tempo non è stato gran che.
      Com'è il libro che stai leggendo?? Incuriosisce anche me.

      Elimina
    3. In realtà l'ho finito. Avendo poca rete non aggiorno quel box così spesso. Molto molto bello, come tutto Saramago. Solo che quando l'hai finito sei arrabbiatissima con dio.

      Elimina
    4. allora rimando la lettura. In questo periodo di incazzature ne ho fin troppe :-)

      Elimina
  2. senti...ma dove vai in vacanza? No perchè almeno prenoto l'ombrellone accanto al tuo, visto che passero' tutto agosto da sola con un iperattivo bimbetto di 1 anno. Tutti dicono che impazziro'...ma io piuttosto che sentire l'ennesimo consiglio su allattamento e nanna...

    RispondiElimina
  3. prendetela con filosofia e riempitevi il frigo di birra

    RispondiElimina
  4. Post meraviglioso! Io sono spesso sola, consigli utilissimi. Il segreto è non starsene in casa e socializzare, sono solo da evitare le mamme/amiche che sapendoti spesso sola ti guardano con faccia addolorata e ti chiedono "ma come fai?". Insomma già lo sbattimento di cavarsela da sole, le facce da compatimento anche no!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Finché è compatimento non m'importa granché, quello che mi spaventa è l'invidia che cela questo tipo di commento.

      Elimina
    2. Dici? Non ci avevo mai pensato. Sarà che in alcuni momenti la solitudine mi è pesata parecchio e tutto avrei pensato fuorché di essere invidiata...

      Elimina
  5. Sono appena tornata da 4 giorni di mare sola con figli, il marito è allergico al mare! Mi sono divertita e rilassata molto, ma ho visto diversi papà soli con figli che non si divertivano affatto, musi lunghi e pochi sorrisi, non vedevano l'ora che i figli facessero amicizia con qualcuno per poter stare soli, che tristezza!
    Claudia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche certi babbi al parco sono tristi. Oppure quelli che li smollano a chiunque passi???

      Elimina
  6. Da madre single concordo su tutto. Ma soprattutto sul fatto di divertirsi coi figli, che mica ci ordina il medico di farli ed il martirio non e' piu trendy.
    Per il resto ci vuol un po' di inventiva, sano buonsenso e si, come dice Pentapata, anche la birra fa la sua parte..

    RispondiElimina
  7. e però dipende anche dall'età dei figli: più crescono più è facile.
    Probabilmente perchè mano a mano che crescono diminuisce il gap bambino-adulto e diventa più facile relazionarsi e trovare cose che piacciono a entrambi.
    Mio figlio ha 5 anni e non tornerei indietro, molto meglio ora.
    Non so come vivrò il momento in cui se ne andrà per conto suo. Credo che sarò contenta della sua autonomia.

    RispondiElimina
  8. Vero, i grandi sono meglio. Ma dipende forse anche dal bambino.

    RispondiElimina
  9. Io mi ricordo chiaramente che alle elementari apprezzavo molto se mia mamma mi mollava alla festa e mi riprendeva, senza stare nei paraggi come un gufo ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io odio stare nei paraggi, ma tutte le altre mamme ci stanno (ad occhio e croce non lo fanno certo perché i bambini di 8 anni senza di loro muoiono) e sono certa che quando io me ne vado, dicono tra loro che ho smollato le bambine.

