Ieri sera c'era il compleanno, credo, di un ragazzino che sta vicino a me, ma sull'altro versante del rio. Non l'ho mai visto, però a volte lo sento, che strimpella. Aveva invitato questi amici che urlavano come pazzi, e Camilla, mia figlia, era indignata.
"Si potrà fare una festa di fronte a una casa? Chiamiamo la polizia?"
"Dài figlia, non essere nazista"
"Ma loro l'hanno chiamata, la polizia, quella volta..."
Pilù si ricorda ancora.
E' stato l'evento più surreale della mia vita. E' successo prima che io aprissi il blog.
Io e il Donatore si stava ancora assieme, ma quasi alla fine. La fine di un bel periodo, dove lui aveva tentato di essere un buon marito, ma io ero già troppo piena di rancore per apprezzarlo. La morte di sua sorella Ross lo aveva buttato in un baratro che avrebbe dato il colpo di scure definitivo al nostro rapporto.
Scrivere del funerale di Ross senza parlarvi di Ross non rende bene l'idea, ma siccome ho a disposizione un post e non un libro, di Rossella semmai parlerò un'altra volta.
Rossella era la terza sorella che il Donatore ha perso, viveva a Londra, aveva cinquant'anni ed era malata.
Seppimo* del decesso attorno a Pasqua, da un'altra sorella.
Il Donatore partì per Londra e tornò con una cassettina di legno con le ceneri di Ross. Ero incazzata nera perché ero dovuta andarlo a prendere all'aeroporto di Padova senza manco sapere dove fosse Padova, peraltro a quell'epoca non avevo ancora il bancomat e andai a prenderlo senza una lira: pagai l'autostrada in monetine e non cenai.
La sera dopo era stato organizzato il funerale di Ross e io manco lo sapevo. Ero andata in Pronto Soccorso a ritirare mio fratello che s'era infortunato sul lavoro, ed ero tornata a casa col fratello zoppo. Mi sono infilata un pigiama rosa con una stampa a maiali, e mi accingevo a preparare la cena.
Come spesso accadeva con il Donatore per casa, a breve arrivò tutta una serie di ospiti inattesi: sua sorella Babi (no, non è un libro di Moccia), suo nipote, i vicini magrebini e un amico storico, con la sua fidanzata simpatica come un calcio in culo. Scoprii che si stava per celebrare il funerale di Ross, in balcone.
Il mio balcone è grande circa venti metri quadrati e dà su un rio.
Per la celebrazione il Donatore aveva acquistato delle lanterne cinesi, di quelle che le accendi e volano in alto finché non si spegne il fuoco (dopo non si sa che fine facciano). Il tutto era abbastanza coreografico, se non fosse che non ci siamo accorti che mezza BucoDelCulo era scesa in strada, pensando a un'invasione aliena.
Ce ne siamo resi conto dopo mezz'oretta.
"Chi è il proprietario dell'immobile?", fa un carabiniere, entrato dall'ingresso, come sempre, aperto.
"Io!", mi faccio avanti. Col pigiama a maiali.
"Stiamo celebrando un funerale, in quella cassetta c'è la cara estinta", ribatte mio fratello.
Nel frattempo, i due magrebini se ne sono andati di soppiatto, mentre l'amico, che stava per liberare una lanterna, non ha ritenuto opportuno liberarla di fronte ai carabinieri e per qualche secondo ha abbracciato la carta infuocata. Poi, per evitare la strage, l'ha liberata.
Poi niente, è finita tipo casa Vianello.
Con Il Donatore un po' sconvolto che faceva l'aggressivo con il carramba, e la fidanzata dell'amico, che mica si voleva fare mio marito, no, assolutamente, che ha fatto le mie veci di padrona di casa, perché io ero in pigiama e le sembravo poco credibile. Solo grazie a un barlume di decenza ho evitato la rissa con la suddetta. Io ero un filino gelosa del Donatore e le tipe che gli giravano attorno erano molte di più di quante ne avrei potute tollerare.
Infine, abbiamo mangiato la torta, tutti un po' frastornati, ma convinti che Ross si sarebbe divertita da pazzi, al suo funerale.
Abbiamo risolto la cosa, evitando la denuncia per antenna infuocata.
Ho chiesto scusa al vicino, dicendo che mio marito era sconvolto per la morte della sorella. "Abbi pazienza, è la terza sorella che perde".
