L'altro giorno dovevo fare un viaggetto in treno: un'ora e mezza su un regionale, sapete, quelli che fanno rumore, puzzano, fa troppo caldo, fa troppo freddo. Il Frecciarossa su quel tratto non esiste.
Sul trenino regionale non ci sono le prese elettriche. Una volta voglio fare una dissertazione sui treni, perché magari sapete spiegarmi per quale stracazzo di motivo i trenini regionali non ci hanno la presa elettrica e poi ce n'è uno ogni due ore, mentre i Freccia, ce n'è ogni venti minuti (scherzavo, non ditemelo, giassò!).
Dicevo, non c'era la presa elettrica e avevo sia il cellulare che il portatile scarichi. Quando facevo la pendolare non avevo il portatile e il cellulare me lo dimenticavo quasi sempre a casa. Quindi so.
Facile, dico.
Tiro fuori il libro, fiduciosa. Avevo in borsa il manuale dell'ecommerce di Roberto Ghislandi.
Era un po' che non leggevo un'ora e mezza di fila. Perché alla sera ultimamente sono sempre molto stanca, e poi c'è da dire che sto perdendo la concentrazione. Da quando mi sono abituata all'internet mi sono abituata a troppi stimoli, troppo veloci, troppo invadenti, troppe email, troppe notifiche.
Sto riprendendo a leggere, dopo un paio di mesi di inaudita lentezza e torpore.
Magia, mi è tornata la voglia di cambiare il mondo.
Le emozioni dei libri non sono mordi e fuggi. Preferisco i libri a internet e oggi lo so meglio di ieri.
Negli ultimi anni ho letto americani. Prima leggevo sudamericani. Prima ancora solo francesi. In mezzo qualcosa di easy ma sempre intelligente, tipo Lucia Extebarria, Diego De Silva. Ah, anche Erica Jong, femminista non pornomane come sembra. In mezzo qualche Snoopy, qualche Vanity Fair, molti Venerdì di Repubblica, qualche Internazionale e qualche manuale di puericultura. In mezzo saggi. Sul terrorismo islamico, sulle Brigate Rosse, sull'anarco sindacalismo. Non mi ricordo quasi più nulla, però se mi trovo in un salotto di hipster almeno ho qualcosa da dire anch'io. In mezzo qualche manuale, tipo uno bellissimo di sceneggiatura: Story. Leggetelo.
In mezzo i libri quasi da grandi che sto cominciando a leggere alle bambine. Piccole Donne, che vi consiglio di rileggere. Non vedo l'ora che leggiamo Roald Dahl, da piccola mi faceva impazzire di fantasia e di gioia.
Quando avrò finito i molti libri sul comodino, voglio dare un'altra possibilità a Faulkner. Luci d'agosto e Santuario non li ho capiti, chissà se recentemente qualcuno ha ritradotto qualcosa. E poi ci sono tantissimi americani che ancora non conosco.
Devo andare a rispolverare Zola e De Balzac, quello che non ho ancora letto. E devo anche riprendermi Cèline: Morte a Credito l'ho lasciato a metà alcuni anni fa ma il Voyage, ah, il Voyage. Vorrei leggere in francese. Fumando una sigaretta con il bocchino. Vorrei essere molto snob e parlare bene il francese.
Il prossimo che dice che Cèline è di destra lo meno. Cèine è anarchico (e antisemita): se dite che è di destra evidentemente non l'avete letto. Cèline è un adorabile psicopatico. Io amo gli psicopatici e gli psicopatici amano me.
E Saramago. Samaramago è dio.
Saramago è dio ma non è per tutti. Per me sì, checcazzo.
Quando leggo mi sento piena di amore, creatività e vita. Quando guardavo la tv o sto su internet tanto chiasso, finta bellezza e mia frustrazione nei confronti della finta bellezza. Volgarità. Io odio la volgarità. Io dico cazzo, ma cazzo non è volgare, è un intercalare. E' volgare se vi faccio vedere le mie tette, per il gusto di farle vedere a qualcuno, senza arte.
Madonna se sono radical chic senza chic, oggi. ;)
Sul trenino regionale non ci sono le prese elettriche. Una volta voglio fare una dissertazione sui treni, perché magari sapete spiegarmi per quale stracazzo di motivo i trenini regionali non ci hanno la presa elettrica e poi ce n'è uno ogni due ore, mentre i Freccia, ce n'è ogni venti minuti (scherzavo, non ditemelo, giassò!).
Dicevo, non c'era la presa elettrica e avevo sia il cellulare che il portatile scarichi. Quando facevo la pendolare non avevo il portatile e il cellulare me lo dimenticavo quasi sempre a casa. Quindi so.
