A VITA È N'ESTATE

E' stata un'estate che ho lavorato come una pazza.
E' stata un'estate che le mie figlie a volte mi chiamavano nonna, perché a stare sempre con nonna mamma ti viene meno spontaneo.
E' stata un'estate che ho dato il peggio di me con il padre delle mie figlie. Non voglio parlarne. Però non voglio neanche più avvelenarmi.
E' stata un'estate che quando potevamo, io e le bimbe, eravamo al mare o in piscina, ma mai abbastanza.
E' stata un'estate che sono stata a vedere Alex Ebert, Dente e i Marta sui Tubi (che però non mi sono piaciuti). Poi l'altra sera c'erano gli Zen Circus ma pioveva. Meglio, non li conosco granché e mi pare si prendano un casino sul serio.
E' stata un'estate che ho visto gente. E' stata un'estate che finalmente mi sono ricordata com'è quando le persone fanno le galanti con te, anche se non ti piace nessuno.
E' stata un'estate che non mi sono riposata mai, anzi che a volte credevo di non poterne più. Ma non ho rimpianto, per ora, il comodo ufficio, e la routine che mi spegneva. Anche se l'ufficio sarebbe stato chiuso tre settimane ad agosto.
E' stata un'estate che ho trascurato le poche cose che mi interessano.
E' stata un'estate che la notte tornavo dal lavoro all'1 di notte e leggevo un libro che mi hanno consigliato e sapevo che da grande volevo fare proprio quello, anche se è un'utopia.
E' stata un'estate che a volte ho urlato come una pazza contro mio fratello e vedevi fuori dal negozio i passanti che diventavano biondi.
Adesso riparto, anche se non mi sono mai fermata.
Ricomincio a scrivere un po' di cronachetta, però per un altro giornale, più importante. Non ho comunque tanto tempo da dedicare a questa cosa.
Penso se propormi o meno per un'idea che ho avuto. Quando propongo progetti spesso mi dicono di sì.
Organizzo un autunno che preveda le mie figlie. Dovrei riuscire a lavorare solo al mattino e nel week end. Chissà. Tendo sempre a peccare di ottimismo.
Intanto siamo ripartite con le terme. Le terme, quest'anno le pagano tutte e tre per intero, come gli adulti, perché passati i sei anni sono adulti. Possono andare a lavorare e allora è giusto che si smazzino il ticket.
Poi stiamo pensando allo sport: Carolina vuol fare ancora ginnastica artistica e magari anche nuoto, le gem vorrebbero fare thai chi e violino. Ma secondo me dovrebbero invece muoversi di più: ne riparliamo. Però alla fine decideranno loro. Anche se le conosco e so che una solo attività extrascolastica è più che sufficiente. Sono pigre e va bene così.
Poi ho organizzato dei reading con alcuni blogger:
il 15 viene Sandra di Frollini a colazione;
il 22 viene Gloria che è una mia amica e blogger;
il 29 ho invitato un blogger di qui che non so se verrà, ma spero.

Se v'interessa scrivetemi in privato, che non mi va di fare pubblicità qui al negozio.
A volte sono venuti dei blogger, quest'estate, qui. E io pensavo che dovrei dire a Silvia, la guida turistica, di inserire anche casa mia, nelle visite guidate. :)
Solo che c'è un casino, che io fatico a trovare il letto, la sera. Frigo vuoto, gatto orfano.
La terrazza è quasi sgombera, la cantina finalmente è al grezzo, è bella, scavata nella roccia, però non ho più un soldo.
Volevo programmare un giorno a settimana per me. Un tizio che ha una specie di Music Lab mi ha dato il suo biglietto da visita e chissà se riesco a trovare il tempo per imparare a suonare la chitarra. Tutti mi dicono: vedrai che trombi. Ma a me sinceramente, in questo momento, proprio fottesega. Tra due ore non so.

Le mie figlie sono a metà dei compiti delle vacanze.

Poi niente, altre novità non ce n'è. Come se non bastassero queste eh.

Amure mio, a vita è n'estate lassa stari i corvi lassù ca non c'è Dio ma c'è un cantu di streghe e n'tu lettu c'è un diamante che ho nascosto e u poi pigghiari sulu tu.

p.s. Lo so che ho scritto tutte le E' al posto delle È. È una scusa per trovare un editor figo per il mio blog.