Ottima scelta, quella di passare le giornate a Buco Del Culo. Fortuna che ci sono delle volte che mi sposto comunque per lavoro. Tipo il prossimo mese devo andare a Venezia. E poi io e mio fratello durante i mesi morti vogliamo andare in trasferta a cercare di spacciare il nostro olio buono dove non ce l'hanno, tipo in qualche albergo del nord. E poi venerdì devo scendere a Faenza a ritirare il referto degli esami del sangue. Un filino di carbonio me lo devo concedere, ogni tanto, e anche un dito medio alzato al coglione che mi supera sulla rotonda, che poi il mondo è piccolo e va sempre a finire che il tipo lo conosco, vabbè. Perché va bene le colline, va bene la vita slow, va bene tutto. Va bene il cielo azzurro e l'aria ventilata. Vanno bene i turisti con cui sfodero il mio inglese ormai ampiamente regredito. Ma gli autoctoni.
Gli autoctoni.
Parliamone.
Ho anche delle amiche, a Buco del Culo. Delle amiche very europee, non bucodelculiane, no. Poi ci sono anche persone gentili, tipo la vecchietta di ieri, che mentre passavo dava l'acqua alle piante in un terrazzino al primo piano. Mi ha fatto la doccia, però mi ha chiesto scusa, in dialetto. O quella dolce vedova che sta sopra di noi e che a volte si viene a comprare il frizzantino, e poi invece quando qualcuno dai tavolini le vuole offrire un bicchiere, risponde: "E vè? Me no, me!" (Il vino? Per carità, io non lo bevo).
A me danno noia certi autoctoni.
Ieri sera, ad esempio.
Passeggio con le bibine. Si avvicina un cinghiale. Poi l'ho vista da vicino e invece era un'autoctona, madre di un bambino che è a scuola con le Gem. E niente, i bambini si fermano a conversare e io e il cing, ehm, la signora con la malocclusione dentale, i canini inferiori molto evidenti, la fronte schiacciata e un discreto prendisole rosso dotato di palma gigante che le si storpia sulle titte, cerchiamo di dirci qualcosa.
"Domani consegnano le pagelle" esordisco io, "speriamo vada tutto bene"
"Mah. Io non mi aspetto voti inferiori al primo quadrimestre, mio figlio va molto bene" grufol, ehm, dice lei.
"In realtà anche le mie, coff coff"
"Dice la maestra che l'ultimo mese è stato molto difficoltoso, i bambini erano turbolenti"
"Ma sai, io le maestre non le vedo dalla consegna delle pagelle del primo quadrimestre", dico io (annò, è vero, mi hanno chiamato al lavoro per dirmi che Lu, che ha la passione per le forbici e vuol fare la sarta, componeva dei simpatichi patchwork stagliuzzando gli zaini dei compagni).
"Avete già iniziato i compiti delle vacanze? Noi sì, facciamo tre pagine al giorno"
"Glug, noi cominciamo domani"
"..."
"Ma poi l'importante è che si tengano allenate con la lettura."
"..."
"Ahem, dài, finiamo la passeggiata, ciao a presto"
"Ciao"
Nel frammentre una Punto passa strombettando. È mio fratello. Parcheggia in divieto e corre ad abbracciare le bimbe. Ha il suo solito taglio di capelli da lesbica punk e una camicetta viola.
Spero di ricordarmi di ordinare i libri delle vacanze prima di settembre. Gli zaini di scuola giacciono da una settimana nel portabagagli della mia auto.
No, ma ce la faccio.
Gli autoctoni.
Parliamone.
Ho anche delle amiche, a Buco del Culo. Delle amiche very europee, non bucodelculiane, no. Poi ci sono anche persone gentili, tipo la vecchietta di ieri, che mentre passavo dava l'acqua alle piante in un terrazzino al primo piano. Mi ha fatto la doccia, però mi ha chiesto scusa, in dialetto. O quella dolce vedova che sta sopra di noi e che a volte si viene a comprare il frizzantino, e poi invece quando qualcuno dai tavolini le vuole offrire un bicchiere, risponde: "E vè? Me no, me!" (Il vino? Per carità, io non lo bevo).
A me danno noia certi autoctoni.
Ieri sera, ad esempio.
Passeggio con le bibine. Si avvicina un cinghiale. Poi l'ho vista da vicino e invece era un'autoctona, madre di un bambino che è a scuola con le Gem. E niente, i bambini si fermano a conversare e io e il cing, ehm, la signora con la malocclusione dentale, i canini inferiori molto evidenti, la fronte schiacciata e un discreto prendisole rosso dotato di palma gigante che le si storpia sulle titte, cerchiamo di dirci qualcosa.
"Domani consegnano le pagelle" esordisco io, "speriamo vada tutto bene"
"Mah. Io non mi aspetto voti inferiori al primo quadrimestre, mio figlio va molto bene" grufol, ehm, dice lei.
