C'è che sono vittima del mio umore.
Lo dico sempre e l'avrò anche scritto da qualche parte: io mi identifico tantissimo in quella scena di Fantozzi va in pensione, quella dove il narratore, con la solita voce lugubre, dice qualcosa come "Fantozzi era in preda a spaventosi sbalzi d'umore", e si vede il ragioniere sotto la doccia che prima canta allegro lavandosi le ascelle (nei film la gente sotto la doccia si lava sempre le ascelle, mai i piedi, per dire), e dopo 30 secondi netti si lascia scivolare il getto sulla testa, depressissimo.
Io sono così. Quasi sempre, ma a metà mese di più. Fortuna che c'è WhatsApp e le mie amiche sempre in tasca. Da quando anche la Sere ha lo smartphone io praticamente chatto tutto quello che faccio. E' un po' come essere nella casa del grande fratello. Poi ci sono delle faccine che a noi proprio ci piacciono. Tipo ci sono le palle, dico quelle sportive, e io ne faccio un grande uso. E anche del cinghiale, non so perché.
Venerdì, tipo, ero carica appalla. Mi sentivo un po' Fonzie, no? Ho fatto l'occhiolino al barista, al cuoco, a un operaio e a un impiegato in mensa, e persino a un cliente.
Sabato ero stanca, domenica avevo mal di stomaco, ieri ero depressa. Quando sono depressa chiamo il Donatore. In genere prima piango, poi ci litigo. Poi o lui o io richiamiamo, in media dopo sette minuti, facendo finta che il litigio di sette minuti prima non sia mai avvenuto. "Ciao Donatore, come stai" "Come sette minuti fa". E litighiamo di nuovo.
Insomma, quando sto così toglietemi il cellulare. Non dovrei proprio interagire.
Al lavoro ho il muso lungo. Parlo solo via email.
Poi stamattina mi ha chiamato mio fratello, alle 7.53. Strano che il telefono prendesse, in cucina. Un segno del destino. E niente, mi ha chiesto se una volta prendiamo il tè delle cinque sull'autobus, con lui vestito da Olinda. Io gli ho chiesto se sabato vuole venire con noi alla fiera del Vintage, e so che mi convincerà a comprare qualcosa di improbabile. Ho voglia di un paio di occhiali da sole da pazza. E insomma, non è che va così male.
O forse sì.
Ieri con Pilù ascoltavamo quella di Peaches che fa "I don't have to make the choice, I like girls and I like boys", e lei praticamente la sa a memoria, mi ha chiesto se "Sono i numeri in tedesco".
Da oggi torniamo a Battisti. Per dire che quando entrerò in macchina piangerò al ritmo di Seduto in quel caffè io non pensavo a te ("Mamma, come fa uno a sedersi dentro a un caffè?").
Aiuto gente, oggi sono veramente più psicolabile del solito.
Dice che non sei tu che scegli il soggetto della tua scrittura ma è il soggetto che sceglie te. Mi adeguo. Non sono responsabile di questa roba, scritta in fretta tra due telefoni che suonano.
Dove andiamo in ferie, bimbe?
Lo dico sempre e l'avrò anche scritto da qualche parte: io mi identifico tantissimo in quella scena di Fantozzi va in pensione, quella dove il narratore, con la solita voce lugubre, dice qualcosa come "Fantozzi era in preda a spaventosi sbalzi d'umore", e si vede il ragioniere sotto la doccia che prima canta allegro lavandosi le ascelle (nei film la gente sotto la doccia si lava sempre le ascelle, mai i piedi, per dire), e dopo 30 secondi netti si lascia scivolare il getto sulla testa, depressissimo.
Io sono così. Quasi sempre, ma a metà mese di più. Fortuna che c'è WhatsApp e le mie amiche sempre in tasca. Da quando anche la Sere ha lo smartphone io praticamente chatto tutto quello che faccio. E' un po' come essere nella casa del grande fratello. Poi ci sono delle faccine che a noi proprio ci piacciono. Tipo ci sono le palle, dico quelle sportive, e io ne faccio un grande uso. E anche del cinghiale, non so perché.
Venerdì, tipo, ero carica appalla. Mi sentivo un po' Fonzie, no? Ho fatto l'occhiolino al barista, al cuoco, a un operaio e a un impiegato in mensa, e persino a un cliente.
Sabato ero stanca, domenica avevo mal di stomaco, ieri ero depressa. Quando sono depressa chiamo il Donatore. In genere prima piango, poi ci litigo. Poi o lui o io richiamiamo, in media dopo sette minuti, facendo finta che il litigio di sette minuti prima non sia mai avvenuto. "Ciao Donatore, come stai" "Come sette minuti fa". E litighiamo di nuovo.
Insomma, quando sto così toglietemi il cellulare. Non dovrei proprio interagire.
Al lavoro ho il muso lungo. Parlo solo via email.
Poi stamattina mi ha chiamato mio fratello, alle 7.53. Strano che il telefono prendesse, in cucina. Un segno del destino. E niente, mi ha chiesto se una volta prendiamo il tè delle cinque sull'autobus, con lui vestito da Olinda. Io gli ho chiesto se sabato vuole venire con noi alla fiera del Vintage, e so che mi convincerà a comprare qualcosa di improbabile. Ho voglia di un paio di occhiali da sole da pazza. E insomma, non è che va così male.
O forse sì.
Ieri con Pilù ascoltavamo quella di Peaches che fa "I don't have to make the choice, I like girls and I like boys", e lei praticamente la sa a memoria, mi ha chiesto se "Sono i numeri in tedesco".
