Domani pomeriggio mi chiudo una porta alle spalle. Sono finiti i giorni di preavviso in ufficio.
Convinta?
...
Boh.
Vado avanti. Perché la vita è andare sempre avanti, e non per arrivare da qualche parte, ma solo per il gusto di camminare. E io le cose le affronto, e se mi accorgerò di aver fatto una cazzata, l'affronterò. Sarebbe bello saperlo prima che finisca l'estate, così me ne vado al mare e non ci penso fino a settembre. Sto scherzando.
Mi chiudo una porta alle spalle.
Stacco i miei disegni attorno alla scrivania, e li butto, che tanto di disegnare non sono mica capace. Stacco le vignette di Charlie Brown, raccolgo il solito casino che lascio ovunque vado. L'acqua per le lenti a contatto, lo spazzolino da viaggio. Prendo su tutto e vado, come quando lasci una stanza d'albergo. È alienante passare anni e anni con la stessa prospettiva.
Lascio anche i pranzi con Serena o con Monia, e l'operaio figo della mensa. Lascio i sorrisini col cuoco. Lascio un po' di clienti che erano anche persone, con cui ci si diceva, come stai, ho il raffreddore, mannaggia i bambini e i microbi che ci attaccano. Lascio il jazz di sottofondo e un capo che viene dall'Africa, e che a volte, lui dietro alla scrivania e io appoggiata col mento sul palmo delle mani, mi raccontava di quando era bambino, del rimbombo degli elefanti in corsa, e del buio dell'Africa, che è proprio buio, e dei macachi che rubavano la frutta. Lascio un po' di incazzature standard per andare a incazzarmi altrove.
Lascio e non so ancora bene cosa trovo. Lascio cose che ormai sapevo bene, per altre in cui sono ancora un po' incompetente.
Non è umano che imposti la tua vita su quattro mura. E l'estetista gentile da cui mi facevo la ceretta in pausa pranzo mica c'è solo qui: vicino al negozio ce n'è un'altra.
Domani mi chiudo la porta alle spalle e ne apro un'altra. E i miei punti fermi sono sempre lì. Anche se ora mi sta assalendo il panico, ma è normale, perché il panico è un bastardo, ti assale sempr quando ormai non puoi più tornare indietro.
Ora tolgo dal desktop la foto di Carolina. Vado. E forse vinco anche. E se non vinco, è perché in fondo non aspiro ad essere una vincente.
Convinta?
...
Boh.
Vado avanti. Perché la vita è andare sempre avanti, e non per arrivare da qualche parte, ma solo per il gusto di camminare. E io le cose le affronto, e se mi accorgerò di aver fatto una cazzata, l'affronterò. Sarebbe bello saperlo prima che finisca l'estate, così me ne vado al mare e non ci penso fino a settembre. Sto scherzando.
Mi chiudo una porta alle spalle.
Stacco i miei disegni attorno alla scrivania, e li butto, che tanto di disegnare non sono mica capace. Stacco le vignette di Charlie Brown, raccolgo il solito casino che lascio ovunque vado. L'acqua per le lenti a contatto, lo spazzolino da viaggio. Prendo su tutto e vado, come quando lasci una stanza d'albergo. È alienante passare anni e anni con la stessa prospettiva.
Lascio anche i pranzi con Serena o con Monia, e l'operaio figo della mensa. Lascio i sorrisini col cuoco. Lascio un po' di clienti che erano anche persone, con cui ci si diceva, come stai, ho il raffreddore, mannaggia i bambini e i microbi che ci attaccano. Lascio il jazz di sottofondo e un capo che viene dall'Africa, e che a volte, lui dietro alla scrivania e io appoggiata col mento sul palmo delle mani, mi raccontava di quando era bambino, del rimbombo degli elefanti in corsa, e del buio dell'Africa, che è proprio buio, e dei macachi che rubavano la frutta. Lascio un po' di incazzature standard per andare a incazzarmi altrove.
Lascio e non so ancora bene cosa trovo. Lascio cose che ormai sapevo bene, per altre in cui sono ancora un po' incompetente.
Non è umano che imposti la tua vita su quattro mura. E l'estetista gentile da cui mi facevo la ceretta in pausa pranzo mica c'è solo qui: vicino al negozio ce n'è un'altra.
