Cari tutti,
ormai dovrei rendere ogni post un disclaimer del precedente, ma normalmente ci tengo a mantenere integra la mia scorrettezza politica. Però una cosa questa volta ci tenevo a dirla. Sono sempre stata ferocemente ironica giocando sugli stereotipi. Ho detto spesso che i maschi sono tutti uguali. Ho denigrato i miei compaesani. Ho sfottuto i modi di mio fratello, quelli di mia madre e quelli del Donatore. Soprattutto mi sono sempre molto presa in giro (a volte mi sono anche auto-offesa e tolta la parola da sola, tipo quella volta che Polly ha detto che Valentina non trombava dal 92. Ecco, quella permalosa di Valentina ha detto a Polly che doveva farsi un attimo i cazzi suoi e non le ha parlato per tre giorni). Chiunque legga le mie prese in giro contestualizzandole, sa che non sono una persona chiusa di mente; chi non lo sa potrebbe offendersi. Ecco. Volevo dirvi che se vi offendete me ne dispiaccio, ma a me manca il pregio della paraculaggine e non ci sto a scrivere facendo lo slalom tra le cose che vorrei effettivamente dire, e quelle che possono essere dette.
Ora. Gli stereotipi esistono. E sono il pane quotidiano di quasi tutti noi.
Quando mi preparai per l'esame di Inglese II, all'università, scelsi un testo di comunicazione pubblicitaria, e ricordo perfettamente il concetto secondo cui nelle pubblicità si usa l'accento londinese per comunicare determinate sensazioni (se non erro l'abilità affaristica), e accenti "country" per comunicare franchezza, mi pare. Ora, io non credo che tutti gli inglesi che vivono in campagna siano tutti franchi (tipo, ci sono anche i John. Wahwahwah, che pessima battuta) e che i londinesi siano tutti affaristi. E neanche che l'autore di quel testo fosse uno stronzo che non aveva capito la vera attitude dei suoi conterranei. Ma non credo neanche che riusciresti a vendere prodotti finanziari facendo una pubblicità dove il broker che gestirà il tuo portafoglio porta la tuta da meccanico e parla con un accento campagnolo.
Mi spiace tanto che alcuni di voi non abbiano gradito il mio tono ironico sui siciliani vestiti da matrimonio; non per questo mi scuserò se sfotto abitualmente il folklore.
Anni fa lavorai in un'azienda, e avevo un capo calabrese e un collega siciliano. Il collega era fortemente sindacalizzato e di sinistra; il capo, con cui poi avevo anche un rapporto di amicizia, era decisionista, maschilista e di destra. Mi abituai a pensare che i siciliani erano caldi e di sinistra, e i calabresi chiusi e di destra. Questo era uno stereotipo bello e buono, che però loro stessi si divertivano ad alimentare, tanto che il capo, che non sopportava di avere nel suo team ben due soggetti (io e il siciliano) polemici, anarchici, sindacalizzati e pure anticlericali, alla fine cominciò ad assumere solo calabresi di destra e la situazione in ufficio diventò abbastanza grottesca.
Io credo che gli stereotipi, entro una certa misura, siano divertenti e in parte anche fondati. Sono le persone poi, che fanno la differenza. Sia le persone che rappresentano lo stereotipo, sia le persone che leggono lo stereotipo. Se io dico "albanese" e tu leggi "soggetto che sbarca a Bari con un barcone, dopo aver visto la Carrà con la parabolica, e aver pensato che in Italia si sta bene", sei tu che stai attribuendo un giudizio di valore a un termine con una connotazione originariamente neutra. Ma questo, al contempo, non vuol dire che lo stereotipo sia completamente infondato.
Personalmente, se vedete noi romagnoli come dei contadini che vanno in discoteca a far casino e a trombarsi le tedesche a Rimini, non è che mi offendete. Lo stereotipo è parzialmente reale. Ciò non vuol dire che siamo solo e sempre questo.