E così, abbiamo inaugurato la nostra casa di BucoDelCulo.
Don't let me know about the 32nd of December All you do is you come around and make me remember What I try, oh that I, what I....(32nd december, Babyshambles)
*dice che seppimo è una forma in disuso di Sapemmo. A me piace di più seppimo. No?
"Si potrà fare una festa di fronte a una casa? Chiamiamo la polizia?"
"Dài figlia, non essere nazista"
"Ma loro l'hanno chiamata, la polizia, quella volta..."
Pilù si ricorda ancora.
E' stato l'evento più surreale della mia vita. E' successo prima che io aprissi il blog.
Io e il Donatore si stava ancora assieme, ma quasi alla fine. La fine di un bel periodo, dove lui aveva tentato di essere un buon marito, ma io ero già troppo piena di rancore per apprezzarlo. La morte di sua sorella Ross lo aveva buttato in un baratro che avrebbe dato il colpo di scure definitivo al nostro rapporto.
Scrivere del funerale di Ross senza parlarvi di Ross non rende bene l'idea, ma siccome ho a disposizione un post e non un libro, di Rossella semmai parlerò un'altra volta.
Rossella era la terza sorella che il Donatore ha perso, viveva a Londra, aveva cinquant'anni ed era malata.
Seppimo* del decesso attorno a Pasqua, da un'altra sorella.
Il Donatore partì per Londra e tornò con una cassettina di legno con le ceneri di Ross. Ero incazzata nera perché ero dovuta andarlo a prendere all'aeroporto di Padova senza manco sapere dove fosse Padova, peraltro a quell'epoca non avevo ancora il bancomat e andai a prenderlo senza una lira: pagai l'autostrada in monetine e non cenai.
La sera dopo era stato organizzato il funerale di Ross e io manco lo sapevo. Ero andata in Pronto Soccorso a ritirare mio fratello che s'era infortunato sul lavoro, ed ero tornata a casa col fratello zoppo. Mi sono infilata un pigiama rosa con una stampa a maiali, e mi accingevo a preparare la cena.
Come spesso accadeva con il Donatore per casa, a breve arrivò tutta una serie di ospiti inattesi: sua sorella Babi (no, non è un libro di Moccia), suo nipote, i vicini magrebini e un amico storico, con la sua fidanzata simpatica come un calcio in culo. Scoprii che si stava per celebrare il funerale di Ross, in balcone.
Il mio balcone è grande circa venti metri quadrati e dà su un rio.
Per la celebrazione il Donatore aveva acquistato delle lanterne cinesi, di quelle che le accendi e volano in alto finché non si spegne il fuoco (dopo non si sa che fine facciano). Il tutto era abbastanza coreografico, se non fosse che non ci siamo accorti che mezza BucoDelCulo era scesa in strada, pensando a un'invasione aliena.
Ce ne siamo resi conto dopo mezz'oretta.
"Chi è il proprietario dell'immobile?", fa un carabiniere, entrato dall'ingresso, come sempre, aperto.
"Io!", mi faccio avanti. Col pigiama a maiali.
"Stiamo celebrando un funerale, in quella cassetta c'è la cara estinta", ribatte mio fratello.
Nel frattempo, i due magrebini se ne sono andati di soppiatto, mentre l'amico, che stava per liberare una lanterna, non ha ritenuto opportuno liberarla di fronte ai carabinieri e per qualche secondo ha abbracciato la carta infuocata. Poi, per evitare la strage, l'ha liberata.
Poi niente, è finita tipo casa Vianello.
Con Il Donatore un po' sconvolto che faceva l'aggressivo con il carramba, e la fidanzata dell'amico, che mica si voleva fare mio marito, no, assolutamente, che ha fatto le mie veci di padrona di casa, perché io ero in pigiama e le sembravo poco credibile. Solo grazie a un barlume di decenza ho evitato la rissa con la suddetta. Io ero un filino gelosa del Donatore e le tipe che gli giravano attorno erano molte di più di quante ne avrei potute tollerare.
Infine, abbiamo mangiato la torta, tutti un po' frastornati, ma convinti che Ross si sarebbe divertita da pazzi, al suo funerale.
Abbiamo risolto la cosa, evitando la denuncia per antenna infuocata.
Ho chiesto scusa al vicino, dicendo che mio marito era sconvolto per la morte della sorella. "Abbi pazienza, è la terza sorella che perde".
