Se. Il ponte. Qua credo di esserci solo io in tutto il palazzo. Poi a fine anno mi si dice "Com'è che c'hai tante ferie maturate?".
E' con questo spirito che ho aperto blogger, per dire, ecco, c'ho la tosse, sono al lavoro, tutti fanno il ponte, odio il Natale.
E invece no. Man mano che la vita più o meno mi sorride, odio meno il Natale. E non sono incazzata per via della tosse. Anzi che la ignoro. Qua mi dicono: Facciamo una lastrina ai polmoni e io mentre soffoco, blatero che sto molto meglio dell'altro giorno. Sì. Tipo che ieri mattina mi sono svegliata in apnea e che chiunque incontro mi dice Ma te non stai mica bene.
E comunque la vita è bella, gente.
E' bella perché non sento il bisogno di conformarmi e non mi conformo. Ieri sono venute le nostre amiche a prendere il tè e io e le bimbe ci siamo scordate di fare l'albero di Natale. No, vabbè, diciamo che si sono scordate loro e io ho opportunamente evitato l'argomento. Magari domenica eh.
Poi avevo a pranzo mio fratello, mia madre e il Donatore, si era proprio tutti una famiglia, con il sottofondo di Simon&Garfunkel. Mi sono persino comprata un tubino vintage, ieri mattina, nella bottega del mio villaggio. Quella gestita da un circolo di anziane in pensione, che regolarmente ti sorprendono in camerino mentre sei seminuda per dirti delle ultime disgrazie accadute in paese (e per dirti anche "Quel vestito ti sta proprio molto largo sul seno").
Poi, dopo pranzo, mia madre mi ha trascinato con l'inganno a Marradi, che è il paese successivo al mio, è un luogo vagamente rupestre ubicato in quella che antropologicamente si chiama la Romagna toscana, ma che io definirei la Toscana romagnola, visto che si è in provincia di Firenze.
Allora arriva quella volpona di mia madre e dice, andiamo al cimitero a trovare tuo padre, io la guardo, e non posso mica rispondere a una povera vecchia No, ne ho per i coglioni, preferirei stare a casina a leggere. E allora gliela porti. E lei, lei ti fa parcheggiare proprio in prossimità del mercatino di Natale, sta stronza. Che lo sapeva benissimo che io mai e poi mai sarei andata al mercatino di Natale, perché aborro il concetto di comprare qualcosa per passare il tempo.
E invece alla fin fine mi sono divertita. Vabbè, c'era il vin brulè. Non abbiamo speso un euro e le bimbe hanno fatto un giro sul carretto trainato dall'asino, hanno raccolto le castagne in un'aiuola adibita a castagneto, e poi hanno fatto un disegno per il cugino di babbo Natale però con il monociglio nero.
E niente, sono felice del 2011, sono felice che la mia vita sia piena di bella gente da quando ho superato la paura di depennare nomi nella rubrica telefonica.
Ultimamente ho un po' l'autostima in subbuglio eh. Dici, Cazzarola, com'è che sono due anni che vado a letto da sola tutte le sere? Non è che c'ho qualcosa che non va? Sarà colpa dei brufoli? Puzzo?
Però dice Bea che per le vacanze di Natale mi porta tre giorni in vacanza, e io, quando c'avevo dei morosi attaccati appresso, non c'avevo mica tutte queste belle amiche che mi portavano in giro.
E poi, devo dirvi la verità, penso che la vita sia sempre vita, e vale la pena di viverla, anche quando si perdono le persone con un Vaffanculo; anche quando si piange da soli nel salotto vuoto; anche quando si sorseggia vin brulè in un cimitero di collina; anche quando si sente l'enorme peso di Nessuno che ti estrae il termometro dall'ascella quando sei malato.
Non fatemi regali quest'anno. Regalatemi coccole, musica, libri usati e sorrisi.
