Ragazzi,
mi sento
mi sento
boh.
Forse bene.
Ma anche male: la mia vita è un eterno lunedì.
Però sto anche bene.
Perché sì. Bene e basta. Sissì. Proprio sì.
Poi sapete, il fatto che mancano quindici giorni alle ferie è una gran bella storia, però è anche un momento faticossimo, no?
Da un lato penso che tra qualche giorno mi sciallo abbestia. Certo. Spararsi quindici giorni di terme sia io che le bambine è proprio una passeggiata, come no? Però B. mi ha detto che la sinusite stavolta mi passa e via. Stavolta davvero, eh. Mi sogno che non prendo antinfiammatori per tutto l'inverno, e mi sogno Lucia che non ha più la tosse.
Non so ancora se, come, dove e quando andrò in vacanza. Come ogni anno, in questo periodo. Mi dico che no, in ferie non ci vado, perché con le bambine è troppo faticoso, e troppo dispendioso, poi finisce sempre che trovo una "bazza" su internet e parto, con la macchina che è alla frutta, e non so bene neanche dove vado perché una cartina alla fine non me la sono mai comprata: seguo i cartelli, mi perdo, m'incazzo, dico mai più.
Nel frattempo, in ufficio, sono un cadavere ambulante. Tipo che devo fare una cosa assolutamente entro mercoledì a mezzogiorno, e fino a mercoledì alle 11 fisso il vuoto, rispondo alle email, scrivo un post, e infine, ma solo infine, faccio quella cosa urgente. Alla cazzo di cane, e velocissimamente. Però considero già un miracolo il fatto che alle 11 mi sono ricordata che dovevo farlo. Che non sono andata a dormire con le lenti a contatto. Che non ho mandato a fare in culo la sveglia. Quindi alla fin fine sono anche brava, no?
Poi c'è mia madre.
Che da quando è finito l'asilo viene a casa mia ogni mattina. Sta con le bambine, cucina. Pulisce, anche. E io la sera mi lancio sul divano. Sembriamo marito e moglie. Io chiedo cosa c'è per cena, lei spadella un casino. L'altro giorno era un caldo bestia e ha fatto le melanzane alla parmigiana, al forno. Volevo un po' suicidarmi.
Insomma. Và.
Una mia amica aspetta il terzo e io non la chiamo da un mese. Sono una zia dimmerda.
Epperò canto e pogo anche, con le bimbe. E mi sbronzo di lemon soda. Mi sento viva e non voglio nient'altro. Fuck the rest. Non ho ambizioni se non quella di arrivare a fine giornata.
Ed è un po' che non sogno di perdere il treno. Mi sa che quel treno l'ho perso. Ma mi va fottutamente bene così.
mi sento
mi sento
boh.
Forse bene.
Ma anche male: la mia vita è un eterno lunedì.
Però sto anche bene.
Perché sì. Bene e basta. Sissì. Proprio sì.
Poi sapete, il fatto che mancano quindici giorni alle ferie è una gran bella storia, però è anche un momento faticossimo, no?
Da un lato penso che tra qualche giorno mi sciallo abbestia. Certo. Spararsi quindici giorni di terme sia io che le bambine è proprio una passeggiata, come no? Però B. mi ha detto che la sinusite stavolta mi passa e via. Stavolta davvero, eh. Mi sogno che non prendo antinfiammatori per tutto l'inverno, e mi sogno Lucia che non ha più la tosse.
Non so ancora se, come, dove e quando andrò in vacanza. Come ogni anno, in questo periodo. Mi dico che no, in ferie non ci vado, perché con le bambine è troppo faticoso, e troppo dispendioso, poi finisce sempre che trovo una "bazza" su internet e parto, con la macchina che è alla frutta, e non so bene neanche dove vado perché una cartina alla fine non me la sono mai comprata: seguo i cartelli, mi perdo, m'incazzo, dico mai più.
Nel frattempo, in ufficio, sono un cadavere ambulante. Tipo che devo fare una cosa assolutamente entro mercoledì a mezzogiorno, e fino a mercoledì alle 11 fisso il vuoto, rispondo alle email, scrivo un post, e infine, ma solo infine, faccio quella cosa urgente. Alla cazzo di cane, e velocissimamente. Però considero già un miracolo il fatto che alle 11 mi sono ricordata che dovevo farlo. Che non sono andata a dormire con le lenti a contatto. Che non ho mandato a fare in culo la sveglia. Quindi alla fin fine sono anche brava, no?
Poi c'è mia madre.
Che da quando è finito l'asilo viene a casa mia ogni mattina. Sta con le bambine, cucina. Pulisce, anche. E io la sera mi lancio sul divano. Sembriamo marito e moglie. Io chiedo cosa c'è per cena, lei spadella un casino. L'altro giorno era un caldo bestia e ha fatto le melanzane alla parmigiana, al forno. Volevo un po' suicidarmi.
Insomma. Và.
Una mia amica aspetta il terzo e io non la chiamo da un mese. Sono una zia dimmerda.
Epperò canto e pogo anche, con le bimbe. E mi sbronzo di lemon soda. Mi sento viva e non voglio nient'altro. Fuck the rest. Non ho ambizioni se non quella di arrivare a fine giornata.