"In realtà anche le mie, coff coff"
"Dice la maestra che l'ultimo mese è stato molto difficoltoso, i bambini erano turbolenti"
"Ma sai, io le maestre non le vedo dalla consegna delle pagelle del primo quadrimestre", dico io (annò, è vero, mi hanno chiamato al lavoro per dirmi che Lu, che ha la passione per le forbici e vuol fare la sarta, componeva dei simpatichi patchwork stagliuzzando gli zaini dei compagni).
"Avete già iniziato i compiti delle vacanze? Noi sì, facciamo tre pagine al giorno"
"Glug, noi cominciamo domani"
"..."
"Ma poi l'importante è che si tengano allenate con la lettura."
"..."
"Ahem, dài, finiamo la passeggiata, ciao a presto"
"Ciao"
Nel frammentre una Punto passa strombettando. È mio fratello. Parcheggia in divieto e corre ad abbracciare le bimbe. Ha il suo solito taglio di capelli da lesbica punk e una camicetta viola.
Spero di ricordarmi di ordinare i libri delle vacanze prima di settembre. Gli zaini di scuola giacciono da una settimana nel portabagagli della mia auto.
No, ma ce la faccio.
oddio che mi hai fatto ricordare: quegli orribili compiti!
RispondiEliminache ansia!
nemmeno in estate ci lasciavano in pace!!!
Io i compiti delle vaCCanze li ho sempre fatti gli ultimi tre giorni e "mi son fatto grande lo stesso". E so anche leggere e mi son pure laureato, ok questo non gioca a mio favore.
RispondiEliminaSigh! Sulla lettura delle tue avventure di genitrice di bimbi scolari proietto il mio futuro. Ce la posso fare anch'io, ce la posso fare anch'io, ce la posso fare anch'io
RispondiEliminaIo invece facevo metà librino i primi 5 giorni (lo finisco lo finisco lo finisco), l'altra metà gli ultimi 3. Nel mezzo solo pacchia. Il Nano invece è più coscienzioso, ma l'ultima settimana rimane sempre la rincorsa al libro di inglese (orrore, tutto da colorare!).
RispondiEliminaInvece le mie passerebbero la vita a colorare...
EliminaBuon per te, io ogni tanto aiuto il Nano, ma sono talmente scarsa e svogliata che faccio dei troiai assurdi
EliminaQuando vai a Venezia ti fermi a Torri di Qulo? :)
RispondiEliminaSi, dai, ci troviamo tutti ;)
EliminaAmici, non so come sarà strutturata la giornata lavorativa e non so dove sia quel paese, però possiamo sentirci e organizzarci. Credo di avere l'indirizzo email di gae. Appena so vi dico!
EliminaLa mia è mafalda1980@libero.it :)
EliminaYes!
Siii tutti a Torri di Qulo!!!! Io che vengo dal lontano Alto Vicentino!!! Che non è un vicentino alto eh!!!
EliminaA me fanno girare le orecchie gli autoctoni che non salgono sui marciapiedi ma camminano sempre in mezzo alla strada come se fossero nel cortile di casa loro e le auto, dietro, in coda, in attesa di sorpassarli, me compresa.
RispondiEliminaPerò qualcuno il marciapiedi lo usa: ci fanno le occupazioni in cinque o sei a chiacchierare, tutti in circolo. E io, stavolta a piedi, devo urlare come una pazza "permesso! permessooooo!!!", al che mi guardano pure male.
quelli che bloccano la circolazione sono tra i peggiori...
EliminaUna delle cose che ho imparato alle elementari è che è inutile comprare i libri delle vacanze il 3 Giugno, farlo fino al 10 e poi non avere voglia fino agli ultimi tre giorni di Agosto. Meglio godersi tutte le vacanze e farlo alla fine!
RispondiEliminaE niente, ci tenevo a dare il mio contributo ché alle tue bimbe voglio bene pure io, sai.
Avresti conversato di sicuro meglio con un ginghiale vero..
RispondiEliminaCiao e piacere di conoscerti ho da poco aperto il blog dove parlo delle mie gemelline e mi confronto un pò con gli altri un saluto e bel blog complimenti
RispondiEliminaIl cingh, ehm, la signora è l'autoctona di ogni dove, anche conosciuta come praticante ortodossa del "celolunghismo-applicato-ai figli". Perfortuna che abiti in posto piccolo e ce ne sono pochi... qui non si esce di casa senza incontrarne una.
RispondiEliminain termini assoluti sono poche, ma in termini relativi sono TANTE!
EliminaMi hai appena ricordato che non ho comprato i libri delle vacanze. Devo comprarne due perché anche se la scimmia ha tre anni se on ha qualcosa da scarabocchiare simile a quello del fratello, gli rompe le palle.
RispondiEliminaMamme degeneri...