E' con questo spirito che ho aperto blogger, per dire, ecco, c'ho la tosse, sono al lavoro, tutti fanno il ponte, odio il Natale.
E invece no. Man mano che la vita più o meno mi sorride, odio meno il Natale. E non sono incazzata per via della tosse. Anzi che la ignoro. Qua mi dicono: Facciamo una lastrina ai polmoni e io mentre soffoco, blatero che sto molto meglio dell'altro giorno. Sì. Tipo che ieri mattina mi sono svegliata in apnea e che chiunque incontro mi dice Ma te non stai mica bene.
E comunque la vita è bella, gente.
E' bella perché non sento il bisogno di conformarmi e non mi conformo. Ieri sono venute le nostre amiche a prendere il tè e io e le bimbe ci siamo scordate di fare l'albero di Natale. No, vabbè, diciamo che si sono scordate loro e io ho opportunamente evitato l'argomento. Magari domenica eh.
Poi avevo a pranzo mio fratello, mia madre e il Donatore, si era proprio tutti una famiglia, con il sottofondo di Simon&Garfunkel. Mi sono persino comprata un tubino vintage, ieri mattina, nella bottega del mio villaggio. Quella gestita da un circolo di anziane in pensione, che regolarmente ti sorprendono in camerino mentre sei seminuda per dirti delle ultime disgrazie accadute in paese (e per dirti anche "Quel vestito ti sta proprio molto largo sul seno").
Poi, dopo pranzo, mia madre mi ha trascinato con l'inganno a Marradi, che è il paese successivo al mio, è un luogo vagamente rupestre ubicato in quella che antropologicamente si chiama la Romagna toscana, ma che io definirei la Toscana romagnola, visto che si è in provincia di Firenze.
Allora arriva quella volpona di mia madre e dice, andiamo al cimitero a trovare tuo padre, io la guardo, e non posso mica rispondere a una povera vecchia No, ne ho per i coglioni, preferirei stare a casina a leggere. E allora gliela porti. E lei, lei ti fa parcheggiare proprio in prossimità del mercatino di Natale, sta stronza. Che lo sapeva benissimo che io mai e poi mai sarei andata al mercatino di Natale, perché aborro il concetto di comprare qualcosa per passare il tempo.
E invece alla fin fine mi sono divertita. Vabbè, c'era il vin brulè. Non abbiamo speso un euro e le bimbe hanno fatto un giro sul carretto trainato dall'asino, hanno raccolto le castagne in un'aiuola adibita a castagneto, e poi hanno fatto un disegno per il cugino di babbo Natale però con il monociglio nero.
E niente, sono felice del 2011, sono felice che la mia vita sia piena di bella gente da quando ho superato la paura di depennare nomi nella rubrica telefonica.
Ultimamente ho un po' l'autostima in subbuglio eh. Dici, Cazzarola, com'è che sono due anni che vado a letto da sola tutte le sere? Non è che c'ho qualcosa che non va? Sarà colpa dei brufoli? Puzzo?
Però dice Bea che per le vacanze di Natale mi porta tre giorni in vacanza, e io, quando c'avevo dei morosi attaccati appresso, non c'avevo mica tutte queste belle amiche che mi portavano in giro.
E poi, devo dirvi la verità, penso che la vita sia sempre vita, e vale la pena di viverla, anche quando si perdono le persone con un Vaffanculo; anche quando si piange da soli nel salotto vuoto; anche quando si sorseggia vin brulè in un cimitero di collina; anche quando si sente l'enorme peso di Nessuno che ti estrae il termometro dall'ascella quando sei malato.
Non fatemi regali quest'anno. Regalatemi coccole, musica, libri usati e sorrisi.
Il mio sorriso te lo regalo volentieri insieme all'affetto che mi porta a seguirti e leggerti sempre con molto interesse!!
RispondiEliminaSplendide quelle ultime righe.
RispondiEliminaE quei regali che chiedi sono sempre i più belli.