Ed è un po' che non sogno di perdere il treno. Mi sa che quel treno l'ho perso. Ma mi va fottutamente bene così.
che bella persona che sei. Un pò incasinata, forse, ma mi piaci tanto! Il casino lo sistemerai strada e anni passando... la l'indole sarà quella sempre. Probabilmente sei una con gli occhi anche nella schiena e con 6 orecchie. Fortuna ad avere la mamma. Forza!
RispondiEliminaPS: però anche io mi dico sempre che la cartina la compro... sempre a vacanza finita però. E a volte l'ho anche comprata (dopo)
beh, questo boh sembra buono, no? (bah, che commento inutile.)
RispondiEliminasì, fuck the rest... diceva la mia bisnonna "quello che non c'è, non ci vuole"...
RispondiEliminae soprattutto... viva la parmigiana di melenzane in qualsiasi stagione dell'anno...
Secondo me il merito del tuo sentirti bene è delle melanzane alla parmigiana.
RispondiEliminaMangiare le melanzane è uno dei motivi per cui vale la pena di vivere.
Ma anche il gelato al pistacchio, però.
Vorrei un po' del tuo caos per essere meno "calcolata" ...credo che mi divertirei di piu'!
RispondiEliminaps con tua mamma immagino che il ruolo del marito sia tuo ;D
sei innamorata???? ti lovvo...
RispondiElimina@lu: eccerto, sono innamorata delle mie figlie, della mia casa, di voi tutti, della vita, peace and love, freak abbestia :)
RispondiEliminafuck the rest, ziobbbbel!
RispondiEliminastavolta mi hai fatto commuovere.
Sulle fatiche pre e post ferie, sugli zombie in ufficio, sul fissare il vuoto fino all'ultimo, sulla macchina alla frutta, sul last minute da prendere, sui treni persi.... potremmo fare un gruppo di auto-mutuo-aiuto virtuale.
RispondiEliminaE domani è un altro giorno.
Non sai quanto mi ritrovo nei tuoi pensieri...
RispondiEliminaVedo che le tue avventure non finiscono mai, ma vedo che te la cavi sempre bene.
RispondiEliminaBuona giornata cara Valentina
la cosa importante è staccare un po'!
RispondiEliminai tuoi post mi piacciono sempre tanto... anche quando così caotici :)
RispondiEliminabellissimo post!
RispondiEliminaA volte i treni ripassano: fatti trovare in stazione ; )
Mi sa che hai proprio bisogno di ferie...come me del resto!!!
RispondiEliminalo vedi che ce la fai ?? E scrivedno queste cose ce la fai fare pure a noi tutti !!
RispondiEliminaNon dubitare mai più di non farcela :-)
Sai Vale mi ritrovo tanto in quello che scrivi...e in certi giorni ancora di più...il bello è che riesci a farmi sorridere di ste cose...quindi avanti che la vita è bellissima!
RispondiEliminaUn abbraccio forte forte
Manu
@amici grazie, è che delle volte mi chiedo se ho fatto bene o male a perdere il treno, ma in fondo è una domanda inutile, perché io il treno non volevo perderlo, l'ho perso e basta. O lui ha perso me.
RispondiEliminaTreno? Fregatene del treno. Si va anche a piedi, in bici, in auto. Un bacio.
RispondiEliminaVale, non sei tu ad aver perso il treno, ma è quello str... stupidino che ha perso te. :)
RispondiEliminaConcordo con gli altri, fregatene and carry on! ;)
Se fosse già passato il treno, l'avresti preso. Quindi noi ci mettiamo tutti qui con te ad aspettarlo. Pero passala 'sta Lemon, grazie!
RispondiEliminaValentina sei fortissima! Tu e le bimbe alle terme, tu e le bimbe in macchina con te che smadonni perchè hai imboccato lo svincolo sbagliato, o hai perso quello giusto, tu che poghi e bevi lemon soda. Mi pare di vedervi e di conoscervi da una vita. Mi sento viva e non voglio nient'altro. Trovo che siano meravigliosi questi attimi di illuminazione. Perchè la felicità si rivela così, a bagliori improvvisi, e ti spiazza anche un po', perché non te l'aspetti.
RispondiElimina*-* Bella lei!!!
RispondiEliminauhm.
RispondiEliminama lo sapete che tutta sta storia dei treni...ecco...dice il dizionario dei sogni che il treno è un simbolo di forza sessuale. e io sogno sempre o che lo perdo, o che prendo quello sbagliato e finisco Affanculo. facile interpretazione onirica.
Eheh! Diciamo che se lo prendi sbagliato è lui (il treno) che finisce a fare in culo! XD
RispondiEliminaScusa. Umorismo maschile. Comunque anch'io ultimamente ho avuto una quasi-epifania. Anch'io ho sognato, ma a occhi aperti, di rimanere in stazione. E non mi è parso poi così male. Perlomeno, non mi è parso da suicidio. Forse forse mi basta.
E a proposito di suicidio... Quel tuo "volevo un po' suicidarmi" è straordinario. Significa che non tutti i treni sono passati per te. Quello del successo letterario fai sempre in tempo a prenderlo. :-)