E così, abbiamo inaugurato la nostra casa di BucoDelCulo.
Don't let me know about the 32nd of December All you do is you come around and make me remember What I try, oh that I, what I....(32nd december, Babyshambles)
*dice che seppimo è una forma in disuso di Sapemmo. A me piace di più seppimo. No?
Io credo che se fornisci questo post a qualche regista assurdo tipo Terry Gilliam, ti ci fa un film! :)
RispondiEliminaChe storia pazzesca!! Certo che la vita a volte ti regala delle situazioni paradossali e affrontarle con un pigiama rosa con i maiali forse non aiuta.
RispondiEliminaForse invece aiuta ;)
Eliminanon amo il donatore per ovvi (almeno per me) motivi, ma in questo post ho provato tenerezza per lui (parecchia. Ho perso mio fratello minore un anno e mezzo fa e il dolore è ancora presente in ogni mio momento felice (lo so sembra assurdo ma è proprio così, ogni momento di gioia mia assale la sua mancanza come una palla di cannone sparata nello stomaco).
RispondiEliminaHo un altro fratello e il pensiero di perdere anche lui mi fa uscire di testa più di quanto io non lo sia già. E' davvero impegnativo vivere con questi lutti e le reazioni sono le più inaspettate e diverse. Io di certo, non sono più la stessa di prima. Nessuno della mia famiglia lo è. Scusa se ho divagato. Bacio. jane
Non hai divagato. Ho perso i nonni e un padre e sono un po' morta dentro, ma se perdessi mio fratello morirei anche fuori. Un abbraccio.
EliminaTranquilla, non sembra mocciA: è una storia assai coinvolgente e molto ben raccontata... Tutto sta al posto giusto (i normali direbbero: "sbagliato") pigiama compreso...
RispondiElimina(vabbè, ben raccontata a parte i tempi dei verbi che lassamo stare XD)
Eliminapolly ti adoro
RispondiEliminaMoccia una cosa così surreale non se la inventa nemmeno coi funghetti.
RispondiEliminaIl prossimo che mi dice di avere una vita incasinata gli faccio leggere il tuo blog ;-)
RispondiEliminaCri
certo che il funerale a sorpresa sul terrazzo non lo immagini neanche nei film :))
RispondiEliminaecco, a sorpresa. non so come avrei reagito io.
ma proprio tutte sorelle...? oppure sorelle come intendi tu?
RispondiEliminaSorelle sorelle. E' nato dopo 4 sorelle e 2 fratelli. E poi è arrivata una sorellastra. Quella che ci ha presentati, nel 2001.
Eliminaquando i bambini cominciano a ricordare è la fine. per tutti. :)
RispondiEliminaQuesta sorta di post funerale mi fa credere che c'è del buono anche nel Donatore.
EliminaConcordo con Ale.
RispondiEliminaE ottima la citazione dei Babyshambles.
Seppimo io lo uso correntemente. Ma si sa che sono demodé :)
RispondiEliminaBellissimo racconto, lo vorrei io un funerale così!
Ma... una cosa normale a casa tua mai? Ahahah!
RispondiElimina...un POST da far resuscitare i morti..BELLO!!
RispondiElimina(non mi fa più rispondere ai singoli commenti)
RispondiElimina@ale e ford: poi mi dite chi è terry.
@libby: sono le persone che rendono la vita anormale. Tipo io, sono piuttosto anormale. E il Donatore, bè, mi sono messa con lui principalmente perché non mi annoiava. Non ricordo di aver mai passato un sabato al centro commerciale. XD
Oggggesù, non conosci Terry Gilliam!?!?
EliminaBottigliate, Polly! :)
Fuck Ford, tu lo conosci, mhm, lo conosci il dottor Bernardi, mitico autore delle bibbie delle madri-ansiose-puericultrici? XD
EliminaSeppimo, per sempre! ;)
RispondiEliminaSembra Almodovar! Fantastico!
RispondiEliminaChe bellissimo complimento!
Eliminacapisco cosa si prova a perdere un fratello, l'ho perso anche io solo un anno fa.
RispondiEliminaperò se davvero si potesse vedere il proprio funerale..Beh quantomeno Ross avrebbe di che sorridere :-)
Quel funerale era una tipica Ross-situation, veramente. :)
EliminaCanovaccio adatto alla regia di un film mia cara Polly...