Per dire, un amico mi raccontò, anni fa, che gli capitava di conoscere, all'estero, ragazze che pensavano veramente che l'italiano do it better, le quali gli saltavano addosso. Pare che lui non ci tenesse a spiegare che quello è solo uno squallido stereotipo.
L'altro giorno io e mio fratello passeggiavamo con le bimbe e ci siamo messi a cantare "T'appartengo e io ci tengo e se prometto poi mantengo", e giunti al parcheggio, lui s'era così gasato che è salito sulla macchina e s'è messo a danzare di fronte agli astanti.
Ecco, Ambra Angiolini avrebbe potuto trovare ridicolizzante tale interpretazione, ma non può negare che a Non è la Rai, c'era anche lei.
ormai dovrei rendere ogni post un disclaimer del precedente, ma normalmente ci tengo a mantenere integra la mia scorrettezza politica. Però una cosa questa volta ci tenevo a dirla. Sono sempre stata ferocemente ironica giocando sugli stereotipi. Ho detto spesso che i maschi sono tutti uguali. Ho denigrato i miei compaesani. Ho sfottuto i modi di mio fratello, quelli di mia madre e quelli del Donatore. Soprattutto mi sono sempre molto presa in giro (a volte mi sono anche auto-offesa e tolta la parola da sola, tipo quella volta che Polly ha detto che Valentina non trombava dal 92. Ecco, quella permalosa di Valentina ha detto a Polly che doveva farsi un attimo i cazzi suoi e non le ha parlato per tre giorni). Chiunque legga le mie prese in giro contestualizzandole, sa che non sono una persona chiusa di mente; chi non lo sa potrebbe offendersi. Ecco. Volevo dirvi che se vi offendete me ne dispiaccio, ma a me manca il pregio della paraculaggine e non ci sto a scrivere facendo lo slalom tra le cose che vorrei effettivamente dire, e quelle che possono essere dette.
Ora. Gli stereotipi esistono. E sono il pane quotidiano di quasi tutti noi.
Quando mi preparai per l'esame di Inglese II, all'università, scelsi un testo di comunicazione pubblicitaria, e ricordo perfettamente il concetto secondo cui nelle pubblicità si usa l'accento londinese per comunicare determinate sensazioni (se non erro l'abilità affaristica), e accenti "country" per comunicare franchezza, mi pare. Ora, io non credo che tutti gli inglesi che vivono in campagna siano tutti franchi (tipo, ci sono anche i John. Wahwahwah, che pessima battuta) e che i londinesi siano tutti affaristi. E neanche che l'autore di quel testo fosse uno stronzo che non aveva capito la vera attitude dei suoi conterranei. Ma non credo neanche che riusciresti a vendere prodotti finanziari facendo una pubblicità dove il broker che gestirà il tuo portafoglio porta la tuta da meccanico e parla con un accento campagnolo.
Mi spiace tanto che alcuni di voi non abbiano gradito il mio tono ironico sui siciliani vestiti da matrimonio; non per questo mi scuserò se sfotto abitualmente il folklore.
Anni fa lavorai in un'azienda, e avevo un capo calabrese e un collega siciliano. Il collega era fortemente sindacalizzato e di sinistra; il capo, con cui poi avevo anche un rapporto di amicizia, era decisionista, maschilista e di destra. Mi abituai a pensare che i siciliani erano caldi e di sinistra, e i calabresi chiusi e di destra. Questo era uno stereotipo bello e buono, che però loro stessi si divertivano ad alimentare, tanto che il capo, che non sopportava di avere nel suo team ben due soggetti (io e il siciliano) polemici, anarchici, sindacalizzati e pure anticlericali, alla fine cominciò ad assumere solo calabresi di destra e la situazione in ufficio diventò abbastanza grottesca.
