Sabato scorso ero a pranzo con Paolo, e ogni cosa io dicessi, lui la sapeva già, perché legge il mio blog. Io invece so sempre poco, perché lui è riservatissimo. Il vedersi due volte all'anno non mi aiuta a carpire i suoi segreti. Comunque. Ok, Paolo, allora ti racconto questa, che non l'ho scritta sul blog perché veramente sembrava una scena da film ma invece era tutto vero, sembra che fa ridere, ma io ero sconvolta, poi ci ho anche bevuto su, così il giorno dopo ero troppo impegnata a trascinare le mie stanche membra per pensare alle mie sfighe. Lui mi dice: Non ci posso credere, che ti succedono cose più strane ancora di quelle che racconti sul blog. Chiedilo a mio fratello, ribatto io.
La realtà è che io sono una persona estremamente noiosa. Grigia, quasi. Per nulla trasgressiva. Solo che devo averci qualche cosa, nella testa, che mi fa guardare le cose diversamente da come guardano gli altri. Dentro ho un mondo coerentissimo, senza tv, senza dio, fatto di sensazioni, di malinconie, di curiosità, di rotelle che si muovono, di cinismo. Di pregiudizi su chi ha pregiudizi. Di certezze, anche. Sbagliate, probabilmente. Serena dice che io delle volte, al cospetto di alcune persone, faccio la faccia: "Ok, ti ho schedato, ciao". Però dice anche che il bello di me è che ho carattere. Mio fratello dice direttamente che sono stronza. Mia madre pure. Al liceo a volte ho fatto piangere delle compagne di classe. Ora ho smesso di litigare, le persone le cancello direttamente.
Guardo le persone e penso che siamo tutti monotematici. C'è chi sta in fissa con il sesso, che lo fa sempre, comunque, con chiunque. Mai stata promiscua, io, che ho la paranoia delle malattie e in più me la tiro anche. C'è chi sta o stava in fissa con le droghe. Mai fatto neanche quello. Solo qualche sbronza con tremendi postumi e una reiterata e patologica epigrafe sulle serate: "Sono una sfigata". Qualche cannetta seguita da addormentamenti istantanei. Quando facevo l'università e i tossici in stazione a Bologna mi chiedevano delle monete, io pensavo che forse era ridotto a quel modo anche mio padre, e mi guardavo bene, dal farmi attrarre da millantati paradisi artificiali.
Io sono sempre stata grigia e ho sempre e solo lavorato, da quando avevo quindici anni e facevo la cameriera, e studiato, e letto libri e aspettavo e aspettavo, e guardavo l'obiettivo, e lo raggiungevo, e me ne ponevo un altro. Cinquecento euro per una vacanza, fatto. Mille euro per il dentista, fatto. Passare dignitosamente l'esame di macroeconomia, fatto. Passare con trenta e lode filosofia politica, sperando mi chiedano di Marx, perché so solo quello, fatto. Trovare lavoro, fatto. Comprar casa, fatto. Essere una madre sufficientemente brava, ci provo. Circondarsi di persone con cui ho un bel feeling, abolendo tutte le relazioni umane di facciata, ci provo.
Fare di più.
Fare meglio.
Fare più in fretta.
Produci consuma crepa: fatto.
Piacersi, non pervenuto.
Bea sta cercando di convincermi ad andare almeno alla prova del corso di burlesque.
Io non credo di potercela fare. Però forse ci vado, se a quell'ora non lavoro.
Chissà perché oggi sono così malinconica.
Sarà che mi fratello ha lasciato messenger connesso, e ogni tre minuti qualcuno mi inchatta, ma non vuole me.
Sarà che sono andata a guardare su YouTube i live di Ema Stokholma e mi sono sentita una sfigata.
Ma poi, mi sono ricordata che io sono una che a casa c'ha il casco da parrucchiera giallo. Del resto m'importa na sega.
La realtà è che io sono una persona estremamente noiosa. Grigia, quasi. Per nulla trasgressiva. Solo che devo averci qualche cosa, nella testa, che mi fa guardare le cose diversamente da come guardano gli altri. Dentro ho un mondo coerentissimo, senza tv, senza dio, fatto di sensazioni, di malinconie, di curiosità, di rotelle che si muovono, di cinismo. Di pregiudizi su chi ha pregiudizi. Di certezze, anche. Sbagliate, probabilmente. Serena dice che io delle volte, al cospetto di alcune persone, faccio la faccia: "Ok, ti ho schedato, ciao". Però dice anche che il bello di me è che ho carattere. Mio fratello dice direttamente che sono stronza. Mia madre pure. Al liceo a volte ho fatto piangere delle compagne di classe. Ora ho smesso di litigare, le persone le cancello direttamente.