Domani mi chiudo la porta alle spalle e ne apro un'altra. E i miei punti fermi sono sempre lì. Anche se ora mi sta assalendo il panico, ma è normale, perché il panico è un bastardo, ti assale sempr quando ormai non puoi più tornare indietro.
Ora tolgo dal desktop la foto di Carolina. Vado. E forse vinco anche. E se non vinco, è perché in fondo non aspiro ad essere una vincente.
Vinci, vinci eccome!
RispondiEliminaIn bocca al lupo! :-)
RispondiEliminaLe nuove sfide danno nuove energie, e ci fanno scoprire e reinventare.
RispondiEliminaDacci dentro!
Io credo che vincerai (non so perché mi ricorda io speriamo che me la cavo) qualunque cosa voglia dire vincere. Mi sento molto solidale.
RispondiEliminaUna porta che ti chiudi alle spalle, un'altra che ti si spalanca davanti.
RispondiEliminaGo, Valentina, go!
ma certo che vinci! un immenso in bocca al lupo o in culo alla balena, quella che preferisci ;)
RispondiEliminaciao, io non commento mai anche se ti leggo sempre, posso farti i veri auguri e complimenti per il coraggio?
RispondiEliminagrazie di esserti palesata e dei complimenti :)
EliminaIn bocca al lupo cara!!! Col cuore!
RispondiEliminaUn grosso in bocca al lupo! Per me, hai fatto la scelta giusta. =)
RispondiEliminabella. e brava pure.
RispondiEliminaazz, che bel post. c'è dentro dall'africa al cambiamento. la paura e il bisogno. in un modo o in quell'altro, secondo me vinci comunque. forse hai già vinto
RispondiEliminaLasci. E raddoppi. Vedrai.
RispondiEliminaUn in bocca al lupo grande così (braccia spalancate).
azz, non riesco a abbracciarti, mi rimbalzi :)
EliminaCi vuole coraggio a lasciare e solo per questo secondo me hai già vinto sulle paure, sui luoghi comuni, sulle certezze che a volte ingabbiano... Vai!Vai!In bocca al lupo!
RispondiEliminaLa tua è già una scelta vincente, che molti ti invidiano.
RispondiEliminaE proprio il fatto di non partire da vincente ti da il quid per farcela!
In bocca al lupo!
"per la ragione del viaggio, viaggiare" diceva de Andrè. Brava Polly, non so dove ti porterà il tuo viaggio, ma sono sicura che ne varrà la pena! dita incrociate per te!
RispondiEliminamusamusona
Se non provi ti rimarrà il dubbio di non aver colto un occasione che poteva essere quella giusta.
RispondiEliminaInvece così: provi fino in fondo, e se per caso non era la tua strada, pace, ne cercherai un altra ancora.
anche perchè, secondo me,la "strada giusta" non esiste. Ma esistono mille possibilità di sviluppo personale e di incroci imprevisti.
e con la consapevolezza di non essersi "risparmiate".
Meglio spendere tutto fino all'ultimo cents quando si tratta di energie.
hai fatto bene.
[una mia amica ha appena mollato il lavoro facendo un salto nel vuoto: ha sempre lavorato come specialista informatica, ma sogna una vita in campagna e vuol provare a campare di agricoltura. il mio in bocca al lupo vale anche per lei...]
Non disdegnerei un bed and breakfast fricchettone, un orto e un cavallo. La tua amica ha le palle.
Eliminavai e spacca!!
RispondiEliminaI tuoi post sono spettacolari.
RispondiEliminaDai vai, l'importante non è vincere, ma spaccare, vai vale!
Brava, ammiro il tuo
RispondiEliminacoraggio di cambiare x dominare la vita e non esserne dominati. In bocca al lupo!
Cancella l'ultima frase, vai e spacca. Non potrai mai rimpiangerti di non averci provato.
RispondiEliminaVorrei farlo anch'io, ma per il momento mi riesce difficile... Anche perché la mia idea è proprio quella di cambiare ambiente e non solo, anche città...
RispondiEliminaMa se sei stanca e non hai possibilità di crescita in quelle quattro mura, è giusto pensare di fare questo passo. Di chiudere questa porta e aprirne un'altra!
Respirone e via! Sei una con i numeri e ce la farai.
RispondiEliminaIl resto è fuffa.
Grazie per la stima. Di numeri, bè, ho quelli del telefono (rido per la pessima battuta).
EliminaFinchè c'è un'estetista nei paraggi le cose non possono andarci troppo male...
RispondiEliminaForza! Il coraggio non è mancato nè mancherà.
