ZABAIONE FOR DUMMIES

Zabaione e Mascarpone recipes for cats ovvero Quando il dessert lo puoi far preparare al gatto
(notate l'inglese approssimativo)

Oggi mi dicono essere la giornata internazionale dell'uovo e mi accodo alle mie esimie colleghe food blogger con una ricetta, quella dello zabaione, che ovviamente mi ricorda una cosa mezza erotica. No, che avete capito: niente spalmamenti, che dopo ci si appiccica tutti ed è una schifezza. Cioè, me l'ha detto una mia amica eh.
Lo zabaione mi ricorda una signora anzianotta che conobbi anni fa sul lavoro, la quale aveva un figlio ancora "in casa" alla venerarda età di circa quarant'anni. La vegliarda si bullava del fatto che suo figlio a volte si preparasse da solo lo zabaione. Di fronte alle mie perplessità spiegò maliziosa che lo zabaione è molto energetico, ed è l'alimento base nella dieta dello scopatore professionista. No, vabbè, in questi casi ti viene da  chiederti se la vegliarda sarebbe stata orgogliosa anche di un'eventuale figlia femmina divoratrice di uova crude. Il bello è che conobbi per caso il figlio anni e anni dopo, sul lavoro. Lo riconobbi dal nome, feci mente locale, e lo associai alla madre. Il figlio era un soggetto la cui descrizione lascio alla vostra fantasia: vi dico solo che se davvero mangiava zabaione, probabilmente lo mangiava dopo intense performances sessuali. Solitarie.
Eppur tuttavia, a volte lo preparo anch'io, come merenda domenicale per me e le bimbe. Non è quello zabaione tipo pasticceria, eh. E' praticamente solo un uovo montato, ma ha l'indubbio vantaggio che lo può preparare anche il gatto.
Dovreste avere uova freschissime, tipo appena deposte, ma voi lettori, ahimè, abitate quasi tutti in città, e non come me nella landa deserta. Eh, è difficile trovare un uovo appena deposto a Milano (no, vabbé, devo dire che in provincia, in compenso, se vai alla bottega a chiedere la curcuma, ci manca poco che ti dicano "Se ne vada scostumata!").
Comunque. Estraete l'uovo dal fondo della gallina. Afferrate l'uovo appena deposto (infierisco), rompetelo e separate il rosso dal bianco. Dentro al rosso sciogliete due cucchiaioni di zucchero; il bianco lo montate (che non è una cosa porno, sennò io di sicuro non la saprei). Dopo di ché, incorporate il rosso al bianco (magari il bianco non usatelo proprio tutto tutto), e siete apposto.
Il mascarpone si fa più o meno allo stesso modo, solo che dovete avere anche una ciotola di mascarpone (diciamo poco più di 100 grammi/uovo). Fate la stessa cosa: rosso delle uova con lo zucchero, poi mascarpone e poi bianco montato (non tutto, sennò diventa una roba troppo spumosa). A me viene buonissimo.
Il mascarpone mi ricorda un'altra leggenda metropolitana che circolava quando ero una ragazzina, diciamo l'altro ieri. Uno sbarbino, molto signore come la maggior parte degli uomini quando si ritrovano al bar cogli amici, raccontava in giro di essersi trovato "a letto" con una ragazzina alle prime armi la quale si era prodigata incautamente in esplorazioni manuali sotto la cintola di lui, brandendo l'attrezzo come avrebbe brandito un mestolo (in circolo, casomai non mi fossi spiegata bene. Dalla regìa mi dicono che non è la mossa giusta). Io e le mie amiche (che non sapevamo ancora dell'esistenza della solidarietà femminile trasversale, che oltrepassa cioè il confine del peer group) da allora ci siamo sempre riferite a questa povera sorella come "Mascarpone".
E niente, ora quando uso i termini zabaione e mascarpone, sapete a cosa mi riferisco.


Che l'uovo sia con voi.