Guardo le persone e penso che siamo tutti monotematici. C'è chi sta in fissa con il sesso, che lo fa sempre, comunque, con chiunque. Mai stata promiscua, io, che ho la paranoia delle malattie e in più me la tiro anche. C'è chi sta o stava in fissa con le droghe. Mai fatto neanche quello. Solo qualche sbronza con tremendi postumi e una reiterata e patologica epigrafe sulle serate: "Sono una sfigata". Qualche cannetta seguita da addormentamenti istantanei. Quando facevo l'università e i tossici in stazione a Bologna mi chiedevano delle monete, io pensavo che forse era ridotto a quel modo anche mio padre, e mi guardavo bene, dal farmi attrarre da millantati paradisi artificiali.
Io sono sempre stata grigia e ho sempre e solo lavorato, da quando avevo quindici anni e facevo la cameriera, e studiato, e letto libri e aspettavo e aspettavo, e guardavo l'obiettivo, e lo raggiungevo, e me ne ponevo un altro. Cinquecento euro per una vacanza, fatto. Mille euro per il dentista, fatto. Passare dignitosamente l'esame di macroeconomia, fatto. Passare con trenta e lode filosofia politica, sperando mi chiedano di Marx, perché so solo quello, fatto. Trovare lavoro, fatto. Comprar casa, fatto. Essere una madre sufficientemente brava, ci provo. Circondarsi di persone con cui ho un bel feeling, abolendo tutte le relazioni umane di facciata, ci provo.
Fare di più.
Fare meglio.
Fare più in fretta.
Produci consuma crepa: fatto.
Piacersi, non pervenuto.
Bea sta cercando di convincermi ad andare almeno alla prova del corso di burlesque.
Io non credo di potercela fare. Però forse ci vado, se a quell'ora non lavoro.
Chissà perché oggi sono così malinconica.
Sarà che mi fratello ha lasciato messenger connesso, e ogni tre minuti qualcuno mi inchatta, ma non vuole me.
Sarà che sono andata a guardare su YouTube i live di Ema Stokholma e mi sono sentita una sfigata.
Ma poi, mi sono ricordata che io sono una che a casa c'ha il casco da parrucchiera giallo. Del resto m'importa na sega.
adoro te e adoro la tua vita. sei così vera. sei così cinicamente disarmante. sei così selvatica e reale. sei così simile a me. non nel senso di clone, ma solo perchè, purtroppo, ti ho battutto di 20 anni sulla data di nascita. ci sono così tanti elementi comuni. beh, tu sei più bella, ma per il podio della vita anti-mulino bianco, è un bel match...
RispondiEliminaGrazie, veramente. Prima che nella mia vita subentrasse la possibilità che estranei commentassero le mie vicende, in pochissimi mi hanno detto: Mi piaci per come sei. Il babbo delle mie figlie, tipo. Altri tempi.
Eliminaah, dimenticavo, questa sera, dopo anni di clausura volontaria, h.21 lezione di prova di yoga-meditazione, non che mi interessi granchè, ma è un grande passo, un taglio di cordone ombelicale quasi, un'ora tutta solo per me stessa, fuori casa. mio figlio di 5 anni mi ha detto "vai mamma, così non sarai più arrabbiata o triste"...
RispondiEliminamagari poi ci andrai anche tu al burlesque... ciao
Non posso vedere i video qui.
RispondiEliminaPerò posso dirti che sei bravissima perché, al contrario di me, tu ti poni degli obiettivi e li raggiungi.
Io, invece, non so mai cosa voglio, so solo e sempre cosa non voglio.
È già qualcosa. :)
EliminaIo da quando ti ho trovato non ho mai smesso di leggerti. Non so se, da allora, esiste qualche tuo post che mi sono perso. Commento quasi sempre, a volte mi chiedo anche se non ti do noia, a commentare sempre. Per dire che se mai ti stancherai del casco da parrucchiera giallo (bel colore, nda) su messenger ti contatto volentieri io.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaEcco, io penso uguale a lui, casco compreso
EliminaAle, se avessi messenger ti darei il mio contatto :)
EliminaE figurati se mi dai noia a commentare!
oh vale lo sai che non sei sfigata per gnente gnente.
RispondiEliminaEh ti avevo giusto chiesto del casco!!
Abbraccione XXXL
sandra frollini
Mi spiace che non siete passati a casa mia!
EliminaAll'inizio ho rosicato perché parli di un fatto che non hai citato nel blog ma non dici quale.
RispondiEliminaPoi non capivo dove volessi andare a parare.
Da "io sono stata grigia" in poi il post è una meraviglia.
Mi resta solo un dubbio: ma lì da voi usate ancora Messenger?
Neanch'io capivo dove volevo andare a parare, probabilmente volevo solo autocommiserarmi XD
EliminaIl casco da parrucchiere giallo mi scatena un'invidia che forse mi ucciderà.
RispondiEliminaComunque ne ho trovati altri, in altri mercatini dell'usato, e uno persino in uno di quei mega store di elettronica ed elettrodomestici, nuovo. La crisi.
EliminaNon mi piace (e non sono capace) fare quello che "sa". Quasi tutti hanno una vita grigia. Però almeno tu la sai raccontare. E se diverte e commuove me, non posso credere che faccia schifo a te.