Io credo che gli stereotipi, entro una certa misura, siano divertenti e in parte anche fondati. Sono le persone poi, che fanno la differenza. Sia le persone che rappresentano lo stereotipo, sia le persone che leggono lo stereotipo. Se io dico "albanese" e tu leggi "soggetto che sbarca a Bari con un barcone, dopo aver visto la Carrà con la parabolica, e aver pensato che in Italia si sta bene", sei tu che stai attribuendo un giudizio di valore a un termine con una connotazione originariamente neutra. Ma questo, al contempo, non vuol dire che lo stereotipo sia completamente infondato.
Personalmente, se vedete noi romagnoli come dei contadini che vanno in discoteca a far casino e a trombarsi le tedesche a Rimini, non è che mi offendete. Lo stereotipo è parzialmente reale. Ciò non vuol dire che siamo solo e sempre questo.
Per dire, un amico mi raccontò, anni fa, che gli capitava di conoscere, all'estero, ragazze che pensavano veramente che l'italiano do it better, le quali gli saltavano addosso. Pare che lui non ci tenesse a spiegare che quello è solo uno squallido stereotipo.
L'altro giorno io e mio fratello passeggiavamo con le bimbe e ci siamo messi a cantare "T'appartengo e io ci tengo e se prometto poi mantengo", e giunti al parcheggio, lui s'era così gasato che è salito sulla macchina e s'è messo a danzare di fronte agli astanti.
Ecco, Ambra Angiolini avrebbe potuto trovare ridicolizzante tale interpretazione, ma non può negare che a Non è la Rai, c'era anche lei.
Direi che non c'è nient'altro da aggiungere. O meglio, sul concetto di stereotipo e i suo fondamenti e implicazioni è stato detto e scritto di tutto e se ne potrebbe parlare in eterno. In ogni caso, nel tuo specifico caso mi pare chiaro come il sole che sei una persona aperta e senza pregiudizi e che quello che hai scritto ieri non era ovviamente il solito sproloquio qualunquista.
RispondiEliminaPoi, dopo che hai postato questa foto sei diventata il mio idolo: tuo fratello è meravogliosooo!
I veneti vengono dipinti come persone semplici, un po' bigotte e chiuse. Nel mio caso è vero. Ma sto cercando di smettere. Non è che mi daresti la cittadinanza onoraria romagnola?
RispondiEliminaDa molti anni ho smesso di preoccuparmi di cosa possono pensare/dire gli altri di quel che penso/dico.
RispondiEliminaAnche perché è inutile spiegare a chi non sa, o non vuol, capire.
mi sa che te la sei presa un po' troppo! condivido quello che dici, ma ognuno non è libero di fraintendere?
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo con te. E da un lato io li odio, gli stereotipi, ma al tempo stesso odio le esagerate suscettibilità, permalosità e censure, e soprattutto credo che vi siano alcuni casi in cui i pregiudizi, a furia di trovare centinaia di conferme, si sedimentano in POSTgiudizi. Il che non significa che i postgiudizi siano giusti e infallibili, anzi, il più delle volte continuano a essere a loro volta stupidi e grossolani, come quelli su noi longobardi che saremmo tutti leghisti... :)
RispondiElimina"m'appartieni e se ci tieni tu prometti e poi mantieni. Giuraaa!" :)
RispondiEliminaa 13 anni avevo in camera 2 poster, e dico 2, di Ambra (uno a grandezza naturale!) e un paio anche di Madonna.
Però non sono sensibile e detesto i musical!
Ti adoro pazza! :D
@velma: mannò, non me la sono presa! Semplicemente ci tenevo a postare mio fratello che ballava come Ambra.
RispondiEliminaE' la maledizione del "politicamente corretto". Credo che per non essere offensivi siano sufficienti ironia e buona educazione.
RispondiEliminaPer cui quando in radio mi opprimono con funky, soul e discomusic anni '70 dico "basta musica da negri" e cambio stazione ma considero "lavorare come un negro" un complimento.
Polly, non ascolatre Insight... è un leghista :)
RispondiEliminaEcco, su di loro avrei di che generalizzare :D
come sono ilare stamattina...
*ascoltare
RispondiEliminaInsisto col dire che ti invidio tuo fratello. Da morire.
