Le vacanze sono finite. Vabbè, poi ad agosto ricominciano, e credo che me ne andrò a Lisbona a trovare Bea ma necessariamente non posso stare molto perché le bimbe etc, e poi non so se trovo il volo a poco, e poi aspetto amiche a casa, e poi, non so, ecco. Quelle che sono finite sono le vacanze al mare. Non ho fatto in tempo a dire, figata le bimbe stanno diventando grandi e mi consentono vacanze con la catena leggermente più lunga, che non si limita al tragitto casa-mare mare- casa, che si sono rivelate per le rompi che sono (costatazione semi-ironica). Tipo, le ho portate a Vieste e la loro attenzione è stata catturata solamente da un ristorante che esponeva girarrosti. Oppure, e questo ve lo dico spesso, le ho portate a vedere le grotte marine a Peschici e loro dicono, sì ma a noi ci piaceva Riccione, che c’erano dieci sale giochi e viale Ceccarini e in spiaggia mangiavamo il cocomero a merenda. Oppure le ho portate in questa spiaggia dove eravamo in quindici e loro han
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea