C'è stato un tempo, qualche millennio fa, in cui mi piaceva andare in ferie, possibilmente in una grande città europea, con musei, locali notturni, mercatini.
C'è stato un tempo, limitatissimo, in cui credevo che la presenza di minorenni non avrebbe modificato più di tanto la mia idea di vacanza.
Era luglio, era il 2006, ero dotata di due gemelle di dieci mesi e di una pancia di otto mesi. Ero altresì dotata di un Donatore (all'epoca molto amato) che durante i mondiali si rifiutava di schiodarsi dal divano. In compenso avevo una madre compassionevole, e in ferie. Scelsi una località non troppo lontana a causa della difficoltà a guidare con un dirigibile al posto della pancia.
Ci recammo a Sirolo, Ancona. Spiaggia panoramicissima, per arrivare bisognava scarpinare come bestie. All'andata uno con la gamba di legno (giuro) ebbe pietà e portò il passeggino mentre io e mia madre arrancavamo. Al ritorno, mi caricò un tale in motorino, e lasciammo mia madre alle prese con una ripidissima salita, che invocava il cielo affinchè le mie figlie camminassero come il più noto Lazzaro.
Nei giorni seguenti ripiegammo sulla località marittima attigua, Numana. Con tanto di ruspa in spiaggia che ci faceva ombra.
Pian piano, vista la logistica marittima di tre bambine, ho perso ogni velleità vacanziera. Dopo Sirolo, c'è stata la montagna, il lago, la Croazia; infine Riccione, 80 chilometri da casa e bambine parcheggiate nella attrezzatissima area baby, mentre io supervisionavo dal lettino, con un'ex cubista del Peter Pan, trentenne e figlio dotata, che lodava il mio "ventre piatto" e i miei "glutei tonici" (ma quando mai). L'ultima frontiera la raggiungerò quest'anno: prevedo di sacrificare le ferie all'altare delle cure termali (3,7 km da casa).
Un'altra meta privilegiata, è attualmente il fiume. Non ovviamente spiazzi panoramici quanto irragiungibili, bensì la "spiaggia" di via Tura (2,8 km da casa). Un posto infimo, epperò parcheggi direttamente sulla spiaggia e ci sono tavoli e sedie. E qualche pantegana, ma niente di rilevante.
C'è stato un tempo, limitatissimo, in cui credevo che la presenza di minorenni non avrebbe modificato più di tanto la mia idea di vacanza.
Era luglio, era il 2006, ero dotata di due gemelle di dieci mesi e di una pancia di otto mesi. Ero altresì dotata di un Donatore (all'epoca molto amato) che durante i mondiali si rifiutava di schiodarsi dal divano. In compenso avevo una madre compassionevole, e in ferie. Scelsi una località non troppo lontana a causa della difficoltà a guidare con un dirigibile al posto della pancia.
Ci recammo a Sirolo, Ancona. Spiaggia panoramicissima, per arrivare bisognava scarpinare come bestie. All'andata uno con la gamba di legno (giuro) ebbe pietà e portò il passeggino mentre io e mia madre arrancavamo. Al ritorno, mi caricò un tale in motorino, e lasciammo mia madre alle prese con una ripidissima salita, che invocava il cielo affinchè le mie figlie camminassero come il più noto Lazzaro.
Nei giorni seguenti ripiegammo sulla località marittima attigua, Numana. Con tanto di ruspa in spiaggia che ci faceva ombra.
Pian piano, vista la logistica marittima di tre bambine, ho perso ogni velleità vacanziera. Dopo Sirolo, c'è stata la montagna, il lago, la Croazia; infine Riccione, 80 chilometri da casa e bambine parcheggiate nella attrezzatissima area baby, mentre io supervisionavo dal lettino, con un'ex cubista del Peter Pan, trentenne e figlio dotata, che lodava il mio "ventre piatto" e i miei "glutei tonici" (ma quando mai). L'ultima frontiera la raggiungerò quest'anno: prevedo di sacrificare le ferie all'altare delle cure termali (3,7 km da casa).
Un'altra meta privilegiata, è attualmente il fiume. Non ovviamente spiazzi panoramici quanto irragiungibili, bensì la "spiaggia" di via Tura (2,8 km da casa). Un posto infimo, epperò parcheggi direttamente sulla spiaggia e ci sono tavoli e sedie. E qualche pantegana, ma niente di rilevante.
Ieri mattina, invece, al supermercato, ho beccato uno che aveva trovato il modo per passare una domenica alla vecchia maniera. Trentacinquenne, era dotato di due figli di età compresa tra i dodici e i trentasei mesi, e i suoi occhi erano inequivocabilmente crepati. Precedere l'apertura del supermercato di domenica mattina, è un'esperienza che può capire appieno solo chi, come me, ci è passato. L'uomo si prodigava nei classici ammonimenti che vanno dal "non laciatevi le scatolette di conserva di pomodoro" a "non spalmatevi vicendevolmente di ricotta", oppure "oggi non farla accanto al banco dei salumi".
Ad un tratto gli occhi del poveraccio s'illuminano d'immenso: "Bambini, guardate: i nonni!".
Coloro che sembrano essere i suoi genitori, lo bypassano completamente e si producono in saluti accorati ai due minorenni. Finchè non lo fanno: invitano i bambini a passare la domenica con loro. Non fanno in tempo ad articolare l'invito che il padre legittimo ha già lanciato la prole nel carrello dei vegliardi, rifilando loro un bacio poco convinto; ha percorso le corsie afferrando prodotti alimentari qua-e-là, e si è diretto alla cassa. Non so se agognava una meritata siesta; o se sperava di tuffarsi su sua moglie; o se si sarebbe recato in piscina, intravedendo l'eventualità di effettuare un'intera vasca senza essere continuamente trascinato al bar al bagno allo spogliatoio allo scivolo al bar al bagno.
Ad un tratto gli occhi del poveraccio s'illuminano d'immenso: "Bambini, guardate: i nonni!".
Coloro che sembrano essere i suoi genitori, lo bypassano completamente e si producono in saluti accorati ai due minorenni. Finchè non lo fanno: invitano i bambini a passare la domenica con loro. Non fanno in tempo ad articolare l'invito che il padre legittimo ha già lanciato la prole nel carrello dei vegliardi, rifilando loro un bacio poco convinto; ha percorso le corsie afferrando prodotti alimentari qua-e-là, e si è diretto alla cassa. Non so se agognava una meritata siesta; o se sperava di tuffarsi su sua moglie; o se si sarebbe recato in piscina, intravedendo l'eventualità di effettuare un'intera vasca senza essere continuamente trascinato al bar al bagno allo spogliatoio allo scivolo al bar al bagno.
Certo è che la sua faccia mi ricordava un po' me stessa in vacanza, nella versione precedente.
Beh, le premesse non sono delle migliori...ma ce la puoi fare!!!
RispondiEliminaHey, Polly, direi che in Croazia ce la siamo spassata, no!? Peccato non replicare quest'anno, io sognavo già un altro concerto di Bomba!
RispondiElimina@ford: non so se hai notato che se volevo fare merenda ANCH'IO dovevo nascondermi dietro a una palma per non dover dividere in 4 la mia crepe! a parte questo...la croazia è stata ok, ma al ritorno (fila da spalato a bologna) ho detto "mai più ferie per ferragosto" almeno una decina di volte.
RispondiEliminaVenerdì BUH e Sorellina partono per la montagna con i nonni... stiamo già organizzando seratine fuori per la nostra settimana child-free!
RispondiEliminaMi passa la voglia di fare figli quando leggo 'ste cose...
RispondiEliminaMia cara Polly, ti leggo da un pò e spesso e volentieri mi scompiscio. Allora, breve presentazione, mamma di una venticinquemesenne e quindi dotata di occhi crepati (santo collirio, manco sempre), noi ad agosto ce ne andiamo in un agriturismo, un posticino vicino città di castello dove sembra che il tempo si sia fermato, ovviamente x gli altri, io e il papy passeremo il tempo a correre dietro la gnoma x evitare che si butti in piscina o peggio stacchi il collo alle anatre che scorazzano nei giardini... Insomma prevedo taaaaanto riposo (ma-come-no)
RispondiEliminaSono anni che mio fratello tenta di rifilarmi la sua prole per una settimana o più di ferie.
RispondiEliminaFossi matta!
io ancora non ci ho mai provato a mandare la nanna in montagna con i nonni, ma ne ho solo una...alla veneranda età di quasi cinque anni mi diverte portala con me al mare, mi sentirei sola diversamente.
RispondiEliminaIo voto polly! Secondo me ce la puoi fare.
RispondiEliminaCerto, per par condicio, ti dico pure che io (in quanto ME) non ce la farei... no no no!
OK, me ne vado!
@notizie: perchèèèèèèè?????
RispondiElimina@dalle8: perchèèèèèèèè????
@lucia: bella forza, tu abiti al mare! non hai 40 minuti di macchina, con file e co.; non devi bruciarti al sole a mezzogiorno perchè vai a casa; non devi lasciare mezzo stipendio al bar per mangiare prosciutto e melone e pesce surgelato; non devi andare in spiaggia carica come un animale con n. 8 costumi di ricambio, due litri d'acqua, tre palette, tre secchielli e nove formine, tre mascherine da immersione e sei braccioli...
Polly, io ce li ho tutti e tre al mare con i nonni (per l'occasione task force inter-suocerale) per due settimane (ieri il giro di boa, con presenza in loco di Silver e me e ritorno pluriingorgati nel traffico). Ci mancano da matti, però è un'esperienza da provare assolutamente.
RispondiEliminaNoi partiremo per il mare tra pochi giorni...tutti mi dicono: "che bello, così ti rilassi!"...Relax??? Con 2 figli e un marito zero collaborativo si tratta più che altro di trasloco temporaneo in località balneare!!!
RispondiEliminaVa bene tutto ma non toccatemi i mondiali...
