E niente, si torna in ufficio. Non sono
pronta, tipo che mi servirebbero altri dieci giorni di ferie. Però
vabbè, funziona così in Occidente: produci, consumi, crepi (l'ho
già detto?). Che poi a me piace andare a lavorare eh. C'è il mio
collega di fronte che ha un gran bel culo, per dire.
In realtà oggi sto scrivendo per un
motivo sociale.
Vorrei salvare l'umanità.
Quando ero in gita con le bimbe, ho
scorto per strada questa terrificante “pubblicità progresso” (leggo che è del 2011).
Recita tipo:
“Ci chiamano schiave, trans, prostitute, ma siamo tutte sorelle/ fratelli d'Italia”.
Questa frase rivela un'ignoranza
abissale, anche se suppongo che cerchi di recare il messaggio che
prostitute e trans non devono essere stigmatizzate (e soprattutto,
che dovreste donare a quest'associazione il vostro otto per mille).
Tanto per cominciare non mi è chiaro
cosa c'entri la schiava con la prostituta con la trans. Le prostitute
non sono tutte schiave. Voglio dire: una che balla il bunga bunga in cambio di soldi o di un posto in consiglio regionale, mica
è una schiava che ha bisogno di essere salvata. Chi sceglie di
prostituirsi non ha bisogno di essere salvata. Ci sono persone a cui
prostituirsi sta bene. Non capisco quale sia il problema. Secondo me non dovrebbe neanche essere illegale. Dovrebbe essere illegale prostituirsi senza preservativo, quello sì.
Chi viene costretta a prostituirsi
invece probabilmente ha bisogno di essere salvata, perché è troppo
debole per prendere in mano il proprio destino, vuoi per la giovane
età, vuoi per la povertà, vuoi per la paura. In quel caso
prostituta e schiava possono essere due sostantivi non sinonimi che
descrivono la stessa persona. Come dire che io sono stonata e
disordinata.
“Mi chiamano stonata e disordinata,
ma sono anch'io sorella d'Italia”.
Ma la trans? Cosa c'entra la trans con
la schiava e la prostituta? La trans potrebbe essere schiava e
prostituta, certo. Come io potrei essere disordinata, stonata e toh,
anche mora. Ma questo non significa che tutte le more sono stonate.
Che le mamme sanno cucinare. Che le donne non sanno guidare. Che ai
maschi piace il calcio e che gli italiani lo fanno meglio e suonano
il mandolino tutto il giorno.
Trans non significa prostituta.
La transessualità o transessualismo è la condizione di una persona la cui identità sessuale fisica non è corrispondente alla condizione psicologica dell'identità di genere maschile o femminile e che, sovente, persegue l'obiettivo di un cambiamento del proprio corpo, attraverso interventi medico-chirurgici (Wikipedia).
L'unica trans operata che conosco fa la
barista, per dire. Oppure ci sono ragazze che si vestono da
maschio e che fanno mestieri che non c'entrano nulla con la
prostituzione.
E poi sarebbe bello che questa associazione che "aiuta" le trans, avesse le idee chiare: sono fratelli o sorelle?
Ciao, anch'io sono una sorella d'Italia |
E' a causa delle pubblicità come
questa se le trans suppongo facciano fatica a trovare lavoro. Quindi
vi chiedo una cosa: non date loro il vostro otto per mille.
Assumetele.
il fine è quello di farsi dare l'otto per mille, non c'è spazio per ragionamenti fini.
RispondiEliminaad ogni modo, al tuo ragionamento io aggiungerei che non siamo fratelli e sorelle d'italia, siamo fratelli e sorelle e basta. che c'entra l'italia? solo per l'otto per mille.
per il resto conocrdo... ma poi, lasciando perdere sto 8 per mille, volendo esprimere il concetto, tu come l'avresti scritta questa frase?
Forse è un commento demente, ma probabilmente l'inghippo sta nel fatto che alcune prostitute (una buona parte, a quanto so) sono anche transessuali, e allora quelli della pubblicità hanno generalizzato così.
RispondiEliminaBel post!
Ah, tanto per aggiungere un'informazione didattica per tutti i tuoi lettori: si dice LA transessuale quando il genere di elezione è femminile, IL transessuale quando è maschile. Per intenderci, se da maschio "passa" a femmina allora si declina al femminile.
Concordo su tutto. Ma chi scrive slogan del genere probabilmente non capirebbe la differenza neanche a spiegargliela.
RispondiEliminaChe cosa paradossale, un cartello che dovrebbe aiutare a cambiare la cultura finisce per sortire l'effetto contrario.
RispondiEliminaBrava ad averlo notato e non essere passata indifferente.
A me è capitato solo una volta di valutare la candidatura lavorativa di una transessuale ma poi non c'è stata possibilità di assumerla (il progetto non è partito). Ogni volta che associano trans a prostitue penso a lei che faceva tutt'altro e l'anziano che seguiva a domicilio era contentissimo.
Giusto! Applausi!!! C'è davvero ancora tanta ignoranza in giro, bisognerebbe fare più informazione, a partire dall'ora di educazione alla sessualità a scuola.
RispondiEliminaecco, proponiamo questa al posto dell'ora di religione!
EliminaBellissimo post, sono d'accordo con TUTTO.
RispondiEliminaCiao
Cecilia
Splendido post.
RispondiEliminaIo un trans carino me lo potrei pure sposare... :D
(Scherzo e al tempo stesso non scherzo affatto).