Facile, dico.
Tiro fuori il libro, fiduciosa. Avevo in borsa il manuale dell'ecommerce di Roberto Ghislandi.
Era un po' che non leggevo un'ora e mezza di fila. Perché alla sera ultimamente sono sempre molto stanca, e poi c'è da dire che sto perdendo la concentrazione. Da quando mi sono abituata all'internet mi sono abituata a troppi stimoli, troppo veloci, troppo invadenti, troppe email, troppe notifiche.
Sto riprendendo a leggere, dopo un paio di mesi di inaudita lentezza e torpore.
Magia, mi è tornata la voglia di cambiare il mondo.
Le emozioni dei libri non sono mordi e fuggi. Preferisco i libri a internet e oggi lo so meglio di ieri.
Negli ultimi anni ho letto americani. Prima leggevo sudamericani. Prima ancora solo francesi. In mezzo qualcosa di easy ma sempre intelligente, tipo Lucia Extebarria, Diego De Silva. Ah, anche Erica Jong, femminista non pornomane come sembra. In mezzo qualche Snoopy, qualche Vanity Fair, molti Venerdì di Repubblica, qualche Internazionale e qualche manuale di puericultura. In mezzo saggi. Sul terrorismo islamico, sulle Brigate Rosse, sull'anarco sindacalismo. Non mi ricordo quasi più nulla, però se mi trovo in un salotto di hipster almeno ho qualcosa da dire anch'io. In mezzo qualche manuale, tipo uno bellissimo di sceneggiatura: Story. Leggetelo.
In mezzo i libri quasi da grandi che sto cominciando a leggere alle bambine. Piccole Donne, che vi consiglio di rileggere. Non vedo l'ora che leggiamo Roald Dahl, da piccola mi faceva impazzire di fantasia e di gioia.
Quando avrò finito i molti libri sul comodino, voglio dare un'altra possibilità a Faulkner. Luci d'agosto e Santuario non li ho capiti, chissà se recentemente qualcuno ha ritradotto qualcosa. E poi ci sono tantissimi americani che ancora non conosco.
Devo andare a rispolverare Zola e De Balzac, quello che non ho ancora letto. E devo anche riprendermi Cèline: Morte a Credito l'ho lasciato a metà alcuni anni fa ma il Voyage, ah, il Voyage. Vorrei leggere in francese. Fumando una sigaretta con il bocchino. Vorrei essere molto snob e parlare bene il francese.
Il prossimo che dice che Cèline è di destra lo meno. Cèine è anarchico (e antisemita): se dite che è di destra evidentemente non l'avete letto. Cèline è un adorabile psicopatico. Io amo gli psicopatici e gli psicopatici amano me.
E Saramago. Samaramago è dio.
Saramago è dio ma non è per tutti. Per me sì, checcazzo.
Quando leggo mi sento piena di amore, creatività e vita. Quando guardavo la tv o sto su internet tanto chiasso, finta bellezza e mia frustrazione nei confronti della finta bellezza. Volgarità. Io odio la volgarità. Io dico cazzo, ma cazzo non è volgare, è un intercalare. E' volgare se vi faccio vedere le mie tette, per il gusto di farle vedere a qualcuno, senza arte.
Madonna se sono radical chic senza chic, oggi. ;)
Libri vs Internet non c'è neanche gara.
RispondiEliminabaci sandra frollini
"Fra poco sarò vecchio. E la sarà finita, una buona volta. Gente n'è venuta tanta, in camera mia. Tutti han detto qualcosa. Mica m'han detto gran che. Se ne sono andati. Si son fatti vecchi, miserabili e torpidi, ciascuno in un suo cantuccio di mondo." trad. Giorgio Caproni ("morto io morto dio"&"dio non c'è ma non si vede")... J'adore Céline!
RispondiEliminaNon avevo mai pensato a quanto internet porti via tempo alla lettura classica. Però anche io ho notato una cosa, su di me: ogni volta che sono in vacanza/malato/a riposo la prima cosa che riprendo con gusto è la lettura. Ha bisogno dei suoi spazi, insomma... non si può infilare nei buchi.
RispondiEliminaGià ti leggevo con piacere, ora che so che ami anche tu Saramago alla follia, godi della mia massima stima. E sì, la penso anch'io come te riguardo a internet vs i libri. Anzi, ti consiglio un saggio di Nicholas Carr: "The Shallows" ("Internet ci rende stupidi?" in Italiano). Al di là di quanto può sembrare idiota il titolo, è una lucida e precisa analisi di come sta cambiando il nostro modo di ragionare e di concentrarci a causa nell'era della connessione compulsiva. Ciau
RispondiEliminaRoald Dahl, ha reso magica la mia infanzia...