Ciao! :)
anche io son sempre stata per il non conformarmi mai :)nonostante i tanti schiaffi e le poche carezze ricevute eh si caspita, la vita è proprio bella :) ma mi spieghi una cosa? abiti in provincia di Firenze? perchè la conosco Marradi e io vivo nel Mugello :)
RispondiEliminaAdesso mi copio le ultime righe, le stampo e me le tengo nel portafogli per i momenti più faticosi (che già aprire il portafogli non è tutta sta allegria). E comunque, Simon & Garfunkel, che classe neh?
RispondiEliminaCoccole e sorrisi in arrivo a valanga.... arrivati?
RispondiElimina(E guarda che noi montagnini del nord non siamo normalmente tanto espansivi, quindi valgono di più!)
@francesca: sto in Romagna, però vicino a Marradi :)
RispondiElimina@elgae: Nu, quando sei depresso il portafoglio non lo devi assolutamente aprire!
@zio: mia mamma è il primo anno, su 28, che capisce che non solo non ci becca mai, con i regali, ma il fatto che faccia dei sacrifici per comprarmi qualcosa che in genere mi fa schifo, mi rattrista molto. A sto giro ha capito che non voglio il regalo, yuppi!
@debora: sorriso indietro :)
Vabbè, io ai mercatini di Natale ci vado proprio volentieri, c'ho l'autostima sotto i piedi e la Toscana pisana vorrebbe soffocarmi (ma io evado). Spero in coccole regali. E anche qualche regalo. Ottimi i libri. Di sorrisi te ne regalo quanti ne vuoi (non che i miei sorrisi siano un granché, visto che dalle foto mi pare che assomoglino più a paresi facciali idiote) perché aspetto sempre i tuoi post e di sorrisi te me ne regali proprio tanti!
RispondiElimina... ti voglio bene, Polly!!!
RispondiEliminaChe bel post.
RispondiEliminaSi sente che non è solo un esercizio di stile.
No, non mi riesce di pensarla come te, io ancora ho un blog per dire che odio il Natale e altre cose altrettanto acide.
Ma mi va bene così, solo che vorrei anche stare bene, stando così.
sei una cosa bella, te.
RispondiEliminaach polly io sono al lavoro oggi e c'ero anche ieri, che qui a berlino non c'è neanche mezza festa religiosa.
RispondiEliminae ultimamente ne ho prese di botte nei denti da uomini stronzi ma allo stesso tempo ho riscoperto un sacco di amici, che sono senza smelensaggini il regalo più bello.
e tra 9 giorni sono in italia e sono proprio felice!
Ecco, penso di volere i tuoi stessi regali! :-)
RispondiEliminaUltima frase bellissima! Ma anche il resto eh! :) Viva il Natale "povero" ma "ricco", ricco davvero!
RispondiEliminaSecondo me sei una donna rompicoglioni.
RispondiEliminaPer questo che scarseggiano uomini nel tuo letto serale.
Trombi in auto?
O nei Motel di giorno?
Non intendo in senso professionale: per puro diletto.
Rompicoglioni nel senso di femmina impegnativa.
E sai, spesso e volentieri noi detentori di battacchio desideriamo fanciulle che si calino rapidamente le mutande senza troppi discorsi e complicazioni.
Per il resto, se per Natale mi regali un televisore ultrapiatto a 42 pollici sono disposto a tornare per farti due ( ma anche tre ) caccoline.
Ops, scusami: coccoline.
Saluti alle bimbe.
p.s.
ma se lo desideri, torno pure senza ricevere il regalo.
Paolino Paperino
@anonimo: c'è il maschio con cui ci si cala le mutande senza discorsi in auto, e c'è il maschio che si porta a casa, ci si cala le mutande senza discorsi, e poi ci si fanno anche i discorsi. Io parlavo del secondo tipo.