Vero. Se andassi in un luogo sperduto dove non esiste la cera sarebbe un bel casino.
EliminaVai, vai... E mettici l'anima!!
RispondiEliminaA spalle dritte procedi sempre dritto...siamo tutti con te :)
RispondiEliminaVai e spacca..senza guardare indietro!!
RispondiElimina"Vero l'infinito, e oltre", dicono in un cartone animato che spero la Carolina abbia guardato :)
RispondiEliminaOddio, mi ricorda qualcosa ma non so cosa, ti prego, dimmi il cartone.
EliminaAndrà tutto bene e, comunque, il coraggio è sempre al di sopra di vittoria o sconfitta
RispondiEliminaMhm. Bello. Magari.
EliminaVincerai, vincerai. Siamo tutti con te Vale.
RispondiEliminaLo so che tra qualche mese ti accorgerai che quest'ansia che senti adesso ci voleva, che è quella che ti ha fatto fare la scelta giusta.
RispondiEliminaSe non fosse così: fanculo! :-)
La paranoia di sbagliare è fondamentale. Quando manca mi accorgo di stare facendo una cazzata.
Eliminavincere?Molto meglio giocare ;)
RispondiElimina:)
EliminaVero.
Brava Valentina!!!!! forza, vedrai che andrà alla grande!!!!! In bocca al lupo, in culo alla balena, e come dicono gli artisti, merda, merda,merda!!!!!!!!!
RispondiEliminaIo pagherei per avere un posto fisso e pure in ufficio.
RispondiEliminaMa forse no.
E comuqnue come diceva Snoopy:"Impara da ieri.Vivi per oggi.Guarda a domani.Riposa questo pomeriggio."
;)
B.
Riposa questo pomeriggio è un po' un'utopia. Anyway, ci sono stati tempi in cui avrei pagato per un posto fisso in ufficio, l'ho avuto, e ho cambiato idea. Prima puntavo alla sopravvivenza, ora punto alla vita, e poi forse mi ridurrò di nuovo a puntare alla sopravvivenza, chissà.
EliminaGuido: Tu saresti capace di piantare tutto e ricominciare la vita da capo? Di scegliere una cosa, una cosa sola ed essere fedele a quella, riuscire a farla diventare la ragione della tua vita, una cosa che raccolga tutto e che diventi tutto proprio perché la tua fedeltà che la fa' diventare infinita... Ne saresti capace? Ecco ascolta se io ti dicessi, Claudia....
RispondiEliminaClaudia: E tu... saresti capace?
Guido: No.. no questo tipo no, non è capace. Questo vuole prendere tutto, arraffare tutto, non sa rinunciare a niente; cambia strada ogni giorno perché ha paura di perdere quella giusta, e sta morendo, come dissanguato
Claudia: E così finisce il film?
Guido: No comincia così, poi incontra la ragazza della fonte, è una di quelle ragazze che danno l' acqua per guarire... è bellissima, giovane e antica, bambina e già donna, autentica, solare! Non c'è dubbio che sia lei la sua salvezza...
(8 1/2 - dialogo tra Matroianni e la Cardinale)
Non ho capito se io sono quella che cambia sempre idea. Mhm, ad occhio e croce sì ;)
EliminaDio bono!!! ma vai e trionfa altro che panico.
RispondiEliminaChe io qua ti invidio come non ho mai invidiato nessun altro!
Love Ilaria frollini a colazione che ti aspetta
adesso che hai finito di lasciare tutta questa roba comincia a pensare quello che trovi e che vuoi trovare.
RispondiEliminaQuando c'hai pensato comincia a godertelo.
Con tanta grinta, positività e audacia non ne avresti bisogno, ma un "in bocca al lupo" te lo faccio volentieri!
RispondiEliminaho un pò d'invidia (quella sana, eh!) perchè io, così non lo sona mai stata, nemmeno alla tua età.
tentassi di recuperare ora il tempo perso, dopo mezza vita trascorsa con la testa altrove? la vedo dura ma non si sa mai, anche se credo sia meno ridicolo che imbottirsi le labbra, o altro, di silicone...
P.S. Scrivi molto bene, complimenti anche per questo!
LU'
vai... sei già vincente ad aver fatto questo passaggio!
RispondiEliminati leggo con costanza, e ti dedico questa:
RispondiEliminaItaca
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
Constantino Kavafis
ciao, LIG