LA PIGOLATA SINFONICA

Mia figlia Carolina è una bambina insicura. Ed è strano, quando guardi una biondina con gli occhi obliqui da Bart Simpson come suo padre, e vedi te stessa, quando cerchi l'approvazione degli altri.

Carolina, se avete avuto il piacere di conoscerla, è una bambina insopportabile, ma solo in presenza di estranei. Se non viene debitamente considerata, sceglie una delle seguenti strategie: o si produce in smisurati gesti d'affetto verso gli astanti, come baci con la lingua a tutti o akkoalamenti nei confronti di qualche specifico malcapitato, o se ne va pigolando, ed è capace di cntinuare ore e ore a pigolare sommessamente, e quando le chiedi cos'ha, non ti risponde e continua a pigolare ad interim, sfracellandoti i cosiddetti finché tu non fai la mossa peggiore che puoi fare: sgridarla sonoramente ("Pilù, ti vogliamo tutti bene, ma dopo un po' rompi le palle. Dicci cos'hai e falla finita o in alternativa vai a pigolare lontano dalle mie delicate orecchie"). A quel punto si immedesima nella vittima di casa. Ho saputo dalla maestra che a scuola riferisce l'aggressività delle sue sorelle nei suoi confronti: asserzione palesemente falsa, dal momento che le gemelle sono un piccolo universo, generalmente pacifico e autarchico. E forse il problema è proprio questo. Assieme alla propensione di mia figlia per la sceneggiata, ereditata dal gentilizio paterno, e all'insicurezza, ereditata da me.
E insomma.
Ho dovuto inventare la pigolata sinfonica. Funziona che io sono il direttore d'orchestra, e le bambine l'orchestra. Il pigolìo è il loro strumento. Si pigola tutte assieme e singolarmente, a tempo, piano, forte. E poi stop. A un certo punto si smette. Per tutto il giorno.
Quando attendiamo ospiti, dobbiamo fare con Carolina una pigolatina preventiva.

E penso che, Carolina a parte, della pigolatina ne abbiamo tutti bisogno. Io, tipo, delle volte scrivo dei post martella-maroni, e li taggo sotto "Piccola Fiammiferaia". Più spesso scrivo il mio post pigoante e poi non lo pubblico, perché poi dite "Ti inventi le cose". Ma sapete che c'è? Che la realtà spesso sembra una palla. A volte per raccontare le cose bisognerebbe semplificarle, sennò suonano incredibili.
Detto questo, a me per farmi passare la voglia di pigolare mi basta veramente poco. Tipo ora, devo rifare la terrazza. Ho chiamato qualche artigiano per un preventivo, e ho scelto il più figo, as usual. E mi sento già meglio, capite?
Poi Pilù mi ha regalato un mazzo di fiori. Son soddisfazioni.

p.s. Giassaprete. Ma se non siete dei very nerd ve lo dico io. Affrettatevi a picnikkare le vostre foto, perché ad aprile picnik.com chiude, e siamo tutti molto depressi per questo. Bacibaci.