RispondiEliminaSpesso la realtà supera l'immaginazione...
Un abbraccio!
Se me lo fossi dovuta inventare per scrivere una sceneggiatura, avrei considerato inverosimile questa scena ;)
EliminaSolo per seppimo toccherebbe darti lo strega e il campiello insieme, non c' è più nessuno che sa usarlo con la tua grazia.
RispondiEliminameraviglioso.
RispondiEliminacome questo blog
http://nonsidicepiacere.blogspot.it
Questo è uno dei tuoi racconti più belli. se fossi regista non ci penserei due volte. eppoi volevo consigliarti seu jorge che canta david bowie.
RispondiEliminaciao ciao
vale
Aggile e attraente racconto, esce dalle regole ma rimane in corsia agile come una formula 1. Mi viene voglia di chiederti cosa succede dopo :)
RispondiEliminaNon essendo un film, il dopo sta ancora succedendo e finirà con la mia morte. Il giorno dopo abbiamo litigato per via della tipa che faceva la gradassa a casa mia. La cassetta con le ceneri non so che fine ha fatto, forse è a casa dell'altra sorella. Mio fratello s'è fatto qualche giorno in malattia. Un paio di mesi dopo io e il Donatore ci siamo lasciati. Dopo altri tre mesi ha avuto l'incidente. Molto di quello che è successo dopo è su questo blog.
EliminaQuando la smetterai di inventare cazzate pseudomoccia?
RispondiEliminaMa lo sanno gli stolti che leggono il tuo blog, i documenti che ci vogliono per portare da uno stato all'altro le ceneri di una persona? E lui parte, torna e libera le ceneri sul balcone.
Non so se fai più pena tu o chi crede alle tue minchiate.
madonna, il tuo acume mi stupisce sempre. Vorrei raccontarti che lui è stato a Londra un mese per recuperare le ceneri, ma sei troppo intelligente, non ci crederesti mai. per me sei A. Christie sotto mentite spoglie.
RispondiEliminaRacconto bellissimo. grazie!
RispondiEliminaVisto che mi danno della stolta mi sento di rispondere pure io a questa/questo qua sopra:
Guarda a me non importa molto se le storie di polly sono vere o inventate. Nel secondo caso la mia ammirazione nei confronti di questo blog crescerebbe anche di più. Passerebbe da diario con momenti lirici a opera di letteratura.
Non mi sembrano stupidi quelli che leggono una roba che gli piace.
Quel che invece non capisco proprio è perchè te lo leggi tu visto che pensi siano tutte cazzate e che lo trovi simile a moccia.
Magari potresti passare del tempo a leggere/fare qualcosa che ti piace. ci hai pensato?
Grazie Frantola.
EliminaOra.
A volte mi sono chiesta se certe cose valeva la pena raccontarle o meno. Mi sono chiesta se mio fratello, mia madre, le mie figlie, le mie amiche, mi avrebbero preso per una pallonara. E mi sono risposta: no, sanno che non sono una pallonara, erano lì con me. E poi mi sono chiesta: il resto del mondo può pensare che io sia una pallonara? E mi sono risposta: può darsi, però queste persone possono scegliere di non leggermi. Come io ho scelto di non guardare il telegiornale, che spaccia per vere un mucchio di minchiate. Oppure, se ne traggo un qualche beneficio (ex: l'intrattenimento) posso anche continuare a guardare il telegiornale, sapendo che di vero c'è poco.
Insultare le persone è una malattia. Se le insulti dal vivo, al primo pugno in faccia smetti. Insultarle con una tastiera invece diventa un circolo vizioso. Quando ti accorgi che non ci sono conseguenze, le spari sempre più grosse. Ma è te stesso che stai insultando. A me questa troll non mi intacca, tant'è vero che non cancello mai i suoi commenti. Quello che dice a me, lo sta dicendo a se stessa: le mie "balle" non le darebbero fastidio se fosse equilibrata e se stesse bene con se stessa.
Ora però non vorrei spendere altre parole sull'argomento. baci.
mia cugina,quando è morto il marito,lo ha fatto cremare.Poi ha raccolto le sue ceneri e una parte le ha inserite in un anello che si è fatta fare apposta ed il resto,dopo aver preso a noleggio una barca con figli nuore e nipoti,le ha gettate vicino a Filicudi,posto amatissimo dal marito.Io l'ho trovato bellissimo
RispondiElimina