Da oggi torniamo a Battisti. Per dire che quando entrerò in macchina piangerò al ritmo di Seduto in quel caffè io non pensavo a te ("Mamma, come fa uno a sedersi dentro a un caffè?").
Aiuto gente, oggi sono veramente più psicolabile del solito.
Dice che non sei tu che scegli il soggetto della tua scrittura ma è il soggetto che sceglie te. Mi adeguo. Non sono responsabile di questa roba, scritta in fretta tra due telefoni che suonano.
Dove andiamo in ferie, bimbe?
Whatsapp è una applicazione fighissima e come dicevi tu ha delle bellissime faccine. Uso molto spesso le scarpe e gli alberi di natale, non so perchè ma mi piacciono molto! Per quanto riguarda l'umore io sono tendenzialmente stabile e quando mi sento triste mangio un BEL pezzo di cioccolato! :-)
RispondiEliminaora che ci penso uso un casino anche il naso XD
EliminaVolevo avvisarti che nel mio blog c è un premio per te:-)
EliminaMi capita raramente di essere triste/depressa, più facile che sia incazzosa.
RispondiEliminaE in quel caso è meglio che non telefono/parlo/vedo nessuno, devo sbollire da sola.
Psicolabile e preda del cioccolato e del paneburro per riprendere il giusto livello di serotonina: tuttavia preferisco Viber per cazzonare. Tipo però che ieri a furia di cazzonare al computer ho bruciato i biscotti e mezza incendiata la casa, che mi mancano ancora solo 23 anni di mutuo.
RispondiEliminaE' che c'è bisogno di tarello, cara mia! Da me e da te. Solidarietà.
ce ne fosse del tarello! Io sarei sempre buona buona come un agnellino XD
EliminaEcco, devo aggiungerti a whatsapp ;)
RispondiEliminac'inchattiamo
EliminaAnch'io ho un umore ballerino, meh... non parliamo poi del lunedì O_o
RispondiEliminaAl martedì va già un pelino meglio, ma il lunedì sono mordace di default
io passo da improvvisarmi ballerina di non è la rai davanti allo specchio, ai lacrimoni di depressione profonda. Ma non lo diciamo a nessuno, eh.
RispondiEliminaguarda, il massimo è quando ascolto l'ultimo cd di carmen consoli (per niente stanca). Prima c'è Venere Storpia e io mi metto a ballare e a ridere ("vedrai vedrai che alla fine uno squallido grazie lo avrai"). Poi c'è quella che fa: "Riuscivo a stento a trattenere la voglia di afferrarle (le mani), di aggredire il suo dolore", e lì piango sempre. No, vabbè, sono fulminata.
Eliminamagari prova a cambiare cd la prossima volta ;)
EliminaEcco il finale e' la cosa più bella!!! Guardare avanti e pensare a qualcosa di carino tipo a dove andare in ferie... Non si risolvono così i problemi pero' almeno uno tiene la testa impegnata in qualcosa di piacevole. Pero' io non soffro di sbalzi di umore quindi non me ne intendo tanto... Da questo punto di vista sono poco donna, se sono felice e' perché qualcosa va bene se sono triste invece male... Peccato che negli ultimi anni sia più male che bene...ma prima o poi spero che il vento cambi
RispondiEliminacambia per forza. un abbraccio.
EliminaAh Ah... quella del caffè è stupenda. Si potrebbe riciclare la vecchia barzellatta e farla tipo: Seduto in quel caffè (splash) io non pensavo a teeeee
RispondiEliminaAnch'io adoro whatsapp.
RispondiEliminaCon la mia amica B. abuso delle gemelle Kessler.
Mi piacerebbe conoscere sia te sia quello che si è inventato quelle iconcine.
noto che mancano icone sconce. La mia amica per definirmi usa la tigre (da tigre del ribaltabile), che poi in realtà è un innocuo tigrotto.
EliminaIo non uso mai le icone Whatsapp. Non so come si fa, in realtà. Ma la mia amica mi manda sempre la cacca fumante. Ci vogliamo bene.
RispondiEliminaquando chatti c'è un'iconcina in cima con una faccina. Tu la tocchi e magicamente ti saltano fuori mille faccine. Dopo entri nel loop che cominci a mandare facce insensate tutto il giorno. Tipo, io ogni tanto mando un rossettino.
EliminaCarissima, io e mia sorella con WhatsApp facciamo scoreggiare il cammello (cammello + icona di fumo/puzzetta, cercala: c'è). E' divertentissimo, dovresti provare.
RispondiEliminaCon questo tuo commento ora esigero' che mia sorella installi WhatsApp.
EliminaEcco wonder, dopo questa rivelazione non ti lamentare se ti mando elefanti con un dito nel sedere.
EliminaIo e l'umore? Yo e Yo....(a volte però più Sbaaammm!!)
RispondiEliminaGià dove si va in ferie, al solito posto...Sbaammmm!!
al solito posto???? sacrilegio. Al solito posto MAIIII!
Eliminaadoro whatsup! l'avessi avuto quando ero una giovincella scatenata avrei risparmiato tutte quelle christmas card che mi facevo costantemente..e forse mi mancherebbe più di un esame...ehm...maledetti cellulari! marito mi ha voluto per forza regalare uno smarthphone e ora sto sempre su internet anche io! mi ha fregato..io volevo restare col mio vecchio nokia...
RispondiEliminaCredo che WhatsApp sia la cosa più assimilabile al dio dei cristiani, con il vantaggio di essere utile.
RispondiEliminaCome te capisco...
donne, donne, valle un po' a capire
RispondiEliminae poi se non ci fossero bisognerebbe inventarle
il bello è non capirsi ;)
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