Con mio fratello stiamo trovando la nostra via.
Devo dire che sono abbastanza contenta della mia vita, in questo momento. Per questo momento intendo ovviamente le 11.05 di sabato mattina, con la pompa di Faenza Spurghi che mi shakera i pensieri a 85 decibel.
No, dicevo. Pare che stiamo smettendo di litigare, perché accettiamo che siamo molto diversi ma complementari.
Tipo, lui è un fantastico direttore creativo, ma io pulisco il cesso e come me nessuno mai. Lui è quello simpatico; io quella affidabile. No, vabbè, non può pretendere che io sia simpatica, dài, obiettivamente. Io faccio la chiusura giornaliera; lui fa un gran casino. Poi entrambi abbiamo la predisposizione per le public relations: io tipo sono il maschio della situazione, quella che quando c'è da mandare a culo qualcuno se la cava benissimo. Lui invece è quello che è capace di spacciarti una fetta di prosciutto per una delizia dell'Eden.
Io sono quella degli sconti proletari e del ti offro da bere; lui è quello che lo sconto non lo fa neanche a sua mamma, epperò è capace che è mezzanotte e lui si mette a farti la panna montata rosa.
Entrambi siamo quelli che se uno rompe il cazzo: dovete parlare con mio fratello/sorella.
Lui è quello che all'una di notte, al Mac Donald's (alla faccia dello slow food), partorisce idee geniali; io sono quella che tira fuori la calcolatrice e dice: No, sorry, non rende abbastanza. E poi optiamo: però sì, perché l'immagine è importante.
Io sono quella che arriva in ritardo; lui è quello che lavora anche nei giorni di riposo.
Entrambi, quando siamo di buonumore, ci mettiamo a urlare per strada, giocando ai vecchietti romagnoli omofobi e xenofobi.
Lui è il potremmo fare; io sono il facciamo.
Ma noi, noi non saremmo niente, senza di lui.
Lui, Priapo, da quando me lo hanno regalato, ce l'ho sempre in tasca.
I suoi benefici sono tangibili, in termini di incassi. O forse è vero, quando mi dicono che sono io che sono più carica e mi metto il rossetto e non incrocio le braccia e non ho uno sguardo incavolato. Perché i clienti entrano quando hai l'aria di una felice. E niente, io quando vedo Priapo sono felice, cosa devo farci.
La scorsa settimana, una mano bigotta ce l'ha staccato dal suo rifugio sicuro dentro al quadro elettrico.
E' stata una tragedia, veramente.
Per tre giorni tipo non è entrato nessuno. Mio fratello era così depresso che l'ho beccato che disegnava, solitario. E stava disegnando Priapo, su un pezzo di cartone di un imballaggio.
Non ho fatto in tempo a metterne una copia dentro alla cassa che sono entrati i giapponesi, credeteci o meno.
Me ne sono messa una copia anche in borsa, si sa mai.
Devo dire che sono abbastanza contenta della mia vita, in questo momento. Per questo momento intendo ovviamente le 11.05 di sabato mattina, con la pompa di Faenza Spurghi che mi shakera i pensieri a 85 decibel.
No, dicevo. Pare che stiamo smettendo di litigare, perché accettiamo che siamo molto diversi ma complementari.
Tipo, lui è un fantastico direttore creativo, ma io pulisco il cesso e come me nessuno mai. Lui è quello simpatico; io quella affidabile. No, vabbè, non può pretendere che io sia simpatica, dài, obiettivamente. Io faccio la chiusura giornaliera; lui fa un gran casino. Poi entrambi abbiamo la predisposizione per le public relations: io tipo sono il maschio della situazione, quella che quando c'è da mandare a culo qualcuno se la cava benissimo. Lui invece è quello che è capace di spacciarti una fetta di prosciutto per una delizia dell'Eden.
Io sono quella degli sconti proletari e del ti offro da bere; lui è quello che lo sconto non lo fa neanche a sua mamma, epperò è capace che è mezzanotte e lui si mette a farti la panna montata rosa.
Entrambi siamo quelli che se uno rompe il cazzo: dovete parlare con mio fratello/sorella.
Lui è quello che all'una di notte, al Mac Donald's (alla faccia dello slow food), partorisce idee geniali; io sono quella che tira fuori la calcolatrice e dice: No, sorry, non rende abbastanza. E poi optiamo: però sì, perché l'immagine è importante.