RispondiEliminaIo mi aggrappo agli stereotipi perché non sono niente, toscana nata a Cremona e vissuta ovunque (tranne che in Toscana, ovvio).
Sei brillante e coerente e mi piaci moltissimo.
ti capisco, perché mi sento sempre in dovere, da fraintesa di precisare, come dice mia madre ci fraintenderà sempre qualcuno. E l'importante è non far del male, ma male vero
RispondiEliminabacio
Sono d'accordo. Intanto perché se esistono gli stereotipi e i pregiudizi un motivo c'è. Sta poi alle persone non farsi influenzare troppo: se conosco un albanese all'università non ho timore che mi rubi la bici...
RispondiEliminaE comunque, questo è un blog ironico e a volte ci sono queste "esigenze narrative" che non ci permettono di spiegare tutto tutto. Su su, un po' di comprensione!
Il tuo discorso non fa assolutamente una piega.
RispondiEliminaNon era necessario precisare, avevo capito l'ironia, mi dispiace per chi si sia offeso e mi dispiace se magari hai pensato che io mi sia offesa. Chiarito questo...tuo fratello e' un pazzooooooooo!!!!! Non ti ha ammaccato il tetto della macchina???
@amammuzza: nuuu, non ho pensato a te! e neanche a chi ha commentato offeso. Pensavo a chi si è offeso e NON ha commentato :)
RispondiEliminala macchina era quella di mio fratello, se se l'è ammaccata sono un po' cavoli suoi :)
si nota dalla foto che mia figlia tentava di seguirlo, era sul cofano
certo, ma sai che fatica si fa a pensare in questo modo? roba che tocca accendere il cervello, guardarsi intorno, porsi delle domande, cercare risposte.... no no, molto piu facile prendere gli stereotipi e i luoghi comuni come regole assolute: il cervello può stare in stand-by e continui a guardare il grande fratello e amici di maria (ops :O)
RispondiEliminaAlice
tuo fratello è libero? :D
RispondiEliminacmq io rinnovo il "bellissimo post" espresso ieri, e avendo letto un pò di tuoi post e vedendo come e cosa scrivi, da siciliana non mi è passato neanche lontanamente che potesse essere offensivo o stereotipato. sei fortissima! keep on rockin'
Nel suo ultimo libro Paolo Villaggio ha definito i friulani come degli alcolizzati e il Presidente della Regione FVG ha minacciato di querelarlo. Poi Villaggio ha chiesto scusa, ribadendo la sua "immensa stima" per i friulani. Comunque Villaggio aveva ragione.
RispondiEliminagrande Polly :)
RispondiEliminaemy
Ma c'è qualcuno che davevro si sente offeso dal tuo stereotipizzare?????? Io lo trovo divertente!
RispondiEliminaSe ti hanno fatto delle critiche o si sono sdegnati (non so, non ho letto), è perchè stai diventando famosa...:-)
RispondiEliminaMa che te ne fooooooottt'! :)
RispondiEliminaHo vissuto in Venezuela per un (bel) po' di tempo, dicevano che noi italiane NON ci depialiamo perchè siamo tutte bionde e che non vendono neanche i rasoi nei supermercati. Dicono anche che gli italiani hanno il naso grande e che abbiamo buon gusto nel portare le scarpe... ma le hanno viste le Babbucce di Briatore???
Io mi offendo quando le persone parlano per stereotipi sulla mia città senza mai averla visitata, ma la cosa migliore da fare è smontare gli argomenti.
E comunque io mi depilo!
Un abbraccio forte forte!
molti nemici, molto onore (forse!!!)
RispondiEliminasei talmente adorabile che chi se la piglia per me è un po'incacchiato per i fatti suoi :)
RispondiEliminaB.
uuuuhhhh!!! non avevo notato la bimbetta che cercava di salire!!! ahahahahah!!!
RispondiEliminaCerto che con voi non c'e' mai di che annoiarsi!
