Non mi viene in mente un titolo piu antiseo

Era più di un anno che io e le bimbe non facevamo qualche giorno assieme via da casa, per la precisione dall'ultima volta che ho preso le ferie: estate 2011. Comunque tutte le cazzo di volte che le porto da qualche parte mi dicono che non si sono mai divertite tanto come a Riccione, quella volta che non c'avevamo i soldi per andare in vacanza e allora accettammo l'offerta di un amico di okkupare il suo appartamento nella parte più romagnola della Romagna. Mi sa che è stata l'ultima estate con il Donatore. Insomma, fatto sta che una settimanina fa ero stata a Roma e mi era presa la voglia impellente di vedere un paio di cose e allora sono tornata con le bibine.
Il posto dove dormiamo è una bettola, ma in effetti ho visto di peggio, tipo, non so se ve l'ho mai detto perché questa la racconto sempre, quella volta a Londra con mio fratello, che la dicitura "bagno in camera" corrispondeva a una cabina doccia posta esattamente all'interno della camera: peccato che in camera fossimo dieci sconosciuti e io ho stretto la mano alle altre otto persone nuda, quando appunto sono uscita dalla doccia (no dài, avevo l'asciugamano: un po' mi vergogno a stare nuda). L'hotel dove stiamo a sto giro, dài, è un po' meglio, c'è anche il wifi ma mi tocca usare explorer che mioddio. Alla reception c'è questo cingalese 24/7, e poi io e Carol ci abbiamo il letto matrimoniale che però è composto da due letti singoli leggerissimi e quando una delle due si muove nella sua parte di letto, i letti si dis-allineano.
E niente, l'altro ieri siamo partite in macchina e io ho salutato mamma deridendola per via delle berrette che voleva darci dietro: "Mamma, andiamo al sud!", e invece fa un freddo bigatto. Poi abbiamo scelto di passare un paio d'ore della prima giornata al parco dei mostri di Bomarzo, che pioveva, ora abbiamo le uniche scarpe e i giubbotti con le zolle di terra, in particolare Carolina che ama fare i tuffi carpiati nelle pozzanghere, e non sembriamo mica tanto le cugine di campagna, nonnò. La seconda cosa che mostra che siamo autoctone di BucoDelCulo è la scarsa propensione a utilizzare i mezzi. Tipo ieri sera abbiamo preso l'autobus e stavamo così strette che a un certo punto ho sentito una cosa sul culo, e mi sono discretamente spostata. Dopo un attimo sento chiaramente una mano e stavo per girarmi e schiaffeggiare il tizio che avevo dietro e invece per fortuna che ho guardato in basso e ho visto che la manina era di Lucia, la quale, spiaccicata all'altezza di pance sconosciute, usava le mie natiche da antistress.
Nonostante l'albergo faccia schifo, le bimbe si sentono ricche per il solo fatto di essere in hotel e per via che al mattino hanno avuto il permesso di prendere fino a due brioches. Io adoro pensare che le mie figlie si sentono ricche con niente, e credo che questo faccia di me una buona mamma. Poi Pilù mi ha anche detto che vorrebbe rifare il letto, domattina, per fare una sorpresa alla signora che fa le camere.
Invece adesso siamo qui che facciamo i compiti e a me non mi sembra giusto per un cazzo che devo star qui a fare i compiti, quando è un anno che non passo più di due giorni consecutivi con le mie figlie.
In ogni caso mi sento proprio molto molto bene e la ruota mi gira così bene che sono praticamente certa che quando esco di qui mi cade una tegola sulla testa e muoio.

p.s. L'altro giorno, non so perché :) questa blogger carinissima mi ha fatto un'intervista: linkarla mi sembra molto autoreferenziale, però alla fine è divertente, quindi se volete leggetela, sennò fate un po' quel cazzo che vi pare. Baci.