Io sono quella che arriva in ritardo; lui è quello che lavora anche nei giorni di riposo.
Entrambi, quando siamo di buonumore, ci mettiamo a urlare per strada, giocando ai vecchietti romagnoli omofobi e xenofobi.
Lui è il potremmo fare; io sono il facciamo.
Ma noi, noi non saremmo niente, senza di lui.
Lui, Priapo, da quando me lo hanno regalato, ce l'ho sempre in tasca.
I suoi benefici sono tangibili, in termini di incassi. O forse è vero, quando mi dicono che sono io che sono più carica e mi metto il rossetto e non incrocio le braccia e non ho uno sguardo incavolato. Perché i clienti entrano quando hai l'aria di una felice. E niente, io quando vedo Priapo sono felice, cosa devo farci.
La scorsa settimana, una mano bigotta ce l'ha staccato dal suo rifugio sicuro dentro al quadro elettrico.
E' stata una tragedia, veramente.
Per tre giorni tipo non è entrato nessuno. Mio fratello era così depresso che l'ho beccato che disegnava, solitario. E stava disegnando Priapo, su un pezzo di cartone di un imballaggio.
Non ho fatto in tempo a metterne una copia dentro alla cassa che sono entrati i giapponesi, credeteci o meno.
Me ne sono messa una copia anche in borsa, si sa mai.
P.S. Potete non crederci, ma terminata la stesura di questo post sono entrati tre danesi che mi hanno letteralmente vuotato il negozio, essendo l'unica rivenditrice di vino del villaggio che parla inglese. Grazie Pry! Love u!
PPS Dài, Priapo porta bene, ma le dimensioni in realtà non contano.
Ahaahahha Grazie.
RispondiEliminaCo sto post hai aggiunto un ora di sonno benefico a questa mente ottenebrata.
Loviubeibi.
Ma sai che tuo fratello disegna proprio bene?
RispondiEliminaNe vorrei uno anch'io. Viva Priapo apotropaico!
P.S. io conservo gelosamente in un cassetto il simbolo di Salonicco. Anche quello porta bene.
no scusa, vogliamo il pdf scaricabile! Ecco perchè nella mia vita va tutto storto. Qui di priapico nemmeno le ombre degli alberi. e poi vuoi mettere vedere la faccia della MD semmai dovesse salire in casa mia? Imperdibile XD
RispondiEliminaAttendo fiduciosa !
E' che non ho lo scanner...ma vedo cosa posso fare. :)
Elimina"ma le dimensioni in realtà non contano. "
RispondiEliminaah davvero? tu dici?
Susibita
mhm. Più o meno.
EliminaNell'antichità il fallo era considerato un portafortuna potentissimo e, tra gli altri, esistevano amuleti fallici da portare appesi al polso (i fascinum).
RispondiEliminaPoi è arrivata la Chiesa cattolica e l'ha costretto a cambiare forma: è diventato un cornetto.
Quindi Priapo ha un suo perché.
Cazzetti al polso per tutti.
Eliminaadesso però devi mettere lo stampabile per tutti noi che abbiamo bisogno di un Priapo in borsa
RispondiEliminati dico solo che non avevo visto il mega-fallo della prima immagine...poi dal disegno di tuo fratello sono risalita e... :O
RispondiEliminabeata, che hai un portafortuna così,
bacio,
paola
sempre di mitologia si tratta!!
RispondiElimina"una mano bigotta ce l'ha staccato dal suo rifugio sicuro dentro al quadro elettrico"
RispondiEliminaintendi dire che qualcuno s'è scandalizzato e ha tirato via l'immagine?
mmmm... più facile che abbia intuito il portafortuna, o ancora più facile che l'abbia voluto come giochino erotico!
hihihihihihi!!!!!!!
L'abbiamo pensato anche noi :)
EliminaAh ah ah ah.,.sorella ti adoro!!!!!
RispondiEliminaSorella, la cartolina originale me l'avevi regalata tu XD
EliminaInfatti pure a livello nazionale, finchè c'era da baciare Priapo non si sentiva nemmeno la crisi ;)
RispondiElimina(dai non volevo buttarla in politica, mi ha fatto parecchio ridere...)
Nu, la crisi si sentiva già, purtroppo... :(
EliminaSi, voleva essere ironico... sono d'accordo con te...
Eliminaa saperlo prima!!