Mah... sarò un po' rincoglionito io (cosa probabile, ultimamente... :D), ma io ti ho trovata mica offensiva nel post precedente!?! Anzi, mi sei sembrata affascinata da usi e costumi dei catanesi... ;)
RispondiEliminaNo, comunque, sono perfettamente d'accordo con te riguardo gli stereotipi, e a 'sto punto esigo un post su Napoli e i napoletani (un po' li conosci, nevvero, Maruzzella romagnola?!? :); ne sarei curioso e non m'offendo, tranquilla. :D
Italians do it better???!!! Sarà vero o no, facciamoglielo credere, poverine. Non vorrei proprio ora farle rimanere male, su! :P
Gli stereotipi valgono per tutti ma non per ognuno.
RispondiEliminaGiura!
RispondiEliminaPS: ci crederesti che al mondo esiste qualcuno che non ha colto la perfetta perfetta citazione insita nel mio "giura" in perfetto stile Angiolinesco? Ma, dico io, di questo passo dove andremo a finire?
Tuo fratello è un gran figo. Peccato che non si veda bene nella foto. Ma le spalle la dicono tutta.
RispondiEliminaonestamente: ogni tanto qualche bel chissenefrega andrebbe detto. però è bello anche disquisire, se escono post così interessanti...
RispondiEliminain ogni caso: la bellezza è negli occhi di chi guarda (come anche il razzismo, l'ottusità e gli occhiali D&G)
Bella polly, dì alla vale che non faccia la permalosa! :-)
Pensa che dopo tutta un'infanzia e un'adolescenza passate a sfottere e detestare i milanesi che venivano in villeggiatura dalle mie parti (creando ingorghi mostruosi perchè andavano a 40 km/h guardando il panorama o esclamando "Ma come non l'avete?!? A Milano lo trovo sempre" nel negozio di alimentari di un paesino di montagna che conta 300 anime) ora ci son finita a vivere, in provincia di Milano, e mi tocca rivedere tutti i miei pregiudizi, perchè ho già conosciuto un bel po' di gente davvero davvero simpatica...
RispondiElimina... credevo, visto il titolo, concludessi questo post "serioso" dicendo che Ambra Angiolini nega lo stereotipo da velina/figlia di Non è la Rai, pensa, un po'... mi stavo preoccupando...
RispondiEliminagli stereotipi esistono e sono frutto di un calcolo di probabilità di riscontrare determinate caratteristiche in determinati individui, perciò... tutto lecito!
Lo stereotipo fa proprio parte del nostro funzionamento mentale spesso basato, per ottimizzare, i tempi su euristiche, altrimenti dette "scorciatoie cognitive". Anche in chi dice di non averne, se potessimo interpellare direttamente il suo cervello più arcaico senza la mediazione dei lobi frontali, ne troveremmo in abbondanza. E' oggetto di studio per molti ricercatori in psicologia sociale e generale.
RispondiElimina(da: rimembranze dell'esame di psicologia sociale e dell'esame di psicobiologia del comportamento).
F
@lady: mannaggia, le spalle così ce le ho anch'io e le odio! io e lui ci spacciamo per gemelli, però lui ha gli occhi azzurri :)
RispondiElimina@cherry: serioso? :)
@elicoptero: anche io non apprezzo l'accento milanese...eppure ho conosciuto bella gente!
@lucy: you know che io chissenefrega lo dico la maggior parte delle volte...
@bert: giurohhhh!
@vince: mai stata a napoli, non posso dire niente. Lo stereotipo cmq è che il napoletano sia tamarro :)
@estrella: cacchio,anch'io mi depilo :)
lo stereotipo dei siciliani vestiti da matrimonio è perfetto, io sui siciliani ne ho a migliaia, e li conosco. :)
RispondiEliminaMica solo quelo!?! Hai voglia quanti stereotipi c'abbiamo... :D
RispondiEliminaP.S.: Io sono comunque non sono tamarro, ma colto e raffinato (e anche bello ed intelligente). :P
Aggiungere lo stereotipo del non parlare italiano, che nel mio caso qui sopra... :P
RispondiElimina