Vabbé, dopo l'estetista li compro.
Va', ordina anche i miei ;)
EliminaMa sì che ce la fai... Non farti condizionare dalle altre mamma... La scuola è appena finita. Un attimo di respiro per questi bimbi!
RispondiEliminaVenezia, io ci vado un weekend si' e uno no, Venezia e'un drago, una sirena, un microcosmo da assumere a piccole dosi.
RispondiEliminaSe ti capita fai un salto al mercato del pesce a Rialto e hai sete e fame troverai un "barasso" proprio li', non visitato dai turisti.
Comunque, per una libagione a bacari, ti consiglio questo:
http://www.dissapore.com/mangiare-fuori/nei-peggiori-bacari-di-venezia-cit-dove-mangiare-bene-con-poco-si-puo/
Ciao
Zac
grazie per il link. A dire il vero Venezia non mi ha mai esaltato. Amo il sud, non impazzisco per i posti turisticissimi.
Eliminafaccio outing: ho ordinato i libri alla cartolaia del paese. ma solo perché me l' ha suggerito un' altra mamma - sto proprio diventando una paesana.
RispondiEliminavoglio conoscere tuo fratello. cavoli, sarà un anno che ti chiedo di presentarmelo! vorrà dire che mi presenterò io a sorpresa da voi. anche io ce la posso fare.
cara, tu ce la farai.
un abbraccio, paola
mai fatti i compiti delle vacanze in quei stupidi quaderni.
RispondiEliminatanto alla fine manco ce li chiedevano..
Così tanto per dire, il ragù di cinghiale è molto buono, anche con il cioccolato
RispondiEliminaconcordo sul ragu di cinghiale ma non sul cioccolato, aiut!
EliminaDopo 4 anni di martellamenti estivi al fegato, ripartiti tra me e gli sventurati nonni, quest'estate di transizione elementari-medie la trascorreremo nello sbrago totale.
RispondiEliminaSul letto della cameretta c'è ancora la pigna di libri e quaderni tirati fuori dallo zaino e ancora da visionare. Conto di farlo entro settembre, massimo ottobre.
Ce la possiamo fare (?)...
culoni :)
Elimina1- quando andrai a venezia rosicherò perchè l'adoro. spritz a 2 euro: chi te manna!
RispondiElimina2- mai fatti i compiti per le vacanze. Si chiamano appunto VACANZE, perchè non si fa un cazzo. Altrimenti si chiamerebbe Andare-a-scuola-senza-dover-entrare-a-scuola.
Bene, anche qua tutte le mamme hanno cominciato a sbraitare per i compiti ed io, dico IO, non c'ho assolutamente voglia!
RispondiEliminao sono troppo vecchia o la mia era una scuola elementare con una maestra lungimirante e anche un po' progressista. Mai avuto un libro delle vacanze. Mai fatto i compiti durante le vacanze. Anzi una volta sì. Tanti tanti tantissimi compiti. Passavo da un liceo ad un altro e in un'estate ho dovuto studiare tutte le materie non previste nel primo liceo di partenza e invece previste nel secondo liceo di arrivo. Con gli esami di ingresso a settembre. Sono sopravvissuta. Avevo 16 anni e mi fumavo le canne. Ne è valsa la pena. Lo sbattimento intendo.
RispondiEliminace l'hai fatta perché ti facevi le canne.
EliminaOk, questa la devo raccontare! Come si può terrorizzare una bambina di 8 anni con i compiti delle vacanze! La mia maestra di matematica nell'estate dalla 3 alla 4 elementare ci diede come compito delle vacanze di fare un'addizione,una sottrazione,una moltiplicazione e una divisione, inventata da noi, AL GIORNO. Figuriamoci...il problema era questa maestra incuteva un po' timore in noi, si...quindi, dopo aver dimenticato il 1giugno qual'era il compito delle vacanze, una notte di fine giugno la sognai...che urlava contro di me che non avevo fatto i compiti... Il giorno dopo, terrorizzata, mi misi all'opera. Recuperai con fatica anche i giorni che avevo perso, e il 15 settembre portai il quaderno con 90giornix4operazioni = 360 CALCOLI! (con l'aiuto di nessuno perchè io odiavo non essere autonoma!) rigorosamente inventati da me e senza calcolatrice! (che alla fine non chiese...)
RispondiEliminaMorale1:ebbi un'ansia per 3 mesi...
Morale2: da allora diventai così brava in matematica... che ora mi sto laureando in ingegneria a 23 anni :-) (però non lo fate fare lo stesso ai vostri bambini, eh!)
secondo me comunque dovevi copiarli :)
EliminaSai io sono ultra convinta che lo zaino, con dentro libri di scuola e libro delle vacanze, nel bagagliaio ci stia benissimo, solo che è meglio che il grande non lo sappia...
RispondiEliminain bocca al lupo