RispondiEliminaLove! ;)
In effetti, se mi annoio comincio a pensare a tutte le cose tristi, così almeno piango e vivo. XD
EliminaMa dai! Io non ci credo che consideri davvero grigia la tua vita! Io da qui la vedo coloratissima! E varia, e vera, e imprevedibile, perchè rimani aperta a tutte le possibilità, non escludi nessuno a priori, sei, appunto, priva di pregiudizi, ma corri il rischio di elaborare giudizi tuoi propri. E hai le bimbe che sono un portento. E hai il tuo lavoro che sai fare e che ti rende autonoma, e di questi tempi non è poco. E hai carattere e autoironia, e spirito da vendere, e stile... continuo?
RispondiEliminama PORCOGGIUDA ho creato un mostro? ma siamo pazzi? la tua vita è più fica di quella di ema, lascia che te lo dica. e tu, tu sei cento volte meglio di lei. accidenti che nervi che abitiamo lontane, verrei lì a darti due pappine (con affetto, eh).
RispondiEliminaAll'inizio l'ho guardata senza audio e mi sono detta: questa quando si riprende passa dei brutti dieci minuti. Poi con l'audio ho detto: Oh, ma che figata!
Eliminadescrivi vissuti talmente bene che io, la maggior parte delle volte, non scrivo sui commenti perchè mi sento una sfigata che si mette a commentare cose troppo... troppo. Appunto. E credimi, vista da qui, alle volte, per certe tue scelte e certe tue grandi palle (già intese come genitali), ho pensato: "vorrei essere polly". e non c'ho in casa manco un casco da parrucchiera giallo. sono davvero sfigata.
RispondiEliminaAporia
No dai, che vorrei essere polly! :)
EliminaChe fighissima sta risposta! :D
EliminaAp
Guarda Polly ti dico solo che da quando ti leggo sto trovando la forza per cambiare vita. Alto che sfigata! (...ma se ti cito nel mio blog appena nato ti rompe?)
RispondiEliminaCon affetto
Vale/valeria
Questo è bellissimo!
EliminaSi sta come d'autunno
RispondiEliminale donne
dal parrucchiere.
(e comunque sei sempre una figa)
Son figa perché non mi si vede ;)
EliminaVerrei volentieri anche io a fare burlesque... Mi prendete?
RispondiEliminaIo really non so se vado, comunque è martedì a Imola, ti carichiamo sulla via Emilia, che dici? ;)
EliminaTi poni degli obiettivi e li raggiungi, e poi ti metti (quasi) a nudo a raccontare di te. Sei unica Vale.
RispondiEliminaGrazie, al.
Eliminaho appena scoperto il tuo blog! spero di riuscire a dedicargli qualche istante tra una poppata e l'altra...
RispondiElimina(una mamma per caso a 25 anni e con molte aspirazioni confuse)
...PIACERSI NON PERVENUTO??...
RispondiElimina..essì che mi si dice che sotto quel CASCOGIALLO si nasconda (ma si fa intravedere)...una signorina con una buona cucchiaiata di fascino...
Dici? :)
Elimina...beh!... ti ho mai mentito finora??... (cazzo!!..co sti puntini di sospensione, sono proprio estenuante...) ...boh!...
Eliminanon sai quanto abbiamo in comune. un post così potrei averlo scritto io però non ne sono capace e neanche mi ci metto. cmq sia, sei (siamo) una donna bellissima perchè sì, perchè è così e punto.
RispondiEliminaun abbraccio
Eli
ma perche' sei andata a vedere su youtube i live di Ema Stokholma?comunque non sapendo chi fosse ci sono andata anche io: imbattutami nell'intervista di tale Tripodi mi sono vergognata per lei, e un po anche per lui e poi quando ha parlato del tatuaggio l'ho collegata al treno su cui viaggiava la bravamamma e ho capito molte altre cose
RispondiEliminaciao, LIG
Aspè. Sono andata a vedere i video dove suona e mi piaceva perché era carica, poi l'intervista non l'ho vista e, voglio dire, a volte ho voglia di immaginare me stessa rockstar (l'ho già detto?), però mica voglio veramente essere lei, i quindici anni li sto per doppiare ;)
Eliminal'hai detto si, ma mi domandavo perchè proprio la Stockholma per sentirti rockstar?meglio Janis Joplin no?mai pensato che tu volessi essere lei, mai
EliminaMah, in quel momento mi piaceva lei perché era vestita come Pete Doherty che mi piace assai ed È una rockstar. Janis Joplin dicono sia morta affogata nel suo vomito, se vogliamo non è un esempio fantastico neanche lei. Mhm.
Eliminacome no, dai le rockstar da che mondo e mondo muoiono in circostanze ambigue e spesso miserabili e poi tu dici che hai smesso!Comunque W Polly abbasso la Stokholma
RispondiEliminaboh.
RispondiEliminasarò di parte, ma ti adoro.