RispondiEliminaNon penso di essere in grado di rinunciare alla mia libertà di movimento... ;)
RispondiEliminaSono uno zingaro, sarebbe un peccato allevare piccoli zingarelli (che non è il vocabolario)...
Beh però quest'anno ci vieni a trovare a Bellaria?
RispondiEliminaCosì facciamo un bel bagno con le brulle mentre tu ti spaparanzi al sole, lucertola che non sei altro! ;)
firmato Pesce Palla
Polly ma per caso sei di forlì ed eri anche tu al Mega quando 'Ma che davvero?' (chiara) presentò il suo libro?
RispondiEliminaEmy
noi niente nonni che possano fare da baby sitter aihme!
RispondiEliminaper andare in piscina a 10 km da casa ci siamo dovuti portare
borsa: con vestiti, teli mare, costumini di ricambio,cuffie, cappellini, salviettine a gogo,creme solari, ciucci ecc
Borsa per il cambio pannolino di papolapiccola
Borsa per le pappe , posate, bottiglina di acqua, biberon, bavaglino, scottex a volonta
Borsa dei giochini
Ciambella per papapolapiccola ....
un trasloco!
al mare neanche mi ci avvicino...ci manca solo la coda sulla colombo (arteria di roma che porta ad ostia)!
@emy: sono di faenza e sono stata un mesetto fa a vedere chiara a fo, però non so se fosse il mega (what's?)...tu eri seduta per caso vicino a me? e avevi scritto "ricarica" su una mano?
RispondiEliminace la puoi fare!!! :)
RispondiEliminaCappello, per la descrizione e le atmosfere. Sappi però che per gli spergiuri ci sono pene atroci all'inferno.
RispondiEliminaNoi siamo per le vacanze veri easy, le ragazze quando erano piccole avevano uno zainetto ciascuno con i giochi che volevano portare (aiuta a ridimensionare le richieste) e i rispettivi braccioli.
RispondiEliminaIo avevo uno zaino con 1 telo mare x ciascuna, crema da sole, acqua e libro per me.
Fino a che erano piccole abbiamo scelto la pensione completa, magari una settimana sola ma serviti, il pranzo era l'occasione per tornare in albergo, riposare e ricaricarsi (prendere un po' d'ombra).
Viaggiando spesso anche durante l'anno ci si abitua subito a prendere solo il necessario.
@notizie dal futuro, alla maggior parte dei bambini piace essere zingarelli o cittadini del mondo.
@dalle8alle5 mi presenti tuo fratello? Io da anni cerco di spiegare a una mia sorella che se lei tiene le mie 15 giorni, poi io le tengo le sue 15 giorni, in questo modo ci facciamo due settimane a testa di vacanza, ma chissà perché non é interessata.
Bellissimo!
RispondiEliminahahahaha ricarica su una mano? chi è quel fosse che si scrive ricarica su una mano? No, non ero io... Ero seduta in seconda fila, comunque :)
RispondiEliminaHo capitoooooooo chi sei, eri prima al bar e poi al Mega (la libreria) causa pioggia ;)
o sbaglio?
*folle u.u
RispondiElimina@Mrs. Owens: se fosse così, potrei ripensarci...
RispondiElimina@al: ti giuro che aveva la gamba di legno, puoi chiedere a mia madre (no, forse era in metallo, va bene).
RispondiElimina@owens e notizie: uh? i bambini sono zingari, ma non puoi permetter loro di zingareggiare quanto vogliono, proprio perchè non sono autosufficienti. cioè: io sono disordinata e disorganizzata, però se permettessi a loro di non avere regole passerei la vita a cercare di soddisfare tutti i loro bisogni e a salvarle dalla morte certa...per questo si fissa un orario per i pasti, si va in bagno una volta sola tutte assieme, ci si lava regolarmente etc etc. e per questo le vacanze diventano un incubo (per me).
@emy: uhm...ero proprio io!
Più che portarsi dietro i figli il problema sono le valigie per i figli
RispondiElimina(a detta delle mie amiche madri), praticamente una borsa sportiva solo per i
medicinali per le EVENTUALI malattie: influenza, diarrea, indigestione, ustione, puntura di insetto anomalo...
@polly tu credi che quando andiamo al mare noi succedano cose strane, tipo la levitazione, la moltiplicazione dei pani e dei pesci, la "spartizione" delle acque? ecco, non ho 40 km da fare, ma insomma...
RispondiEliminaborsa mia, borsa marito, borsa primo figlio, borsa secondo figlio, borsa teli, borsa giochi, borsa scarpe,borsa medicine, borsa cambio, borsa giochi da macchina...è vero: è un trasloco!
RispondiEliminaIo sono te nella versione precedente. Il mare con bimbi piccoli è doppio lavoro!
RispondiEliminavistodalei.splinder.com
Oh, vedi che ho ragione ad aspettare ancora un po' per avere figli?! :-) Al prossimo che mi chiede perché non mi decido faccio leggere il tuo post!! ;-)
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