RispondiEliminaMadonna i libri, godo anche solo a scriverlo.
RispondiEliminaUn abbraccio cara mia.
Ti leggo spesso (e non commento mai). Ma sto giro lo devo fare perché anch'io stavo giusto pensando che dovrei leggere di più, spegnere il computer e leggere. Perché quello che ci salverà da questo schizofrenico andirivieni dell'internet sono proprio i libri. E poi sì, Saramago è dio. Checazzo!
RispondiEliminaDahl è un mito.
RispondiEliminaDi francese ho letto (in italiano) "Le relazioni pericolose", chicosamente volgare ;-D
Mi trovo completamente in sintonia con la tua fase! Da quando mi sono imposta di ricominciare a portare a letto un buon libro anziché il computer, provo la stessa sensazione di riacquistata profondità. E per alimentare ancora di più la sete di lettura ho ceduto ad un'innovazione alla quale finora avevo posto resistenza. Se ti va di leggerne il racconto è qua! http://bxlblog2010.blogspot.be/2013/03/rivoluzione-culturale.html
RispondiEliminai francesi non li puoi trascurare!!
RispondiEliminaMiiii, mi hai fatto venire voglia di leggere. Ok, spengo il pc.
RispondiElimina:-)
...accidenti...!!! stavolta non ti scrivo un riga di commento perchè sono sotto le coperte con un bel libro... (spero non sentirai la mia mancanza stasettimana :) )
RispondiElimina...ODDIOOOO....!!!!!!!!!!!!!
Ho tre libri e SETTE vanity fair accumulati. Forse dovrei andare al lavoro in treno!
RispondiEliminada quando ho idue bimbi e scoperto internet leggo poco, ma prima divoravo titoli su titoli....ma non conosco la metà degli autori che hai citato! vero è che negli ultimi anni mi ero orientata su autori indiani e cinesi soprattutto. Elisabetta
RispondiEliminaIo ho iniziato Anna Karenina, l'uscita del film (che non ho visto e non voglio vedere!) mi ha incuriosita a buttarmi sul tomo di 900 e passa pagine! ;)
RispondiEliminaTra gli americani io dico I sotterranei di Kerouac :) se non l'hai giá spuntato
RispondiEliminaSai, le buone intenzioni ci sono ogni sera, ma poi mi imbatto nei blog come il tuo e inizio a leggere, leggere, leggere e ciao libro!!
RispondiEliminaLeggere è davvero un hobby fantastico, anche scrivere se per questo. Io ogni giorno prendo il treno (Si, quei puzzolenti regionali) e sfrutto questo momento per immergermi in una storia o nell'altra. Dall'altra parte adoro anche internet, perchè è un mezzo di comunicazione efficentissimo, ogni cosa che cerchi la trovi, basta scrivere il nome.
RispondiEliminaTi posso consigliare, se ti piaciono i generi dark fantasy, post apocalittici o horror: Hunger Games, fantastica la trilogia.
Se no Mached, anch'essa una trilogia in svolgimento di publicazione.
O ancora Un bacio dagli abissi, romanzo particolarmente originale basato sulla figura in prima persona di un sirenetto.
Se invece parliamo di classici, le avventure di Sherlock Holmes di A. C. Doyle, fantastiche!!
Fammi sapere!
Ti lascio il link del mio blog se vuoi fare un salto. Ogni settimana posto dei articoli su arte, design, moda, riciclaggio, libri, recensioni e molto altro.
Creo anche oggettini fai da te e idee regalo.
mi raccomando ci conto. un bacione.
http://robertadellabora.blogspot.it/
Sono anche su facebook:
https://www.facebook.com/Il.GS.RobertaDellabora
Hai ragione Saramago è DYO! Io ho amato moltissimo i Versi Satanici di Salman Rushdie, anche se alla fine posso dire di non averci capito una ceppa :D
RispondiElimina@Roberta: nu, col fantasy non ce la faccio :(
RispondiElimina@pocket: anche io certe sere mi faccio delle esperienze antropologiche leggendo i commenti di chiara machedavvero :)
@deriva: il beat non mi esalta, però potrei riprovarci.
@bradipo: Anna karenina l'ho adorato! una volta mi buttero' sui russi.
@Rosi: brava, via il pc e apri un libro!
@calzino: ueee, come stai?
RispondiElimina@deepblue: uhm, interessante.
@familiy: I love Celine!