RispondiEliminaallora tutti con una foto\immagine\disegno di Priapo in casa\negozio\portafoglio... e vediamo se funziona ;)
per non saper nè leggere nè scrivere, mi sono salvata l'immagine del disegno di tuo fratello.
RispondiEliminaNon appena sarò sola in ufficio me la stampo e me la metto nel portafoglio.
Hai visto mai?
Se c'è da versare un obolo per il copyright, aspetta almeno che cominci l'effetto benefico, che ora come ora, non c'è trippa per gatti!
Pensavamo di aprire un negozio ebay dove vendiamo cartoline di priapo disegnate a mano, sculture in argilla e ortaggi di forma fallica.
Eliminama i danesi sai com'è da loro comprare alcool è difficilissimo, davvero. Andavamo nei negozietti di alimentari e manco una birretta.
RispondiEliminaSono certa che siete una coppia incredibile e galissima e non vedo l'ora di vedervi. baci ILARIA FROLLINI
Ci sentiamo presto, appena ho un attimo di respiro!
EliminaLe dimensioni non contano, no, non contano. Come quando senti dire: è racchia, però è bella dentro. Ciao Vale.
RispondiEliminaMannò che non contano, se uno è nell'ambito della normalità va bene, anche se è ai limiti inferiori. Come poi la "racchia" che dici: io in giro di racchie impegnate ne vedo tante: se una persona è fisicamente nell'ambito della normalità (intendo dire non repellente) allora la bellezza non conta così tanto, ma contano di più altre cose. Non è retorica.
Eliminaora...le dimensioni non contano...via non raccontiamola più sta balla...e sennò il priapo lo facevano col fagiolino...e invece dei danesi ti entravano due vecchiette astemie che ti chiedevano indicazioni per la chiesa più vicina. Mannaggia abitare così lontano, sarei venuta a trovarti se non altro per vedere il disegno dal vivo..
RispondiEliminaNella mia modesta esperienza non contano più di tanto, sarà che non ho mai incontrato un tipo col cazzetto. Statisticamente lo incontrerò presto.
Eliminaincontrato...... già nemmeno questo mi sono fatta mancare. E ti dirò. In medium stat virtus. Ma decisamente quelli sul limite inferiore sono deprimenti, sempre a sostenere che quella cosa li a loro non interessa ( e direi.....) insomma sempre come la volpe con l' uva acerba. E poi na fatica..... vabbè meglio piantarla qui. Comunque le dimensioni contano eccome se contano !!
EliminaCara, il tipo col cazzetto è diverso dal tipo na fatica! Se il tipo col cazzetto è anche na fatica lascialo proprio perdere. Io non ho mai incontrato neanche na fatica, in compenso ho incontrato alcuni flash man. Frustrante. Molto.
EliminaConcordo con i soprascriventi, le dimensioni contano.
RispondiEliminaPost splendido.
Mi hai riappacificato con Priapo, perche' sono vent'anni che chiamo l'ex presidente del consiglio di questa nazione NANOPRIAPO, e la correlazione mi aveva portato a odiare anche la divinita' greca.
Grazie.
Hasta
Zac
le dimensioni ASSOLUTAMENTE NON contano!
RispondiElimina(vero? verooo?? ...)
forte! :)
Nel senso che ce l'hai piccolo?
EliminaDomenica mia madre, avendo ormai stabilito che la mia situazione è disperata, mi ha regalato un braccialetto che ha comprato da un kenyano dicendomi che porta fortuna.
RispondiEliminaMa neanche il braccialetto kenyano funziona.
Ora so cosa avrebbe dovuto regalarmi!
Conta il mood, tesoro ;)
EliminaIeri ridacchiavo e mi erudivo (perché Priapo non lo conoscevo fin´ora) leggendo questo post, poi ad un certo punto mi accorgo che é tardi, impacchetto veloce la bimba nel passeggino e usciamo per andare a prendere il fratellino dall´asilo.
RispondiEliminaDavanti alla soglia di casa brillavano accartocciati e solitari cinque euro.
Lo so, sono solo cinque euro, ma per chi non ha mai trovato neanche un centino a terra é un segno da non sottovalutare.
Ieri sera sul divano io e mio marito discutevamo su che formato deve avere la Priapogigantografia che stiamo per farci.
ecco di cosa ho bisogno per le sfighe di questi ultimi mesi. e io che volevo prenotare un last minute a lourdes
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