      Elimina
  10. Mio marito spesso nel fine settimana lavora...quindi è assente giustificato e io non posso arrabbiarmi ;-)
    Comunque penso che trovare un intrattenimento che piaccia sia a noi che a loro sia la cosa più utile per non impazzire, oltre a cercare di non stare sole (a meno che l'alternativa non sia una visitina della suocera, nel qual caso: meglio sole che male accompagnate!)
    Ciao,
    Serena

    RispondiElimina
  11. hai ragione polly! se il marito e' presente ma latita o fa lo stronzo e' forse piu' difficile che se fosse assente del tutto. perché non ti puoi organizzare, e anche con la mente lui c'e' lo stesso, continui comunque a produrre pensieri rancorosi del tipo "quello stronzo mi molla qui a fare tutto da sola". altra cosa su cui sono d'accordissimo e' l'importanza di star fuori il piu' possibile se l'ambiente e' soffocante e rumoroso con vicini anti-bambino e rompipalle. anche io come altre non mi perderei i momenti sola con i miei bambini per nulla al mondo: crescono cosi' in fretta! sono piu' che altro le circostanza a sommergere di tensione alcuni dei momenti con i nostri piccoli ma vivere con loro a me piace molto. grazie per aver condiviso la tua esperienza!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so che le circostanze possono sommergerti di tensione, siamo umane.

      Elimina
  12. Io sono sola con una figlia di cinque anni e mezzo.
    Sono separata e in questo momento sono in vacanza al mare con lei, per almeno dieci giorni. E non mi pesa affatto, perchè cerco di fare cose che vanno anche a me. Il tempo per me stessa lo trovo mentre lei dorme, per il resto spiaggia, mare e tanto relax, senza pensare al lavoro o innervosirmi, o almeno ci provo.... Inoltre cerco di fare sempre cose diverse, e che so che le interessano, tipo portarla a vedere una mostra di squali, oppure a vedere gli animali allo stato brado, o sui gonfiabili...e in mare, sul materassino, sembriamo due coetanee. Poi farà lo stesso con suo papà, almeno credo... Mi danno fastidio le persone che ti guardano come se l'essere separata ed essere sola fosse una condanna, una condizione penosa in cui sei caduta. Non è una malattia, è una scelta. Se ho scelto di stare da sola, cioè, non più con suo padre, è per insegnarle che nella vita non tutto fila liscio e che sui rapporti falsi ed ipocriti non si costruisce niente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, questo è un discorso più complesso della mera sopravvivenza quotidiana di cui parlavo. Come dicevo a qualcuno più su, io in genere dietro agli sguardi di compatimento vedo persone a cui dà fastidio il pensiero che io ce la faccio da sola con tre figli e loro si trovano in difficoltà magari con un figlio solo e un marito presente. In realtà, come ce la faccio io, ce la farebbe chiunque altro. Quando ti trovi in una certa condizione che fai? O l'affronti o muori di dolore.

      Elimina
  13. preso nota! non ho figli ma non si sa mai! :)

    RispondiElimina
  14. Parole Sante! Sono stufa di sentire Mamme che si lamentano di continuo.. invece dei Figli sembra che hanno fatto delle Zavorre!Io ti diro' lo gestisco meglio quando mio marito va in trasferta...almeno di bambino da devo seguire ne ho nuno solo!

    RispondiElimina
  15. ...Scusa oltre alla grammatica mi ha abbandonato anche la tastiera del PC.

    RispondiElimina
  16. Io sono quella col compagno latitante, che ha scelto di latitare pure nel giorno del compleanno di sua figlia(3 anni). Niente di male se non avessi deciso di organizzare cena con amici a casa e fosse andato tutto a schifìo, con me incazzata a smazzarmi tra la festa e le bimbe (la piccola, 4 mesi neppure), notte passata a cucinare, invitati imbarazzati, bimbe stanche e lagnose. In conclusione un bel chimmelaffattofare. Dannatissima me! Ma ora me lo segno, che la priorità è divertirsi con le bimbe. E lo farò.

    RispondiElimina
  17. sei troppo simpatica! Quanta vitalità e quanta voglia di non soccombere alle brutture della vita. Brava tu.

    RispondiElimina

Posta un commento

attenzione: i commenti ai post più vecchi di 14 gg vengono moderati! A causa del troppo spam ho disattivato le notifiche via email per i commenti in attesa...ma prima o poi li modero.