RispondiElimina@ale: ghghgh, ma anch'io odio il natale, è che sto provando a non farmi infastidire dal mondo :)
@apina: che bello regalare sorrisi :)
io sono anni che non faccio regali di natale e non ne ricevo. semplicemente ci siamo messi d'accordo: nessun regalo a chi ha piu di 12 anni. niente stress, niente soldi buttati in cavolate. solo tanti auguri, sorrisi e momenti passati assieme. è bellissimo :))
RispondiEliminaB."...ma dov'è Marradi???"
RispondiEliminaRagazzo di B.:"E' sopra il Mugello.....stai cercando una sagra?"
B.:"No...nel paese sopra ci abita quella ragazza del blog...il blog che leggo sempre...".
Per dire...saperti quasi vicino casa mia, per me è davvero bello! ;)
B.
w i Natali alternativi! da quando sono uscita dal vortice dei regali ho iniziato ad amare questa festa. li faccio solo ai piccoli, ma non fa testo, feste o no potendo li riempirei di giocattoli. Anche io ho lavorato oggi ed ero felice! l'ho detto alle colleghe ed ho rischiato la lapidazione con i fascicoli della posta archiviata...
RispondiElimina"Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perchè stai guardando il cielo, se guardi il cielo è perchè credi ancora in qualcosa."
RispondiElimina(Bob Marley)
Sì la vita va sempre vissuta comunque vada.
Un abbraccione
Una volta ho preso un trenino regionale da forlì a florentia. Per evitare i frecciarossascucidenari. Da Rimini ci si mette lo stesso tempo a metà prezzo (forse più di metà prezzo). Comunque... il trenino passa per la romagna toscana e la toscana romgnola. Se non ci sei mai passato (come nel mio caso quella volta la prima volta) è molto commovente. Il paesaggio dico... il treno un po' meno. Quel po' di appennino. Un po' di nebbia. Le case.
RispondiEliminaCi si passa per Marradi. Credo. E sempre di Marradi era-è un artista all'epoca quarantenne conosciuto tempo fa con la fidanza ballerina che invece scopava con un fotografo ventenne fiorentino di generazioni amico di amici di amici...
Mi sono persa... cosa volevo dire...
Ah ecco... volevo quotare Gaiman...
"Credo che la vita sia un gioco, uno scherzo crudele, e che sia quella cosa che ti capita quando vivi, quindi tanto vale godersela..." (N. Gaiman)
Bello il carretto!
RispondiEliminaI regali che chiedi sono i migliori!
Che bello questo post, mi piace quando sei positiva. Diciamo che anche per noi il 2011 non è stato bellissimo, ma cerchiamo di non lamentarci e di vedere positivo!!!
RispondiEliminaIo non ti vedo ma da quello che scrivi stai diventando più bella. Per forza.
RispondiEliminabella la richiesta, farebbe comodo a tutti. sembra scontato ma credo che sia più utile essere soli, con qualche amica speciale che ti offre week end unici, piuttosto che dormire nel letto con qualcuno che non ti mette gioia nel cuore.
RispondiEliminaTagliare i rami secchi di solito aiuta l'albero a crescere.
RispondiEliminaIo ho fatto una potatura gigantesca di persone 6 anni fa e, sinora, è andata meglio.
Mi intrufolo solo per farti i complimenti: i tuoi post sono divertenti e commoventi nello stesso tempo!
RispondiEliminaClaudia
@clod: perché intrufoli? :). Ciao!
RispondiElimina@dalle: alla grande!
@trilly: eggià
al: ragazzi, ma chi ve l'ha detto che sono brutta? Ah, io, già :)
@ladY: allora sei passata anche davanti a casa mia! :) vedo il treno dalla finestra!
@alex: è da mo' che ho abolito i regali per gli adulti. Vorrei abolire anche quelli per i bambini, che sono i peggiori in assoluto. Magari un giorno ne parlo meglio in un post dedicato.
Non ho detto "bella" ma "più bella".
RispondiElimina