Il giorno di Halloween ero di umore incazzereccio per via di
una settimana semi-inconcludente col cammino lastricato di imbecilli. Tra l'altro diluviava e la pioggia in genere paralizza la città (non BucoDelCulo, eh. Poi vi racconterò), la
quale non è così piccola e soprattutto non è dotata del benché minimo mezzo.
Ah, no, scusate: ci sono due linee di bus che ti portano una a un centro
commerciale, l'altra a una zona industriale, una volta ogni una/due ore. Probabilmente
sono state studiate ad hoc per i dipendenti di due o tre fabbriche di proprietà
dei padroni, quei cinque o sei soggetti che dettano l'agenda alla politica.
Dicevo, ero incazzereccia. Esco alle 18.40, faccio la spesa,
raccolgo in ritardo di un'ora l'amichetta di Carol (i commenti ai post a volte
servono a farmi ragionare ;D ), e raggiungo le bimbe nel negozio di mio
fratello. Al negozio c'era: mio zio che suonava il violino, un ragazzino che
suonava la chitarra, mio fratello in frac e tuba, mia madre in completo
pied-de-poule e scarpe con tacco 8 che sembrava stesse camminando sulle uova,
amica argentina con marito e tre figli, che fa la truccatrice televisiva, le
mie bimbe, Serena e la sua piccola, e ventisette prenotati per l'aperitivo,
tutti vestiti da streghe. Se calcolate che il negozio di mio fratello è grande
più o meno come la mia cucina capirete il significato di “affollamento”. Al
buffet, vino per tutti, bare da morto di polenta e salsa tartufata, muffin alla
zucca, et cetera.
Appena arrivata mi hanno issato la custodia della chitarra su
una spalla e mi hanno assunto come beccamorto del corteo che avrebbe
attraversato il paese, capeggiato dai musicisti e dal mio inquietante fratello
vestito da maggiordomo morto.
E niente, dopo le abbiamo suonate tutte. Dagli stornelli
romani, alle bionde trecce, a besame mucho, a comandante Che Guevara. E poi in
ognuno dei novantasette bar/ristoranti/pub di BucoDelCulo a gestire il racket
delle caramelle. Vabbè, a un certo punto ci sono sfuggite le bimbe e sono
penetrate come hooligans nel ristorante fighetto dove cenavano coppie e
assessori, per uscirsene urlando “che fregatura”, avendo ricevuto “solo”
cantucci fatti in casa (no problem, li ho mangiati io).
A mezzanotte ho riportato l'amichetta, in ritardo di solo
un'ora e mezza. Sono una cattiva compagnia, è ufficiale.
Noi ci divertiamo sempre, alla fine.
Anche se in occasione di tutte le feste, una figura sempre
impegnata nei cazzi suoi non comparirà mai nei ricordi delle bambine.
Per quanto riguarda l'amichetta, brava!, solo gli stupidi non cambiano mai idea.
RispondiEliminaDirei che avete passato una bella serata, piena di affetti, peccato per chi se l'è persa. Non ti amareggiare, per quanto possibile.
il bello di questo post è che posso immaginarmi tutto per bene. Prima cosa: be' hai una cucina grande garantito, se la mia fosse grande come il tuo negozio hiiii sarei felicissima. Io vorrei sapere qual è il ristorante fighetto, però. Che voglia di tornare...
RispondiEliminaAbbraccione io mi sono vestita da straga in ufficio giuro.
sandra frollinostalgica
siete stati in giro a suonare, nonostante la pioggia? Idoli :P
RispondiEliminaperché dici NEGOZIO DI MIO FRATELLO? mi era parso di capire che fosse di entrambi :*
s'io fossi editor, renderei questo blog un libro immediatamente. ribadisco il concetto espresso nel mio altro commento, è davvero una lettura piacevole e appassionante!.
RispondiEliminaA me sembra che tutto sommato sia stata una bella serata! Cioè, un po' affollata, come il negozio di tuo fratello, ma meglio, no?
RispondiEliminaNon so perche' ma la descrizione mi fa pensare ai film di Kusturica. Noi vigliaccamente siamo andati a cena fuori per evitare le orde di bambinelli desiderosi di caramelle che dalle 18.30 alle 20 (Ordinanza comunale, giuro) girano per il paesello.
RispondiEliminaIl sempre assente non sa cosa si perde! Sticazzi a lui!
RispondiElimina@fede: vado a cercarmi questo k...spero non sia un insulto :). a proposito: noi nn siamo andate in giro per case a scocciare la gente ;)
RispondiElimina@Michi: brindisi virtuale: sti cazzi a lui!
@fra: grazie per la stima ;). in realtà oltre a quello che scrivo qui non ho molto altro da dire.
@Sandra: in realtà la mia cucina è molto più piccola ;)
@sara: vedi, sembrò cattiva ma sono solo un po' introversa e solo con gli estranei.
@fede: vado a cercarmi questo k...spero non sia un insulto :). a proposito: noi nn siamo andate in giro per case a scocciare la gente ;)
RispondiElimina@Michi: brindisi virtuale: sti cazzi a lui!
@fra: grazie per la stima ;). in realtà oltre a quello che scrivo qui non ho molto altro da dire.
@Sandra: in realtà la mia cucina è molto più piccola ;)
@sara: vedi, sembrò cattiva ma sono solo un po' introversa e solo con gli estranei.
Come tutte noi vorrebbero avere "una cattiva compagnia " come la tua....
RispondiEliminaIo invece ad Halloween ho festeggiato riempiendomi di vino.
RispondiEliminaIl mio colorito era adatto alla serata, non mi è certo servito il cerone.