E le associazioni che spendono soldi in pubblicità per chiedere altri soldi mi sono sempre piaciute poco, indipendentemente dai loro obiettivi e dalla tanta, poca o nulla intelligenza che traspira dai loro messaggi.
p.s.
l'educazione alla sessualità sarebbe in teoria una bella cosa (magari in Paesi Civili) ma in vatikaliA rischierebbe di trasformarsi in controproducente (dis)educazione all'eterosessualità forzata e al conformismo, con le altre sessualità colpevolizzate, o, peggio ancora, schizzinosamente "tollerate".
p.p.s.
guarda che a fine primavera una presentazione dalle tue parti la voglio fare davvero: non sparire, o meglio, riappari!!!! :)
no ma la foto poi? mioddio
RispondiEliminaSottoscrivo, sottoscrivo, sottoscrivo e a voce spiegata.
RispondiEliminaDirei che i trans non sono nè miei fratelli nè mie sorelle non avendo la mia stessa madre. Non vedo perchè dovrebbe sembrare di minor valore ritenerli, al pari di chiunque altro, elegibili ad amici, amati e compresi.
Di certo chi scrive certi slogan non è mio fratello, non è mia sorella (che grazie a Dio non ho parenti stretti di questo genere) e non è nemmeno dotato di troppo cervello.
Bellissimo e intelligente post, come quelli che scrivevi agli inizi, prima di darti ai post commiserevoli e di finto buonismo.
RispondiEliminaBrava, vedi che c'è sempre una speranza?
@anonimo: nu, che speranza, i post intelligenti li faccio fare in outsourcing a una onlus che recupera la web reputation delle persone insulse come me!
RispondiElimina@Michi: non la mia vero? :)
RispondiElimina@Marta: come l'avrei detto io...mah. dovrei pensarci. probabilmente, quando pensavo a che associazione fondare per prendermi degli 8 per 1000, avrei puntato a salvare soggetti meno indefiniti di quelli del claim là sopra.
@ale: le prostitute trans esistono perché c'è un ampio mercato disposto a comprare la loro merce, e non in quanto la loro identità di genere blablabla.
@zio: scrivimi zio!! d'accordissimo con l'inutilità dell'educazione sessuale nelle scuole italiane. c'è un ampia cultura del sesso, pesantemente moralizzata nelle occasioni ufficiali.
@mafalda: vero. ma perché noi dovremmo dare loro il nostro 8 per mille?
Se fossi (e spero prima o poi di esserlo) nella condizione di assumere delle persone (belle dentro, si spera) non mi frega niente se sono: maschi, femmine, gay, trans, bianchi, neri, rossi, gialli o blu. Non mi interessa nemmeno di che religione sono, se sono atei e se gli piace il calcio (oddio, la cosa del calcio, lo ammetto, un po'di razzismo lo soffro: penso che i tifosi abbiano qualche rotella in meno, ma insommma, si può fare). Mi interessa che: siano intelligenti, gli piaccia il lavoro che gli offro e che siano gente simpatica con voglia di lavorare.
RispondiEliminaApprovo: no dategli l'8 per mille. Se scrivono così sono farlocchi!!!!!!!!
p.s. Io me, sono contro la squola di stato. Non può essere super partes perché di stato!
p.p.s. l'8 per 1000 meglio che lo lascino nelle tasche degli italiani: che ne facciano quello che vogliono! Pure andare a prostitute, in fondo, perché no, se gli fa mollare gli antidepressivi?
mi piaci...mi piace il tuo blog :) E quindi ti followo XD
RispondiEliminaMorbidi.
P.S. io voglio ancora fare la rockstar....dici che sono matta?
Siccome io faccio la copywriter pubblicitaria, mi sento di dire che mi fa orrore vedere tanta ignoranza stampata e affissa con l'idea di "sensibilizzare".
RispondiEliminaIl sociale mal fatto è la peggior pubblicità esistente.
Mah. Sarà che conosco i valdesi e la loro buona fede nel cercare di essere cristiani senza preclusioni, questa tuo post mi sembra un po' pretestuoso. Il concetto che volevano esprimere a me è arrivato forte e chiaro, e secondo me stare a sottilizzare che una prostituta può non essere schiava e una trans può non essere prostituta è superfluo. E per inciso, la gestione del loro 8xmille è completamente trasparente, totalmente finalizzata a opere benefiche e che non tiene fuori quelli che per molti cattolici sono i reietti. Per chi volesse vedere i progetti approvati, ce ne sono due rivolti ai transessuali
RispondiEliminahttp://www.chiesavaldese.org/pages/finanze/modulistica/approvati_ita2012.pdf
Marina, non ho detto che non gestiscono i soldi trasparentemente e non sto affatto sottilizzando. Veicolare lo stereotipo trans=prostituta è molto grave. E se tu di lavoro aiuti le trans costrette a prostituirsi e lo comunichi così male, stigmatizzandole agli occhi dell'opinione pubblica e ledendo alla loro causa, bè, hai un problema.
EliminaProstituirsi in Italia non è illegale. E' una cosa che si legge continuamente in rete ma è totalmente falso. E' illegale (e secondo me giustamente) lo sfruttamento della prostituzione, non la prostituzione in sé.
RispondiEliminaD'accordo con Marta: perché "d'Italia"? Ritrovarsi 'sta marcetta pure nella pubblicità progresso, anche se orrenda come questa qui, insomma.
sembra che l'appellativo vada di moda anche oltreoceano:
RispondiEliminahttp://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/obama_usa_giuramento_gay_casa_bianca/notizie/245923.shtml
sembra che l'appellativo vada di moda anche oltreoceano:
RispondiEliminahttp://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/obama_usa_giuramento_gay_casa_bianca/notizie/245923.shtml